QUOTE(bergat@tiscali.it @ Nov 10 2009, 08:40 AM)

Che fai ora ti tiri indietro?

Perche', mi fai un prestito a BB?

QUOTE(ryo @ Nov 10 2009, 02:17 PM)

Ho il 50 ed il 55 f1,2, non il noct purtroppo. Con il 58 ho avuto modo di fare qualche scatto, in passato, grazie alla infinita disponibilità di Rino.
Il 50 segna un passo avanti, rispetto al 55, decisamente evidente. A tutta apertura soffre meno di aberrazione sferica e il calo del macrocontrasto è decisamente meno evidente che con l’anziano parente. La risoluzione è solo di poco migliorata, ma il micro contrasto più accentuato fa percepire una sensazione di nitidezza decisamente più elevata.
Ottimo anche per il resto; ma anche il 55 non se la cavava male.
Il noct costa!!! Il suo prezzo, però, è giustificato dalla sua rarità, dalla sua lavorazione e dalla sua resa in determinate condizioni e per determinate applicazioni.
Anche se l’adozione di una lente asferica posta in posizione avanzata dovrebbe correggere più la distorsione che altro (in linea teorica sono quelle poste più vicine al diaframma che dovrebbero correggere le aberrazioni), nel noct si nota una evidente correzione delle più comuni aberrazioni ottiche. La coma (quell’effetto che crea l’”apertura” dei punti luminosi a fuoco come se fossero delle piccole comete) in modo particolare, vera “bestia nera” per tutti i fotografi notturni, risulta essere veramente ben corretta. Con i modelli precedenti non si può fare della fotografia astronomica a largo campo senza chiudere almeno di 1e1/2 – 2 stop (con il 55).
La resa a tutta apertura, poi, per quello che riguarda l’impressione di nitidezza, è decisamente a favore del noct in tutte quelle situazioni dove la luce non è ottimale (vero campo di applicazione per questa lente). Paragonati al noct, il 50 ed, ancor più, il 55 sembrano ottiche generiche dotate della possibilità di spingersi ad f1,2 per i casi di necessità (estrema per il 55). F1,2, per il Noct, invece, è una apertura già considerata di “lavoro”, paragonabile ad f1,4 del 50 e f2 del 55.
Tra l’ai e l’ais non esistono differenze ottiche, ma solo meccaniche. Il diaframma che passa da 7 a 9 lamelle e la tacca ais nella montatura (oltre a piccole cose estetiche di nessuna importanza pratica).
Il costo è decisamente elevato, ma in linea con quello che si trova nel resto del mondo. Vi confesso, però, di averne trovati ben 3, in questi ultimi anni, a cifre di molto inferiori, in Italia (dai 500 ai 1700). Se solo avessi avuto la disponibilità economica, adesso……. Meglio non pensarci!!!
Marcello
Grazie mille per il tuo intervento "succulento"...