Lo so che è un argomento frivolo, ma non ditemi "esci", oppure "fatti la fidanzata", oppure "accendi la tv" perchè sono appena entrato, sono sposato ed in tv non c'èe nulla, ma...
non è più possibile, in Italia, trovare un paesaggio "pulito", degno di essere fotografato senza passare ore e ore in post per cancellare qualcosa.
Cavi elettrici, tralicci, pali telefonici, cartelloni pubblicitari, costruzioni a dir poco fuori posto...
Se escludiamo i posti "classici", non c'è verso di trovare una linea di orizzonte sgombra; non è possibile che mi debba sorbire centinai di km per andare in montagna (per esempio) a cercare il panorama pulito, ammesso di non inquadrare piste da sci, funivie, rifugi avveniristici.
Il mio è solo uno sfogo, forse cerco solo solidarietà, ma ripenso con nostalgia ai panorami dei cuginastri francesi: km e km di orizzonte senza interferenze.
Vuol dire che mi butterò sulla macro!

Uno sfogo che in parte condivido, soprattutto perché il mio principale "progetto", o tema, fotografico è "Il Mondo senza di noi", inteso come "come sarebbe senza gli umani". Go figure, come direbbero gli americani...
Tocca inventarsi modi diversi di fotografare i paesaggi. Scoprire l'uso del teleobiettivo, anche "spinto", nel paesaggio. Oppure viaggiare... :-P
Ci sono tanti modi di fare fotografia di paesaggio. Perché "fossilizzarsi" soltanto su uno?
Ciao,
Davide

Guarda, Davide, quando esco in cerca del "landscape" ho con me il grandangolo ma anche il 70-200; sono assolutamente d'accordo su te con questo.
E, per quanto riguarda il "senza gli umani", alle ore in cui fotografo io in giro, di umani, ci sono solo fotografi o pescatori.
E' proprio un problema di oggetti umani indesiderati.
E anche riguardo al viaggiare hai perfettamente ragione.
Il problema si pone, però, per uno come me (e penso che siamo in tanti): si lavora tutta la settimana, non ci si può permettere di viaggiare se non una volta all'anno e si esce nel week-end con lo zaino a cercare qualcosa di buono.
Ma qui intorno (almeno in pianura, dove abito io) non trovo più nulla: ormai ci sono le ######### di paglia che mi salutano, al mattino, quando arrivo nei campi...

edit: b a l l e di paglia non è una parolaccia, admin...

Perfettamente d'accordo con te..... e non è questione semplicemente di armarsi di teleobiettivo o di andare all'estero perché, al di là del puro aspetto "fotografico", che per noi appassionati è comunque importante, tutto ciò denota una scarsissima cura e attenzione (per usare un eufemismo) ad uno dei beni più preziosi che ha il nostro Paese ha oltre all'arte, l'architettura e le testimonianze storiche..... che è proprio il paesaggio.
Ma tant'è.... un'altra testimonianza del degrado e dell'incuria in cui versa il bene comune in Italia.....

Personalmente ritengo sia meglio cercare di costruire l'immagine con ciò che si ha a disposizione (pali della luce, case strade ecc.ecc.) piuttosto che cercare ciò che non c'è più ed alla fine ritrovarsi con foto tutte simili le une alle altre.

Ovviamente si devono rispettare le regole della composizione, del buon gusto e via dicendo; tutti gli elementi inseriti nella foto devono creare una sinergia in modo che il risultato finale sia "comunicativo".

Ciao, Giordano.

Hai ragione anche tu...
In pianura è davvero un problema. Oddio, non che in collina sia meglio... Ormai si deve andare in ALTA montagna per trovare orizzonti "puliti" e scevri da tracce di edilizia umana. E anche lì comincia a farsi "scomoda", la faccenda...
Dal mio punto di vista, il punto della questione sta nel fatto che siamo troppo densamente popolati. Ma tant'è, cosa vogliamo fare? Un'estinzione di massa? Ci arriveremo da soli, presto o tardi (spero presto), ma per ora si deve fare con quel che c'è.
E a questo punto sono d'accordo con Giordy: meglio fare con quel che c'è, e utilizzarlo ai fini di comunicare quello che desideriamo comunicare... o, se preferisci, chiedersi "Cosa posso comunicare con quel che c'è?" e poi fare quella foto lì.

