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francescotruono@tiscali.it
Javier.
Il mio "Maestro".
Quante cose abbiamo fatto insieme.
La mia soddisfazione più grande un annetto fa nel fare la copertina su Jazz Magazine.
Tra i più grandi musicisti mai ascoltati, un carissimo amico.
francesco
carmine_col
QUOTE(francescotruono@tiscali.it @ Jun 25 2009, 04:29 PM) *
Javier.
Il mio "Maestro".
Quante cose abbiamo fatto insieme.
La mia soddisfazione più grande un annetto fa nel fare la copertina su Jazz Magazine.
Tra i più grandi musicisti mai ascoltati, un carissimo amico.
francesco


Perchè il tuo maestro.....?

Ha suonato la settimana scorsa con i Vertere String Quartet, al "Convivium", un locale all'aperto nella splendida cornice del centro storico di Martina Franca.
A fine concerto mi sono avvicinato per scambiare qualche parola con lui, e lasciarci i recapiti per le foto. Credo sia una persona davvero speciale. E' impegnato su molti fronti, tra i quali un'azione di solidarietà nei confronti dei popoli del sud dell'Argentina, la sua terra, che rischiano di essere spodestati!

Da queste parti, lui capita molto spesso..... suo nonno era di Fasano.....

Ciao! wink.gif
francescotruono@tiscali.it
QUOTE(carmine_col @ Jun 26 2009, 12:22 AM) *
Perchè il tuo maestro.....?

Ha suonato la settimana scorsa con i Vertere String Quartet, al "Convivium", un locale all'aperto nella splendida cornice del centro storico di Martina Franca.
A fine concerto mi sono avvicinato per scambiare qualche parola con lui, e lasciarci i recapiti per le foto. Credo sia una persona davvero speciale. E' impegnato su molti fronti, tra i quali un'azione di solidarietà nei confronti dei popoli del sud dell'Argentina, la sua terra, che rischiano di essere spodestati!

Da queste parti, lui capita molto spesso..... suo nonno era di Fasano.....

Ciao! wink.gif


Perchè il mio " Maestro " ?.
Perchè io avevo cominciato a fare fotografia nel mondo dell' automobilismo sportivo, fu la mia prima passione.
Amavo quel mondo..
L' ho fatto per anni e ho avuto anche occasioni per passare al professionismo.
Poi i casi della vita mi hanno fatto allontanare dalle piste e quindi dalla fotografia.
Erano passati due o tre anni che non prendevo più in mano una macchina fotografica, stavo per vendere tutto.
Non riesco a fotografare se non sono mosso da una vera " Passione ".
Una sera per caso un amico che si dilettava di fotografia di jazz mi invitò ad un concerto.
Quella sera c' erano gli Aires Tango.
Fui talmente colpito dalla loro musica e dal modo di suonare di javier che mi dissi:
Devo " tentare " di emozionare con le mie immagini come lui mi emoziona con il suo sax.
Da allora si è cominciato un percorso che spero che non finisca mai.
francesco
carmine_col
QUOTE(francescotruono@tiscali.it @ Jun 26 2009, 11:08 AM) *
Perchè il mio " Maestro " ?.
Perchè io avevo cominciato a fare fotografia nel mondo dell' automobilismo sportivo, fu la mia prima passione.
Amavo quel mondo..
L' ho fatto per anni e ho avuto anche occasioni per passare al professionismo.
Poi i casi della vita mi hanno fatto allontanare dalle piste e quindi dalla fotografia.
Erano passati due o tre anni che non prendevo più in mano una macchina fotografica, stavo per vendere tutto.
Non riesco a fotografare se non sono mosso da una vera " Passione ".
Una sera per caso un amico che si dilettava di fotografia di jazz mi invitò ad un concerto.
Quella sera c' erano gli Aires Tango.
Fui talmente colpito dalla loro musica e dal modo di suonare di javier che mi dissi:
Devo " tentare " di emozionare con le mie immagini come lui mi emoziona con il suo sax.
Da allora si è cominciato un percorso che spero che non finisca mai.
francesco


Piano piano ti stai raccontando....... e questo è molto interessante...

Ultimamente sono stato ad una conferenza di un noto fotografo di Jazz quì a Bari... un certo Pino Ninfa. E' sempre molto interessante conoscere, al di là degli aspetti meramente tecnici legati alla fotografia, anche i percorsi umani di chi è riuscito ad affermarsi in questo campo, e del percorso specifico che ha affrontato, delle idee e dei progetti..... mi interessa....

Ciao! wink.gif
francescotruono@tiscali.it
QUOTE(carmine_col @ Jun 26 2009, 11:31 AM) *
Piano piano ti stai raccontando....... e questo è molto interessante...

