QUOTE(GBX2000 @ Sep 11 2010, 07:07 PM)

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Comunque non ti dimenticare che purtroppo la tua lente non eccelle per nitidezza, e non puoi pretendere troppo.
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Sul fatto che quell'ottica abbia comportato cattiva nitidezza al livello mostrato nella foto postata, non sono affatto d’accordo: il 18-105 è meccanicamente poco valido ma otticamente è validissimo.
Io ho anche il 14 -24 f 2,8, il 24-70 f2,8, il 70-200 f 2,8 VR II, il micro 105 f 2,8 ed il micro 60 mm e nel Dx ho la D90 e D300s.
Se lo chiudo un po’, verso f 8, anche alle focali estreme, col mio 18-105 la differenza con gli altri, come nitidezza, su stampe A3 ed A3+, la vedo, ma poco, e, praticamente, solo coi micro, pari pari come la vedo, sempre poco, con gli altri zoom confrontati ai micro, ma sarebbe strano non ci fosse.
Chiuso al meglio, contro gli altri zoom blasonati, se la dà tranquillamente alla pari, ma il file richiede più lavoro rispetto agli altri, ed il lavoro va saputo fare molto bene sul RAW, soprattutto per la correzione dell’aberrazione cromatica, fatta su bande cromatiche diverse, tarando molto bene il capture sharpening e riprendendo sia la vignettatura che la distorsione.
Per fare un’ottima foto col 18-105, nitida e ricca di tonalità intermedie, c’è da perderci un po’ di tempo, sia in fase di scatto, mettendo l’obiettivo a lavorare ai diaframmi ottimali, oltre che, e soprattutto in fase di conversione e fotoritocco, ma i risultati sono ottimi, e anche un occhio esperto non vede differenze con altre ottiche zoom ben più costose e blasonate su una stampa A3+.
Quella foto postata sopra è poco nitida, ma non certo per colpa dell’ottica, la colpa è di un uso errato certamente del fotoritocco, ma secondo me anche della fotocamera: oltre che poco nitida, ha infatti anche scarsa gamma tonale, poche variazioni tenui della scala tonale e della scala luminosa, è piatta e rozza come colori ed è per questo che secondo me ci sono stati errori di uso della fotocamera.
La catena che porta alla nitidezza richiede scatti in RAW, invece che Jpeg, ed ha come strategia di bistrattare il meno possibile il file RAW.
Per me è la seguente:
1) Mai sottoesporre, a meno di ricercare effetti strani
2) Setta la macchina in spazio colore Adobe RGB, non sRGB
3) Spegni il D Lighting, mettilo in posizione Off
4) Scatta in RAW e lavora il più possibile l’immagine con il convertitore, lavora di più sul RAW e meno sull’immagine convertita, ossia più con il convertitore e meno con Photoshop, dopo la conversione: operando più sul RAW e meno dopo la conversione, l’immagine resta più brillante, più “fresca”
5) Scatta in RAW, applica un capture sharpenig leggero (vedi l’articolo sulla nitidezza in Nikon Experience per i valori dei vari convertitori) e poi fai parte del fotoritocco, il più possibile, con il convertitore, coi suoi comandi, e poi converti il RAW in file TIFF a 16 bit, portandolo SUBITO alla dimensione di stampa, prima di fare ulteriore fotoritocco, usando uno spazio colore ampio e comunque ampio abbastanza in dipendenza dall’uso finale che si fa della fotografia: ProPhoto, meglio di Adobe RGB, per stampe su stampanti buone, Adobe RGB per visione diretta su monitor, mentre basta sRGB per il web.
6) Analogo per la risoluzione, parti subito con la risoluzione regolata per l’uso finale, 360 PPI per la stampa, 120 PPI per visione diretta a monitor, 72 PPI per il web
7) Non convertire mai, ne fare MAI un passaggio in 8 bit o in jpeg durante il fotoritocco.
8) Molto meglio fare tanti passaggi, o livelli, delicati, che uno solo forte
9) Se il destino finale è il web, lavora in spazio colore sRGB ma comunque in Tiff a 16 bit e solo come ultimo passaggio converti in Jpeg prima di postare sul web.
10) Dopo il capture sharpening applicato al RAW, e dopo la conversione in Tiff 16 bits, si può applicare maschere di contrasto a particolari diversi dell’immagine, per esaltarne il lato artistico, mentre la maschera di contrasto precipua per il tipo di utenza, web, monitor o stampante che sia, va data come ultimo stadio del fotoritocco,. Per il web e monitor, vedi subito a occhio se la MdC è ok, mentre per la stampante, a monitor l’immagine è brutta, ma poi, stampata, è ok.
11) Lavora a monitor con poca luce nella stanza dove lavori, quasi al buio è meglio, così vedi meglio anche toni delicati e correggi meglio tutta la foto
Ora sono molto lontano da casa e non ho sottomano file fatti con D90 e 18-105, ma al mio rientro, posterò qualcosa fatto come sopra.
Saluti cordiali