d.visca
Mar 9 2006, 03:07 PM
Posto qui questa mia riflessione, ma se qualcuno lo ritiene più opportuno, non mi offenderò se sarà spostata in altra sezione.
Mi duole ma non potrò pubblicare fotografie, perché da dove mi trovo in questo momento è vietato fotografare; a meno di non avere un permesso, molto difficile da ottenere. Immagino che la mia D70s, con il 12-24 montato, sia al mio fianco e mi possa capire e perdonare.
Sono un amante, quasi feticista, dei paesaggi industriali, ed ancor più delle "tracce post-industriali", ovvero delle tracce lasciate dai siti industriali, e dagli uomini che li hanno abitati, ed in questo momento osservo - e fotografo nella mia mente - lo scenario, o se preferite il paesaggio, che mi si offre.
La memoria mi riporta indietro negli anni, in altri luoghi ed in altre situazioni, quando cercai, senza successo, di trasformare l'allora mia fidanzata, in una presenza impalpabile e vagante immersa in un sito ex-industriale, che definii la Pompei del XX secolo.
Ecco: quelle esperienze di gioventù, in questo momento, si materializzano più vive che mai, mentre osservo quella torre di raffinazione che si staglia nel cielo plumbeo, avvolta nel suo abito ruggine. Ed è proprio la ruggine quella che cementa tutte queste presenze, buffe o mostruose, esili o ingombranti, immerse in questa atmosfera evanescente, che mi ricorda i filari di salici della Toscana che si perdono nella nebbia del mattino.
Dalla collinetta fintamente erbosa fuoriescono sei corna appartenenti a sei esseri dormienti nel ventre della montagnetta. Sei esseri immensi che, nella mia immaginazione, non sono stati mai risvegliati dal loro sonno meccanico e che, come un respiro ritmico e lento, emettono degli sbuffi di vapore dal colore indescrivibile e dall'odore fetido.
E' impossibile immaginare, vedendo i silos oramai svuotati e lasciati al loro lento e triste declino, che un tempo qui ci fosse la vita. Una vita frenetica e inarrestabile, fatta di sbuffi di vapore e fiammate iridescenti, ed i rumori sordi delle piccole esplosioni, che si ripetevano costanti, puntuali - quasi ossessive - ad ogni ora del giorno e della notte.
Ed ogni tanto il suono acuto e traditore di una sirena irrompeva in questo caos di suoni ritmati, come se il direttore d'orchestra si fosse distratto per un momento, lasciando i musicanti senza guida. E noi contavamo, con il fiato sospeso, quanti quilli emettesse. La traditrice. Alcune volte questa forma di vita si è menifestata con un turbinio di esseri minuscoli e saltellanti, fasciati nelle loro tute dalle tinte sgargianti - il colore delle squadre di emergenza - impazziti e rincorsi da serpenti d'acqua e di fuoco; altre volte invece, o solo, si andava al bar - tranquilli - attendendo che il cessato allarme suonasse.
Di tutto questo resta un mesto e stanco ronzio, come una foto in bianco e nero di tanti anni fa, sbiadita dal tempo, guardata ma non vista, appesa e dimenticata - sbilenca, su una parete che è li da cent'anni, ma a cui nessuno più fa caso; come la pianta del nostro giardino, di cui ci accorgeremmo solo se - svegliandoci di buon mattino ed affacciandoci alla finestra - notassimo il vuoto lasciato dalla sua assenza.
walter55
Mar 10 2006, 01:54 PM
Ciao, d.visca!
Tu dici "difficile da leggere", io direi... "difficile da guardare", anche se indubbiamente la bella sintassi che usi apre molti spazi all'immaginazione.
Dal tuo Life emerge una bella storia, intensa, che si sviluppa in uno scenario particolare, affascinate per certi versi, che proprio per questo ben si prestava all'utilizzo del supporto iconografico. A mio avviso quello che manca al tuo life (pur essendo conforme al regolamento che prevede anche life senza immagini

) sono proprio le foto, magari scattate in situazioni e contesti diversi da quello specifico che hai descritto e che, a quanto dici, non ti consentiva "lo scatto".
