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fenderu
Senza scomodare necessariamente l'ottimo editoriale di Emanuele Costanzo di Photocult di Ottobre, direi che la questione "un commento per crescere" è molto sentita qui sul forum;

specie nell'ultimo periodo c'è stato un rifiorire di commenti dettagliati, tecnici e non, molto più graditi dei forse un pò troppo frequenti "bellissimo", "meravigliso", e faccine simili;

L'idea di fare questo topic l'avevo da un pò ma è stato l'accorato "grido di dolore" laugh.gif di Twinsouls a farmi decidere;

Quando qualcuno scrive "Sto provando anche a postare delle foto francamente brutte" pur di vedere una reazione, cosa ti resta da fare?

Rispondere con un altra piccola provocazione:

visto che il commento critico rappresenta uno strumento di crescita sia per chi lo fa che per chi lo riceve perchè non provare a criticare prima di tutto le nostre foto, magari quelle più apprezzate, come le avreste criticate voi stessi? così viene a cadere anche quella piccola remora della paura "di offendere qualcuno con un commento troppo negativo";

importante precisazione: qui sul forum esistono utenti schietti, sinceri e precisi che non si tirano mai indietro davanti ad un commento "veritiero"...ma potrebbero essere molti di più....e quindi:

vai con la mia prima foto (che devo scappare subito via):



fenderu
Phone Call (on the street)

user posted image

Questa foto è piaciuta a molti, nonostante secondo me, potesse risultare disturbante a causa dei fortissimi contrasti del bianco e nero che mi ha impegnato quasi due ore; ho dovuto usare tante mascherature; la foto originale era tutta in ombra, grigio piatto piatto e i capelli e il volto della ragazza erano un unico punto grigio; alla fine mi sono fermato senza aver realmente finito bene il lavoro (la mano sinistra sul ginocchio presenta alte luci bruciate che avrei potuto evitare...così come il marciapiede nell'angolo basso a sinsitra...ma mi ero semplicemente stancato..alle 3 di notte!)

il bianco bianco e il nero nero così raggiunti mi hanno lasciato in eredità probabilmente più contrasto del voluto; lo sfondo sporco e irregolare poi era quello che più mi preoccupava; il tutto regala tragicità alla scena, che non era realmente voluta (visto che in realtà l'atmosfera era calma, tranquilla e rilassata, come la ragazza al telefono);

la vera critica che faccio al mio scatto è che "non succede nulla" e racconta davvero poco, anzi nulla!:
avrei dovuto sedermi lì e aspettare che questa situazione statica (così come la vedete) si fosse riempita d'interesse; magari una ragazza tutta "licchittiata" (in ghingheri) passasse col cagnolino a passeggio, la cui grazia e eleganza contrastasse col la ragazza "trendy" seduta a terra a parlare al telefono....o roba del genere; la strada era frequentata, sarebbe successo di certo qualcosa di interessante....bastava aspettare;;ma siccome avevo fretta ho fatto il mio scatto e ho continuato a camminare per raggiungere gli altri;

Ecco l'errore:
la fretta


Era uno sfondo con un gran potenziale....è rimasto semplicemente tale....un bello sfondo;

smile.gif
fenderu
ultima cosa per i moderatori:
se pensate che il 3ad vada spostato non c'è problema; secondo me anche questa è una tecnica (la critica, il commento di se stessi); ma può stare anche al Bar no prob (oppure morire preso in 3 pagina smile.gif )

ciao,
gianluca
NikSte
Secondo me la foto è molto carina ma l'avrei ripresa da più vicino e collocato la ragazza nella parte superiore sx del fotogramma togliendo tutto lo spazio vuoto sopra.
Ciao Ste
NikSte
RETIFICA MSG

la vera critica che faccio al mio scatto è che "non succede nulla" e racconta davvero poco, anzi nulla!:
avrei dovuto sedermi lì e aspettare che questa situazione statica (così come la vedete) si fosse riempita d'interesse; magari una ragazza tutta "licchittiata" (in ghingheri) passasse col cagnolino a passeggio, la cui grazia e eleganza contrastasse col la ragazza "trendy" seduta a terra a parlare al telefono....o roba del genere; la strada era frequentata, sarebbe successo di certo qualcosa di interessante....bastava aspettare;;ma siccome avevo fretta ho fatto il mio scatto e ho continuato a camminare per raggiungere gli altri;



Secondo me la foto è molto bella e no è vero che non sucede nulla io personalmente l'avrei ripresa da più vicino e collocato la ragazza nella parte superiore sx del fotogramma togliendo tutto lo spazio vuoto sopra.
Fai una prova coprendo queste parti e vedrai che la foto cambia totalmente
Ciao Ste
g_max
QUOTE(fenderu @ Oct 14 2005, 01:44 PM)
Questa foto è piaciuta a molti, nonostante secondo me, potesse risultare disturbante a causa dei fortissimi contrasti del bianco e nero che mi ha impegnato quasi due ore; ho dovuto usare tante mascherature; la foto originale era tutta in ombra, grigio piatto piatto e i capelli e il volto della ragazza erano un unico punto grigio; alla fine mi sono fermato senza aver realmente finito bene il lavoro (la mano sinistra sul ginocchio presenta alte luci bruciate che avrei potuto evitare...così come il marciapiede nell'angolo basso a sinsitra...ma mi ero semplicemente stancato..alle 3 di notte!)


Personalmente mi piace e la trovo ben inquadrata.
Che ottica hai usato?
BrunoCi
Ciao,

concordo con quello che dici (e che dice twinsouls) a proposito del "buonismo" che imperversa nei forum.
Anche io sono convinto che la critica "negativa" sia di grande aiuto per la crescita fotografica e non, sebbene sia anche convinto che tale critica debba sembre essere espressa con educazione e con il sufficiente tatto.

Apprezzo molto anche l'intenzione di questo 3D, ed appena ne avrò tempo troverò una foto adatta (è solo che le mie sono tutte belle... tongue.gif ).

NON CONCORDO invece con la tua critica della tua foto. Il fatto che tu avresti potuto fare di più è più che normale: penso che SEMPRE ci sia possibilità di migliorare qualcosa, o almeno di farlo un po' diversamente. Quello su cui non sono d'accordo è il giudicare "non riuscita" una foto in base a questa motivazione.

Ti dico la mia: a me la foto piace, e piace proprio perchè ha un effetto molto drammatico. Se ho ben capito, a te invece sembra riuscita male perchè non volevi darle quell'effetto.
Forse, allora, il giudizio della riuscita o meno di uno scatto dovrebbe venire espresso valutando cosa si voleva dire e cosa invece si è detto, ma questa analisi può essere fatta solo dall'autore, che sa (o dovrebbe sapere) quali erano le intenzioni al momento dello scatto.
Concludendo: se ti dico "bella foto, molto drammatica" tu dovresti tradurre "accidenti...non ho espresso il mio pensiero!".

