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edogolf
Salve a tutti, vorrei porvi un questito nato qualche giorno fa mentre riguardavo delle fotografie scattate con il 105mm f/2.8 VR Micro che ho noteggiato tempo fa per 2 giorni.

Ho notato che la scala di messa a fuoco di quest'ottica arriva a 3 metri poi la messa a fuoco è su infinito. La foto che qui propongo e di cui non dispongo più l'originale è stata fatta con quell'ottica ma non ricordo di aver aggiunto io la sfuocatura in post produzione.

Un'ottica che ha una messa a fuoco fino a 3 metri com'é possibile che crei un'effetto sfuocato sullo sfondo calcolando che le distanze che vedete nell'immagine superano abbondantemente dal punto più vicino i 3 metri? unsure.gif

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

Tato_p2p
Aspettando risposte più precise,
prova a fare una "prova" con qualche software per calcolare la profondità di campo.
Con un 105/2.8 a TA sui 3 metri la profondità di campo sarà comunque limitata, indipendentemente da quanto riportato sulla scala delle distanze, comunque ottimizzata (essendo un micro) sulle brevi distanze. Le distanze più lunghe non vengono riporatate, credo (e qualcuno mi corregga) poichè sarebbero poco indicative, sormontandosi: poco spazio grandi cambiamenti.
Saluti
Mirco.
edogolf
Probabilmente è come dici tu, a breve vorrei noleggiarlo per capire meglio se è un obiettivo che effettivamente "mi serve", volevo infatti un'ottica fissa, VR con un'alta definizione ma non ero interessato all'aspetto micro. La scelta ricadeva quindi sull'85 che è sicuramente ottimizzato per le medie distanze ma non è VR (anche se potrei farne a meno).

Penso siano due ottiche completamente diverse, sarebbe bello poterle noleggiare entrambe rolleyes.gif
giannizadra
Se ho capito bene la domanda, la profondità di campo di un 105 a f/2,8 focheggiato sui 3 metri si estende da circa 2,93m a circa 3,10.
Il risultato di cui alla foto postata è pertanto del tutto normale, e non vedo come potrebbe essere altrimenti... rolleyes.gif
edogolf
QUOTE(giannizadra @ Jan 30 2008, 09:46 AM) *
Se ho capito bene la domanda, la profondità di campo di un 105 a f/2,8 focheggiato sui 3 metri si estende da circa 2,93m a circa 3,10.
Il risultato di cui alla foto postata è pertanto del tutto normale, e non vedo come potrebbe essere altrimenti... rolleyes.gif



Quello che non capisco è come mai nella foto il fuoco è a oltre 5 metri, poi in fondo (saranno oltre i 10 metri) torna ad essere sfuocato.. Cioé non sarebbe possibile, è come se usassi il mio 50 mm facessi una foto ad una persona che si trova a 10 metri da me, avrei sicuramente lo sfondo perfettametne a fuco indipendentemente dall'apertura perché l'ottica in quel caso è su infinito..

Non avendo lo scatto originale non riesco a capire se è stata opera di una mia PP oppure se effettivametne c'é dello sfuocato e se così fosse non riesco a spiegarmelo perché oltre i 3 metri circa tutto dovrebbe essere a fuoco indipendentemente dalla distanza. (almeno credo ed è per questo che chiedo a voi laugh.gif )
giannizadra
La profondità di campo dipende dal diaframma, dalla focale e dalla distanza: non è affatto vero che tutto debba essere comunque a fuoco dopo i tre metri.
Per esempio, con un 105 a f/2,8 mettendo a fuoco a 5 metri la cosiddetta pdc utile si estenderà da circa 4,80 a 5,25 metri.
Con un 50mm sarà più estesa.

Credo che la lettura di un buon manuale potrà servirti per approfondire il concetto. wink.gif
Marco Senn
QUOTE(edogolf @ Jan 30 2008, 10:07 AM) *
Cioé non sarebbe possibile, è come se usassi il mio 50 mm facessi una foto ad una persona che si trova a 10 metri da me, avrei sicuramente lo sfondo perfettametne a fuco indipendentemente dall'apertura perché l'ottica in quel caso è su infinito..


Direi proprio di no... anzi, le aperture elevate di certe ottiche sono scelte proprio per staccare il soggetto (a fuoco) dallo sfondo (sfuocato) o da quello che sta davanti (sfuocato anche). Se la foto la facevi a f32 avevi a fuoco anche la polvere sul vetro davanti messicano.gif
Franco_
QUOTE(edogolf @ Jan 30 2008, 02:19 AM) *
...
Ho notato che la scala di messa a fuoco di quest'ottica arriva a 3 metri poi la messa a fuoco è su infinito
...


Attenzione, questo non significa che se il soggetto si trova a tre metri l'immagine sarà nitida dai 3 metri fino all'infinito...
Come di ha detto Gianni la "zona nitida" dipende dalla distanza del soggetto, dall'apertura del diaframma e dalla focale dell'obiettivo.

