velvia50
May 13 2008, 07:55 AM
Desideravo sapere se c'è qualcuno che ha letto l'articolo presente nell'ultimo numero della rivista Reflex riguardante il confronto fra digitale e pellicola.
Hanno effettuato il confronto utilizzando le stesse ottiche, stesse aperture, stessa sensibilità ottenendo un risultato decisamente a favore del digitale; cioè hanno evidenziato la presenza, nel digitale, di maggior nitidezza, maggior equilibrio nei colori.
Ciò mi lascia perplesso in quanto il confronto doveva essere effettuato senza "mescolare" le varie tecnologie; cioè, secondo me effettuare la scansione del negativo è a mio parere un punto a sfavore (forse anche di +) dell'analogico.
Io possiedo il Coolscan V che devo dire è ottimo ma non ottieni lo stesso risultato della dia o del negativo.
Quindi secondo me il confronto doveva essere effettuato fra stampa da digitale e stampa da analogico.
Il confronto così come appare sulla rivista non ha senso anzi è solo un modo per spingere ancora di più il digitale.
Voi come la pensate?
Ciao, Andrea
giannizadra
May 13 2008, 08:33 AM
QUOTE(velvia50 @ May 13 2008, 08:55 AM)

Quindi secondo me il confronto doveva essere effettuato fra stampa da digitale e stampa da analogico.
Il confronto così come appare sulla rivista non ha senso anzi è solo un modo per spingere ancora di più il digitale.
Voi come la pensate?
Ciao, Andrea
Perfettamente d'accordo con te (uso entrambi i sistemi).
L'unico confronto sensato dovrebbe vedere di fronte stampa digitale vs. stampa da pellicola con l'ingranditore (BW, negativo-colore, ilfochrome da dia); videoproiezione da file digitale con diaproiezione.
Ne vedremmo delle belle...
Anche la scansione si difende benissimo in stampa.
Ma se si scansiona anche la grana (a 4000 DPI), non la si riduce (GEM), e poi si ingrandisce al 100%, si croppa e si confronta il francobollo così ottenuto con un file digitale, certamente quest'ultimo apparirà più nitido e pulito.
Un match "truccato"...
Antonio Canetti
May 13 2008, 08:42 AM
Secondo me, a livello pratico e visivo le differenze sono nulle, stampare con molta attenzione due stampe di un identico soggetto provenienti dai due sistemi di ripresa, risulterà molto difficile riscontare le differenze
I due sistemi hanno un flusso di lavoro e variabili differenti, basta che cambi soltanto un valore per ottenere risultati diversi, facendo cambiare l'ago della bilancia da l'una alltra parte. Finchè i produttori di pellicole ci riforniranno di esse, avremo il piacere di sceglire e ottenere con entrabbi i sistemi ottimi risultati.
Suluti
Antonio
foen
May 13 2008, 09:05 AM
l'eterna partita ancora tutta da dimostrare.
PLANAR69
May 13 2008, 02:26 PM
QUOTE(giannizadra @ May 13 2008, 09:33 AM)

Perfettamente d'accordo con te (uso entrambi i sistemi).
L'unico confronto sensato dovrebbe vedere di fronte stampa digitale vs. stampa da pellicola con l'ingranditore (BW, negativo-colore, ilfochrome da dia); videoproiezione da file digitale con diaproiezione.
Ne vedremmo delle belle...
Anche la scansione si difende benissimo in stampa.
Ma se si scansiona anche la grana (a 4000 DPI), non la si riduce (GEM), e poi si ingrandisce al 100%, si croppa e si confronta il francobollo così ottenuto con un file digitale, certamente quest'ultimo apparirà più nitido e pulito.
Un match "truccato"...

Parole sante. Per quanto sia possessore di due corpi digitali, amo la pellicola che monto su F100 e da poco anche su Fm2.
Però ho trovato uno stampatore che usa ingranditore e non scansiona.
...e appena posso compro il 35/1,4....
andromeda.73
May 13 2008, 03:13 PM
io parlo da ignorante, pero' credo che la pellicola, e sopratutto la Dia, avrà ancora parecchie cartucce da sparare. voi cosa ne pensate?
velvia50
May 13 2008, 03:13 PM
QUOTE(andromeda.73 @ May 13 2008, 04:13 PM)

io parlo da ignorante, pero' credo che la pellicola, e sopratutto la Dia, avrà ancora parecchie cartucce da sparare. voi cosa ne pensate?
Penso tu abbia ragione....meglio SPERO!!
Ciao, Andrea
Moulin
May 13 2008, 03:16 PM
Salve a tutti.
Anch'io possiedo entrambi i sitemi.
Uso e amo la pellicola in modo intenso.
Ho condotto parecchi test per conto mio che ho pubblicato anche su altri forum nel passato.
La mia conclusione è che a parità di ottiche, l'analogico ha qualche chance solo a basse sensibilità ISO.
Con l'introduzione della D3, un confronto a ISO 6400 per esempio è impossibile per l'analogico.
Dentro a queste limitazioni, io ho trovato che la differenza sta nell'equilibrio grana vs risoluzione.
La risoluzione ultima dell'analogico con pellicole a bassissimo ISO è ancora confrontabile con quella di una D3 per esempio e in condizioni particolari può anche superarla. Per definizione un sistema analogico non ha un limite di risoluzione "innato".
Ma come grana, il digitale anche a basse sensibilità è decisamente superiore. In modo così evidente che alla fine i risultati dell'analogico appaiono "scadenti" a un occhio non allenato e che confonde la presenza di grana con mancanza di qualità.
Io ho condotto test sia tramite ingranditore sia tramite scansione. Devo dire che usando scanner (per pellicole) di altissima qualità non ho trovato differenze. Anzi la scansione consente di dosare in modo finissimo l'esposizione in tempi molto più brevi. Il dettaglio poi è totalmente risolto. La scansione è un'arte, il dosaggio dell'esposizione è una attività che mi dà enorme soddisfazione. Posso dire che le mie scansioni quando sono fatte bene non hanno bisogno di nessun intervento nè per ridurre la grana nè per aumentare la risoluzione apparente (USM).
Quindi per me una scansione fatta bene non è un problema. Ma ripeto ho provato a lungo anche l'ingranditore.
Io penso che noi amanti della pellicola dovremmo evitare un confronto puramente tecnologico col digitale, perchè come detto prima non abbiamo molte chance.
La forza della pellicola è in altre cose, le gradazioni tonali, certi colori unici, la splendida grana del B&W, il fascino di un processo lento ecc ecc.
Ma insistere in una superiorità tecnologica secondo me è sbagliato, perdente e soprattutto inutile...chissene importa se il digitale ha meno rumore o qualche l/mm in più.
Saluti
Tramonto
May 13 2008, 03:21 PM
QUOTE(andromeda.73 @ May 13 2008, 04:13 PM)

... voi cosa ne pensate?
1) la diapositiva ... dipende da come te la sviluppano ... e non son certo rose e fiori ...
2) di professionisti che usano la pellicola 35 mm ne vedo sempre meno ...
3) una bella foto è bella e basta ...
4) il vinile suona meglio dei CD, ma non tutti hanno orecchie (né soprattutto impianti hi-end) in grado di cogliere le differenze "musicali".
Buone foto
andromeda.73
May 13 2008, 03:29 PM
sono d'accordo con voi, comunque mi sembra....che l'analogico stia leggermente riprendendo quota, è così o sono io che confondo salita con discesa, ops scusate baratro?
giannizadra
May 13 2008, 03:29 PM
QUOTE(Moulin @ May 13 2008, 04:16 PM)

