QUOTE(Lutz! @ Dec 21 2011, 10:54 AM)

Qualora lo dipingessi in verde per video in blue-screen (grenn-key)
Deciditi: o blu o verde!

*
- Le riprese video in chromakey sono ben più complicate delle riprese fotografiche.
- Ti serve tanto spazio per separare il più possibile l'illuminazione dello sfondo da quella dei soggetti, altrimenti diventa impossibile generare una chiave degna di questo nome.
- Ti serviranno quindi anche luci: tante e diversamente dedicate, per quanto ne so (diffuse, controluce, rinforzi, bandiere ecc.)
Le zone più difficili da illuminare sono proprio gli angoli a 90° fra parete di fondo e pavimento: non basta il limbo, raggiungere un'illuminazione uniforme e controllata è una delle operazioni più lunghe e laboriose...
- Il colore è importante, non tanto per la scelta di blu o verde (qui in Rai si usano entrambi), quanto per la tinta esatta: ho provato di persona due blu differenti e ti assicuro che a parità di illuminazione generare una bella chiave è una passeggiata con il background giusto; che ovviamente costa di conseguenza...
Esistono anche background retroilluminati ma non ne ho esperienza diretta. In ogni caso non credo esistano dei
limbos retroilluminati, anche se sarebbero bellissimi da vedere

QUOTE(Lutz! @ Dec 21 2011, 10:54 AM)

qualcuno sa come si puo fare in modo che se si muove il punto di vista, la videocamera, si muova anche la scena dello studio virtuale ? Dalle prove che avevo fatto tempo fa, il blue screen semplicemente sostituiva una immagine alla scena...
Domanda molto stimolante!
Ci sono sostanzialmente due modi: uno durante la ripresa e uno dopo la stessa.
- studio virtuale propriamente detto (Orad, per esempio): telecamere o cineprese montate su teste (Thoma, per esempio) che registrano pan, tilt e zoom e li trasmettono ad apparati con hardware e software dedicati che generano scene 3D (o ne leggono di pre-renderizzate) in tempo reale (che significa comunque 5 frames circa di ritardo: il che implica separazione di studio e regia ed insonorizzazione degli stessi).
I dati di movimento registrati (motion control, memory head ecc.) possono essere memorizzati e riapplicati a scene 3D in postproduzione, ma qui il discorso si complica parecchio...
- tracking: software appositi che generano coordinate spaziali a partire da riprese video o cinematografiche già effettuate.
I software di tracking a loro volta si dividono in
- quelli bidimensionali in grado di seguire contemporaneamente un numero limitato di dettagli (Mocha di After Effects)
- quelli 3D in grado di generare un gran numero di punti, che vengono poi filtrati per ricostruire scene 3D e movimenti di camera (Boujou, Camera Tracker ecc.)
Un link prezioso su come estendere un set mediante tracking 3D:
http://www.videocopilot.net/tutorials/3d_set_extensions/ciao
Alessandro
* su Pandora Cameron ha usato il rosso, ma qui siamo sulla Terra...