Bruno.

davidebaroni
Per cominciare, un grazie.gif di cuore a Fenderu per aver aperto questo thread. wub.gif

Poiché il titolo riguarda l'auto-critica, non esprimerò la mia opinione su ciò che Fenderu ha raccontato della propria foto. smile.gif

Prenderò invece in esame una mia fotografia, e in particolare questa:

user posted image

che trovate pochi post prima di quella di Fenderu.

Cosa c'è di sbagliato qui? Un sacco di cose... biggrin.gif

Intanto, ok che a me piacciono le foto contrastate, ma i neri qui sono troppo "chiusi" (ok, su photoshop un filo meno). Poi, quell'accidente di automobile verde sullo sfondo. E come facevi a toglierla, direte? Beh, avrei potuto spostarmi verso destra, e avrei preso due piccioni con una fava. Avrei potuto usare un'inquadratura verticale, chiudendo di più sui soggetti (forse ci avrei guadagnato in intensità), e, a causa del diverso angolo di ripresa, avrei potuto "tagliare" la targa e tutta la "facciata" posteriore dell'auto, che sarebbe rimasta semplicemente come uno "sfondo" verde più o meno anonimo. Forse avrei persino potuto "incorniciare" il volto dell'india adulta sullo sfondo nei tensori di uno dei telai, o addirittura fra un telaio e l'altro. Inoltre, con un'inquadratura verticale avrei potuto stare un filo più alto come angolo di ripresa, e la prospettiva avrebbe messo davvero le bimbe "sotto" lo sguardo dell'adulta.
Oppure, mantenendo l'inquadratura orizzontale, avrei potuto "tirar dentro" l'altra india, quella che sta lavorando al telaio che copre in parte l'adulta (quello con il tessuto rosso). In questo modo, probabilmente, avrei tolto quasi del tutto l'auto dalla scena, e avrei avuto due indie adulte a sorvegliare le due bimbe. smile.gif

Inoltre, ma capisco che questo era davvero difficile, ci sono troppe cose nell'inquadratura. E' vero che non disturbano più di tanto; eppure un poco disturbano. Non so bene come avrei potuto eliminare il "di più", ma immagino che già il poter "stringere" di più sui soggetti avvicinandoli sullo stesso asse avrebbe aiutato non poco.

Ah, già, ci sono anche un po' di alte luci bruciate in alto a destra. Ma tanto è la macchina...

Così al volo non mi viene altro. Ma mi pare che basti! biggrin.gif

L'errore principale? Mi viene da dire "la pigrizia", il non essermi mosso. Ma non è vero. Non mi sono mosso per paura di perdere l'inquadratura, l'attimo fuggente. Ma di attimi fuggenti ce ne sono sempre, e per non perdere quello "di seconda scelta" che avevo trovato non mi sono nemmeno accorto di quello di prima scelta che stava due metri più in là.
E comunque potevo sempre muovermi con la macchina all'occhio... scatto imperfetto per scatto imperfetto, potevo scattare questo e poi muovermi. Le bimbe hanno continuato a giocare...

Ma non l'ho fatto. texano.gif

Mea culpa, mea culpa, ecc. ecc.
Vado a indossare il cilicio.

Penitenziagite! biggrin.gif laugh.gif
davidebaroni
QUOTE(Brunoci @ Oct 14 2005, 03:24 PM)
...
Ti dico la mia: a me la foto piace, e piace proprio perchè ha un effetto molto drammatico. Se ho ben capito, a te invece sembra riuscita male perchè non volevi darle quell'effetto.
Forse, allora, il giudizio della riuscita o meno di uno scatto dovrebbe venire espresso valutando cosa si voleva dire e cosa invece si è detto, ma questa analisi può essere fatta solo dall'autore, che sa (o dovrebbe sapere) quali erano le intenzioni al momento dello scatto.
Concludendo: se ti dico "bella foto, molto drammatica" tu dovresti tradurre "accidenti...non ho espresso il mio pensiero!".

Bruno.
*



Ciao Bruno!
credo che tu sia molto vicino a un punto importante (per me).

Il rapporto fra "intenzione dell'autore al momento dello scatto" e "risultato" (l'effetto suscitato nello spettatore).

Se lo spettatore mi motiva l'effetto che gli ha fatto la mia foto, quale che esso sia, io posso imparare sempre meglio a gestire la parte "linguistica" del mio fotografare. Se mi motiva le critiche tecniche, posso migliorare la mia tecnica o trarne spunti per sperimentare cose nuove. Se mi suggerisce delle ipotesi alternative, mi permette di aprire finestre dalle quali mai avrei pensato di guardare, e arricchisce la mia capacità di visione.

Pian piano, con questi input a questi continui stimoli ed arrichimenti, posso arrivare ad avvicinare con una certa costanza il risultato alle mie intenzioni, perché conoscerò sempre meglio la "lingua" che si parla con le immagini.

Ma se mi dice solo "bravo, gran foto!" non aggiunge nulla a ciò che già conosco. smile.gif
Non mi aiuta a crescere. Non mi apre nuovi orizzonti. Alimenta soltanto il mio ego (che, di solito, non ne ha alcun bisogno, anzi, andrebbe messo a dieta ferrea...).

Spero di essermi spiegato. smile.gif
BrunoCi
QUOTE(twinsouls @ Oct 14 2005, 02:41 PM)
Ciao Bruno!
credo che tu sia molto vicino a un punto importante (per me).

Il rapporto fra "intenzione dell'autore al momento dello scatto" e "risultato" (l'effetto suscitato nello spettatore).

.....

*



Direi che allora siamo sulla stessa lunghezza d'onda! Pollice.gif
Quando arrivo a casa cerco tra le mie foto e mi aggiungo alla discussione. Il difficile non sarà trovare una foto brutta...più che altro sarà capire (e spiegare) cos'ha che non va. hmmm.gif

Bruno.
__Claudio__
Prima di postare anche la mia foto che postai su un Life e alla quale io preferisco e di molto un'altra che passò inosservata, vorrei fare qualche considerazione personale.
Gianluca dice:
QUOTE
la vera critica che faccio al mio scatto è che "non succede nulla" e racconta davvero poco, anzi nulla!:
avrei dovuto sedermi lì e aspettare che questa situazione statica (così come la vedete) si fosse riempita d'interesse; magari una ragazza tutta "licchittiata" (in ghingheri) passasse col cagnolino a passeggio, la cui grazia e eleganza contrastasse col la ragazza "trendy" seduta a terra a parlare al telefono....o roba del genere; la strada era frequentata, sarebbe successo di certo qualcosa di interessante....bastava aspettare;;ma siccome avevo fretta ho fatto il mio scatto e ho continuato a camminare per raggiungere gli altri;