Posso dire che le mie scansioni quando sono fatte bene non hanno bisogno di nessun intervento nè per ridurre la grana nè per aumentare la risoluzione apparente (USM).
D'accordo sul resto, ma non su questo.
Non è questione di scansione "fatta bene" o meno.
Se scansioni ad altissima risoluzione, la grana è imparabile.
Può non essere un problema per la stampa (dipende dal formato di stampa), ma c'è.
La cosa migliore è ridurla in acquisizione col software di scansione, non dopo.
Per la USM, non esiste una ricetta generalizzata. Dipende dall'originale e dalla destinazione applicarne o meno, ed eventualmente in quale misura.
giannizadra
May 13 2008, 03:41 PM
QUOTE(Moulin @ May 13 2008, 04:16 PM)

Io ho condotto test sia tramite ingranditore sia tramite scansione. Devo dire che usando scanner (per pellicole) di altissima qualità non ho trovato differenze. Saluti
Dimenticavo questo punto, che non condivido.
Io stampo tuttora con l'ingranditore in Ilfochrome.
La nitidezza è molto superiore a quella di una stampa da scansione della stessa dia.
Verificato più volte, anche con stampe da scansioni fatte da laboratorio professionale con scanner a tamburo, non solo da scansioni mie con Coolscan.
Giallo
May 13 2008, 04:12 PM
Avevo giurato a me stesso di non intervenire più nella diatriba pellicola-digitale, ma dico la mia:
A tutt'oggi, con tutte le sacrosante motivazioni logico-razional-economiche a vantaggio del digitale continuo lo stesso a scattare molto anche su pellicola (velvia 50 ritrovata) con soddisfazione immutata.
Per me la scelta dipende molto dal genere di soggetto e dall'approccio più o meno pacato che posso avere con quello.
Resta che la godibilità di una diapositiva ben esposta e proiettata è a mio parere ancora ineguagliata, e la relativa soddisfazione è maggiore.
Buona luce
andromeda.73
May 13 2008, 04:42 PM
non posso far altro che concordare pienamente con il tuo pensiero. vorrei dire solo un mio pensiero,che tutti quelli che hanno ancora rullini da impressionare, di darsi da fare, tanto per non perdere l'abitudine, e esorto chi, ha solo esclusivamente utilizzato digitale, a provare quella meraviglia tecnica della fotografia analogica. grazie a tutti.
Lucabeer
May 13 2008, 06:26 PM
QUOTE(Tramonto @ May 13 2008, 04:21 PM)

4) il vinile suona meglio dei CD, ma non tutti hanno orecchie (né soprattutto impianti hi-end) in grado di cogliere le differenze "musicali".
Lunga diatriba quella audio...
Per quel che mi riguarda, un CD
registrato bene (ovvero senza l'odioso clipping di certe uscite degli ultimi anni) è probabilmente più fedele del vinile. Ultimamente mi sto anche dilettando con SACD e DVD Audio, ascoltati con cuffie Sennheiser di alto livello, e devo dire che non mi posso lamentare.
Tuttavia il vinile, pur non essendo così fedele, rimane per certi versi comunque più piacevole
proprio a causa della colorazione che imprime al suono.
Per anni mi sono chiesto perchè "Ultra" dei Depeche Mode mi piacesse così tanto come suono. Morbido, pieno, pastoso. Poi ho scoperto che in fase di registrazione il missaggio era stato passato attraverso apparecchiature a valvole vecchio stile, e quindi ha preso quella colorazione che tanto mi piaceva e che è rimasta anche nella versione su CD.
Idem per la fotografia: secondo me il digitale è comodo, flessibile, potentissimo, e ormai qualitativamente impressionante. Ci si può fare veramente di tutto. Ma di default, a meno di non lavorarci MOLTO sopra (e poi ancora), non ha quella "patina" affascinante che rende immediatamente distinguibile un'immagine su pellicola.
edate7
May 13 2008, 06:27 PM
QUOTE(Giallo @ May 13 2008, 05:12 PM)

Resta che la godibilità di una diapositiva ben esposta e proiettata è a mio parere ancora ineguagliata, e la relativa soddisfazione è maggiore.
Buona luce

Credo che la vera superiorità della pellicola sul digitale stia proprio nella video proiezione. In questo (e anche in altro, in verità...) sono assolutamente d'accordo con Giallo. Tutto il resto lo paghiamo con la scadentissima qualità dei laboratori, che mortificano anche il negativo esposto correttamente con stampe digitali in cui spessissimo un contrasto troppo spinto vanifica tutto il certosino lavoro nostro e del nostro esposimetro. La migliore prova? Ho scattato un rullo negativo con la mia OM-4. Condizioni di luce difficilissime, ho usato la misurazione multi-spot (4 punti su 8). Il negativo, guardato in trasparenza, sembra corretto (cosa confermata da una successiva scansione con il mio Coolscan V); la stampa dalla scansione è eccellente; la stampa dal laboratorio inguardabile. E' questo che sta uccidendo la pellicola. L'unica difesa è la proiezione dia: lì, non c'è digitale che tenga. Nemmeno guardando il file con un Barco da 5000 e passa euro. Almeno per adesso...
Ciao a tutti
Moulin
May 13 2008, 06:34 PM
QUOTE(giannizadra @ May 13 2008, 04:29 PM)

D'accordo sul resto, ma non su questo.
Non è questione di scansione "fatta bene" o meno.
Se scansioni ad altissima risoluzione, la grana è imparabile.
Può non essere un problema per la stampa (dipende dal formato di stampa), ma c'è.
La cosa migliore è ridurla in acquisizione col software di scansione, non dopo.
Per la USM, non esiste una ricetta generalizzata. Dipende dall'originale e dalla destinazione applicarne o meno, ed eventualmente in quale misura.
Mi sono spiegato male perchè è esattamente questo che volevo dire e cioè che non ho bisogno di interventi perchè la grana c'è ed è lì giusta e bella come deve essere.
Non volevo assolutamente dire che non c'è bisogno di intervento perchè non c'è.
Se rileggi il mio post il senso è tutto qui: la pellicola può dare tanta definizione ma dà anche tantissima grana e non c'è niente da fare. Meglio farne un pregio che tentare di eliminarla.
L'USM è necessario su scansioni fatte su scanner piano anche con il V750, ma con gli scanner per film con definizioni native superiori ai 5000 dpi (Nikon non ne ha per essere chiaro) secondo me rovina la magica consistenza della grana e basta.
Vorrei anche aggiungere che spesso la grana esagerata che si vede su scansioni non professionali è dovuta ad un effetto di alias, non è grana effettiva e neanche "noise". La frequenza tipica della grana cade più o meno nel limite di Nyquist (cioè la metà della risoluzione disponibile) per una risoluzione di scansione di circa 3000 dpi, abbastanza indipendentemente dal tipo di pellicola. Ho letto lavori molto interessanri che mostrano come il superamento di questa soglia porta benefici molto evidenti in termini di apparenza della grana. Per questo risoluzioni
native di scansione superiore ai 4000 se possibile 5000 dpi portano un beneficio concreto. Non perchè si vada a vedere quello che non c'è ma perchè si sta al disopra della soglia critica.
edate7
May 13 2008, 06:38 PM
QUOTE(Lucabeer @ May 13 2008, 07:26 PM)

