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Pagine: 1, 2
emanuela1987
Ciao a tutti!
Ho da qualche tempo comprato una D7000 obiettivo 18-105 VR. Prima avevo una reflex a pellicola e obiettivi fissi che con tre comandi riuscivo a usare discretamente.
Passando alla D7000 ho iniziato a vedere come si comportava in modalità auto e scene e poi ho scoperto le modalità A, S e P pensando fossero una manna dal cielo. Invece non riesco proprio ad usarle, mi viene mille volte più comodo lavorare solo su M. Ma non dovrebbero dare una mano queste tre funzionalità? A me fanno venire un pò il nervoso..
Sarà che non sono in grado di usarle..ma mi son letta già 3 volte il manuale e su M lavoro molto bene!
Voi come, quando e perchè le usate?!
Grazie dell'informazione!

Emanuela
karlsruhe
Ciao sono semplicemente dei semi programmi:
A- priorita´ di diaframmi praticamente tu imposti solo il diaframma e la macchina ti impostera´ la velocita´ di scatto(modalita´usata da tanti e spesso anche da me).
S- priorita´ di scatto tu imposti la velocita´ di scatto e la macchina ti impostera´ l´apertura dei diaframmi.
P- programm praticamente tu inquadri metti a fuoco e la macchina fa tutto.
Ciao Gianluca.
emanuela1987
QUOTE(karlsruhe @ Jan 30 2011, 02:08 PM) *
Ciao sono semplicemente dei semi programmi:
A- priorita´ di diaframmi praticamente tu imposti solo il diaframma e la macchina ti impostera´ la velocita´ di scatto(modalita´usata da tanti e spesso anche da me).
S- priorita´ di scatto tu imposti la velocita´ di scatto e la macchina ti impostera´ l´apertura dei diaframmi.
P- programm praticamente tu inquadri metti a fuoco e la macchina fa tutto.
Ciao Gianluca.


sì questo alla terza lettura del manuale l'avevo capito ma quando li ho usati mi hanno veramente lasciato foto mosse, troppo buie, etc.. ma tu quando li hai usati? li trovi effetticamente più immediati di M?
Emanuela
Massimo.Novi
QUOTE(emanuela1987 @ Jan 30 2011, 02:36 PM) *
... quando li ho usati mi hanno veramente lasciato foto mosse, troppo buie, etc.. ........


La priorità di diaframmi (A) si usa quando la poca luce o la scelta della profondità di campo sono prioritarie ed invece il tempo può essere anche lento. Se la usi con soggetti in movimento e poca luce potresti avere tempi lenti scelti dalla macchina e quindi foto mosse.

La priorità di tempi (S) si usa ovviamente quando hai soggetti in movimento o comunque la foto deve risultare ferma mentre il diaframma ha poca importanza. Se usi tempi troppo veloci e non c'è abbastanza luce la macchina cercherà il diaframma più aperto ma non sempre è possibile per l'obiettivo montato e lo zoom corrente e quindi sottoesponi e la foto risulta scura (sarà comunque segnalato nel mirino).

Il programma P regola coppie tempo-diaframma predefinite nella fotocamera. Serve quando hai bisogno dello scatto e la luce è abbastanza buona. In casi critici potrai avere foto mosse o scure a seconda della situazione. E' utile in quanto basta cambiare rapidamente coppia e vedere se è più adatta alla situazione (tempo più veloce o diaframma più aperto magari).

Usare A, S, P velocizza la correlazione delll'esposimetro in quanto ti focalizzi su una sola variabile (diaframma, tempo o coppia fissa) invece di due come in M.

Anche usando M sicuramente dai priorità a tempi o diaframmi a seconda delle situazioni. Se così non fosse andresti "a casaccio" anche con M. M serve solo per condizioni un poco particolari ma solitamente è più lento da usare rispetto ai programmi a priorità (per il fotoamatore, ovvio).

In alcuni casi la regolazione della sensibilità ISO è una scelta ulteriore per non salire troppo con tempi o diaframmi. Ma devi fare attenzione al rumore.

Massimo
karlsruhe
QUOTE(emanuela1987 @ Jan 30 2011, 02:36 PM) *
sì questo alla terza lettura del manuale l'avevo capito ma quando li ho usati mi hanno veramente lasciato foto mosse, troppo buie, etc.. ma tu quando li hai usati? li trovi effetticamente più immediati di M?
Emanuela


Ciao il prog. A lo uso praticamente quasi sempre.
In pratica io stabilisco la pdc ( profondita´di campo) in parole povere se voglio ottenere la foto tutta a fuoco userei un diaframma 8 se vorrei ottenere una foto con sfocato allora cercherei di tenere il diaframma piu´aperto possibile ad esempio 2.8-3.3-4 e via diseguito, e automaticamente la macchina mi darebbe la giusta esposizione.
Piccolo consiglio che posso darti almeno all´inizio e´ di tenere gli iso in automatico, e buon divertimento.
bembolem
dipende molto dal genere di fotografie che andrai a scattare.
Io per foto sportive uso molto S... scelgo il tempo (o per bloccare il soggetto o per fare panning) e lascio alla macchina il compito di scegliere i diaframmi in base alla luce della scena...
poi puoi sempre compensare con gli Iso...
Per ritratti invece puoi lavorare in A... tu imposti il diaframma (e quindi la profondità di campo ke desideri) e lasci alla macchina il compito di scegliere i tempi.. se i tempi si allungano troppo puoi alzare gli Iso...

emanuela1987
Grazie ragazzi, inizio a capirci qualcosa di più..