Io non sono assolutamente daccordo con la tua analisi proprio perchè è la tua. Nel senso che tu non puoi creiticare un tuo scatto pensando a cosa avresti potuto fare e non hai fatto. Tu secondo me devi criticare il tuo scatto per quello che è e non per quello che avrebbe potuto essere starvolgendo il momento e la finalità. Se questo non ti piaceva era meglio cestinarlo. Non lo hai fatto e, secondo me bene hai fatto, perchè non sempre anzi quasi mai colui che guarda riesce ad immedesimarsi a tal punto con l'autore da leggere esattamente quel che voleva intendere il fotografo. Ognuno nello stesso scatto può leggerci tutto e il contario di tutto. Io in quello scatto ci ho letto una storia di liti e abbandoni mentre tu non ci hai visto nulla perchè nella tua mente avevi previsualizzato una situazione completamente diversa. Quindi secondo me è sbagliato a spettare quel che "potrebbe succedere" poi. Se hai scattato è perchè quel soggetto aveva attratto la tua attenzione in quel momento. E se si fosse alzata e se ne fosse andata? Chi fotografavi la signora in ghingheri con il cagnolino al guinzaglio?

Davide invece dice:
QUOTE
L'errore principale? Mi viene da dire "la pigrizia", il non essermi mosso. Ma non è vero. Non mi sono mosso per paura di perdere l'inquadratura, l'attimo fuggente. Ma di attimi fuggenti ce ne sono sempre, e per non perdere quello "di seconda scelta" che avevo trovato non mi sono nemmeno accorto di quello di prima scelta che stava due metri più in là.

E' proprio questo il punto: L'attimo fuggente. No si ripete, non si ripete Mai lo stesso attimo. Tutte le considerazioni che hai fatto sulle diverse inquadrature che avresti potuto fare e non hai fatto sfumano come nebbia davanti a quel sorriso e a quel gesto, pensaci un attimo.
Il resto che tu hai visto sinceramente io non l'ho neanche notato, persino la macchina sullo sfondo che comunque non è riconoscibile. Non l'ho visto perchè il soggetto, la bimba, è talmente importante nel Suo momento, che tutto il resto passa in secondo piano. Ma questa è la foto che piace a me. In questo tipo di foto io non chiedo altro.

E ora dopo tutta 'sta tiritera (così vi imparate a dire che non critico), vi posto la mia. Questa foto ricordo che piacque
user posted image
Secondo me invece questa foto non ha mai convinto molto. Il perchè è presto detto. Al di là dei problemi tecnici e di scansione di cui è affetta, ma dei quali non mi interessa molto come per gli altri. Il problema di questa foto secondo me sta proprio nella mancanza di riferimenti concreti. Inserita in quel Life che trattava dei funerali di Papa Giovanni Paolo II aveva un senso ma, presa da sola potrebbe essere stata scattata in una qualsiasi domenica in P.za S. Pietro anche se fosse stata Pasqua o un qualsiasi giorno di festa. Non risponde alle domande fondamentali di una foto. Il dove c'è ma manca miseramente il quando e soprattutto il perchè. E in foto di questo tipo sono mancanze gravissime. Meglio, molto meglio a parer mio l'altra che non posto ma che forse qualcuno conosce perchè la spedii per il Contest. Eppure, nonostante la mia preferenza, in quel Life questa che ho postato ora fu di gran lunga la più gradita. hmmm.gif
davidebaroni
QUOTE(__Claudio__ @ Oct 14 2005, 04:38 PM)
Prima di postare anche la mia foto che postai su un Life e alla quale io preferisco e di molto un'altra che passò inosservata, vorrei fare qualche considerazione personale.
Davide invece dice:

E' proprio questo il punto: L'attimo fuggente. No si ripete, non si ripete Mai lo stesso attimo. Tutte le considerazioni che hai fatto sulle diverse inquadrature che avresti potuto fare e non hai fatto sfumano come nebbia davanti a quel sorriso e a quel gesto, pensaci un attimo.
Il resto che tu hai visto sinceramente io non l'ho neanche notato, persino la macchina sullo sfondo che comunque non è riconoscibile. Non l'ho visto perchè il soggetto, la bimba, è talmente importante nel Suo momento, che tutto il resto passa in secondo piano. Ma questa è la foto che piace a me. In questo tipo di foto io non chiedo altro.
*



Grazie Claudio per questa tua precisazione. Adesso sto scappando, devo andare a Modena per uno dei miei weekend di lavoro, ma ti rispondo velocemente in attesa di farlo più approfonditamente lunedì... smile.gif
E' vero, quell'attimo fuggente non si sarebbe più ripetuto. Ma avrei anche potuto, come ho detto, scattare questa foto, rimanere "sintonizzato", e spostarmi. Ci sarebbero stati altri "attimi fuggenti", e forse il risultato sarebbe stato diverso.
Yamashita lo avrebbe fatto. wink.gif biggrin.gif
E comunque, certamente la tua osservazione vale per quella foto specifica. Ma a me queste altre ipotesi servono per la prossima volta. smile.gif
Se, o quando capiterà, me le ricorderò (spero) e mi muoverò (anche). wink.gif

grazie.gif ancora, e a lunedì!
bluemonia
torvo questa discussione molto costruttiva e partecipo molto volentieri, al momento non sono a casa, dunque ho giusto questo scatto che era sul mio photo.net

user posted image

Mi ricordo bene il momento in cui ho visto questa sedia, ero sul traghetto in uno dei fiordi più spettacolari della Norvegia, ed io come mio solito anzichè concentrarmi sulle cose più importanti mi sono persa in "dettagli"...

mentre ammiravo una cascata, mi son girata e ho visto questa sedia, con la tazza abbandonata li e i tovaglioli di carta che sventolavano.
Ho sentito un senso di solitudine, ho sentito freddo dentro.. e poi ho immaginato una persona che si riscaldava bevendo una bevanda calda e che guardava oltre, senza vedere nulla, perchè l'immagine era nei suopi pensieri...

guardo questa foto eppure non ci rivedo le cose che ho immaginato quando ho scattato, ho sbagliato l'inquadratura, forse dovevo riprenderla con un po' più di contesto e forse avrei dovutoi lasciarla a colori.. quel colore slavato che avrebbe trasmesso un senso di "freddo interno".

ecco credo che questo scatto non racconti.. è una sedia, punto e oltre non c'è nulla.

