Era da tempo che inseguivo un progetto fotografico, nei limiti delle mie scarse possibilità, e il mese scorso si è finalmente realizzato: i festeggiamenti dedicati a Sant'Agata, patrona di Catania. Un'attività estremamente impegnativa, certamente superiore alle mie capacità dilettantistiche, ma che alla fine ne è valso la pena concretizzare.
Per chi non lo sapesse la festa dura dal 3 al 5 febbraio, concludendosi in effetti la mattina del 6. Il fercolo di sant'Agata o vara (in catanese), che è un tempietto di argento che ricopre una struttura in legno, riccamente lavorato, e che trasporta il busto-reliquiario della santa catanese e lo scrigno, in argento, entro cui sono custodite tutte le reliquie di sant'Agata, viene trainato in processione per le vie cittadine dai devoti aggrappati a lunghi cordoni, che vestono un saio di cotone bianco detto saccu, un copricapo di velluto nero detto scuzzetta, un cordone monastico bianco intorno alla vita, dei guanti bianchi e un fazzoletto, anch'esso bianco. Tale processione è preceduta dai cerei o cannalori, che sono dodici e rappresentano le corporazioni delle arti e dei mestieri della città. Si tratta di grosse costruzioni in legno riccamente scolpite e dorate in superficie, costruite, generalmente, nello stile del barocco siciliano, e contenenti al centro un grosso cereo. Questi imponenti ceri dal peso che oscilla fra i 400 ed i 900 chili, vengono portati a spalla, a seconda del peso, da un gruppo costituito da 4 a 12 uomini, che le fa avanzare con un'andatura caracollante molto caratteristica detta 'a 'nnacata.
E' una festa di imponente partecipazione popolare, dove l'aspetto devozionale e religioso, rilevante per una santa particolarmente amata dai propri cittadini, sconfina in modo indissolubile nel campo del profano, dove gli aspetti caratteriali e peculiari dei catanesi riescono ad esprimersi ai massimi livelli.
Le foto sono state realizzate l'1, 3, 4, e 5 dello scorso febbraio e non hanno assolutamente la presunzione di rappresentare un racconto completo ed esaustivo della festa. Sono il mio personale punto di vista degli aspetti che mi interessava cogliere di essa in mezzo alla gente, mancando quegli scatti d'insieme necessari per rappresentare la fiumana di gente che invade i luoghi più caratterizzanti della città; ma per fare questo erano necessari punti di ripresa privilegiati che io non avevo. Mi sono molto concentrato sui volti e sui particolari, vincendo a fatica la mia ritrosia caratteriale, sperando di essere riuscito a cogliere comunque qualche aspetto interessante.
Mi scuso sin d'ora per il numero elevato di scatti che propongo, ma lo ritengo necessario per la trama stessa del racconto e poi per non invadere il forum di scatti con lo stesso tema nei giorni a seguire.
#1 - La cattedrale di Catania dedicata a Sant'Agata.

#2 - Particolare dell'altare centrale.

#3 - Cupola della Badia di Sant'Agata.

#4 - Banchetti di dolciumi in Piazza Università.

#5 - Le candelore in Piazza Duomo il 3 mattina.

#6 - Suonatore di tromba facente parte della piccola banda che accompagna ogni singola candelora.

#7 - Particolare di una candelora.

#8 - La gente si dirige verso il duomo, il 4 mattina prima dell'alba.

#9 - La folla dei devoti in attesa che il busto reliquario esca dal duomo e venga posto sul fercolo.

#10 - I devoti in fila indiana aggrappati ad uno dei due cordoni che trainano il fercolo.

#11 - Il fercolo e il busto reliquiario in processione su via Porticello.

#12 - Momento di tenerezza tra la folla tra un devoto e la sua amata.

#13 - Ancora un particolare di una candelora.

#14 - Una candelora trasportata a braccio su via Vittorio Emanulele.

#15 - Devoti in attesa davanti al portone dove viene custodito il fercolo, il 5 pomeriggio.

#16 - Un devoto con il suo grosso cero devozionale davanti all'ingresso del Duomo.

#17 - Un devoto trasporta il suo cero a spalla tra la folla.

#18 - Devoti che accudiscono il cero acceso.

#19 - Candelora trasportata a spalle la sera del 5.

#20 - Devoti in raccoglimento attorno ad un punto di raccolta dei ceri in piazza Stesicoro.

Ecco, tutto qui. Inutile specificare che i commenti e le critiche, come sempre, sono benvenuti.
Ciao a tutti