Emanuela
Rinux.it
QUOTE(manovi @ Jan 30 2011, 02:56 PM) *
Anche usando M sicuramente dai priorità a tempi o diaframmi a seconda delle situazioni. Se così non fosse andresti "a casaccio" anche con M.


Puro vangelo Massimo! Pollice.gif

Ciao,
Rinux
89stefano89
persnoalmente non capisco proprio a cosa serva la modalitá P, mai usata...
se mi serve il tempo uso s, se mi serve diaframma uso a...
Massimo.Novi
QUOTE(89stefano89 @ Feb 3 2011, 07:52 AM) *
persnoalmente non capisco proprio a cosa serva la modalitá P, mai usata...
se mi serve il tempo uso s, se mi serve diaframma uso a...


"Il programma P regola coppie tempo-diaframma predefinite nella fotocamera. Serve quando hai bisogno dello scatto e la luce è abbastanza buona. In casi critici potrai avere foto mosse o scure a seconda della situazione. E' utile in quanto basta cambiare rapidamente coppia e vedere se è più adatta alla situazione (tempo più veloce o diaframma più aperto magari)."

Massimo
89stefano89
QUOTE(manovi @ Feb 3 2011, 09:19 AM) *
"Il programma P regola coppie tempo-diaframma predefinite nella fotocamera. Serve quando hai bisogno dello scatto e la luce è abbastanza buona. In casi critici potrai avere foto mosse o scure a seconda della situazione. E' utile in quanto basta cambiare rapidamente coppia e vedere se è più adatta alla situazione (tempo più veloce o diaframma più aperto magari)."

Massimo


si so perfettamente cosa é, ma personalmente non ne vedo l´ultilitá in qualsiasi situazione...
Massimo.Novi
QUOTE(89stefano89 @ Feb 3 2011, 10:19 AM) *
...personalmente non ne vedo l´ultilitá in qualsiasi situazione...


Nelle situazioni in cui non sai a priori per ogni scatto se userai tempi veloci o diaframmi particolari, regoli per lo scatto facendo attenzione all'uno o all'altro. La cosa comoda è che hai coppie pronte e ruotando una sola ghiera le scorri.

Se scatti paesaggi o usi sempre priorità di un tipo o dell'altro senza bisogno di cambiare spesso è ovvio che non ti sembri utile, ma in reportage è comodo. Di solito parti da una coppia "media" e poi con un paio di click della ghiera trovi la coppia ottimale per situazioni particolari.

Massimo
buzz
Gli automatismi servono quando non si ha la voglia o il tempo per usare la macchina in manuale.
La parola stessa è sinonimo di risparmio di tempo, per cui se hai impostato un automatismo di esposizione gai la certezza (non assoluta) di avere sempre foto correttamente esposte.
Sulle situazioni ove è preferibile uno o un altra modalità ti è stato già accennato.
Un'altra variabile degli automatismi, inserita solo sulle fotocamere digitali, è la sensibilità, che da sola può risolvere diversi problemi di buio o di mosso.
Una volta che si capisce l'uso di queste impostazioni, se ne "sposa" di solito una e si va avanti con quella, che dipende dal tipo di foto che si è soliti scattare.
Claudio Marchi
QUOTE(manovi @ Feb 3 2011, 10:23 AM) *
Nelle situazioni in cui non sai a priori per ogni scatto se userai tempi veloci o diaframmi particolari, regoli per lo scatto facendo attenzione all'uno o all'altro. La cosa comoda è che hai coppie pronte e ruotando una sola ghiera le scorri.

Se scatti paesaggi o usi sempre priorità di un tipo o dell'altro senza bisogno di cambiare spesso è ovvio che non ti sembri utile, ma in reportage è comodo. Di solito parti da una coppia "media" e poi con un paio di click della ghiera trovi la coppia ottimale per situazioni particolari.

Massimo

Ciao, in effetti la modalità P lascia quantomeno perplessi, l'unico vero vantaggio che ci vedo è la stessa esposizione mantenuta cambiando la coppia tempi/diaframma, ma va considerato di non usare coppie che facciano scendere il tempo di scatto sotto la soglia di sicurezza, ci vuole una buona luce e personalmente l'ho usata per foto "al volo" anche sportive con ISO a 400 / 800 per avere tempi di scatto che evitino il mosso. Preferisco i modi S e A e sopratutto M.
PS: ho una D90 con AF-S 16/85 Nikkor f3.5 - 5.6 VR
Buona luce a tutti.
bergat@tiscali.it
No l'automatismo P ha una sua logica.

Se si sceglie A (priorità dei diaframmi) la macchina sceglie il tempo e supponiamo che io da stupido scelga F8 e il tempo che determina l'automatismo sia 1/15 sec e la foto venga mossa. Avrei potuto scegliere F4 e il tempo di un 60 sarebbe stato sufficiente a non far venire mossa la foto. Idem dicasi per la priorità dei tempi. Sto con un tele da 200 mm e scelgo 1/8000 ma il diaframma diventa 2,8 e la profondità di campo diventa troppo esigua per l'immagine, mentre 1/2000 poteva andare ancora bene e il diaframma sarebbe stato 5,6.