Lunga diatriba quella audio...
Per quel che mi riguarda, un CD registrato bene (ovvero senza l'odioso clipping di certe uscite degli ultimi anni) è probabilmente più fedele del vinile. Ultimamente mi sto anche dilettando con SACD e DVD Audio, ascoltati con cuffie Sennheiser di alto livello, e devo dire che non mi posso lamentare.
Tuttavia il vinile, pur non essendo così fedele, rimane per certi versi comunque più piacevole proprio a causa della colorazione che imprime al suono.
Per anni mi sono chiesto perchè "Ultra" dei Depeche Mode mi piacesse così tanto come suono. Morbido, pieno, pastoso. Poi ho scoperto che in fase di registrazione il missaggio era stato passato attraverso apparecchiature a valvole vecchio stile, e quindi ha preso quella colorazione che tanto mi piaceva e che è rimasta anche nella versione su CD.
Idem per la fotografia: secondo me il digitale è comodo, flessibile, potentissimo, e ormai qualitativamente impressionante. Ci si può fare veramente di tutto. Ma di default, a meno di non lavorarci MOLTO sopra (e poi ancora), non ha quella "patina" affascinante che rende immediatamente distinguibile un'immagine su pellicola.
Concordo in pieno, anche se (facci caso) tutte le migliori uscite di SACD e DVD-Audio non sono altro che riedizioni di capolavori analogici (The Dark Side of The Moon su tutti). Se hai la fortuna di ascoltare Gaucho degli Steely Dan su SACD ti delizierai con una registrazione strabiliante (originale analogico!) masterizzata mirabilmente da Bob Ludwig (tutti i dischi che tratta questo signore sono una garanzia: provare per credere). Altra controprova? Trio 64, Bill Evans, del 1964 (!!!!), o Getz/Gilberto, di pari età: già il CD suona bene, ma se hai i vinili (io ce li ho), non c'è paragone ( a vantaggio dell'LP, naturalmente). Se il digitale ha vinto nella fotografia, nell'audio ne deve mangiare ancora, di pane duro....
Ciao
Edilio
truciolo56
May 14 2008, 07:37 AM
Ciao.
Credo che l'errore di fondo dell'articolo sia aver confrontato la tecnologia digitale con la diapositiva: un confronto con la dia andrebbe fatto sulla proiezione, e lì credo proprio che il digitale debba ancora macinare parecchia strada...
Penso, invece, che se la destinazione è la stampa a colori il digitale ha effettivamente dei vantaggi, che oltre che sulla risoluzione stanno soprattutto nel maggiore controllo che si può mantenere fino al risultato finale, specie stampando in casa, con monitor tarato e stampante di buona qualità con i corretti profili per le carte usate: in questi casi, anche una buona reflex, pur con "pochi" pixel (vedi D2Hs) può produrre stampe migliori.
La diapositiva, se il destino è la proiezione, resterà insuperata per parecchio tempo; se lo scopo è la stampa, dipende... La scansione casalinga, pur con ottimi prodotti (io ho il SuperCoolscan 4000), ha limiti tecnici che è difficile risolvere (densità massima).
Il b/n, secondo me, merita un ragionamento a parte, con attenzione allo scopo finale della stampa.
Io vedo progressi altissimi anche in questo campo, ma le migliori stampe b/n con tecniche digitali sono ancora diverse da quelle tradizionali; diverse, occhio, non vuol dire peggiori! Se si vuole eguagliare la qualità di un'ottima stampa su carta baritata, fatta da uno stampatore coi fiocchi, secondo me non ce n'è; ma in digitale si possono ottenere cose di livello assai alto, diverse da quelle all'argento, persino migliori in certe applicazioni, proprio perché sono disponibili macchine, inchiostri e supporti che migliorano di continuo e hanno raaggiunto livelli davvero buoni.
In sintesi, secondo lo scopo:
- proiezione: vince la dia senza discussione
- stampa a colori: vince il digitale, talvolta di margine ma in certi casi alla grande
- stampa b/n: buoni risultati possibili con le due tecniche; se le stampe devono essere "fine art" in senso classico l'argento baritato vince, ma per il resto credo che ci siamo
Ultima cosa: i prof (quasi tutti) usano il digitale, secondo me, per l'infinita praticità, per la rapidità e per il maggior controllo che offre sul processo e sul risultato finale: i nostri ragionamenti sulla qualità "assoluta", a mio parere, per loro passano necessariamente in secondo piano.
Pareri personali, ovviamente...
ciao
Marco V.
velvia50
May 14 2008, 07:52 AM
QUOTE(truciolo56 @ May 14 2008, 08:37 AM)

Ciao.
Credo che l'errore di fondo dell'articolo sia aver confrontato la tecnologia digitale con la diapositiva: un confronto con la dia andrebbe fatto sulla proiezione, e lì credo proprio che il digitale debba ancora macinare parecchia strada...
Penso, invece, che se la destinazione è la stampa a colori il digitale ha effettivamente dei vantaggi, che oltre che sulla risoluzione stanno soprattutto nel maggiore controllo che si può mantenere fino al risultato finale, specie stampando in casa, con monitor tarato e stampante di buona qualità con i corretti profili per le carte usate: in questi casi, anche una buona reflex, pur con "pochi" pixel (vedi D2Hs) può produrre stampe migliori.
La diapositiva, se il destino è la proiezione, resterà insuperata per parecchio tempo; se lo scopo è la stampa, dipende... La scansione casalinga, pur con ottimi prodotti (io ho il SuperCoolscan 4000), ha limiti tecnici che è difficile risolvere (densità massima).
Il b/n, secondo me, merita un ragionamento a parte, con attenzione allo scopo finale della stampa.
Io vedo progressi altissimi anche in questo campo, ma le migliori stampe b/n con tecniche digitali sono ancora diverse da quelle tradizionali; diverse, occhio, non vuol dire peggiori! Se si vuole eguagliare la qualità di un'ottima stampa su carta baritata, fatta da uno stampatore coi fiocchi, secondo me non ce n'è; ma in digitale si possono ottenere cose di livello assai alto, diverse da quelle all'argento, persino migliori in certe applicazioni, proprio perché sono disponibili macchine, inchiostri e supporti che migliorano di continuo e hanno raaggiunto livelli davvero buoni.
In sintesi, secondo lo scopo:
- proiezione: vince la dia senza discussione
- stampa a colori: vince il digitale, talvolta di margine ma in certi casi alla grande
- stampa b/n: buoni risultati possibili con le due tecniche; se le stampe devono essere "fine art" in senso classico l'argento baritato vince, ma per il resto credo che ci siamo
Ultima cosa: i prof (quasi tutti) usano il digitale, secondo me, per l'infinita praticità, per la rapidità e per il maggior controllo che offre sul processo e sul risultato finale: i nostri ragionamenti sulla qualità "assoluta", a mio parere, per loro passano necessariamente in secondo piano.
Pareri personali, ovviamente...
ciao
Marco V.
Sul fatto che tutti i prof. usano digitale ho delle perplessità; cioè sei sicuro che anche i "naturalisti" operano con digitale??
Per il resto concordo con quanto dici aggiungendo che per quanto riguarda il B/N uscirà sul prox numero il risultato del test; per ora è stato analizzato il colore.
Ciao, Andrea
Tramonto
May 14 2008, 08:11 AM
QUOTE(velvia50 @ May 14 2008, 08:52 AM)

