QUOTE(paolodes @ Mar 21 2010, 10:35 PM)

Complimenti, perbacco. In altri tempi, con mirini enormi e dotati di stigmometro, corona di microprismi, etc, era già abbastanza complicato focheggiare di precisione a 1.4, non parliamo poi degli 1.2. Tu ci riesci col pulsante di MAF, se non ho travisato, nella profondità di qualche millimetro. E percepisci sottili differenze tra mirini, e addirittura mancate corrispondenze tra vista a mirino e foto finita.
La domanda sorge spontanea: che hai al posto degli occhi?
Paolo ma che stai dicendo? A parte che il DOF Preview serve a chiudere nel caso di aperture minori di quella massima, e che quindi non si usa nel caso che sto citando io... ma se fosse come dici tu sarebbe impossibile fare un ritratto o una qualsiasi foto *non sbagliata* a f/1.4 o f/1.2, cosa tutt'altro che vera.
@1berto, tu con la D200 riesci a cogliere lo spostamento del piano focale con un 85 f/1.4, nell'ordine di quel mezzo centimetro fondamentale che ti fa sbagliare una foto (occhi fuori fuoco ad esempio)?
Se fate un giretto su google, è risaputo che un problema comune di queste macchine (DX) sia quello di mostrare nel mirino una PDC più estesa di quella reale, vale a dire come se vedeste nel mirino una costante apertura intorno f/3-f/4. Non so a cosa è dovuto questo fenomeno. E' ovvio che nell'ambito di una tolleranza simile, è un terno a lotto azzeccare una foto usando una PDC molto più ridotta, perché *non* ne abbiamo preview.
Quando ho montato l'85 1.4 sulla D3 di un amico, invece, la PDC rappresentata nel mirino in tempo reale (senza bisogno di live view, pulsanti di preview, etc.) *era* quella corretta, ovvero pochi millimetri. Il resto andava fuori fuoco. Era assolutamente facile mettere a fuoco un punto preciso senza ricorrere al fattore "possibilità che in quella PDC rappresentata nel mirino il piano focale sia in realtà chissà dove al suo interno".
Non so, ho come l'impressione che qualcuno non abbia capito il problema.