Le immagini sono tanto intensamente evocate dalla tua prosa, che lascia davvero un senso di incompletezza il non poterle gustare.
Peccato... vuol dire che sarà per la prossima volta
Eliantos
Mar 10 2006, 01:58 PM
Il racconto si legge volentieri, ma forse, dato che mancano le foto, non andava inserito nella sezione Life.
__Claudio__
Mar 10 2006, 02:03 PM
Concordo con Eliantos. E devo dire che mi spiace davero doverlo spostare perchè il testo mi è piaciuto ma non posso nonostante questo mantenerlo nella sezione.
nisex
Mar 10 2006, 05:22 PM
La guerre c'est la guerre et il faut foutre!
Non so dove tu sia, non so perchè non ti è permesso fotografare, ma il testo vale ache qualche foto. ti auguro di poter presto integrare con delle immagini.
nic
d.visca
Mar 13 2006, 05:08 PM
Ringrazio quanti hanno apprezzato il mio intervento, e chiedo scusa per aver lasciato molti a "bocca asciutta".
Dopo aver fatto "decantare" i pensieri durante il fine settimana credo sia meglio attendere tempi migliori (ho richiesto i permessi necessari a fotografare), e riprendere l'argomento quando avro' materiale fotografico da pubblicare, invece di inserire delle foto non attinenti lo specifico argomento.
Spero mi perdonerete.
Saluti a tutti
Davide
Marino_de_Falco
Mar 13 2006, 05:45 PM
Ue'... ma a che struttura industriale fai riferimento?!? La mitica Italsider o l'abbandonata Eternit?!? Da quello che dici sembrerebbe di sì...
Se si tratta della prima anche io ho cercato di entrarci poche settimane fa ma ho desistito subito davanti alla vigilanza serrata agli ingressi!
Ciao
Francesco T
Mar 13 2006, 06:01 PM
QUOTE(bladerunner @ Mar 13 2006, 05:45 PM)
Ue'... ma a che struttura industriale fai riferimento?!? La mitica Italsider o l'abbandonata Eternit?!? Da quello che dici sembrerebbe di sì...
Se si tratta della prima anche io ho cercato di entrarci poche settimane fa ma ho desistito subito davanti alla vigilanza serrata agli ingressi!
Ciao
Non è affatto probito o complicato, ma è sufficiente chiedere. Del resto sennò, come avrei potuto scrivere il life
Un casco giallo?
La richiesta di ingresso e visita va fatta almeno una settimana prima, per le foto la procedura è un pò più lunga da potersi scrivere qui.
Saluti
Francesco
BrunoCi
Mar 13 2006, 06:12 PM
Beh, non ci sono le foto, ma il racconto è ottimo. Se non erro, fino ad un po' di tempo fa la sezione NIKON LIFE avrebbe potuto accogliere anche racconti non fotografici...
In tema di rovine industriali, e visto che ormai siamo finiti al bar, mi permetto di segnalarvi questo sito:
O'Boyle PhotoVi ho trovato delle immagini molto belle di rovine industriali (e non solo).
Bruno.
Marino_de_Falco
Mar 13 2006, 08:03 PM
QUOTE(Francesco T @ Mar 13 2006, 06:01 PM)
Non è affatto probito o complicato, ma è sufficiente chiedere. Del resto sennò, come avrei potuto scrivere il life
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Infatti avrei voluto chiederti informazioni al riguardo da vicino ma mi sono sempre dimenticato!
Sarà per la prossima volta, non ricordo se sei in lista per Roma. Intanto mi fa piacere rileggerti.
Ciao
d.visca
Mar 16 2006, 04:18 PM
Scusate, ma sapete...ogni tanto devo anche lavorare ;-)
In ogni caso mi riferivo alla area industriale orientale di Napoli, in particolare a quella occupata dalla ex raffineria Esso/Q8.
Per Francesco T: complimenti, il piu' bel lavoro su Bagnoli che abbia mai visto.
Davide