Sul fatto che tutti i prof. usano digitale ho delle perplessità; cioè sei sicuro che anche i "naturalisti" operano con digitale??
Assolutamente sì. Tranne chi adopera medio formato e banco ottico per la fotografia di paesaggio.
Tramonto
May 14 2008, 08:16 AM
QUOTE(truciolo56 @ May 14 2008, 08:37 AM)

i prof (quasi tutti) usano il digitale, secondo me, per l'infinita praticità, per la rapidità
Ti assicuro che sulla rapidità molti professionisti non condividono l'idea che con il digitale si guadagni tempo. Diverso invece il discorso della disponibilità immediata di un file ... ma è discorso diverso.
QUOTE
per il maggior controllo che offre sul processo e sul risultato finale
E questo è aspetto fondamentale per chiunque tenga alle proprie immagini
QUOTE
i nostri ragionamenti sulla qualità "assoluta", a mio parere, per loro passano necessariamente in secondo piano.
Tutti i discorsi sulla qualità "assoluta" lasciano un po' il tempo che trovano ...
ciò che importa (sia per il professionista, sia per il dilettante o l'amatore) è la qualità adeguata all'impiego.
_Led_
May 14 2008, 09:16 AM
QUOTE(edate7 @ May 13 2008, 07:38 PM)

Concordo in pieno, anche se (facci caso) tutte le migliori uscite di SACD e DVD-Audio non sono altro che riedizioni di capolavori analogici (The Dark Side of The Moon su tutti). Se hai la fortuna di ascoltare Gaucho degli Steely Dan su SACD ti delizierai con una registrazione strabiliante (originale analogico!) masterizzata mirabilmente da Bob Ludwig (tutti i dischi che tratta questo signore sono una garanzia: provare per credere). Altra controprova? Trio 64, Bill Evans, del 1964 (!!!!), o Getz/Gilberto, di pari età: già il CD suona bene, ma se hai i vinili (io ce li ho), non c'è paragone ( a vantaggio dell'LP, naturalmente). Se il digitale ha vinto nella fotografia, nell'audio ne deve mangiare ancora, di pane duro....
Ciao
Edilio
IMHO si chiama "effetto placebo".
Secondo me, molto umilmente, in una prova al "buio" con una registrazione Decca o Deutsche Grammophon opportunamente trattata per "sembrare" un disco IO difficilmente riconoscerei l'"intruso"

.
Anzi IO non lo riconoscerei sicuramente.
abyss
May 14 2008, 11:49 AM
Indipendentemente dal confronto tecnico dei risultati (argomento pluri-mega-già trattato) e che mi interessa relativamente in quanto entrambi i sistemi permettono per i miei gusti pregevolissimi risultati, una cosa che noto è che, per quanto mi riguarda, le foto che faccio con la macchina a pellicola mi “riescono” di più di quelle digitali.
In che senso mi “riescono” di più? Semplicemente, riesco a fare scatti migliori.
Se faccio un confronto del numero di stampe (di solito 20x30 o 30x40-45) che faccio, perché ritengo meritevoli, partendo dalla pellicola piuttosto che da digitale, la pellicola vince alla grande. Nonostante, ovviamente, scatti di più con il digitale.
Motivo? Non lo so di preciso, ma il principale sospettato è il mirino.
Non ho la D3 con il suo bel formato FX e quindi con le reflex DX ho oggi una possibilità di inquadrare meno “grande” se le confronto, ad esempio, con la F100.
Forse il bel mirino della F100 mi aiuta di più nella composizione, senza nulla togliere a quello della D80, che però è decisamente meno “sontuoso”.
Può anche incidere il fatto di non voler sprecare materiale, che forse mi costringe a maggiore attenzione.
Non lo so: quando potrò permettermi una DSLR a formato FX magari vedrò se la differenza era proprio del mirino…
Mi viene un po' da sorridere se penso che anni fa il formato Leica in realtà era un "piccolo" formato...
edate7
May 15 2008, 08:27 PM
QUOTE(_Led_ @ May 14 2008, 10:16 AM)

IMHO si chiama "effetto placebo".
Secondo me, molto umilmente, in una prova al "buio" con una registrazione Decca o Deutsche Grammophon opportunamente trattata per "sembrare" un disco IO difficilmente riconoscerei l'"intruso"

.
Anzi IO non lo riconoscerei sicuramente.
I confronti al buio sono un classico dei primi anni dell'alta fedeltà. Dimostratane l'assoluta inutilità, oggi si confrontano gli impianti, o semplicemente i singoli apparecchi, alla luce: se qualcosa suona bene, suona bene in assoluto. Nessun effetto placebo, te l'assicuro. Un buon LP, suonato anche da un front-end buono ma non eccezionale, suona meglio del corrispondente CD suonato anche da un player hi-end. Le orecchie sono molto più difficili da ingannare dell'occhio. Il rumore digitale di una foto è facilmente visibile; il jitter di un segnale audio digitale praticamente non si vede per nulla. Però si sente... come si distingue facilmente la dolcezza di una registrazione Decca di 40 anni fa con l'asprezza delle moderne registrazioni di classica (asprezza mitigata dai nuovi supporti ad alta risoluzione, per l'appunto SACD e DVD-Audio). E' ovvio che queste differenze vanno ascoltate con impianti all'altezza. In questo la fotografia è più "popolare": se qualcosa non va, si vede subito, a prescindere dal prezzo... ... e dal metodo con cui si è ottenuta la foto.
Ciao!
gciraso
May 15 2008, 09:20 PM
Ho letto l'articolo in questione e sono d'accordo con chi mi ha preceduto sulla non confrontabilità di due flussi di lavoro assolutamente diversi.
Anche per quanto riguarda il medio formato siamo lì: ho confrontato stampe (chimiche) da pellicola 6x6 con file stampati da dorso digitale da 24 mpx e, per curiosità, ho confrontato una scansione da pellicola con il file. Se nella stampa non si percepisce differenza (e non si vede quale è da pellicola e quale da file), sui file la differenza si vede, eccome, ad ulteriore riprova dell'assunto.
Saluti
Giovanni
Skylight
May 15 2008, 10:27 PM
QUOTE(edate7 @ May 15 2008, 09:27 PM)

I confronti al buio sono un classico dei primi anni dell'alta fedeltà. Dimostratane l'assoluta inutilità, oggi si confrontano gli impianti, o semplicemente i singoli apparecchi, alla luce: se qualcosa suona bene, suona bene in assoluto. Nessun effetto placebo, te l'assicuro. Un buon LP, suonato anche da un front-end buono ma non eccezionale, suona meglio del corrispondente CD suonato anche da un player hi-end. Le orecchie sono molto più difficili da ingannare dell'occhio. Il rumore digitale di una foto è facilmente visibile; il jitter di un segnale audio digitale praticamente non si vede per nulla. Però si sente... come si distingue facilmente la dolcezza di una registrazione Decca di 40 anni fa con l'asprezza delle moderne registrazioni di classica (asprezza mitigata dai nuovi supporti ad alta risoluzione, per l'appunto SACD e DVD-Audio). E' ovvio che queste differenze vanno ascoltate con impianti all'altezza. In questo la fotografia è più "popolare": se qualcosa non va, si vede subito, a prescindere dal prezzo... ... e dal metodo con cui si è ottenuta la foto.
Ciao!
Come non concordare.
Aggiungo solamente che i fantomatici supporti "superiori" come il SACD DVD Audio non hanno avuto fortuna, anzi, si può dire che siano supporti già morti ... con buona pace per chi dava per finito il CD.
Il vantaggio di un buon lettore CD è l'immediatezza e la qualità costante garantita, a differenza di un giradischi che ha bisogno di più "cure" per potersi esprimere sempre al meglio.
Scusate l'O.T.
Lucabeer
May 16 2008, 09:51 AM
QUOTE(Skylight @ May 15 2008, 11:27 PM)