Ultimamente sono stato ad una conferenza di un noto fotografo di Jazz quì a Bari... un certo Pino Ninfa. E' sempre molto interessante conoscere, al di là degli aspetti meramente tecnici legati alla fotografia, anche i percorsi umani di chi è riuscito ad affermarsi in questo campo, e del percorso specifico che ha affrontato, delle idee e dei progetti..... mi interessa....

Ciao! wink.gif


Purtroppo c' è il rovescio della medaglia.
Quando cominci frequentare " gente " come Javier cominci a conoscere personaggi incredibili.
Tra questi Michele Rabbia, Minono Garay, Gerardo di Giusto, Carlos el tero buschini, Aska Kaneko, Tomohiro Yahiro, Edmar Castaneda, Maria Pia De vito, Antonello Salis, Enrico Pieranunzi e tantissimi altri.
Ad un certo punto ti chiedi cosa vuoi veramente e a questa domanda io mi sono risposto.
Voglio andare alla ricerca di " Sonorità ".
Ascolto tantissima musica tutti i giorni e cerco tra le note " Linguaggi " da trasformare in musica.
Devi " Vedere " il Fado ballato da Maria Joao.
Sentire il tamburo di Zorah Fresco ( percussionista di Noa ).
Il sax di Dave Binney.
Tutto questo per dirti che per me la vera musica è al di fuori dei circuiti convenzionali.
Ad un concerto di Allevi, con tutto il rispetto. preferisco il tamburello di Marzuok Mejri.
E' il tentare di narrare un percorso che io ho definito già anni fa " Linguaggio Universale ".
Studiare l' integrazione razziale attraverso la chiave di lettura della musica.
E tentare di spiegarmi, ma quest è una cosa mia personale, del come riesca a comunicare con giapponesi, argentini, americani senza conoscere se on un poco di italiano.
Questo per me è un mistero.
Ps
Cercare, fare tanta strada per trovare risposte, poi spesso la spiegazione delle " cose " è davanti a noi solo che non la vediamo o non la vogliamo vedere.
Prima non sapevo quello che volevo adesso si.......voglio fare......." Carta Colorata ".
Non sono affatto amato dai fotografi di Jazz.
Non ho il piacere di conoscere Ninfa ne tantomeno ho mai visto una sua foto.
Ti dico solo una cosa.
Il mondo del jazz è vecchio.
E' fatto di nuovi e vecchi tromboni che ormai non producono niente da anni.
Rava alla presentazione del suo libro ad Umbria Jazz WInter ha detto una cosa bellissima.
Noi italiani possiamo permetterci delle cose perchè gli americani si sono fermati, non producono più, non suonano più, altrimenti saremmo in serie Z.
Questa sua affermazione che mi trova perfettamente d'accordo si riflette anche su quella che è la produzione delle foto di jazz in questi ultimi anni.
Questa è una mia umilissima considerazione del tutto personale.
francesco

carmine_col
QUOTE(francescotruono@tiscali.it @ Jun 26 2009, 12:08 PM) *
Cercare, fare tanta strada per trovare risposte, poi spesso la spiegazione delle " cose " è davanti a noi solo che non la vediamo o non la vogliamo vedere.
Prima non sapevo quello che volevo adesso si.......voglio fare......." Carta Colorata ".
Non sono affatto amato dai fotografi di Jazz.
Non ho il piacere di conoscere Ninfa ne tantomeno ho mai visto una sua foto.
Ti dico solo una cosa.
Il mondo del jazz è vecchio.
E' fatto di nuovi e vecchi tromboni che ormai non producono niente da anni.
Rava alla presentazione del suo libro ad Umbria Jazz WInter ha detto una cosa bellissima.
Noi italiani possiamo permetterci delle cose perchè gli americani si sono fermati, non producono più, non suonano più, altrimenti saremmo in serie Z.
Questa sua affermazione che mi trova perfettamente d'accordo si riflette anche su quella che è la produzione delle foto di jazz in questi ultimi anni.
Questa è una mia umilissima considerazione del tutto personale.
francesco


Beh.... effettivamente, non posso darti torto. Ninfa è un fotografo che esegue prevalentemente scatti in BN. Ha infatti presentato un libro... uno pseudo libro... tutto in BN.

Dico uno pseudo libro, nel senso che non si trattava un libro vero e proprio ma di una raccolta di stampe dal formato poco più grande del 30x45 separate da carta velina per preservarle. L'idea a mio avviso è buona in quanto è anche una maniera efficace per poter "condividere" queste foto con chi magari ne ha una certa predilezione.