Ecco il programma P ti salva da tale scelte stupide, rispondendo au una ben determinata coppia tempi diaframmi, in funzione dell'obiettivo, della sua apertura massima e dei valori luce della scena.
89stefano89
ma quindi P considera il tempo di sicurezza? in tal caso la sua utilitá c´é!
buzz
hmmm.gif temo di no.
Se usi un 200mm. e non hai la luce sufficiente per il tempo di sicurezza, anche in P la coppia t/d sarà quella per ottenere una corretta esposizione, non una perfetta immagine.
89stefano89
QUOTE(buzz @ Feb 4 2011, 09:52 AM) *
hmmm.gif temo di no.
Se usi un 200mm. e non hai la luce sufficiente per il tempo di sicurezza, anche in P la coppia t/d sarà quella per ottenere una corretta esposizione, non una perfetta immagine.


allora sono punto e a capo, ocntinuo ad usare a e s che vivo meglio messicano.gif
bergat@tiscali.it
QUOTE(89stefano89 @ Feb 4 2011, 08:25 AM) *
ma quindi P considera il tempo di sicurezza? in tal caso la sua utilitá c´é!


valuta tu quale è il valore della coppia che sceglie. Nel manuale è indicato chiaramente. In ogni caso, come giustamente ha fatto notare Buzz, la coppia che viene scelta, è sempre una coppia per dare un giusto valore di esposizione.
buzz
QUOTE(89stefano89 @ Feb 4 2011, 10:36 AM) *
allora sono punto e a capo, ocntinuo ad usare a e s che vivo meglio messicano.gif


Ma infatti i più usati sono proprio quei due.
Io uso sempre A perchè lavoro con poca luce, e quindi siccome al di sotto di 2,8 l'ottica non scende, devo tenere sotto controllo il tempo.
Se si abbasa troppo, alzo gli iso.
il P lo uso nei momenti di confusione, dove non ho il tempo di tenere sotto controllo tutti i parametri, e comunque sempre con ottiche corte.
emanuela1987
QUOTE(buzz @ Feb 4 2011, 11:20 AM) *
Io uso sempre A perchè lavoro con poca luce, e quindi siccome al di sotto di 2,8 l'ottica non scende, devo tenere sotto controllo il tempo.
Se si abbasa troppo, alzo gli iso.


Anche io ho imparato a fare così ora.. che è più veloce di M, anche se data la mia precedente esperienza adoro lavorare tutto in manuale quando non ho fretta!
Rinux.it
Erro se ipotizzo la modalità S per i reporter impegnati a riprendere azioni in partite di calcio?
nico.albe
io non sono molto esperto però, utilizzando la posizione m, pare sia abbastanza semplice e versatile spece se si ha a disposizione qualche secondo per impostare tempo e diaframa, anche perchè c'è solo un pulsantino da premere, ed oltretutto capita di scattare immagini apparentemente sbagliete ma che alla fine, durante la visione, vengono immortalate con effetti straordinari
Antonio Canetti
QUOTE(rinux1956 @ Feb 4 2011, 05:09 PM) *
Erro se ipotizzo la modalità S per i reporter impegnati a riprendere azioni in partite di calcio?



non erri, ma so alcuni utenti usano ISO AUTO in "M", impostano tempi e diaframmi come desiderano tenendoli fissi e lasciando agli ISO AUTO impostare l'esposizione corretta.



Antonio
buzz
QUOTE(nico.albe @ Feb 6 2011, 08:55 PM) *
io non sono molto esperto però, utilizzando la posizione m, pare sia abbastanza semplice e versatile spece se si ha a disposizione qualche secondo per impostare tempo e diaframa, anche perchè c'è solo un pulsantino da premere, ed oltretutto capita di scattare immagini apparentemente sbagliete ma che alla fine, durante la visione, vengono immortalate con effetti straordinari


devi sempre stare attento a qualcosa oltre l'inquadratura.
Se una immagine è sbagliata è sbagliata.
Non c'è altro.
Se come effetto straordinario intendi una forte sottoesposizione o sovraesposizione, non mi sembra poi tanto straordinario.
Per distruggere una foto ci sono un sacco di filtri.
Rinux.it
QUOTE(Antonio Canetti @ Feb 6 2011, 09:28 PM) *
non erri, ma so alcuni utenti usano ISO AUTO in "M", impostano tempi e diaframmi come desiderano tenendoli fissi e lasciando agli ISO AUTO impostare l'esposizione corretta.
Antonio

Accipicchia, ottimo espediente! Pollice.gif
Ciao,
Rinux
Rinux.it
QUOTE(Antonio Canetti @ Feb 6 2011, 09:28 PM) *
non erri, ma so alcuni utenti usano ISO AUTO in "M", impostano tempi e diaframmi come desiderano tenendoli fissi e lasciando agli ISO AUTO impostare l'esposizione corretta.
Antonio


Ottimo espediente, non c'è che dire. Pollice.gif

Ciao,
Rinux

QUOTE(rinux1956 @ Feb 9 2011, 10:54 AM) *
Ottimo espediente, non c'è che dire. Pollice.gif

Ciao,
Rinux


Pardon, ma il messaggio precedente non mi appariva così ho pensato di ripeterlo.
Ancora scuse per il doppione.
agarest
Io generalmente ragiono così..

Uso S al 80% dei casi perchè con la reflex in mano mi serve sapere per certo che tempo uso per evitare il mio mosso e il mosso del soggetto (specie nello sport e nei concerti) ma non ho il tempo di regolare anche il diaframma, allora lascio fare alla reflex (al massimo cambio gli iso se non arrivo al diaframma richiesto).

Uso M con la macchina sul cavalletto o quando ho tempo di regolare tutti e tre i valori (f, t, iso).

Uso A quando faccio ritratti o cose simili ma con molta luce (per avere la certezza che i tempi non salgano troppo rischiando il mosso) oppure quando sono su cavalletto e quindi non mi interessa dei tempi ma non ho tempo/voglia di calcolare la coppia tempo/diaframma.