Aggiungo solamente che i fantomatici supporti "superiori" come il SACD DVD Audio non hanno avuto fortuna, anzi, si può dire che siano supporti già morti ... con buona pace per chi dava per finito il CD.
Anche qui il parallelo con la fotografia è interessante...
Nel senso che non solo SACD e similari si limitano a vegetare (pur essendo a mio avviso un discreto passo avanti come qualità), ma anche il CD vede il suo dominio pesantemente scalfito dalla musica compressa. Quando sento gente secondo cui gli MP3 a 128 Kbps si sentono bene (quando in realtà sono una cosa orripilante: per me il minimo sotto cui non scendere nemmeno sull'autoradio è 256 Kbps), mi viene immediato pensare a chi scatta le foto col cellulare e poi le porta a stampare. Ho visto recentemente delle stampe fatte da telefonino, e lo stesso proprietario del laboratorio era veramente disgustato dal fatto che la gente gli portasse a stampare roba simile.
Evidentemente, alla maggioranza, la qualità non interessa...
iengug
May 16 2008, 10:07 AM
QUOTE(Lucabeer @ May 16 2008, 10:51 AM)

Anche qui il parallelo con la fotografia è interessante...
Nel senso che non solo SACD e similari si limitano a vegetare (pur essendo a mio avviso un discreto passo avanti come qualità), ma anche il CD vede il suo dominio pesantemente scalfito dalla musica compressa. Quando sento gente secondo cui gli MP3 a 128 Kbps si sentono bene (quando in realtà sono una cosa orripilante: per me il minimo sotto cui non scendere nemmeno sull'autoradio è 256 Kbps), mi viene immediato pensare a chi scatta le foto col cellulare e poi le porta a stampare. Ho visto recentemente delle stampe fatte da telefonino, e lo stesso proprietario del laboratorio era veramente disgustato dal fatto che la gente gli portasse a stampare roba simile.
Evidentemente, alla maggioranza, la qualità non interessa...
Sono d'accordo, soprattutto sul fatto che i SACD (se originati da master DSD) sono un notevole passo in avanti. Secondo me uniscono i vantaggi di LP e CD, e superano entrambi in tutto. Nella classica, tutto sommato ci sono parecchi titoli nuovi, non mi lamento.
Per cui le mie conclusioni sono che nell'audio finalmente, dopo decenni, il digitale ha sopravanzato l'analogico.
Nelle foto, direi piuttosto il contrario, anche parlando di scansioni e non di stampe dirette da pellicola.
Sempre limitandosi a sensibilità basse, io il treppiede non l'ho ancora venduto e i mie soggetti sono fermi
Skylight
May 16 2008, 12:18 PM
QUOTE(Lucabeer @ May 16 2008, 10:51 AM)

.... ...... .....
ma anche il CD vede il suo dominio pesantemente scalfito dalla musica compressa. Quando sento gente secondo cui gli MP3 a 128 Kbps si sentono bene (quando in realtà sono una cosa orripilante: per me il minimo sotto cui non scendere nemmeno sull'autoradio è 256 Kbps), mi viene immediato pensare a chi scatta le foto col cellulare e poi le porta a stampare .....
..... ...... ......
Ciao, personalmente non mi piace l'mp3, nemmeno alla massima qualità possibile.
Potrebbe essere valido, ed aggiungo forse, con un lettore portatile da viaggio per ascoltare la musica senza pretese.
In auto ho il mio buon lettore CD, ma anche in auto non si può parlare di vera HI-FI tranne in rari casi dove però occorre che l'auto suia ferma.
L'ascolto di un disco, se ben registrato, può essere fatto sia con l'analogico che con il digitale a patto di usare impianti non per forza costosi ma ben ottimizzati.
Il SACD e il DVD Audio, a mio avviso, è l'ennesimo tentativo di spennare l'utente finale ed i dati di vendita hanno decretato il fallimento di tali supporti.
Le stampe di CD fatte con criterio come le gold, le stampe giapponesi ecc ....sono una goduria per le orecchie ma sono rare. Basterebbe stampare come si deve ..
La tendenza attuale è far uso di supporti veloci e di rapida diffusione, come le foto con il cellulare da portare in stampa e la musica ascoltata in mp3 ...
Buone foto e Buona Musica.
iengug
May 16 2008, 12:27 PM
QUOTE(Skylight @ May 16 2008, 01:18 PM)

Ciao, personalmente non mi piace l'mp3, nemmeno alla massima qualità possibile.
Potrebbe essere valido, ed aggiungo forse, con un lettore portatile da viaggio per ascoltare la musica senza pretese.
In auto ho il mio buon lettore CD, ma anche in auto non si può parlare di vera HI-FI tranne in rari casi dove però occorre che l'auto suia ferma.
L'ascolto di un disco, se ben registrato, può essere fatto sia con l'analogico che con il digitale a patto di usare impianti non per forza costosi ma ben ottimizzati.
Il SACD e il DVD Audio, a mio avviso, è l'ennesimo tentativo di spennare l'utente finale ed i dati di vendita hanno decretato il fallimento di tali supporti.
Le stampe di CD fatte con criterio come le gold, le stampe giapponesi ecc ....sono una goduria per le orecchie ma sono rare. Basterebbe stampare come si deve ..
La tendenza attuale è far uso di supporti veloci e di rapida diffusione, come le foto con il cellulare da portare in stampa e la musica ascoltata in mp3 ...
Buone foto e Buona Musica.
Non sono d'accordo, il CD ha dei limiti di quantizzazione che sono percepibili, sia in base a considerazioni teoriche sulle caratteristiche dell'udito, sia in pratica.. Il SACD si avvicina invece alla dinamica dell'udito, e le differenze con il CD sono ben percepibili, se la registrazione è adeguata, preferibilmente bitstream DSD o almeno 192 kHz 24bit convertito. Naturalmente anche la presa del suono e il materiale devono essere adeguati. Su piano, grande orchestra, violino la differenza si sente. La radio DAB, che è un formato compresso, va benissmo per la parola, non c'è il minimo rumore di fondo, ma con la classica i limiti vengono subito a galla, come con l'MP3.
Questa almeno è la mia opinione.
edate7
May 16 2008, 09:04 PM
QUOTE(iengug @ May 16 2008, 01:27 PM)

Non sono d'accordo, il CD ha dei limiti di quantizzazione che sono percepibili, sia in base a considerazioni teoriche sulle caratteristiche dell'udito, sia in pratica.. Il SACD si avvicina invece alla dinamica dell'udito, e le differenze con il CD sono ben percepibili, se la registrazione è adeguata, preferibilmente bitstream DSD o almeno 192 kHz 24bit convertito. Naturalmente anche la presa del suono e il materiale devono essere adeguati. Su piano, grande orchestra, violino la differenza si sente. La radio DAB, che è un formato compresso, va benissmo per la parola, non c'è il minimo rumore di fondo, ma con la classica i limiti vengono subito a galla, come con l'MP3.
Questa almeno è la mia opinione.
Però stiamo andando un pò OT.. anche se vedo con piacere che oltre il sottoscritto ci sono moltissimi appassionati di buona musica soprattutto ben ascoltata! Allora propongo un paragone ardito ma, a mio parere, calzante:
- foto dal cellulare = qualità della musica in mp3
............
- foto da compatta o reflex digitale = qualita CD (compatta) - qualità DVD-Audio (reflex)
- foto da compatta o reflex argentica = qualità SACD
anche se bisogna umilmente ammettere che la foto la fa, sempre, il manico. Chi è bravo, è bravo anche con un foro stenopeico.
Buone foto e buona, grande musica a tutti!
Ciao
edate7
May 16 2008, 09:14 PM
Ho fatto un pò di confusione nel mio post precedente: tagliate, per favore, la riga "2" del mio colorito e sicuramente inutile paragone... fatto tanto per sorridere!
Ciao
ok.
Pino
Giacomo 74
May 17 2008, 09:51 AM
QUOTE(giannizadra @ May 13 2008, 09:33 AM)

Anche la scansione si difende benissimo in stampa.
Ma se si scansiona anche la grana (a 4000 DPI), non la si riduce (GEM), e poi si ingrandisce al 100%, si croppa e si confronta il francobollo così ottenuto con un file digitale, certamente quest'ultimo apparirà più nitido e pulito.
Un match "truccato"...