spero di non essere andata troppo fuori tema.. smile.gif

ciau wink.gif
giannizadra
Il priblema principale della tua foto, Monia, è che non si riesce ad aprirla..
photoflavio
QUOTE(__Claudio__ @ Oct 14 2005, 03:38 PM)
Io non sono assolutamente daccordo con la tua analisi proprio perchè è la tua. Nel senso che tu non puoi creiticare un  tuo scatto pensando a cosa avresti potuto fare e non hai fatto. Tu secondo me devi criticare il tuo scatto per quello che è e non per quello che avrebbe potuto essere starvolgendo il momento e la finalità. Se questo non ti piaceva era meglio cestinarlo. Non lo hai fatto e, secondo me bene hai fatto, perchè non sempre anzi quasi mai colui che guarda riesce ad immedesimarsi a tal punto con l'autore da leggere esattamente quel che voleva intendere il fotografo. Ognuno nello stesso scatto può leggerci tutto e il contario di tutto. Io in quello scatto ci ho letto una storia di liti e abbandoni mentre tu non ci hai visto nulla perchè nella tua mente avevi previsualizzato una situazione completamente diversa. Quindi secondo me è sbagliato a spettare quel che "potrebbe succedere" poi. Se hai scattato è perchè quel soggetto aveva attratto la tua attenzione in quel momento. E se si fosse alzata e se ne fosse andata? Chi fotografavi la signora in ghingheri con il cagnolino al guinzaglio?

Umore non dei migliori, questa sera, e per questo motivo avevo pensato di non intervenire. Trovando però espressi da Claudio gli stessi pensieri maturati da me dopo aver letto il post di Gianluca, non posso fare altro che quotarli guru.gif

QUOTE(fenderu @ Oct 14 2005, 01:44 PM)
Phone Call (on the street)

Ecco l'errore:
la fretta


Gianluca, sono uno di quelli a cui il tuo scatto è piaciuto, ma se proprio un errore lo vuoi trovare, a tutti i costi... non è certo la fretta. I motivi sono già spiegati nel post di Claudio. Al limite, se adesso critichi così duramente il tuo scatto, l'errore unico potrebbe essere quello di averlo postato in una discussione. Se anche avessi avuto meno fretta... le circostanze magari avrebbero impedito a te di fare qualunque scatto, avresti potuto finire la batteria, e tutti quegli scatti che a posteriori hai idealizzato non si sarebbero mai realizzati.
E' pieno di belle ragazze che avrei potuto conoscere se avessi fatto chissà che... ma non l'ho fatto e le hanno conosciute degli altri al mio posto... è la storia della vita, fatta di attimi ed occasioni perse... non solo del mondo della fotografia wink.gif

Gianluca,
spero non te ne abbia a male, sono considerazioni generali valide anche per me stesso, ho solo colto l'occasione che mi hai offerto per discuterne.
Ciao biggrin.gif
Flavio
Aaron80
La foto di Monia è questa:

http://gallery.photo.net/photo/3667203-lg.jpg
bluemonia
scusate, io la vedevo la foto e non pensavo ci fossero problemi..

grazie Aaron!!!

ciau wink.gif
ludofox
Nemmeno io riesco a vederla sul tuo post.
Comunque, dovrebbe essere questa, Monia. ...Giusto?
bluemonia
Si Ludovico, è proprio quella!!! smile.gif
fenderu
non commenterò i commenti al mio commento ( blink.gif blink.gif ) perchè non è questo il risultato che mi sono proposto con questo 3ad; non siamo qui per "giustificarci" ( o forse sì? huh.gif vedremo più avanti sperando che duri smile.gif )

al contrario trovo molto costruttivo e divertente leggere gli autori che si commentano da soli per poi essere commentati a loro volta; secondo me questa è una grande occasione per tutti;

dico solo che sono stato così critico nei miei confronti (come lo è stato twin per esempio) proprio perchè era il mio scatto ed è forse quello che temevo sentirmi dire;ma passo subito agli altri;

A twin dico che è vero che lo scatto può risultare tecnicamente "caotico" ma sono daccordo che "l'attimo colto" paghi per tutto il resto....il viso della bambina è impagabile....e da questo punto di vista ecco che il caos lì attorno diventa positivamente funzionale per l'efficacia dell'intero scatto;

Claudio poi è inconfutabile, specie quando ci si rapporta al famoso "Senza Karol" che conosciamo; se nel primo caso abbiamo piazza S.Pietro e i suoi fedeli e basta....in "Senza Karol" non solo sappiamo dove siamo....ma sappiamo anche quando....e non solo...ecco il capolavoro....il giornale aperto copre gli appartamenti papali da dove il vecchio Papa si affacciava per parlare ai fedeli...ci nega la vista del Papa ma allo stesso tempo ci spiega PERCHE' non possiamo vederlo...perchè non c'è più! Io continuo ad emozionarmi guardando questo scatto;

Infine Monia; se davvero era quello il tuo intento allora forse bisognava avvicinarsi di più; Io avrei usato il grandangolo quasi attaccato alla tazza cercando di comporre nel miglior modo possibile per riconoscere la sedia e il suo contesto; ma se lo scatto è questo allora in post produzione avrei provato un bianco e nero più contrastato, "bruciando" un bel pò tutto, mascherando solo tazza e tovagliolo provando a farli venire fuori il più possibile senza far danno; di certo però continuerei a domandarmi perchè diavolo non mi sono abbassato tenendo almeno la fotocamera all'altezza della tazza smile.gif ;

chiudo con questo pensiero di TwinSouls che è da incorniciare (oltre ad averlo fatto mio):

QUOTE
Ma se mi dice solo "bravo, gran foto!" non aggiunge nulla a ciò che già conosco.
Non mi aiuta a crescere. Non mi apre nuovi orizzonti. Alimenta soltanto il mio ego (che, di solito, non ne ha alcun bisogno, anzi, andrebbe messo a dieta ferrea...)


sei un grande! smile.gif

gianluca

ps @ g_max : ho usato il 18/70 3.5/4.5 a 70mm di focale; smile.gif
rio_sk
Io sono "lunatico" nel giudicare le mie foto, e non ho mai mezze misure, ho fanno schifo o sono dei capolavori. Poi, aspettando qualche mese dalla stampa, mi rendo conto che non sono stato obiettivo nel giudizio.

Tutto sommato scatto per il piacere di scattare, ma per quel che riguarda il risultato preferisco che le mie foto piacciano alla gente che le vede piuttosto che a me.

All fine se riesco a "comunicare" qualcosa, qualsiasi cosa, anceh se non e' quello che avevo in mente, beh, significa che la foto valeva la pena di essere impressa.
Forse IO ho non ho fatto centro, ma la foto e' comunque bella...forse...