QUOTE(edogolf @ Jan 30 2008, 10:07 AM) *
Quello che non capisco è come mai nella foto il fuoco è a oltre 5 metri, poi in fondo (saranno oltre i 10 metri) torna ad essere sfuocato
...


La pdc, che delimita la "profondità" della zona nitida, ha un limite inferiore (davanti al soggetto) ed uno posteriore (dietro al soggetto). Ti consiglio di dare un'occhiata a questa pagina.
Basta inserire i parametri utilizzati nello scatto per avere tutte le risposte che cerchi...
luca.bossi
QUOTE(giannizadra @ Jan 30 2008, 10:16 AM) *
La profondità di campo dipende dal diaframma, dalla focale e dalla distanza: non è affatto vero che tutto debba essere comunque a fuoco dopo i tre metri.
Per esempio, con un 105 a f/2,8 mettendo a fuoco a 5 metri la cosiddetta pdc utile si estenderà da circa 4,80 a 5,25 metri.
Con un 50mm sarà più estesa.

Credo che la lettura di un buon manuale potrà servirti per approfondire il concetto. wink.gif


potresti consigliarmene qualcuno grazie
pieranposok
Se vuoi giocare un po' guarda qui:

http://www.dofmaster.com/dofjs.html

Piero
giannizadra
QUOTE(LUCA.BOSSI79 @ Jan 30 2008, 11:38 AM) *
potresti consigliarmene qualcuno grazie


Immagino avrai già un manuale-base.
Per esempio su Nadir (in rete) trovo i concetti fondamentali sulla pdc.
Ti consiglio il manuale richiamato in questa discussione, molto ben fatto:

http://www.nital.it/forum/index.php?showtopic=80875
edogolf
Grazie, forse dopo 3 anni di fotografia sapevo che aprendo riducevo la zona nitida e chiudento avrei avuto l'intera visuale a fuoco... a parte la lezione teorica di base, quello che trovo strano è la mancata possibilità di mettere a fuoco in un preciso punto oltre i 3 metri, cioé se dovessi mettere a fuoco manualmente e avessi voluto posizionare il fuoco in una posizione diversa come avrei fatto visto che mi segnava la messa a fuoco su infinito?

Secondo me c'é qualcosa che non torna, ho fatto delle prove con il mio 50 f/1.8 e ho notato che oltre un tot di metri, pure essendo TA la zona nitida era molto vasta a tal punto che i diversi palazzi erano completamente a fuoco e qui non stiamo parlando di metri ma di decine e decine di metri..
Sempre sul 50mm con la messa a fuoco in manuale ho provato a fotografare un palazzo lontano, una volta che ho scattato ho guardato la messa a fuoco dov'era posizionata: su infinito. Ho riprovato con un oggetto posizionato a oltre 10 metri: posizione messa a fuoco manuale su infinito, esattamente nella medesima posizione, mentre il sito www.dofmaster.com mi dava da 8 a 11 metri.

Ho visto, invece, obiettivi come il 70-300 oppure l'85mm arrivare anche a 10 metri di messa a fuoco in manuale prima di arrivare sulla posizione infinito..
Franco_
QUOTE(edogolf @ Jan 30 2008, 03:20 PM) *
Grazie, forse dopo 3 anni di fotografia sapevo che aprendo riducevo la zona nitida e chiudento avrei avuto l'intera visuale a fuoco... a parte la lezione teorica di base, quello che trovo strano è la mancata possibilità di mettere a fuoco in un preciso punto oltre i 3 metri, cioé se dovessi mettere a fuoco manualmente e avessi voluto posizionare il fuoco in una posizione diversa come avrei fatto visto che mi segnava la messa a fuoco su infinito?
...


Evidentemente non hai letto con attenzione la pagina che ti ho suggerito... la teoria e la pratica, nella fisica, coincidono sempre.
Le scale delle distanze sono scomparse dai barilotti da molto tempo e anche quando c'erano non erano così "dettagliate" da soddisfare la tua richiesta, molto dipendeva anche dalla focale dell'ottica. La messa a fuoco manuale puoi farla anche oggi, aiutandoti con il tasto della pdc, tasto che hanno i modelli dalla D70 in su. Il vero problema è che mettere a fuoco manualmente, soprattutto quando si ha a che fare con mirini piccoli e senza vetrini di messa a fuoco con immagini spezzate e/o microprismi è veramente difficile.
Franco_
P.S. non va dimenticato che i moderni schemi ottici consentono di ottenere una corretta messa a fuoco con piccole rotazioni della ghiera, il che vuol dire avere di molto compresso lo spazio delle distanze... non so se mi sono capito smile.gif
edogolf
Si e grazie a tutti coloro che sono intervenuti in questa discussione per aiutarmi a capire meglio questo discorso che mi interessa molto rolleyes.gif
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