La penso allo stesso modo.....
La partita è truccata
edate7
May 17 2008, 11:52 AM
Avendo smosso la mia curiosità, sono andato in edicola e ho comprato la rivista in questione. Da una lettura superficiale, mi sento istintivamente portato a pensare come Gianni Zadra; il confronto non mi sembra parta da basi di assoluta equità. Quando lo leggerò meglio vi darò il mio parere, se vi interessa...
Ciao
edate7
May 17 2008, 12:13 PM
Non c'è voluto molto per leggere l'articolo e guardare le foto, tenendo sempre a mente la qualità della riproduzione tipografica. Molti dei miei giudizi potrebbero quindi cambiare guardando direttamente le stampe originali. Premetto che secondo me non ha molto senso paragonare le due tecnologie: ognuna di esse ha i suoi pregi e i suoi difetti, e io uso l'uno o l'altra a seconda di ciò che devo e mi piace fotografare. Le mie osservazioni: nella foto del panorama urbano, è evidente, a loro dire, la migliore leggibilità nel digitale delle ombre nel soggetto illuminato per metà dal sole. Il confronto è fatto con la Velvia. Sfido: l'enorme contrasto della dia (per di più digitalizzata) rende più chiuse le ombre e più bruciati i particolari illuminati. Per pareggiare un pò le condizioni iniziali, avrei condotto questo confronto con la negativa. Nello still life in studio, si vedono meglio le custodie dei cd nel negativo rispetto al digitale, dove queste sembrano più uniformi ed impastate. La foto della modella stampata dalla dia mi sembra tonalmente più equilibrata. Nella foto dei fiori vince il digitale, senza dubbio alcuno. Nel paesaggio, siamo pari. Tutto questo, ovviamente, alla luce delle mie premesse iniziali (stampa tipografica, condizioni tecniche della prova a vantaggio di una tecnologia piuttosto che dell'altra).
Ciao
Tramonto
May 17 2008, 03:37 PM
QUOTE(edate7 @ May 17 2008, 01:13 PM)

Non c'è voluto molto per leggere l'articolo e guardare le foto, tenendo sempre a mente la qualità della riproduzione tipografica. Molti dei miei giudizi potrebbero quindi cambiare guardando direttamente le stampe originali...
La tua premessa è giusta.
Vorrei aggiungere però alcune considerazioni in merito alla "scelta" delle pellicole.
Ritratto: non avrei mai scelto la Velvia 100 per un ritratto. Sarebbe stato auspicabile utilizzare la negativa o, al limite, una Astia 100. Nel caso della negativa, non l'avrei certo fatta stampare con Fuji Frontier, ma con stampa chimica tradizionale.
Fiori: questo è il campo di elezione di una dia nitida e satura come la Velvia 100, o - meglio ancora - Velvia 50. Per questa specifica ripresa, non avrei personalmente usato una negativa per gareggiare contro una EOS 1Ds MkIII ... né avrei scelto una negativa per scattare a dei fiori ...
Paesaggio: come per i fiori, avrei scelto una pellicola invertibile. Conosco ben pochi professionisti che usano le negative per la ripresa di paesaggi.
Panorama urbano: è un genere di ripresa simile al precedente, ed infatti la Velvia 100 si difende benissimo, a parte il contrasto, dove il digitale ha una maggiore "flessibilità", soprattutto se si scatta in raw. Una pellicola invertibile a minore contrasto (Astia 100) sarebbe stata più adatta in quelle condizioni critiche di illuminazione.
Still life: anche qui non avrei scelto una negativa colore, ma una pellicola invertibile. Il file della 1Ds MkIII è più "pulito", ma è anche vero che le copertine dei CD sembrano più impastate nel file digitale (ho qualche dubbio sulla stampa tipografica ...).
Ultime considerazioni:
Sensibilità: non si sono visti file ad alta sensibilità. Dicono che avrebbe vinto la digitale a mani basse. Sarebbe stato utile vedere come si comporta un file da 800 ISO con una pellicola "negativa" di pari sensibilità (con le dia - concordo - il confronto sarebbe stato impari già a 200 ISO, e dunque privo di senso). Avrei effettuato il confronto scattando a teatro, e stampando la negativa con metodo tradizionale.
Formato: per chiudere il cerchio, avrei effettuato un confronto con la pellicola medio formato. La fotocamera DSLR utilizzata (1Ds MkIII) è chiaramente orientata (per costo, peso/ingombro e dimensioni dei file) a competere con il 6x6 (pellicola). L'analisi dei risultati l'avrei effettuata stampando sia con dimensioni quali quelle usate nel test (mi par di capire che abbiano stampato con dimensioni inferiori all'A3, vedi stampe in mano al redattore a pag. 45), sia con dimensioni finali "importanti" (almeno 50x70 cm) e degne dei rispettivi formati (FF da 21 Mpix e 6x6).
edate7
May 17 2008, 05:33 PM
Sono assolutamente d'accordo. La tua analisi è lucida e molto competente. Mi chiedo che bisogno c'è di "spingere" ulteriormente un sistema che, sembra, se la stia cavando egregiamente già da solo, pur con tutti i suoi, inevitabili, difetti (e si ritorna come paragone a bomba sul confronto LP-CD).
Staremo a vedere; nel frattempo, mi tengo ben stretto il mio ampio corredo a pellicola.
Ciao
Tramonto
May 17 2008, 06:20 PM
QUOTE(edate7 @ May 17 2008, 06:33 PM)

Mi chiedo che bisogno c'è di "spingere" ulteriormente un sistema che, sembra, se la stia cavando egregiamente già da solo...
Me lo chiedo anch'io.
Le vendite di DSLR Nikon sono state di 2 milioni di unità nel periodo 1° Aprile 2006-31 marzo 2007 (questo è l'anno fiscale di Nikon). Sono passate a 3 milioni di unità (+33%) nel periodo 1° aprile 2007-31 marzo 2008 e si prevede un ulteriore aumento di +10% entro il 31 marzo 2009.
Le Coolpix - negli stessi periodi - passano da 5,9 a 8,55 milioni di unità vendute, con una previsione di 9,3 milioni di unità vendute tra il 1° Aprile 2008 e il 31 marzo 2009.
Non ho cercato i dati Canon ma non penso che se la passino male ...
Tramonto
May 18 2008, 08:03 AM
QUOTE(Tramonto @ May 17 2008, 07:20 PM)