P.S: Posso aggiungere una nota per gli amministratori ?? Sarebbe bello se le foto aggiunte nella gallery avessero un sistema di notifica che avverta l'autore in caso di commento... oppure a me non funziona ma esiste gia' ??
La gallery mi sembra un altro ottimo posto dove discutere e commentare...
marcofranceschini
QUOTE(fenderu @ Oct 14 2005, 01:44 PM)
Ecco l'errore:
la fretta


Era uno sfondo con un gran potenziale....è rimasto semplicemente tale....un bello sfondo;

smile.gif


ciao fenderu
fretta, errore, gran potenziale....
quando rivediamo una nostra foto spesso quello che compromette il nostro giudizio è il ricordo di come abbiamo vissuto la ripresa...ci ricordiamo quasi tutto , se siamo stati pigri, se abbiamo avuto fretta, a volte a me capita di tornare indietro sul luogo del delitto e di ricominciare da capo a guardare la scena , ma non sempre accade, anche perchè a volte questa non è più la stessa.
Ma spessissimo è la pigrizia di sostituire un'ottica, di piegare le gambe, difare un passo avanti o uno indietro che ci rovina...per questo preferisco stare da solo a fotografare, anche per non avere facili alibi! smile.gif

La tua immagine ha il difetto principale nell'alta luce sul braccio della ragazza , bisogna però vedere se è possibile recuperare qualcosa(o aggiungerla) ...credo proprio di sì , per il resto è sostanzialmente corretta, potevi scattare da più vicino , o cambiare ottica, ma la composizione è comunque corretta, forse l'immagine è un po' troppo contrastata ma comunque lo sfondo urbano risulta valorizzato....

ho fatto una piccola prova cambiando l'ottica (5 minuti guarda l'ora rolleyes.gif )
quando ci si trova di fronte ad un ottimo scatto credo che si debba dare fondo a tutta la nostra tecnica ed alla nostra creatività per renderlo al meglio con la post-produzione, ed è lì che tanti di noi sbagliano...magari ancora una volta per fretta o per pigrizia...

marco
mmfr
davidebaroni
QUOTE(__Claudio__ @ Oct 14 2005, 04:38 PM)
Davide invece dice:

E' proprio questo il punto: L'attimo fuggente. No si ripete, non si ripete Mai lo stesso attimo. Tutte le considerazioni che hai fatto sulle diverse inquadrature che avresti potuto fare e non hai fatto sfumano come nebbia davanti a quel sorriso e a quel gesto, pensaci un attimo.
Il resto che tu hai visto sinceramente io non l'ho neanche notato, persino la macchina sullo sfondo che comunque non è riconoscibile. Non l'ho visto perchè il soggetto, la bimba, è talmente importante nel Suo momento, che tutto il resto passa in secondo piano. Ma questa è la foto che piace a me. In questo tipo di foto io non chiedo altro.
*



Caro Claudio, è lunedì e come promesso ti voglio rispondere in modo più ponderato e approfondito. smile.gif
Tutto quello che dici è sensato, è vero che l'attimo fuggente non si ripete e non si ripeterà mai, ed è vero che in questo tipo di scatti il "soggetto" cattura (o dovrebbe catturare) l'attenzione e diventa prioritario rispetto a tutto il resto. Ed è vero anche che, comunque, l'osservatore troverà nell'immagine che osserva qualcosa di personale e soggettivo (in psicologia è il principio su cui si fondano tutti i "test proiettivi"), e che in uno stesso scatto verrà visto tutto e il contrario di tutto. E la tua stessa lettura dell'immagine di Fenderu lo prova. Ma... smile.gif

Ma il mio punto di vista, di uno che vuole sempre migliorarsi, e che magari vuole comunicare delle cose e non sempre offrire semplicemente uno stimolo ambiguo e "neutro" su cui fare delle proiezioni, è che riguardando, commentando e/o criticando un'immagine cerco di scoprire possibilità che in quel momento ho trascurato, non ho visto, non ho nemmeno immaginato, così da arricchire la mia visione e la gamma delle possibili ipotesi di ripresa, per non parlare del "vocabolario" e della padronanza "linguistica" del mezzo fotografico (ti prego di notareche non ho nemmeno nominato la "tecnica"!). Certo, non so che risultati queste nuove "visioni" avrebbero prodotto, e non potrò mai saperlo... ma almeno adesso so che esistono, e posso sperimentarle in futuro! Ho "arricchito" la mia "mappa del mondo". smile.gif

In questo senso va la mia "richiesta" di critica e suggerimenti e di motivarli in qualche modo, anche quando il commento è positivo. "Mi piace perché mi piace" non aggiunge niente alla mia mappa. Un commento motivato può confermare o smentire un'ipotesi sulla comunicazione attuata per mezzo di quell'immagine, e mi fornisce informazioni che posso utilizzare per capire meglio, e magari tu ci hai visto una cosa che io nemmeno sospettavo e mi fai guardare con i tuoi occhi e mi apri un mondo fino a quel momento inesplorato che mi arricchisce... Mi spiego?

"Crescere" è per me un valore importante, e ogni aiuto è benvenuto. smile.gif

L'ho già detto rispondendo a Brunoci: "
QUOTE(twinsouls @ Oct 14 2005, 03:41 PM)
Se lo spettatore mi motiva l'effetto che gli ha fatto la mia foto, quale che esso sia, io posso imparare sempre meglio a gestire la parte "linguistica" del mio fotografare. Se mi motiva le critiche tecniche, posso migliorare la mia tecnica o trarne spunti per sperimentare cose nuove. Se mi suggerisce delle ipotesi alternative, mi permette di aprire finestre dalle quali mai avrei pensato di guardare, e arricchisce la mia capacità di visione.

Pian piano, con questi input a questi continui stimoli ed arrichimenti, posso arrivare ad avvicinare con una certa costanza il risultato alle mie intenzioni, perché conoscerò sempre meglio la "lingua" che si parla con le immagini.

Ma se mi dice solo "bravo, gran foto!" non aggiunge nulla a ciò che già conosco.
Non mi aiuta a crescere. Non mi apre nuovi orizzonti. Alimenta soltanto il mio ego (che, di solito, non ne ha alcun bisogno, anzi, andrebbe messo a dieta ferrea...).

*



Non credo di saperlo dire meglio di così. smile.gif

QUOTE(bluemonia @ Oct 14 2005, 05:08 PM)
guardo questa foto eppure non ci rivedo le cose che ho immaginato quando ho scattato, ho sbagliato l'inquadratura, forse dovevo riprenderla con un po' più di contesto e forse avrei dovutoi lasciarla a colori.. quel colore slavato che avrebbe trasmesso un senso di "freddo interno".

ecco credo che questo scatto non racconti.. è una sedia, punto e oltre non c'è nulla.
*



