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Antonio T.
Oggi si decide per il relitto della Bowesfield situato antistante la chiesa di torre faro una piccola borgata di pescatori alla periferia di Messina.
Sole in alto e mare forza olio fanno presagire le condizioni perfette per una visita alla cara vecchia signora ma come al solito in questo tratto di mare a comandare sono le correnti. Isola.gif
Preparate e indossate le attrezzature nel muretto antistante la chiesa scivoliamo nell'acqua e dopo pochi secondi giusto il tempo di renderci conto di esser in pieno periodo di stanca scendiamo giu' fino a -25 mt di profondità.
A questo punto ci si stacchiamo dalla ripida scarpata e pinneggiando nel blu ecco che d'avanti a noi appare la grande prua della Bowesfield in perfetto assetto di navigazione. Per chi non conosce quest'immersione non ci sono parole per descrivere il primo impatto che si ha nel vederla... sembra di esser investiti da una nave fantasma. cerotto.gif
La parte alta della prua del relitto si trova a circa -32 mt mentre il ponte di comando posto circa a metà nave è già ad una profondità di 47 metri.
Tempo di fondo limitato ma forse non troppo che subito approfittiamo della corrente ascendente per salutare il relitto e dirigergi sulle spezzate a quote più' ragionevoli...! Police.gif
Come al solito un breve report di intro ma lasciamo che a parlare delle EMOZIONI che abbiamo provato siano le foto di Ale.....
Ciao Antonio
pfantasy
attendiamo le immagini con ansia........, ottimo l' intro.
Massimo Mazzitelli
dai sbrigati che devo scolare la pasta.... :-)
alberto moncada
che invidia ragazzi...e pensare che dovevo esserci anche io...

speriamo di rifarci presto...
attendo con ansia le foto

a presto Alberto
AlessandroPagano
Eccomi qua dopo aver finalmente ripristinato il PC che faceva i capricci.

Una bellissima giornata con sole caldissimo e mare liscio. Sott'acqua la sorpresa è tanta quando ci rendiamo conto che la visibilità è quella giusta. wink.gif

Ci immergiamo e subito vediamo quanto l'uomo deturpi e inquini il nostro mare. Inutili i commenti

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Cominciamo a discendere il moderato declivio che ci porta in prossimità di uno scalino abbastanza netto. Poche decine di metri ed eccola .....

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Le strutture del ponte sono poche e le uniche distinguibili sono la scala che porta alla plancia

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e quel che resta della plancia

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Tutt'intorno sciami di saraghi maggiori, pizzuti e un incredibile branco di leccie stella ci avvolgono. Sulla plancia due belle cernie di taglia giocano a nascondino. Ci affacciamo dalla murata di tribordo e circa 10m più in basso ben visibile un tappeto di gorgonie dalle punte gialle. E' troppo tardi per ridiscendere fin lì percui decidiamo di riprendere la strada del ritorno e non tentare troppo la sorte che ci ha permesso di condurre quest'immersione in condizioni di pressoché totale assenza di corrente.
Un ultimo sguardo verso ciò che colpisce maggiormente: la prua del Bowesfield

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Alla prossima ragazzi.

Un saluto
Alessandro
Antonio T.
Davvero Belle.... guru.gif

Credo che faccia sempre piacere sentire in che modo le proprie immagini arrivino alla variegata famiglia degli osservatori a cui sono sottoposte ed è per questo che per evitare i soliti e ormai banali complimenti ti scrivo sotto poche paroline sul perchè due di queste foto mi hanno colpito particolarmente...

Della foto n°2 mi piace un sacco la conversione in B&W.... bella la prospettiva chè rende perfettamente le dimensioni del relitto e delinea il profilo del fondale. La nuvola delle lecce ben piazzata su quel punto forte dona all'immagine un certo "dinamismo" accentuato forse dalla posizione stessa del relitto e dalla sua prua alzata dal fondale come se stesse risalendo dagli abissi. Fulmine.gif

La foto n° 3 è secondo me un chiaro esempio di composizione studiato ad hoc.. texano.gif
Un chiaro e lampante esempio di quando sui vari libri di fotografia in tema di composizione si parla di "proiettare l'osservatore verso.....".
Infatti la prima impressione che un osservatore disattento come me ha nel vedere questa scala è un irrefrenabile voglia di risalirla per scoprire quello che c'è oltre... un pò come la siepe Leopardiana per intenderci.... e se questo era il tuo intento Ale ci sei riuscito alla grande... guru.gif

Ancora complimenti e alla prossima avventura (speriamo prima possibile).

Ciao Antonio
pfantasy
guru.gif guru.gif guru.gif eccole sempre di altissimo livello le immagini di Alex, avete mai pensato a raccogliere tutte queste esperienze in un libro?
Un idea che lancio oltre che a voi a Gennaro a Giuseppe a Massimo e tutti quelli che hanno pubblicato reportage di questi livelli



ciao Aspetto le prossime immersioni
Pierpaolo
pignatarog
Bello il racconto e chiaramente le immagini, con la ddettagliata descrizione di Antonio che ne valorizza ancor di più il contenuto.
Certo che voi siculi, con la complicità dei Calabri, a relitti siete messi bene e... considerando che la maggior parte sono accessibili da terra, direi anche BENISSIMO.

Giuseppe
Gennaro Ciavarella
eh già .... a noi ci tocca fare miglia e miglia
Antonio T.
QUOTE
Certo che voi siculi, con la complicità dei Calabri, a relitti siete messi bene e... considerando che la maggior parte sono accessibili da terra, direi anche BENISSIMO.

Si caro Giuseppe, Messina è un cimetero di relitti.. immersioni non complicatissime e sopratutto a costo 0,00.
Torre Faro è davvero un must delle immersioni sia per comodità sia per quello che riserva questo tratto di fondale; infatti a circa 3-4 minuti di pinneggiata dalla Bowesfield conosciuto anche come relittone giace l'amerique conosciuto come relittino alla massima profondità 25 mt.
Sempre tra i due relitti è possibile fare una bella immersione tra le piccole pareti disegnate dalle impetuose correnti dello stretto ricche di vita.
Davvero una gran fortuna se non fosse, mi spiace dirlo, che il 99% dei sub siciliani derivino dalla didattica del devastamento... infatti il relitto è solo meta di caccia fra i sub o un punto in cui fare record di profondità e purtroppo cercare di valorrizare questo posto come altri e davvero una battaglia persa ancor prima d'iniziarla. unsure.gif
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