QUOTE(massimiliat @ Jul 21 2016, 03:08 PM)

... non capisco per quale motivo da 2.8 sale a 3.2 senza che si tocchi nulla se non la messa a fuoco.
La luminosità di un obiettivo varia con il rapporto di ingrandimento (quest'ultimo aumenta al diminuire della distanza di messa a fuoco).
Questo perché l'angolo di campo inquadrato diminuisce all'aumentare dell'ingrandimento (ovvero al diminuire della distanza di messa a fuoco).
Riducendosi l'angolo di campo inquadrato, la stessa lente frontale raccoglie meno luce: ergo, l'apertura relativa cambia.
Il fenomeno è trascurabile per ottiche "normali", mentre per le ottiche che arrivino in qualche modo a 1:1 (perché macro, o perché dotate di sistemi di allungamento del tiraggio) si può avere una perdita fino a 2 stop.
Nel caso del 105 VR, l'apertura massima cambia da f/2.8 (all'infinito) a f/4.8 (alla minima distanza, a 1:1). Si veda in proposito il manuale alle pagine 70, 71 e 100.
Non metto formule aritmetiche semplici onde evitare che qualcuno si possa risvegliare dal moderato torpore e dire che sono robe da progettista di ottiche ...
QUOTE(massimiliat @ Jul 21 2016, 03:08 PM)

....quando si effettua una messa a fuoco su un soggetto posto a una distanza inferiore a 6/7 metri, il diaframma si ferma a 3.2 ...
Controlla meglio: da infinito a circa 3 m (indicati sulla scala delle distanze) l'apertura resta 2.8. Almeno il mio 105 VR così si comporta.
f/3.2 ce l'hai intorno a 60-70 cm.