S è anche molto comodo per il panning, imposto il tempo e lo mantengo quasi fisso che mi serve per avere un buon panning con soggetto fermo ma la macchina si arrangia a calcolarsi il diaframma.
emanuela1987
QUOTE(agarest @ May 24 2011, 05:12 PM) *
S è anche molto comodo per il panning, imposto il tempo e lo mantengo quasi fisso che mi serve per avere un buon panning con soggetto fermo ma la macchina si arrangia a calcolarsi il diaframma.


Con il tempo ho apprezzato anche io S per fare panning o in casi eccezionali per fissare qualche istante o invece rendere un fluidità del movimento (es. giostra che gira ) .. Ma in genere utilizzo molto più A! Il mio problema era che arrivavo da una reflex analogica, quindi per me era più che normale impiegare i miei tempi per settare la macchina.. in effetti ora che sto imparando a sfruttare le potenzialità della dslr ne approfitto alla grande!!!
andreasoft
QUOTE(emanuela1987 @ Jan 30 2011, 03:03 PM) *
... Ma non dovrebbero dare una mano queste tre funzionalità? A me fanno venire un pò il nervoso..
Sarà che non sono in grado di usarle..ma mi son letta già 3 volte il manuale e su M lavoro molto bene!
Voi come, quando e perchè le usate?!
Grazie dell'informazione!

Emanuela


Ciao Emanuela, nel mio lavoro fotografico utilizzo quasi esclusivamente la fotocamera in MANUALE (M), perchè è il modo più semplice e veloce per fotografare, se la luce non sta cambiando in modo imprevedibile. In manuale, una volta impostata la tua triade tempo/diaframma/ISO, userai sempre quella (o sue equivalenti), e penserai solo a mettere a fuoco e a comporre, ed hai una cosa in meno a cui pensare.

Qualsiasi automatismo (P, T, A, autoISO) va capito e dominato per OGNI singolo scatto (e se uno scatta tanto, alla fine può venire un bel mal di testa ... smile.gif ); infatti, tutti gli esposimetri del mondo tentano in tutti i modi di riportare QUALSIASI cosa tu inquadri (che sia bianca o nera) al tono medio. Ciò significa che cambiando la composizione cambia in generale (ed anche di tanto) anche l'esposizione della fotocamera, mentre se la luce non cambia l'esposizione dovrebbe rimanere costante.

Tra l'altro, il fatto di avere tutti i fotogrammi nella stessa luce esposti con la stessa triade comporta anche che eventuali leggere correzioni necessarie in fase di sviluppo del negativo saranno LE STESSE per tutti i fotogrammi, ciò significa un considerevole risparmio di tempo ed energie al computer.

Altro vantaggio di esporre in manuale, è che qualsiasi fotocamera tu stia utilizzando, un'eventuale compensazione è diretta ed immediata, dei solo girare una rotella, senza premere alcun pulsante.

Ulteriore vantaggio (non da poco) di esporre in manuale è svincolare in modo semplicissimo ed immediato l'esposizione flash dalla luce ambiente, in modo da prevedere esattamente ed in modo immediato il rapporto della luce tra primo piano e sfondo.
buzz
QUOTE(emanuela1987 @ Jan 30 2011, 03:03 PM) *
Ciao a tutti!
Ho da qualche tempo comprato una D7000 obiettivo 18-105 VR. Prima avevo una reflex a pellicola e obiettivi fissi che con tre comandi riuscivo a usare discretamente.
Passando alla D7000 ho iniziato a vedere come si comportava in modalità auto e scene e poi ho scoperto le modalità A, S e P pensando fossero una manna dal cielo. Invece non riesco proprio ad usarle, mi viene mille volte più comodo lavorare solo su M. Ma non dovrebbero dare una mano queste tre funzionalità? A me fanno venire un pò il nervoso..
Sarà che non sono in grado di usarle..ma mi son letta già 3 volte il manuale e su M lavoro molto bene!
Voi come, quando e perchè le usate?!
Grazie dell'informazione!

Emanuela


Ogni modalità ha i suoi pro e i suoi contro.
Gli automatismi servono quando l'intervento dell'uomo sarebbe troppo lento per la situazione presente, e sono davvero utili, a partire dall'autofocus, che però deve "cadere" dove vuole il fotografo. Una volta c'era lo stigmometro ed era solo al centro, quindi si metteva a fuoco, si ricomponeva e si scattava. Nel frattempo il soggetto aveva il tempo di prendersi il caffè, andarsene e tornare dopo la sigaretta! smile.gif

Stessa cosa per l'esposizione automatica. E' vero che lavorando in Manuale (M) hai tutto sotto controllo, ma è proprio per non dover averlo sotto controllo che si inserisce l'automatismo. Così il fotografo invece di pensare a far collimare la lancetta con il centro, pensare al colore del soggetto e decidere di quanto sovra o sottoesporre, pensa al soggetto, a come è posizionato, all'inquadratura e al momento dello scatto.
Hai le 3 fatidiche possibilità: P è la macchina a fare tutto. Se ti accontenti e ti senti fortunata, o ti servono soltanto degli scatti istantanei da portare a casa è l'ideale. Sembra strano ma è quella che uso maggiormente nei backstage e negli esterni dove mi serve rapidità di azione e non ho tempo per pensare a tutti i parametri. La uso anche con il flash, tanto il TTL fa il resto, anche di giorno.
Il vantaggio è che la foto verrà sempe correttamente esposta, a discapito di profondità di campo o velocità. Occorre solo fare attenzione al mosso.

