Qualche anno fa sono tornato da New York con in braccio un Celestron G9.25 (per chi non lo conosce, è un telescopio Schmidt-Cassegrain abbastanza
grosso). Volo diretto da NY-JFK a RM-FCO.
All'imbarco, dopo aver sopportato la scenata isterica di una hostess pazza dotata di mezzo neurone, ho chiesto di parlare col comandante dell'aereo, che quando ha visto il mostro ha fatto due occhi così e ha detto "Nooooo, ma è bbbbelllissssimo, maccheccosè???"
Morale, gli ho chiesto se poteva farlo custodire dall'equipaggio, mi hanno dato un armadio a prua del 747, ci ho ficcato il mostro, e poi mi sono goduto il viaggio.
Per non parlare dell'ultima volta che sono stato alle Canarie, in cabina ho portato talmente tante cose (tra cui una montatura Losmandy completa di tripode) che mi sono vergognato per due mesi.
L'importante è essere sempre professionali con il personale di volo, seri e calmi, spiegare con fermezza di cosa si tratta, rispondere a tono alle domande senza fare battutine o sorrisi stupidi, dimostrarsi efficienti e soprattutto disponibili, mai cazzeggiare o assumere atteggiamenti da "Lei non sa chi sono io". Una cosa da fare sempre, se si parte con attrezzature esuberanti, è telefonare alla compagnia aerea per chiedere informazioni dettagliate e se possibile per concordare un accoglienza particolare col personale al momento dell'imbarco. Certo, tutto questo è difficile con compagnie low-cost, dove a malapena mettono le ali all'aereo...