... Sono passate a 3 milioni di unità (+33%) ... *
* Mi correggo: + 50 % !
dxmat
May 18 2008, 08:14 AM
QUOTE
Il rumore digitale di una foto è facilmente visibile; il jitter di un segnale audio digitale praticamente non si vede per nulla. Però si sente...
La distorsione presente nell'audio digitale
si infiltra nel segnale in modo subdolo: apparentemente non la si avverte.
All'inzio non ci si accorge, tutto sembra più pulito, dinamico e intellegibile..... però dopo una decina di minuti si inizia ad avvertire quello che nei migliori sistemi di riproduzione analogica è quasi sempre assente... la cosidetta fatica d'ascolto.
La gamma alta-acuta (quella più sensibile in termini di risoluzione...) del sistema CD è spesso grezza e sibilante... distante anni luce dalla setosità e naturalezza del vinile.
L'audio digitale è più comodo, più fruibile....
però quando ho la fortuna di ascoltare un album da una catena di riproduzione totalmente analogica di elevato livello (non mia purtroppo)... è lì che riscopro (non senza meraviglia, anzi) l'elevatissima qualità dell'analogico... pur con tutti i suoni problemi intrinseci.
Tornando alla fotografia: la mia personale opinione è che in campo fotografico (b&w escluso) le differenze tra analog/digital siano più sfumate... almeno credo
scusate l'audio OT
sergiobutta
May 19 2008, 05:34 PM
Da buon fotoamatore, anche io nel passato sono stato appassionato di HI-FI, allora si chiamava così. Ed il limite dei dischi in vinile era rappresentato dall'obbligato passaggio attraverso il nastro master, con il fruscio generato dal passaggio del nastro stesso avanti alla testina di registrazione e/o lettura. Al punto tale che negli anni '80 vennero prodotti negli states un certo numero di "direct to disc", dal costo e dalla reperibilità proibitivi. In effetti in una sessione, veniva registrato un master dal quale venivano prodotti non più di mille esemplari. Ho il piacere di conservarne quattro, uno dei quali pagato ben 150 $ (dell'epoca) in America. Poi mi sono messo ad ascoltare musica di sottofondo e non ho seguito più l'evoluzione tecnologica godendo dell'assoluta mancanza di fruscio dei Cd, dimenticando Burwen, DBX, Dolby e tutti di dispositivi che si usavano per sconfiggere il nemico rumore. Ma oggi, i dischi in vinile come vengono registrati ? Non leggo più riviste del settore, vedo che qui ci sono appassionati del vinile, colgo l'occasione per chiedere. Lo so, è O.T. , mi perdonerete.
Lucabeer
May 19 2008, 06:00 PM
QUOTE(dxmat @ May 18 2008, 09:14 AM)

All'inzio non ci si accorge, tutto sembra più pulito, dinamico e intellegibile..... però dopo una decina di minuti si inizia ad avvertire quello che nei migliori sistemi di riproduzione analogica è quasi sempre assente... la cosidetta fatica d'ascolto.
Oooh, bravo! Proprio quella che noto quando mi propinano MP3 a bassi bitrate o CD masterizzati male e pieni di clipping per un tempo troppo lungo... Credevo anche io che fossero tutte bal.le, ma è invece una sacrosanta verità.
Per fortuna le mie Sennheiser HD-595 hanno un suono pastoso e "scuro" che per certi versi corregge queste magagne...
Giustamente, come hai detto anche tu, nel campo della fotografia non esiste un fenomeno equivalente per cui la differenza da questo punto di vista è più sfumata.
gciraso
May 19 2008, 06:52 PM
QUOTE(Lucabeer @ May 19 2008, 07:00 PM)

.......
Giustamente, come hai detto anche tu, nel campo della fotografia non esiste un fenomeno equivalente per cui la differenza da questo punto di vista è più sfumata.
Forse si potrebbe individuare una maggiore sfumature nei colori, un dettaglio maggiore dei bianchi ed una leggibilità superiore nelle ombre?
Giovanni
Skylight
May 23 2008, 12:45 AM
QUOTE(sergiobutta @ May 19 2008, 06:34 PM)

.... ......
..... ....
Ma oggi, i dischi in vinile come vengono registrati ? Non leggo più riviste del settore, vedo che qui ci sono appassionati del vinile, colgo l'occasione per chiedere. Lo so, è O.T. , mi perdonerete.
Ciao, il vinile, dato per morto almeno da venti anni, è più vivo che mai. In Italia c'è Ricci con la sua etichetta discografica che propone vinili di assoluta eccellenza qualitativa di costruzione fisica del supporto, con elevate grammature e versioni con incisioni solo da un lato ...
Questo il sito:
http://www.fone.it/vinili.phpNon possiedo un giradischi perchè purtroppo non ho vinili e non ha molto senso investire senza dischi.
Ci sono anche case discografiche estere (i nomi non li ricordo) che stampano dischi in grammatura generosa (180-200 grammi), anche di musica recente e non solo di classica e/o jazz.
L'HI-FI si chiama sempre così, anche se oggi vanno di moda i paroloni come HI-END o impianti esoterici ...
Viva il vinile che, a certi livelli, è ancora inarrivabile secondo molte orecchie sparse per il mondo.
QUOTE(Lucabeer @ May 19 2008, 07:00 PM)

Oooh, bravo! Proprio quella che noto quando mi propinano MP3 a bassi bitrate o CD masterizzati male e pieni di clipping per un tempo troppo lungo... Credevo anche io che fossero tutte bal.le, ma è invece una sacrosanta verità.
Per fortuna le mie Sennheiser HD-595 hanno un suono pastoso e "scuro" che per certi versi corregge queste magagne...
.... ......
Ciao, non si può parlare di alta fedeltà quando si ascolta musica compressa e nemmeno quando si ascoltano cd masterizzati a velocità e su supporti di dubbia affidabilità. La masterizzazione domestica è affidata ad una bruciatura del supporto vergine, mentre i cd originali sono fisicamente stampati e c'è una sostanziale differenza.
Parlare di cuffie o diffusori che riescono a mascherare/mitigare le magagne delle incisioni è in parte sbagliato.
In riferimento a materiale originale (che non sempre è registrato con "dovizia") il nostro impianto ci dovrà restituire con fedeltà (HI-FI) il contenuto musicale senza "alterarne" il contenuto.
Ciò non toglie, ovviamente, che certe elettroniche abbiano "un carattere" diverso rispetto ad altre, ma gli sforzi sono diretti alla massima fedeltà possibile.
Se un disco, ad esempio, non ha "bassi" (in estensione più che in quantità) non ci sarà verso di sentirli , nemmeno con woofer di dimensioni generose, ma è altrettanto vero che da un piccolo woofer di qualità assoluta non si potranno pretendere estensioni verso il basso da primato, nemmeno con la Sinfonia Fantastica di Berlioz o con The Fat of the Land dei Prodigy.
I decantati supporti SACD e DVD Audio sono più morti del vinile, la concorrenza tra i due formati ha aiutato in tal senso e l'audiofilo ci pensa bene prima di buttare i cd per i nuovi supporti (passo già fatto dal passaggio vinile/cd)
Anche al Top Audio a Milano si può sentire (in una o due salette al massimo) dei confronti fra supporti, poi le nostre orecchie decidono.
Occorre un buon equilibrio e sinergia tra i componenti dell'impianto ...
Scusate l'OT sostanzioso, ma l'HI-FI mi sta a cuore.
efdlim
May 23 2008, 08:42 AM
Continuo a pensare che il parrello fotografia digitale con musica digitale sia fuorviante.
Se si confrontano i sistemi pellicola e sensore, ammesso che ciò abbia un senso, occorre fare delle distinzioni:
Il negativo deve essere stampato da ingranditore, possibilmente di qualità e con persone che sappiano quello che fanno, peraltro sempre più rare (vera differenza, la competenza).
La diapo deve essere proiettata, con proiettore adeguato e naturalmente sviluppata con la competenza di cui sopra.
La foto digitale passa per i monitor e poi in stampa con un processo dedicato.
Perchè si vuole confrontare, e GIUDICARE, un sistema utilizzando strumenti "adattati".
Ovviamente è lecito confrontare e altrettanto divertente "giocare" mescolando le tecnologie ma per favore evitiamo di giudicare questi "impasti" generici.
Cosi come il suono, (digitale o vinilico), si percepisce attraverso le onde sonore emesse dai vari riproduttori dedicati, cosi la fotografia si dovrebbe giudicare confrontando STAMPE ottenute rispettando i flussi di lavoro dedicati che passano attraverso gli ingranditori o PROIEZIONI per le diapo e giudicare il prodotto finito.
Solo cosi, il confronto ha un senso. Prendere un suono uscito dal vecchi LP e masterizzarlo facendone un MP3 è quanto avviene prendendo un negativo e farne un Jpeg attraverso una scansione. Possibile ma non confrontabile per stilare un giudizio sulla maggiore qualità di un sistema rispetto ad un altro.
Potere si può fare tutto, trarne delle conclusioni assolute è altra faccenda.
Questo in termini assoluti. Se si prendono in esame le varie componenti per avere l'ottimizzazione dei processi e la fruibilità (o godimento) del prodotto finito, allora il discorso è diverso e il successo della tecnologia di ripresa digitale, cosi come del CD, è sotto gli occhi di tutti...e non è certo un articolo su una rivista che può cambiare o spingere ulteriormente il mercato verso una direzione.
Fabio
edate7
May 23 2008, 12:22 PM
Posso essere d'accordo sulla opportunità o meno di mescolare flussi di lavoro diversi per ottenere lo stesso risultato: "l'imbastardimento" non porta a nulla, se non a risultati cattivi sia con l'una che con l'altra tecnologia. Però non dimentichiamoci che tutta la realtà che ci circonda è (passatemi il termine brutto) "analogica": le onde elettromagnetiche sono continue (e non discrete), il suono di una orchestra dal vivo è continuo (non discreto) e potremmo continuare all'infinito. L'aver voluto digitalizzare a tutti i costi tutto non ha dato solo frutti positivi (l'immediatezza, la fruibilità, una illusoria sensazione iniziale che fosse tutto migliore, ecc.), ma anche tanti frutti negativi, che forse, col tempo e l'avanzare della tecnologia, si riuscirà a risolvere. Che poi anche le pellicole e i nastri magnetici siano da considerare più media discreti che non continui (dal punto di vista chimico-fisico) ci riporta al punto di partenza... salvo il fatto incontrovertibile che una dia è più godibile di una videoproiezione di una foto digitale, e un LP di ottima caratura (vinile vergine da 180 e più grammi, master analogico a due tracce ad alta velocità ecc) suona meglio del corrispondente SACD o DVD-Audio (rispetto al CD suona nettamente meglio tout-court).
Ciao
Edilio
_Led_
May 24 2008, 09:57 AM
QUOTE(edate7 @ May 23 2008, 01:22 PM)