Parlava di Roccella Jonica, per cui ho un attimino creduto potessi averlo incontrato. Alla fine, gli ho chiesto espressamente il perchè della sua scelta circa il BN per il libro. Lui molto cordialmente mi ha risposto con due motivazioni:

1. perchè in pratica "proviene" dal mondo del BN, dalla camera oscura e ultimamente dalla cosiddetta "camera chiara" che con mio grande stupore, visto i precedenti, non ha assolutamente minimizzato; (e fino quì sono più che in accordo con lui)

2. ha praticamente affermato che il BN nel Jazz è più espressivo e lascia più spazio all'immaginazione.......

su quest'ultimo punto non sono molto daccordo. Il Jazz è colore! Hai tu stesso parlato del tamburello di Marzuok Mejri, che pur non conoscendo, credo che si tratti proprio di una forte espressione di "colore musicale"....
Sia chiaro: non disdegno assolutamente il BN... anzi.... ma ritengo che per essere innovativi, il colore, specie oggi con il digitale, sia un linguaggio fondamentale e universale per "raccontare" questa musica.
Contrariamente a Rava, ha anche detto che noi in Italia, per quanto attiene questo genere fotografico siamo ancora un pochettino indietro.... ma credo più che altro siano punti di vista, dal momento che si era appena fatta menzione di fotografi americani di un certo... tempo!

saluti e grazie per la visita! wink.gif
francescotruono@tiscali.it
QUOTE(carmine_col @ Jun 26 2009, 01:15 PM) *
Beh.... effettivamente, non posso darti torto. Ninfa è un fotografo che esegue prevalentemente scatti in BN. Ha infatti presentato un libro... uno pseudo libro... tutto in BN.

Dico uno pseudo libro, nel senso che non si trattava un libro vero e proprio ma di una raccolta di stampe dal formato poco più grande del 30x45 separate da carta velina per preservarle. L'idea a mio avviso è buona in quanto è anche una maniera efficace per poter "condividere" queste foto con chi magari ne ha una certa predilezione.

Parlava di Roccella Jonica, per cui ho un attimino creduto potessi averlo incontrato. Alla fine, gli ho chiesto espressamente il perchè della sua scelta circa il BN per il libro. Lui molto cordialmente mi ha risposto con due motivazioni:

1. perchè in pratica "proviene" dal mondo del BN, dalla camera oscura e ultimamente dalla cosiddetta "camera chiara" che con mio grande stupore, visto i precedenti, non ha assolutamente minimizzato; (e fino quì sono più che in accordo con lui)

2. ha praticamente affermato che il BN nel Jazz è più espressivo e lascia più spazio all'immaginazione.......

su quest'ultimo punto non sono molto daccordo. Il Jazz è colore! Hai tu stesso parlato del tamburello di Marzuok Mejri, che pur non conoscendo, credo che si tratti proprio di una forte espressione di "colore musicale"....
Sia chiaro: non disdegno assolutamente il BN... anzi.... ma ritengo che per essere innovativi, il colore, specie oggi con il digitale, sia un linguaggio fondamentale e universale per "raccontare" questa musica.
Contrariamente a Rava, ha anche detto che noi in Italia, per quanto attiene questo genere fotografico siamo ancora un pochettino indietro.... ma credo più che altro siano punti di vista, dal momento che si era appena fatta menzione di fotografi americani di un certo... tempo!

saluti e grazie per la visita! wink.gif



Bianco e nero.
Colore.
Che senso ha discutere su queste inutili cose.
Per me ha senso discutere su quello che è l' immagine e sull' emozione che essa riesce a darti.
Come ho cominciato a mettere su internet e a fare mostre mi si guardava con la puzza sotto il naso.
Foto di Jazz a colori ........?
Si foto di Jazz a colori, non è mica vietato.
Solo che in tanti poi vedendole stampate ci hanno sbattuto la testa.
Il sangue è rosso,lo stesso dicasi per la passione.
Potrei parlarne all' infinito ma mi fermo quì.
Ps
Sono stato in America al festival più grande del mondo e alla casa del blues a new orleans.
Ho visto come lavorano i fotografi americani.......coi flash sparati in faccia ai musicisti.
Ho visto su Sky come lavorava Claxton, credo si scriva così, considerato il più grande fotografo americano di Jazz.
Si faceva montare un palco con tutti gli strumenti, poi creava un vero e proprio set fotografico ed aveva l' assistente che gli cambiava le ottiche e gli passava le macchine pronte.
Quando era più giovane usava quelle macchinone americane con i flash, arrivava sotto i musicisti e sparava " tonnellate " di luce.
Non hanno niente da insegnarci.
Personalmente mi faccio un " xxx " così sotto un palco e durante i sound check.
Scatto a colori e me ne vanto,
francesco
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