QUOTE(maurizio angelin @ Feb 15 2014, 08:40 PM)

Non mi meraviglierebbe (nonostante non sia certo un estimatore del 24-70 pur possedendolo) ma mi farebbe piacere vedere gli scatti.
Mi pare però che parli di "qualità superiore" e poi di "nitidezza".
Sulla "qualità" credo non ci siano dubbi (quantomeno costruttivamente).
Sulla "nitidezza" bisogna stabilire cos'é per te perché spesso viene confusa con altro (contrasto ma non solo).
Infine: come mai uno costa tre volte l'altro ?
Solo marketing ?
PS la "leggenda" che i fissi devono essere sempre e comunque superiori agli zoom PER ME é superata dai tempi e dalla progettazione con i computers. Vero invece che sono più luminosi (e per quello li adoro).
Un fisso ha troppi vantaggi rispetto allo zoom. Soprattutto negli zoom si perde la risolvenza limite, che dipende dalla precisione con cui posso far convergere i raggi su un punto in tempo d'arrivo e spazio. In pratica, pochè devo garantire una qualità uniforme sul range di uso, tecnicamente posso solo far sì che la "macchia del punto" sia ragionevolmente compatta a ogni focale e distanza d'interesse, non posso ottimizzarla in una regione, sia pure con qualche warning sui libretti di istruzione, tanto cari ai vecchi progettisti Nikon o a quelli Zeiss/Leica o anche di "custom". Il ritardo di arrivo è difficilissimo da ottimizzare numericamente con i computer e alcune formule famose lo impongono di base sui fissi.
Poi ci sono le tolleranze meccaniche. Quindi uno zoom è meno risolvente di un fisso, se questo è tarato per una ridotta gamma di distanze. Anche oggi un Edmund Optics APO tarato in macro di un certo tipo surclassa ogni macro generico, tanto è vero che su una macchina industriale vedo i custom come questi in passo F, non i Sigma "Apo" o i Micro, anche se costerebbero molto di meno e avrebbero meno problemi meccanici e di flessibilità: spero di essere stato chiaro. In pratica la curva MTF dello zoom può essere resa molto alta a basse frequenze, ma poi scende più rapidamente.
Il caso del 28 1.G contro 24-70, per quello che ho visto in giro, ha un po' del patologico. Dopo i primi risultati, non ci ho perso molto tempo, anche perché altri AFD e AIS/ZF/SL andavano quasi sempre un po' o molto meglio dello zoom dove serve e il 24-70 è comunque idoneo all'uso di progetto (matrimoni soprattutto).
Il fisso 28/1.8 G è forse peggio "in tolleranza" dello zoom (montatura cheesy contro una pro non eccelsa), quindi i limiti massimi di risolvenza saranno gli stessi o al massimo a favore dello zoom. L'ottimizzazione del 24-70 è ragionevole, mentre quella del 28/1.8G è sottocorretto in zona mediana, forse più di quanto visibile dalla MTF fornita, purtroppo solo a TA e non direttamente comparabile.
Poi il 28 è f/1.8 e hanno dovuto ottimizzarlo lì e verso il bordo, dove i soloni di Internet sguazzano. Risultato è che la resa generale non è eccezionale nè quantitavamente, nè qualitativamente (percettivamente).
Gli zoom possono "competere" con i fissi solo quando anche a questi ultimi si richiede una larga flessibilità in distanza (es: macro) e alte tolleranze meccaniche (per bassi costi di produzione), la distorsione ha relativa importanza e INSIEME si deve lavorare ad aperture chiuse, che non impegnano la risolvenza limite (f/5.6 o meno). In ogni caso, il flare è proporzionale direttamente al numero delle superfici aria-vetro. Sempre e solo in queste condizioni, gli zoom spesso possono vantare una maggiore capacità apo.
In ogni caso, la RISOLVENZA (= bassa TOLLERANZA meccanica + ridotta FLESSIBILITA' in distanza + APERTURA contenuta = scopo chiaro della lente) è la chiave della qualità, come ho sempre dimostrato e la storia ha confermato. Solo quando devo ACCONTENTARMI di minore risolvenza per questioni fisiche (diffrazione, mosso e rumore ad alti ISO soprattutto), possiamo preferire qualche altra dote "da Internet".
A presto
Elio