S blocchi la velocità dell'otturatore. Molti lo considerano il parametro sportivo, traducendo S come sport e non come speed. Spesso ti costringe ad aumentare la sensibilità (altro parametro che una volta non esisteva, o almeno era fisso per ogni rullo) ma ti assicura in un certo senso, il congelamento del movimento. il contro è proprio che se non puoi alzare gli ISO la foto viene sottoesposta.

con "A" blocchi la apertura ad un valore prefissato, Può essere utile se vuoi molto campo a fuoco, (diaframma chiuso) o viceversa, o se vuoi il giusto compromesso tra velocità senza stare a toccare la sensibilità (che non sempre è automatica). Personalmente lo uso davvero spesso durante le sfilate di moda, perchè mi permette di scattare sempre e senza flash, mantenendo una discreta velocità (le modelle si muovono ma non corrono!) specialmente tenendo conto che le luci sono molto variabili, sia lungo il percorso che durante la serata.

come vedi, ognuno di noi ha le proprie abitudini. L'importante è sapere come si comportano gli automatismi, e scegliere di conseguenza.


PS mi accorgo ora di essermi "ripetuto"....
il thread è già "anziano" ma mai come il mio cervello! smile.gif
andreasoft
QUOTE(buzz @ May 26 2011, 12:04 PM) *
... E' vero che lavorando in Manuale (M) hai tutto sotto controllo, ma è proprio per non dover averlo sotto controllo che si inserisce l'automatismo. Così il fotografo invece di pensare a far collimare la lancetta con il centro, pensare al colore del soggetto e decidere di quanto sovra o sottoesporre, pensa al soggetto, a come è posizionato, all'inquadratura e al momento dello scatto....


Non mi trovi daccordo. L'esposimetro (lancetta o led che sia) va centrato SOLO nel caso di soggetto di tono medio, e che che il fotografo vuole sia riprodotto come tono medio.

Inoltre, è proprio con l'automatismo che devi SEMPRE pensare a decidere se e/o di quanto sovra o sottoesporre in base a cosa/come inquadri, NON con il manuale. Con il manuale devi farlo SOLO se cambia la luce.

QUOTE(buzz @ May 26 2011, 12:04 PM) *
... come vedi, ognuno di noi ha le proprie abitudini. L'importante è sapere come si comportano gli automatismi, e scegliere di conseguenza.


DACCORDISSIMO, parole sante! smile.gif
buzz
QUOTE(andreasoft @ May 26 2011, 12:18 PM) *
Non mi trovi daccordo. L'esposimetro (lancetta o led che sia) va centrato SOLO nel caso di soggetto di tono medio, e che che il fotografo vuole sia riprodotto come tono medio.

Inoltre, è proprio con l'automatismo che devi SEMPRE pensare a decidere se e/o di quanto sovra o sottoesporre in base a cosa/come inquadri, NON con il manuale. Con il manuale devi farlo SOLO se cambia la luce


Pienamente d'accordo, ma se non hai un esposimetro esterno come valuti? a occhio? perfetto, lo stesso puoi fare con l'automatismo impostando la correzione. E' la stessa identica cosa, solo che se ti cambia la luce, provvederà l'automatismo a correggere, in caso di M devi provvedere da te, e quindi stare attento ad una cosa in più-

con il manuale imponi esattamente le stesse decisioni che faresti con l'automatismo. Se non cambia la luce, non sposti nè in M nè in auto, se la luce cambia, in auto puoi lasciare le cose come sono in M no.
andreasoft
QUOTE(buzz @ May 26 2011, 01:44 PM) *
Pienamente d'accordo, ma se non hai un esposimetro esterno come valuti? a occhio? perfetto, lo stesso puoi fare con l'automatismo impostando la correzione. E' la stessa identica cosa, solo che se ti cambia la luce, provvederà l'automatismo a correggere, in caso di M devi provvedere da te, e quindi stare attento ad una cosa in più-


Esposimetro esterno non direi proprio, ho quello della fotocamera, un esposimetro esterno non mi è mai servito, anche se lo ritengo molto utile nei set statici, magari con modelle e più flash usati in manuale.

E poi, scattando per anni ed anni diapositive (senza avere il monitor dietro ... ), l'occhio te lo fai, ma non è neanche tanto difficile imparare a vedere la luce ed i suoi cambiamenti con gli occhi. Anzi, come anche il grande Steve McCurry ricorda, la qualità migliore di un bravo fotografo è saper "vedere" la luce ambiente con gli occhi.

QUOTE(buzz @ May 26 2011, 01:44 PM) *
con il manuale imponi esattamente le stesse decisioni che faresti con l'automatismo. Se non cambia la luce, non sposti nè in M nè in auto, se la luce cambia, in auto puoi lasciare le cose come sono in M no.


Negativo, NO. Se cambi composizione in automatismo, in generale cambia ANCHE l'esposizione scelta dalla macchina, pur non cambiando la luce. E' un principio di base della fotografia.

Basta spostarsi di 10° a sx o a dx, beccare uno sfondo completamente nero e bruciare irrimediabilmente il piccolo soggetto in pieno sole inquadrato nel mirino. Oppure basta spostarsi dalla sposa bianchissima in pieno sole all'invitato di colore, vestito magari di nero, per avere una differenza di esposizione scelta in automatismo dalla macchina, anche di tre stop.

Tu dici: vabbè, basta compensare. Giusto. Però io non lo faccio, semplicemente perchè per OGNI scatto che fai in automatismo tu dovresti compensare. Io cambio la triade solo se vedo (con gli occhi) che cambia la luce, e penso a comporre e mettere a fuoco, non mi curo affatto dell'esposizione una volta che ho la mia triade.

Certo, se scatto sempre a tutte cose di tono medio, scatti facili con soggetti in luce diffusa e di colori normali, senza contrasti, etc etc, beh allora mi posso anche fidare dell'automatismo. Diciamo che l'automatismo mi dà la certezza quando la foto è facile ... ma se è facile, perchè dovrei aver bisogno di un automatismo? ...