Ciao Bluemonia, ti ringrazio di aver raccontato il processo che ti ha portato a scattare quella foto e poi quello che te la fa criticare... Hai, ai miei occhi, spiegato anche "cosa non andava". Ed era già al momento dello scatto... Nel tuo pensiero, l'emozione che volevi trasmettere era legata a un'immagine, "una persona che si riscaldava bevendo una bevanda calda, e che guardava oltre, senza vedere nulla, perché l'immagine era nei suoi pensieri". smile.gif Ma hai fatto la foto a ciò che ti ha suscitato quest'immagine, anziché "a quest'immagine". Spero di essermi spiegato. In un certo senso, la sedia ha suscitato in te un "racconto", una storia, senza la quale la sensazione non esisteva... ma anziché fotografare la storia, hai fotografato la sedia. Senza volerlo, senza saperlo, hai realizzato proprio ciò a cui ho accennato nella risposta a Claudio: un test proiettivo. Ognuno può "leggere" nella tua immagine un "prima" e un "dopo", una storia... ma non sarà mai la tua, la tua di quel momento. Nemmeno per te, che la guardi adesso, in un momento diverso. smile.gif
PAS
Il thread mi piace e ne riprende uno che ho aperto qualche giorno fa proprio in Tecniche.
Il mio l’ho aperto anche come esperimento, come un modo per incoraggiare critiche costruttive oltre ai soliti “bene, bravo” e trarre poi consigli preziosi da queste critiche.
Spesso la nostra espressione di una critica è ostacolata da una sorta di remora psicologica che ci fa scegliere la via più comoda di astenerci dal commento
Criticare significa prendere una posizione che potrà a sua volta essere criticata e che quindi occorrerà difendere in caso di replica. Quasi sempre, forse per timidezza o per pigrizia, preferiamo lasciar perdere.
Per motivi analoghi, spesso il nostro commento ne emula altri e così se qualcuno rompe il ghiaccio e parte a fare critiche o complimenti si crea il precedente ed altri si accodano in modo più o meno pertinente.
Non c’è nulla di strano in questi comportamenti, si riscontrano spesso anche nel nostro vivere sociale quotidiano.

A mio parere un modo per incoraggiare un commento non emulativo ed utile a migliorarsi è proprio quello di proporsi in chiave critica come hai fatto tu Gianluca.

Vengo alla tua foto:
Tecnica: La composizione mi piace ma il contrasto del b/n mi sembra eccessivo. Questo però ritengo si possa correggere in p.p.
Contenuti: Dici: nella foto non succede nulla, ma sei sicuro che la presenza di un altro soggetto oltre alla ragazza non avrebbe costituito invece un elemento di disturbo. Comporre una foto con due soggetti in buona armonia tra loro è, a mio parere, estremamente difficile.
La ragazza che telefona, sola, con lo sfondo irregolare del muro mi piace molto e mi parla della solitudine di molti ragazzi d’oggi, con il cellulare a fare da surrogato a quei rapporti sociali ed affettivi sempre più difficili.

Quando, inquadrato il soggetto, premiamo il pulsante, abbiamo deciso che l’immagine che stiamo catturando è la migliore possibile in quel momento ed in quel contesto. Penso sia stato così anche per te con questa foto.
Ma dopo riguardandola può sorgere qualche dubbio e….. beh sono in gran parte d’accordo con ciò che ha scritto Twin e quindi non sto a ripetere.
ludofox
QUOTE(PAS @ Oct 17 2005, 01:59 PM)
Il thread mi piace e ne riprende uno che ho aperto qualche giorno fa proprio in Tecniche.
Il mio l’ho aperto .....
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Ecco il link per chi fosse interessato.
sergiopivetta
QUOTE(PAS @ Oct 17 2005, 01:59 PM)

Quando, inquadrato il soggetto, premiamo il pulsante, abbiamo deciso che l’immagine che stiamo catturando è la migliore possibile in quel momento ed in quel contesto.
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E in queste semplici due righe, che sanno quasi di poesia, è condensata l'intera esperienza fotografica.
Passione, cultura, capacità, esperienza e allenamento, fanno il resto.

Quanto alla foto di Gianluca, "Phone Call", io la trovo bella. Suscettibile forse di piccoli ritocchi nell'inquadratura, nei contrasti, ma sono cose soggettive.
Mi sembra però che contenga gli elementi base per suscitare delle emozioni, che secondo me, è la cosa più importante.
Una foto che gli ha sicuramente dato l'esperienza per farne una migliore in futuro.

A volte, ci ritroviamo con degli scatti contenenti quegli elementi validi, ma tecnicamente non proprio come volevamo che fossero, un pò per la rapidità forzata di esecuzione, un pò per sfortuna.
Non è detto che siano scatti inutili.

Io li considero buoni, un ottimo promemoria per fare in seguito lo scatto definitivo.

sergio
__Claudio__
QUOTE(twinsouls @ Oct 17 2005, 01:03 PM)
Caro Claudio, è lunedì e come promesso ti voglio rispondere in modo più ponderato e approfondito. smile.gif
Tutto quello che dici è sensato, è vero che l'attimo fuggente non si ripete e non si ripeterà mai, ed è vero che in questo tipo di scatti il "soggetto" cattura (o dovrebbe catturare) l'attenzione e diventa prioritario rispetto a tutto il resto. Ed è vero anche che, comunque, l'osservatore troverà nell'immagine che osserva qualcosa di personale e soggettivo (in psicologia è il principio su cui si fondano tutti i "test proiettivi"), e che in uno stesso scatto verrà visto tutto e il contrario di tutto. E la tua stessa lettura dell'immagine di Fenderu lo prova. Ma... smile.gif

Ma il mio punto di vista, di uno che vuole sempre migliorarsi, e che magari vuole comunicare delle cose e non sempre offrire semplicemente uno stimolo ambiguo e "neutro" su cui fare delle proiezioni, è che riguardando, commentando e/o criticando un'immagine cerco di scoprire possibilità che in quel momento ho trascurato, non ho visto, non ho nemmeno immaginato, così da arricchire la mia visione e la gamma delle possibili ipotesi di ripresa, per non parlare del "vocabolario" e della padronanza "linguistica" del mezzo fotografico (ti prego di notareche non ho nemmeno nominato la "tecnica"!). Certo, non so che risultati queste nuove "visioni" avrebbero prodotto, e non potrò mai saperlo... ma almeno adesso so che esistono, e posso sperimentarle in futuro! Ho "arricchito" la mia "mappa del mondo". smile.gif

In questo senso va la mia "richiesta" di critica e suggerimenti e di motivarli in qualche modo, anche quando il commento è positivo. "Mi piace perché mi piace" non aggiunge niente alla mia mappa. Un commento motivato può confermare o smentire un'ipotesi sulla comunicazione attuata per mezzo di quell'immagine, e mi fornisce informazioni che posso utilizzare per capire meglio, e magari tu ci hai visto una cosa che io nemmeno sospettavo e mi fai guardare con i tuoi occhi e mi apri un mondo fino a quel momento inesplorato che mi arricchisce... Mi spiego?



