La mia intenzione non era quella di proporre un ritratto "sic et simpliciter" ma di voler andare oltre...caricandolo in maniera tale che a guardarlo e a perderci lo sguardo i lineamenti scomparivano e si confondevano per dare spazio ad un insieme di segni che ricordassero i tratti di una mappa, di tutte le svolte, le sterzate, le inchiodate e le accelerazioni, i dossi e le discese che la vita offre...
Da questo puto di vista, è forse un discorso completamente opposto all'iperrealismo che faceva Nicola...accentuare le pieghe non per aumentarne il significato ma per stravolgerlo.
Forse ho sbagliato a proporlo nella sezione Ritratti, mi sa che stava meglio in un altra sezione e magari con qualche riga di spiegazione in più
@Toad: Guccio, colpito e affondato
Grazie a tutti e Buone Foto

Giuseppe