E' un piacere parlare con te smile.gif
Zio Bob
QUOTE(buzz @ May 26 2011, 01:44 PM) *
Pienamente d'accordo, ma se non hai un esposimetro esterno come valuti? a occhio? perfetto, lo stesso puoi fare con l'automatismo impostando la correzione. E' la stessa identica cosa, solo che se ti cambia la luce, provvederà l'automatismo a correggere, in caso di M devi provvedere da te, e quindi stare attento ad una cosa in più-

con il manuale imponi esattamente le stesse decisioni che faresti con l'automatismo. Se non cambia la luce, non sposti nè in M nè in auto, se la luce cambia, in auto puoi lasciare le cose come sono in M no.

Non vedo molte differenze tra la scelta di usare M, A o S, perche in tutti e tre i casi, per ottenere una foto ben esposta dobbiamo fare dei ragionamenti ed agire manualmente nell'impostare i valori nel primo caso, o nel compensare in + o in - l'esposizione negli altri due casi. Solo in P con il flash siamo liberi di non pensare a nulla, ma otteniamo le classiche foto bilanciate dal flash che non sono certo all'altezza delle bellissime immagini che molti di voi (beati voi ad essere così bravi) postano in questo forum.
Per cui non farei molta distinzione sul modo di esposizione scelto, piuttosto sul tipo di misurazione (spot, ponderata o matrix), eventualmente sull'uso di un esposimetro esterno e sulla eventuale compensazione.
Credo che questo sia il ragionamento più difficile da fare e che richiede più esperienza, perchè, alla fine, sono dell'idea che misurazioni a parte, la cosa più importante è la interpretazione di ciò che vediamo e misuriamo, cioè quello che sta solo nella mente e nella esperienza del bravo fotografo.
andreasoft
QUOTE(Zio Bob @ May 26 2011, 03:08 PM) *
Non vedo molte differenze tra la scelta di usare M, A o S, perche in tutti e tre i casi, per ottenere una foto ben esposta dobbiamo fare dei ragionamenti ed agire manualmente nell'impostare i valori nel primo caso, o nel compensare in + o in - l'esposizione negli altri due casi ...


In manuale il ragionamento lo devi fare UNA SOLA VOLTA, quando trovi la tua triade. In Automatismo il ragionamento lo devi fare PER OGNI SCATTO, a meno che tu non stia scattando sempre cose di tono medio.

Scatto anch'io in automatismo, ma lo faccio solo se ho un soggetto che si sposta continuamente ed in modo imprevedibile tra due situazioni estreme di luce. SOLO in quel caso mi metto in matrix e Program (P) e cerco di compensare al volo, perchè a quel punto la cosa importante è avere lo scatto; ma non è un ritmo che si può tenere per molto tempo. Scattare in manuale mi risulta MOLTO più rilassante.

QUOTE(Zio Bob @ May 26 2011, 03:08 PM) *
... Solo in P con il flash siamo liberi di non pensare a nulla, ma otteniamo le classiche foto bilanciate dal flash ...


Parole sante, daccordissimo. Inoltre a quel punto, tanto vale scattare con una compattona Auto-tutto.

QUOTE(Zio Bob @ May 26 2011, 03:08 PM) *
... alla fine, sono dell'idea che misurazioni a parte, la cosa più importante è la interpretazione di ciò che vediamo e misuriamo, cioè quello che sta solo nella mente e nella esperienza del bravo fotografo.


Parole sante, DACCORDISSIMO smile.gif
maxbunny
Interessante questa discussione, me la sono letta con gusto e nel frattempo riaffioravano nella mia memoria le prime volte che anch'io prendevo dimistichezza con questo tipo di automatismi.
Ognuno ha il suo modo di adoperare la reflex, io mi trovo in piena sintonia con andreasoft.

P.S. per andreasoft: nonostante il digitale, io ogni tanto un rullo di dia lo scatto ancora.
Massimo.Novi
QUOTE(andreasoft @ May 26 2011, 03:19 PM) *
In manuale il ragionamento lo devi fare UNA SOLA VOLTA, quando trovi la tua triade. In Automatismo il ragionamento lo devi fare PER OGNI SCATTO, a meno che tu non stia scattando sempre cose di tono medio.
...


Usando la pellicola la capacità di "recupero" sul negativo e sulla stampa sono maggiori in definitiva. Apparentemente o anche realmente. Pochi del resto, molto pochi, si lamentavano di bianchi bruciati su una dia. E c'erano. Sul digitale il sensore ha minore capacità, per ora, di fornire un'immagine omogenea in rapporto alle classiche pellicole o dia, anche se le zone esposimetriche disponibili sono più o meno simili.

Morale della favola: usare coppie T/D fisse (M) per un'intera sessione è possibile anche in digitale ma gli esposimetri delle digitali preferiscono ribilanciare (e parlo anche di spot) più spesso per fornire immagini omogenee.

Esiste, per quanto sembri strano, un modo di fotografare "a pellicola" e uno "digitale". Ma non c'entra nulla con la famigerata "sovraesposizione a destra", sia chiaro.

Ad esempio, è vero che sottoesporre fornisce immagini più sature (vedi McCurry) ma in digitale l'effetto è molto meno evidente ed utile. Il colore in ripresa in digitale non esiste realmente. Nella pellicola si.

Per cui A, T o P o M, alla fine è solo questione di abitudine.

Si chiamano "istantanee" anche per questo.

