Sono stato nominato...
a mio rischio e pericolo, mi inserisco in questa discussione che, a pelle, potrebbe essere come camminare su un terreno minato
Ho letto tutto per benino, e non posso dare torto a Fabrizio.
Analizzando da più lati le immagini, il commento che mi viene da fare è identico a quello di Fabrizio.
Purtroppo capisco che, per chi le scatta e per chi ne è il soggetto, una bocciatura dia fastidio e faccia male.
Ma siccome non siamo bambini, cerchiamo di reagire positivamente.
Non avanziamo giustificazioni infantili, si incassa e si reagisce con intelligenza, cercando di capire i motivi del pollice verso e trarne gli insegnamenti per non commettere più gli stessi errori ed imparare.
Colpa della focale?
Ed allora, perchè mai con le stesse focali si fanno ritratti stupendi?
Colpa della location?
Eppure ogni luogo ha la sua magia.
Colpa della compressione?
Come dire che una poesia è brutta perchè scritta con un pennino spuntato.
Questi ritratti, per esempio, risentono di una grande compressione

Servizio fatto tanto per fare, per gioco?
Ho pieni i miei archivi di foto ricordo fatte anche con la D2X o con l'Hasselblad 6x6 ma, essendo ricordi, rimarranno tali ed il loro valore affettivo lo tengo per i soli che lo possono capire: la mia famiglia ed io.
Se invece decidiamo di pubblicare delle immagini, accettiamone le critiche negative, soprattutto se arrivano da un fotografo professionista.
Pensate che le faccia per autoincensarsi e porsi sul piedestallo della bravura?
Certamente no, sarebbe troppo facile e sleale.
Magari si fa perchè, amando il bello, proviamo fastidio nel vederlo massacrato.
E quale occasione migliore, questa, per vedersi analizzare i propri lavori da chi quotidianamente fotografa ed ha esperienza e carpirne dei consigli? Non sprechiamola con reazioni stizzite, di pelle, altrimenti, agli errori nel farle, aggiungiamo l'errore ancor più grave di sprecare l'opportunità importante dell'imparare.
Purtroppo chi fotografa, chi è fotografato, chi commenta e critica, sono persone ed il rischio di attacchi personali o di offendersi rimane alto.
Le foto fatte a Laura sono perfette dal punto di vista compositivo, ma possono andar bene per portare a casa il ricordo di una bella giornata passata al parco e nulla di più.
L'eccessivo contrasto, eccessiva saturazione dei colori, possono essere vincenti per un servizio di moda o per un calendario ma, in quei casi, i soggetti sono modelli professionisti che, oltre alla bravura e disinvoltura del loro mestiere, sono fisicamente adatti per quel tipo di immagini.
dove ci si può permettere di scattare senza curarsi troppo della bellezza del soggetto. Hanno il fisico perfetto che permette di inquadrarlo da ovunque senza creare problemi.
Ma Laura non è una modella.
Niente da vergognarsi, ma in quel contesto fotografo-luce-location non può far bella figura.
Ogni persona ha una propria bellezza, (e qui non voglio aprire il capitolo fotogenia altrimenti facciamo notte...) si tratta solo

di capire come restituirla sulla foto.
Laura, in una situazione del genere non può rendere.
Chi lo deve capire?
Il fotografo.
E' suo il compito di capire il soggetto e, di conseguenza, sapere quindi come fotografarlo.
Che luce, che ambientazione, che colori, che atmosfera, meglio ne possono raccontare la bellezza e le doti.
E, se necessario, smontare il soggetto e rimodellarlo.
E chi fa questo è un ritrattista.
sergio
P.S.
gli stessi ritratti di prima senza compressione...