QUOTE(Trotto@81 @ Aug 10 2009, 10:00 AM)

Se poi il tuo occhio coglie la differenza tra un file tiff a 16 bit e uno a 8 bit, non è il programma che fa per te.
Non si tratta di notare differenze sull'immagine finale tra un tiff a 8bit e uno a 16, si tratta sempre di partire da un formato che abbia il numero di informazioni più ampio possibile, questo perchè in postproduzione si ha la possibilità di recuperare, al bisogno, ombre e luci senza troppi problemi. O semplicemente di avere una gamma tonale più estesa possibile più verso le ombre o verso le luci.
Per il resto Gimp è un'ottimo programma di fotoritocco, ma un limite banale come quello del tiff di cui sopra non può essere ignorato, perchè è pur vero che per la fotografia generica e per la maggior parte delle occasioni il programma funziona a meraviglia, ma deve soddisfare le richieste di tutti, anche dei fotografi più esigenti. Come Rawtherapee, che parte da una conversione del nef a 16bit.