D'altra parte, la densità di popolazione fa ANCHE sì che ci sia un certo grado di omologazione nei "paesaggi" disponibili in pianura... da cui le foto tutte più o meno simili. Ora siamo nel periodo delle rotoballe, poi saremo in quello delle nebbie, poi dei casolari con la neve e dei salici gelati.
Da cui l'idea di viaggiare... anche se avete ragione, chi ha molti vincoli (lavoro fisso di un certo tipo, famiglia, eccetera) fatica a farlo.

Che facciamo? Passiamo allo still-life?

Ciao,
Davide

basta cercare.. e si trovano, non preoccuparti.. sia al mare che in montagna. Certo, se vai nei posti turistici per eccellenza diventa più difficile. E non credo che in questo i cugini siano messi meglio di noi, non credo proprio.

In Africa, Siberia e Sudamerica ci sono ancora un sacco di terre libere e semideserte....
Emigrare è bello

Graziano

PS: si cherza, eh

Si, si, Giordano, anche questo è giusto. Ci sono scorci abitati o particolari di essi che sono assolutamente interessanti e degni di studio. Il mio discorso era riferito espressamente alla foto paesaggistica "classica". Lo so che ci sono milioni di immagini di campi coltivati, colline in fiore e monti innevati. Ma il bello della fotografia, secondo me, è l'interpretazione che ognuno di noi da a quello che vede e a come riesce a riprodurlo attraverso la foto. E, naturalmente, la soddisfazione di dire: "E' vero, questo laghetto montano è inflazionato, ma almeno questa foto l'ho fatta io e mi è riuscita bene".




Eh beh, fino ad un certo punto, purtroppo.
Se, per esempio, guardo le foto di Bill Fortney (può piacere o meno ma credo che comunque possa essere preso in considerazione), vedo distese "libere" e "pulite" a perdita d'occhio.
Da loro si può fare, da noi no. :-(

guarda che non é cosí solo in italia, anzi qui al nord siamo mediamente abbastanza fortunati, in altoadige soprattutto, perché se c´é qualcosa di umano viene fatto con criterio e che si intoni e non a "pugni negl´occhi".
d´altronde c´é anche un altra considerazione da fare,
i paesaggisti, non é che prendono la macchina fotografica, il pandino e vanno alle 14:00 all´alpe di siusi! sarebbe come per un pescatore andare a pescare con la banda in riva al lago.
si svegliano ben prima dell´alba o nel pomeriggio, e vanno in posti ben ricercati, ben esposti ad orari comunemente improbabili (cime di montagna all´alba per dire o al tramonto) quindi raramente incrociano gente o veicoli di disturbo se non in rari casi.
altro problematica é il "vogliotutto" tutti li con questi grandangolari spintissimi, io per primo, a cercare il piú bel paesaggio. poi arrivo a casa e non mi dice nulla, guardo le foto dei paesaggisti e mi rendo conto che puntano al dettaglio non alla quantitá, e quando ci son grandangoli é quasi solo ed esclusivamente su vette altissime.
quindi DAL MIO PUNTO DI VISTA, meglio ricercare uno scorcio e tagliare fuori il "disturbo" piuttosto che star li a sperare che tutti si tolgano dalle ######### e cancellare i tralicci dell´alta tensione

Scherzerai tu...

Io ci sto pensando più che seriamente, e non per i paesaggi troppo edificati (anche, ma non solo).

Ti ho anticipato...già fatto hihi

Graziano

'stardo....
Dove, se è lecito chiedere?