QUOTE(PAS @ Oct 17 2005, 01:59 PM)
Quando, inquadrato il soggetto, premiamo il pulsante, abbiamo deciso che l’immagine che stiamo catturando è la migliore possibile in quel momento ed in quel contesto. ..............
Ma dopo riguardandola può sorgere qualche dubbio e….. beh sono in gran parte d’accordo con ciò che ha scritto Twin e quindi non sto a ripetere.
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Ho letto con molta attenzione le vostre osservazioni e vi ho trovato dei punti di contatto ed è per questo che ho quotato frasi così lunghe. Non potevo far altro.
In quella di PAS c'è prima la certezza e poi il dubbio che si insinua ogni qualvolta si scatta una foto che secondo la nostra immaginazione e convinzione di quel momento dovrebbe esprimere al meglio ciò che abbiamo "sentito" in quell'istante.
Da parte tua Davide, vi sono oltre ai dubbi di cui sopra una consapevolezza diversa: l'istante che abbiamo colto, o che comunque abbiamo cercato di cogliere, è davvero l'unico possibile in quel contesto e in quel momento? E' proprio così, secondo me, ed è, sempre secondo me, l'essenza stessa della fotografia, almeno di un certo genere di fotografia. Capisco però che una serie di immagini diverse e tutte volte a mostrare una situazione sia più "facile" da gestire, non fosse altro per evere la scelta poi, di quale scegliere. E' una prassi comune a moltissimi fotografi, anche famosi. Questo modo di procedere potrebbe essere utile a tutti credo e il perchè cerco di spiegarlo. Avere una serie di immagini dello stesso soggetto, scattate con angolazioni e in momenti anche se di poco diversi, può permetterci non solo di poter scegliere, come detto, ma anche, guardandole, di arricchire il nostro bagaglio di visioni che ci porteranno, confrontandole, ad allargare la nostra visione del momento e che ci tornerà senza dubbio utile, in altra occasione.
E' un'arma a doppio taglio che rischia di farci allentare però la tensione del momento e può far sì che la nostra concentrazione sia confusa dal pensiero del prossimo scatto. Non mi sento certo di dire che la cosa non si possa fare. Ognuno opera secondo un suo metodo e l'importante come sempre è il risultato finale pertanto, e qui mi ricollego alla questione "critica", ben venga e soprattutto ben venga quella più articolata possibile per far sì che leggendola si possa allargare la personale visione del momento in modo che la prossima volta si possa scegliere quello ancora più funzionale a che, il significato cercato, possa arrivare al fruitore finale nel modo più chiaro possibile.
davidebaroni
QUOTE(__Claudio__ @ Oct 17 2005, 05:14 PM)
... l'istante che abbiamo colto, o che comunque abbiamo cercato di cogliere, è davvero l'unico possibile in quel contesto e in quel momento? E' proprio così, secondo me, ed è, sempre secondo me, l'essenza stessa della fotografia, almeno di un certo genere di fotografia. Capisco però che una serie di immagini diverse e tutte volte a mostrare una situazione sia più "facile" da gestire, non fosse altro per evere la scelta poi, di quale scegliere.
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A volte mi sembra di non riuscire a spiegarmi... biggrin.gif

Sono perfettamente d'accordo che la foto scattata rappresenta l'unico istante possibile in quel contesto e in quel momento. Anche perché, che ci piaccia o no, quello abbiamo scattato... C'è SOLTANTO quello, e quindi è il migliore possibile per definizione. Come si suol dire, "Con i se e con i ma non si fa la Storia". biggrin.gif

Ma tutto il resto, il ripensarci, la critica, il commento, non hanno in realtà niente a che vedere con questo. Non mi servono per scattare 25 immagini "per avere una scelta". Servono, mi servono, a far sì che la prossima volta, nella mia "tensione del momento" e nella concentrazione dello scatto, prenda in considerazione (più o meno consciamente) altre operazioni e ne valuti la fattibilità e il senso, cosa che non potevo fare prima di conoscerne l'esistenza (a meno di pesanti interventi del Santo protettore di noi tutti, San Cu*o). Servono, mi servono, ad avere più significati per la stessa cosa. Servono, mi servono, a vedere lo stesso piccolo istante di spazio-tempo da finestre diverse e da angolazioni che non immaginavo.

Il fatto è che, mi pare, per arrivare a quello scatto (qualsiasi scatto) c'è tutta una fase di preparazione che in un certo senso "determina" le caratteristiche dello scatto che faremo. Per esempio, nella mia foto, la direzione dalla quale mi sono avvicinato: sarebbe stata una foto diversa se mi fossi avvicinato da un'altra angolazione, ma questo non è fondamentale, per me. Lo è, invece, che io non ci abbia nemmeno pensato... Era una "possibilità" che nella mia mente in quel moomento non esisteva, semplicemente. smile.gif

Alla fine avrei scattato probabilmente una sola foto ugualmente. Non è importante. Quello che mi chiedo io è:
"Dopo aver letto questo commento/critica/apprezzamento o quello che é, immaginando di essere di nuovo in quella situazione, avrei più opzioni da poter valutare? Avrei più scelte "possibili"? Sarei più consapevole di cosa sto facendo e perché?"
Se la risposta è "Sì", allora il commento/critica è servito (indipendentemente dal fatto che io scelga o no di mettere in atto una delle nuove possibilità: importa che ci siano, poi la scelta è un altro discorso). wink.gif
Altrimenti, è stato inutile.

Claudio, alla fine della fiera diciamo le stesse cose, tu ed io; ma il focus della nostra attenzione sembra puntato su aspetti, o forse meglio cornici temporali diverse. smile.gif
Infatti, l'ultimo paragrafo del tuo post potrei benissimo averlo scritto io... biggrin.gif

Bisogna che troviamo il modo di fare un'uscita insieme. Mi piacerebbe vederti "al lavoro". smile.gif
__Claudio__
QUOTE(twinsouls @ Oct 17 2005, 05:36 PM)
A volte mi sembra di non riuscire a spiegarmi... biggrin.gif
..................................
Ma tutto il resto, il ripensarci, la critica, il commento, non hanno in realtà niente a che vedere con questo. Non mi servono per scattare 25 immagini "per avere una scelta". Servono, mi servono, a far sì che la prossima volta, nella mia "tensione del momento" e nella concentrazione dello scatto, prenda in considerazione (più o meno consciamente) altre operazioni e ne valuti la fattibilità e il senso, cosa che non potevo fare prima di conoscerne l'esistenza (a meno di pesanti interventi del Santo protettore di noi tutti, San Cu*o). Servono, mi servono, ad avere più significati per la stessa cosa. Servono, mi servono, a vedere lo stesso piccolo istante di spazio-tempo da finestre diverse e da angolazioni che non immaginavo.