Massimo
Zio Bob
QUOTE(andreasoft @ May 26 2011, 03:19 PM) *
In manuale il ragionamento lo devi fare UNA SOLA VOLTA, quando trovi la tua triade. In Automatismo il ragionamento lo devi fare PER OGNI SCATTO, a meno che tu non stia scattando sempre cose di tono medio.

Anche io faccio in questo modo, ma in manuale o in automatico indifferentemente. La tua riflessione di farlo solo in M, credo che sia più precisa e tecnicamente più valida. Ci rifletterò nei miei prossimi scatti.
In effetti quando uso l'esposimetro a mano imposto sempre in M. Per coerenza sarebbe il caso di farlo anche quando hai misurato con l'esposimetro interno ed hai scelto una coppia questa va bloccata.
Zio Bob
QUOTE(manovi @ May 26 2011, 03:40 PM) *
Per cui A, T o P o M, alla fine è solo questione di abitudine.

Si chiamano "istantanee" anche per questo.

Massimo

Anche io la pensavo come te, ma poi Andrea ci ha fatto notare che, se scelgo una coppia per esporre correttamente quella parte dell'immagine che voglio esprimere al 18%, è un controsenso lasciare la macchina in automatico perchè, basterebbe un piccolo spostamento che faccia leggere all'esposimetro un dato leggermente diverso, per modificare la coppia prescelta.
Massimo.Novi
QUOTE(Zio Bob @ May 26 2011, 03:54 PM) *
...scelgo una coppia per esporre correttamente quella parte dell'immagine che voglio esprimere al 18%, è un controsenso lasciare la macchina in automatico perchè, basterebbe un piccolo spostamento che faccia leggere all'esposimetro un dato leggermente diverso, per modificare la coppia prescelta.


Non è che gli esposimetri sono così sensibili.

Con i Matrix avviene che alcune zone siano più influenti ma ricordate che i Matrix si stanno evolvendo SOLO sulle digitali e quindi una comparazione pellicola-digitale a parità di esposimetro Matrix non si può fare.

Inoltre le digitali NON espongono per un 18% fisso (manco in spot) ma il loro esposimetro è tarato sul sensore. L'omogeneità è differente e dipende anche dal software usato per convertire i RAW (firmware interno o PC esterno che sia).

Non fate troppe analogie pellicola-sensore. In realtà la tecnologia dei sensori è quella delle telecamere (che nessuno paragona alle cineprese per fortuna).

Massimo
Zio Bob
QUOTE(manovi @ May 26 2011, 04:00 PM) *
Non è che gli esposimetri sono così sensibili.

Con i Matrix avviene che alcune zone siano più influenti ma ricordate che i Matrix si stanno evolvendo SOLO sulle digitali e quindi una comparazione pellicola-digitale a parità di esposimetro Matrix non si può fare.

Inoltre le digitali NON espongono per un 18% fisso (manco in spot) ma il loro esposimetro è tarato sul sensore. L'omogeneità è differente e dipende anche dal software usato per convertire i RAW (firmware interno o PC esterno che sia).

Non fate troppe analogie pellicola-sensore. In realtà la tecnologia dei sensori è quella delle telecamere (che nessuno paragona alle cineprese per fortuna).

Massimo

Io mi rifacevo al matrix che usavo sulla 801s. Se quelli di oggi sono capaci di capire la scena meglio di Ansel Adams la cosa mi stupisce ma mi intriga davvero molto. Allora tu dici che possiamo smetterla di arrovellarci il cervello con le esposizioni e lasciar fare al matrix?
In effetti debbo confessare che non ho ancora mai provato a farlo. Ci proverò.
Massimo.Novi
QUOTE(Zio Bob @ May 26 2011, 04:11 PM) *
...... possiamo smetterla di arrovellarci il cervello con le esposizioni e lasciar fare al matrix?
...


Il Matrix è creato per interpretare la scena e fornire per quanto possibile immagini bilanciate considerando geometrie di scena e contrasti. Questo non garantisce al 100% che l'immagine sia letta come si vorrebbe ma è piuttosto usabile entro certi limiti. Sicuramente un minimo di occhio è necessario ma si ottengono più immagini "decenti" di quanto sarebbe possibile con una lettura selettiva tipo spot e semispot.

Ogni fotocamera evolve il Matrix anche secondo il tipo di clientela a cui è rivolta.

Provalo ovviamente ma sempre con senso logico.

Massimo
andreasoft
QUOTE(manovi @ May 26 2011, 04:16 PM) *
... Sicuramente un minimo di occhio è necessario ma si ottengono più immagini "decenti" di quanto sarebbe possibile con una lettura selettiva tipo spot e semispot ...


Sono daccordissimo con tutto quello che hai detto, tranne la frase quotata.

Non vedo perchè il matrix dovrebbe fornire una percentuale maggiore di scatti "decenti" rispetto allo spot o semi spot.

La lettura della luce (matrix, spot o semispot) è solo un "consiglio" della fotocamera al fotografo. Questi lo accetterà oppure no, secondo ciò che ha di fronte ed in base a cosa lui/lei vuole misurare e/o ottenere. E' SOLO l'esperienza del fotografo e la sua capacità tecnica e di previsualizzazione e valutazione visiva che determinano le percentuali di scatti aderenti alle aspettative del fotografo stesso, non il fatto di usare il matrix.

Un fotografo deve sapere già prima di premere il pulsante cosa succederà, e non sperare che un fantomatico "Matrix" automatico ed "intelligente" esegua un ragionamento misterioso che gli scatterà proprio la foto che lui voleva.

