QUOTE(Franco_ @ Jun 16 2009, 03:28 PM)

...cut...direi che il WB AUTO con luce incandescente (che è il tallone d'Achille su tutte le DSLR)...cut...
Ciao Franco,
perdonami, ma mi permetto di dissentire da quanto dici...o meglio, sono d'accordo con la "generalizzazione" in termini di risultati, se si ha l'obbiettivo di una perfetta neutralizzazione, ma non sul fatto che l'AutoWB abbia dei problemi intrinseci con l'illuminazione ad incandescenza.
L'incandescenza è un tipo di sorgente luminosa perfettamente idonea alla fotografia, presentando uno spettro luminoso completo ed un'emissione continua, non fornisce alcuna complicazione per un sistema di analisi della temperatura colore della scena.
Posso garantirti che il comportamento dell'automatismo di bilanciamento è perfettamente in linea con le decisioni dei progettisti e che la non-neutralizzazione della dominante calda in luce ad incandescenza è giusta, voluta ed opportuna, nelle "normalità" della pratica fotografica.
L'AutoWB, per forza di cose, non è uno strumento di neutralizzazione delle dominanti, ma un vero e proprio fattore nella determinazione della resa complessiva di un'immagine e quindi deve essere calibrato per dare una risposta quanto più possibile universale...
In presenza di temperature colore prossime ai 3000K la scelta è quella di non fornire una neutralizzazione del bianco, ma di lasciare le tonalità che danno una "giusta" sensazione dell'atmosfera luminosa della scena. Anche l'occhio umano, sebbene abbia capacità di compensazione incredibili, quel tipo di illuminazione la percepisce "calda", non bianca.
La scelta è contemporaneamente valida per l'illuminazione ad incandescenza, quanto - soprattutto - per la luce naturale dell'alba e del tramonto, ad esempio, che condividono lo stesso range di temperature K. La fotocamera non è in grado (forse lo sarebbe anche in determinate condizioni, incrociando le informazioni dei vari sensori e del sistema di riconoscimento della scena..) di discriminare se una temperatura colore calda è dovuta alla luce del tramonto o alla luce di una abat-jour, ad esempio, quindi deve fornire, con l'automatismo, un risultato compatibile con entrambe le condizioni luminose. Ti immagini cosa succederebbe se le calde tonalità di albe e tramonti venissero eliminate dal AWB? Altro che "queste" lamentele...
In fase progettuale si è preferito un giusto compromesso che sia compatibile con entrambe le condizioni e che, tutto sommato, sia percepibile come il più naturale alla vista.
La neutralizzazione perfetta non è mai possibile affidarla ad un automatismo, ma deve essere una scelta consapevole e cercata dal fotografo con gli strumenti idonei. Peraltro difficilmente un bilanciamento perfettamente neutro risulta la scelta più adatta alle normali situazioni della vita che non siano un tentativo di riproduzione "fedele" della realtà.
Quindi PREmisurazioni e cartoncini (grigi da WB o bianchi da WB o ColorChecker o ...) entrano in gioco.
In caso di ritratti, ad esempio, dove l'incarnato rappresenta un delicato equilibrio di cromie e che difficilmente viene accettato come corretto, se non rientrante in una ristretta gamma di toni riconoscibili come naturali e realistici, è ovvio che l'influenza del WB sia più evidente che in altri casi e va curato con una maggiore attenzione, con la consapevolezza che può comportare un tipo di correzione tale da far perdere l'atmosfera originale della scena tutt'attorno.
E' comunque, sempre, un discorso di compromesso.
Discorso diverso è quando una sorgente luminosa (non l'incandescenza) non presenta uno spettro luminoso completo e/o ha un'emissione cangiante. In quel caso non c'è NESSUN bilanciamento del bianco che possa correggere le mancanze o le intermittenze della luce.
Nel primo caso le frequenze mancanti nello spettro comporteranno una mancata riflessione dei colori corrispondenti da parte del soggetto (un oggetto non riflette un colore se questi non è presente anche nelle frequenze della luce che lo illumina..). [tipicamente la fluorescenza a basso consumo, ma non solo...]
Nel secondo caso, tempi di posa più rapidi di 1/50" (50Hz) isoleranno un "momento" dell'emissione e non lo spettro completo. Lo scatto appena successivo presenterà una dominante del tutto diversa dal primo scatto. [tipicamente certa fluorescenza al neon]
Se le due pessime caratteristiche della luce si sommano, è un disastro; comunque. [tipicamente lampade ai vapori di
qualcosa..]
Quando la stessa scena presenta diverse sorgenti di illuminazione con differente temperature colore...si torna al solito compromesso.
Urgh...mi sono dilungato...ho avuto un raptus

...spero almeno di essere stato un pò chiaro e non troppo OT...

bye.