Il fatto è che, mi pare, per arrivare a quello scatto (qualsiasi scatto) c'è tutta una fase di preparazione che in un certo senso "determina" le caratteristiche dello scatto che faremo. Per esempio, nella mia foto, la direzione dalla quale mi sono avvicinato: sarebbe stata una foto diversa se mi fossi avvicinato da un'altra angolazione, ma questo non è fondamentale, per me. Lo è, invece, che io non ci abbia nemmeno pensato... Era una "possibilità" che nella mia mente in quel moomento non esisteva, semplicemente. smile.gif

Alla fine avrei scattato probabilmente una sola foto ugualmente. Non è importante. Quello che mi chiedo io è:
"Dopo aver letto questo commento/critica/apprezzamento o quello che é, immaginando di essere di nuovo in quella situazione, avrei più opzioni da poter valutare? Avrei più scelte "possibili"? Sarei più consapevole di cosa sto facendo e perché?"
Se la risposta è "Sì", allora il commento/critica è servito (indipendentemente dal fatto che io scelga o no di mettere in atto una delle nuove possibilità: importa che ci siano, poi la scelta è un altro discorso). wink.gif
Altrimenti, è stato inutile.



Tranquillo Davide, è più probabile che sia io ad aver bisogno di più post per capire laugh.gif
Ora che mi è più chiaro biggrin.gif sono daccordo con te sicuramente, nell'affermare che se la critica/consiglio ha fatto il suo dovere perchè ben motivata, ci darà modo di pensare, nella stessa situazione, ad "almeno" un approccio alternativo al soggetto.
Purchè sia metabolizzata a dovere può darci, anche senza accorgercene, alternative che in caso contrario non avremmo considerato.

P.S. Spero di aver finalmente compreso o non mi rimane che lo strizzacervelli.. cerotto.gif
davidebaroni
QUOTE(__Claudio__ @ Oct 17 2005, 06:06 PM)
Tranquillo Davide, è più probabile che sia io ad aver bisogno di più post per capire laugh.gif
Ora che mi è più chiaro sono daccordo con te sicuramente, nell'affermare che se la critica/consiglio ha fatto il suo dovere perchè ben motivata, ci darà modo di pensare, nella stessa situazione, ad "almeno" un approccio alternativo al soggetto.
Purchè sia metabolizzata a dovere può darci, anche senza accorgercene, alternative che in caso contrario non avremmo considerato.

P.S. Spero di aver finalmente compreso o non mi rimane che lo strizzacervelli.. cerotto.gif
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Tranquillo anche tu, Claudio... sono cose che succedono: si cerca di dire la stessa cosa, ma, per così dire, si usano "linguaggi" diversi. biggrin.gif

E comunque, nella Comunicazione, c'è un assioma che dice che "Il comunicatore è responsabile al 100% del risultato che ottiene", il che significa che "non sono stato capito" non esiste: esiste solo "Non mi sono spiegato bene"!! wink.gif biggrin.gif
Quindi, se ci ho messo del tempo a farmi capire, è responsabilità mia, non tua... smile.gif

Probabilmente, sarebbe bastata l'ultima frase in neretto a spiegarmi. laugh.gif
Ma in questo caso, la discussione non sarebbe stata così interessante/divertente/quellochevuoitu...
Sarà per... la prossima volta! wink.gif

Un abbraccio,
Davide

PS: lascia stare lo strizzacervelli... Io, sono uno strizzacervelli, anche se magari un po' "anomalo"!... laugh.gif
fenderu
QUOTE(ludofox @ Oct 17 2005, 03:40 PM)
Ecco il link per chi fosse interessato.
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prima di tutto mi scuso con Pas; non avevo letto quel topic che in qualche maniera si avvicina a quello da me aperto; ne approfitto per quotare nuovamente il link e proporlo a chi come me non lo avevo letto;

infine ringrazio tutti per gli interventi: sono stati tutti molto molto molto utili e probabilmente ho ottenuto uno dei risultati che mi prefiggevo;

chiudo dicendo che alcuni di noi hanno centrato IL PROBLEMA, racchiuso prima di tutto nella domanda che ci poniamo: come posso migliorare? qual è la strada da seguire?

quoto Davide:

QUOTE
Il fatto è che, mi pare, per arrivare a quello scatto (qualsiasi scatto) c'è tutta una fase di preparazione che in un certo senso "determina" le caratteristiche dello scatto che faremo. Per esempio, nella mia foto, la direzione dalla quale mi sono avvicinato: sarebbe stata una foto diversa se mi fossi avvicinato da un'altra angolazione, ma questo non è fondamentale, per me. Lo è, invece, che io non ci abbia nemmeno pensato... Era una "possibilità" che nella mia mente in quel moomento non esisteva, semplicemente.


Dovrei aprire un discorso personale che per ben spiegarlo servirebbe una pagina intera e piuttosto desisto;

qui dico solo (in maniera moooolto sintentica) che se da un lato accetto positivamente lo scatto che "prende una nuova coscienza di sè" in post produzione (spero si capisca cosa voglio dire), dall'altro continuo a cercare lo scatto "per come lo voglio e l'ho pensato in quel momento", cosa che mi "brucia e mi consuma" tutte le volte che "preparo" il mio scatto (almeno quando posso permettermi il tempo di "pensarlo") ;

un saluto e complimenti a tutti Voi! grazie davvero!

grazie.gif grazie.gif grazie.gif

gianluca



davidebaroni
QUOTE(fenderu @ Oct 19 2005, 05:46 PM)
qui dico solo (in maniera moooolto sintentica) che se da un lato accetto positivamente lo scatto che "prende una nuova coscienza di sè" in post produzione (spero si capisca cosa voglio dire), dall'altro continuo a cercare lo scatto "per come lo voglio e l'ho pensato in quel momento", cosa che mi "brucia e mi consuma" tutte le volte che "preparo" il mio scatto (almeno quando posso permettermi il tempo di "pensarlo") ;

un saluto e complimenti a tutti Voi! grazie davvero!

grazie.gif  grazie.gif  grazie.gif

gianluca
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grazie.gif a te per avere aperto questo thread e a tutti per la partecipazione; e stai tranquillo che, alla prima occasione che mi parrà "utile", lo tornerò ad utilizzare... come spero faranno anche altri qui dentro! biggrin.gif

Davide
ConteMaxS
Da questa discussione, fino ad ora, ho capito una cosa, anche piuttosto grave:
non ho mai osservato seriamente le mie e le vostre immagini.

Allo stesso tempo guardano uno scatto al qule sono molto affezionato dico:
"certo potevo fare meglio: cercare un punto di ripresa diverso, usare un' altra ottica (ammesso che ne abbia un' altra), meno contrasto, più contrasto, un' altra pellicola....ma questo è il mio scatto, nessun' altra mia fotografia mi racconta meglio, con questo scatto volevo dire una cosa e l' ho detta"

Da questo deduco che ho ancora tanto da imparare, soprattutto devo maturare, nel senso che...non lo so spiegare in che senso, devo maturare, punto.
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