La foto la scatta il fotografo, non la fotocamera, e penso che qui siamo daccordo. Questa è la mia opinione, non so cosa ne pensi. smile.gif
Massimo.Novi
QUOTE(andreasoft @ May 26 2011, 04:49 PM) *
...Non vedo perchè il matrix dovrebbe fornire una percentuale maggiore di scatti "decenti" rispetto allo spot o semi spot.
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Percentualmente sull'utenza, non sul numero di scatti, ovvio. Non mi ero spiegato chiaramente.

Proprio perchè molti non sanno a priori cosa puntare per la lettura spot o semi-spot. Per un professionista il problema non si pone ma in realtà non è vero perchè a volte è difficile comunque pensare al punto da usare come esposizione in spot.

Il Matrix esegue un'analisi della scena e "media" l'esposizione (praticamente è questo il concetto).

Quindi in percentuale l'uso del Matrix fornisce un numero maggiore di scatti decenti rispetto ad uno spot o semi-spot di un fotografo medio. Proprio perchè non sempre si imbrocca il punto che si vorrebbe.

Massimo
Zio Bob
Fino ad ora, debbo dire, l'unico sistema empirico che mi ha dato risultati quasi sempre accettabili e stata la misurazione della luce incidente. Ho sempre avuto una media equilibrata ed una resa molto fedele della scena.
andreasoft
QUOTE(manovi @ May 26 2011, 04:55 PM) *
Percentualmente sull'utenza, non sul numero di scatti, ovvio. Non mi ero spiegato chiaramente.

Proprio perchè molti non sanno a priori cosa puntare per la lettura spot o semi-spot. Per un professionista il problema non si pone ma in realtà non è vero perchè a volte è difficile comunque pensare al punto da usare come esposizione in spot.

Il Matrix esegue un'analisi della scena e "media" l'esposizione (praticamente è questo il concetto).

Quindi in percentuale l'uso del Matrix fornisce un numero maggiore di scatti decenti rispetto ad uno spot o semi-spot di un fotografo medio. Proprio perchè non sempre si imbrocca il punto che si vorrebbe.

Massimo


Ho capito. Beh, il problema è duplice. Il Matrix in automatismo (come ogni dispositivo tecnologico "intelligente") ti da una coppia, ma non si è mai sicuri del risultato, manca di prevedibilità. Se voglio scattare la MIA foto, con il Matrix in automatismo rischio ogni volta che il "ragionamento" fatto non sia quello che ho fatto io (e ciò accade spessissimo).

Sono daccordissimo sul fatto che un fotografo smaliziato (professionista o dilettante che sia) non avrà problemi ad usare la prevalenza centrale; però l'altra faccia del problema, è che chi vuole imparare ad esporre, e si affida al Matrix in automatismo, difficilmente imparerà mai qualcosa di fotografia, per le ragioni su esposte, e quindi anche lui/lei avrà un problema. Otterrà UNO scatto, ma non avrà imparato niente sull'esposizione e come si tira fuori LO scatto che lui/lei aveva in testa.

In molti utenti, poco smaliziati in fotografia, si lamentano dicendo la tipica frase: "Ma come, ho comprato una D7000, nuova e tecnologica, la metto in automatico (ovviamente Matrix), e mi sovraespone sempre, perchè?" ...
Massimo.Novi
QUOTE(andreasoft @ May 26 2011, 05:02 PM) *
....In molti utenti, poco smaliziati in fotografia, si lamentano dicendo la tipica frase: "Ma come, ho comprato una D7000, nuova e tecnologica, la metto in automatico (ovviamente Matrix), e mi sovraespone sempre, perchè?" ...


Perchè la "sovraesposizione" fa vedere qualche dettaglio in più che a molti "fotografi della domenica" va bene. Se vedono foto perfettamente equilibrate ma "scure" perchè hanno ripreso il sole e una grotta nella stessa scena, si lamentano...

I produttori conoscono i loro "polli" (senza offendere nessuno).

Massimo
andreasoft
QUOTE(manovi @ May 26 2011, 05:06 PM) *
Perchè la "sovraesposizione" fa vedere qualche dettaglio in più che a molti "fotografi della domenica" va bene. Se vedono foto perfettamente equilibrate ma "scure" perchè hanno ripreso il sole e una grotta nella stessa scena, si lamentano...

I produttori conoscono i loro "polli" (senza offendere nessuno).

Massimo


he he smile.gif eh, lo so ... questo giochino della leggera sovraesposizione è sempre esistito, fin dai tempi del primo Matrix della F801s ... nel dubbio il Matrix sovraespone. La Velvia me lo ha insegnato, ad anche il jpg. Io elimino il dubbio, ed il matrix non lo uso quasi mai, almeno non in automatismo.

Tu dici che si lamentano "quelli della domenica." Il fatto è che quelli che si lamentano della sovraesposizione o sottoesposizione sono proprio quelli che premono il bottone sperando che sia la fotocamera quella che scatti per loro.

Sui forum americani (ma anche italiani ... ) è pieno di gente che si lamenta perchè la "foto esce chiara", o magari perchè "c'è il rumore nel cielo" (foto sottoesposta) ...

... e danno la colpa alla fotocamera, o al software di sviluppo RAW ...

E' un piacere parlare con te smile.gif
buzz
dipende tutto da quanto tempo avete per uno scatto e quindi da cosa fotografate,
Io non posso permettermi che una variazione di luce mi fallisca la foto, ma posso permettermi eventualmente di ritoccare un po' le minime variazioni che l'esposimetro ti segna in caso di sfondi disomogenei tra scatto e scatto.

PS quando voglio la perfezione uso l'esposimetro per luce incidente, ma tanto poi non esiste una sola foto che non passi per camera raw o affini, qiuindi il problema non me lo pongo.
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