Però non dimentichiamoci che tutta la realtà che ci circonda è (passatemi il termine brutto) "analogica": le onde elettromagnetiche sono continue (e non discrete), il suono di una orchestra dal vivo è continuo (non discreto) e potremmo continuare all'infinito.
Questo non è vero e risulta ampiamente dimostrato sin dagli inizi del '900.
E del resto lo affermi anche tu più oltre nel tuo post...
Allo stato delle nostre conoscenze scientifiche la realtà dell'universo è duale: ondulatoria e corpuscolare: nonostante il famoso "rifiuto" teologico di Einstein (non posso pensare che Dio giochi a dadi col mondo) quello che ad oggi vediamo o ascoltiamo è essenzialmente discreto, "quantistico".
La radiazione luminosa che comunica l'informazione ai nostri occhi o il segnale elettromagnetico che fa muovere i coni dei tuoi diffusori sono discreti, non c'é ombra di dubbio su questo.
Ma non solo, anche la modalità di "idealizzazione" all'interno del nostro cervello è "discreta".
Quindi affermare "tout court" che una rappresentazione "analogica" di un fenomeno fisico è migliore di una rappresentazione "digitale" basandosi su una presunta "continuità" della realtà fisica è errata nelle fondamenta è va rigettata.
Possiamo senz'altro disquisire sul fatto che, allo stato della tecnologia, la rappresentazione digitale sia "peggiore" della rappresentazione esclusivamente analogica del fenomeno fisico (ottico o sonoro), ma qui, come tu mi insegni, andiamo sul soggettivo (e, rifiutando qualsiasi tipo di confronto sperimentale, non si potrà mai dimostrare scientificamente il contrario!)
A me il fatto (
link) che un CD ben stampato riprodotto da un lettore Cary audio con circuiti valvolari attraverso un ampli valvolare "sembri" (ad orecchie raffinate di compositore) "quasi" allo stesso livello della stessa registrazione ben stampata su un disco riprodotto da un Rega 25 con lo stesso ampli pare rivelatore: provocatoriamente ritengo che mixando al CD un po di fruscio da disco a -60 dB possa essere sufficiente per portarlo "allo stesso livello di qualità" del disco.
Il tutto sempra IMHO e da semplice curioso della materia
edate7
May 24 2008, 11:12 PM
Sono ovviamente assolutamente d'accordo con te, e ci mancherebbe: dovrei essere in grado di sovvertire tutte le conquiste della Fisica moderna (da Einstein a Planck, come minimo...). Mi riferivo alla realtà come essa viene percepita comunemente; che poi ogni media, anche quello inteso come "continuo" (una nastro magnetico analogico, ad esempio) sia assolutamente discreto è reso evidente da una analisi chimica e fisica dello stesso (basta un microscopio elettronico a scansione e qualche dato sulla stesura del materiale magnetico sul supporto di poliestere). Però non si continua a spiegare perchè un nastro magnetico analogico, a due tracce, riprodotto a 76 cm/sec., amplificato da un ampli a valvole, ascoltato attraverso diffusori di indubbia qualità, suoni meglio della sua immagine speculare digitale su CD. E' lo stesso mistero per cui un DAT suona infinitamente meglio di un CD; nessuno è riuscito a spiegarlo se non con teorie fantasiose senza alcun appiglio tecnico. Cosa fa suonare meglio un LP? La ridotta separazione fra i canali? Il basso rapporto S/N? La distorsione generata dalla deformazione del vinile al passaggio della puntina (che corrisponde a qualche tonnellata per cm/quadro)? Il fruscio dovuto allo sfregamento della testina di riproduzione sul nastro master con il conseguente rialzo termico del rapporto tra le due superfici? Sta di fatto che suona meglio del CD, che teoricamente dovrebbe spazzarlo via. E ancora: perchè una dia è più godibile di una proiezione digitale? E perchè una stampa B/N, ben sviluppata e ben stampata, è sempre superiore al B/N digitale? Passaggi tonali? Dolcezza dei toni di grigio? L'unico punto in cui vedo il digitale superiore alla stampa tradizionale è nella stampa da negativo colore; ma se confrontassimo una stampa a colori fatta bene dieci anni fa con una digitale di oggi, forse storceremmo il naso a vantaggio della prima. Concludo dicendo che, ovviamente, non sostengo affatto l'assoluta superiorità dell'analogico sul digitale; sono un uomo perfettamente calato nel mondo di oggi con cui, a parte qualche stortura, mi sento pienamente in sintonia: dico solo che il progresso ne deve fare di strada, se, per pareggiare il risultato di una dia fatta da una "modesta" FM, bisogna spendere cinquemila euro per una D3... Continuo però a sostenere che la strada è tracciata. Si deve solo attendere pazientemente.
Ciao!
dxmat
May 25 2008, 07:24 AM
QUOTE(edate7 @ May 25 2008, 12:12 AM)

Continuo però a sostenere che la strada è tracciata. Si deve solo attendere pazientemente.
La penso anch'io così.... il fatto è che, probabilmente, siamo solo all'inizio.