francescotruono@tiscali.it
Jun 16 2009, 10:05 PM
QUOTE(carmine_col @ Jun 16 2009, 10:30 PM)

Si parla di spettacolo, spero solo di non andare troppo of-topic, ma qualche appunto mi preme farlo.
Le “immagini†prodotte tipicamente durante i concerti Jazz, non sono proprio così immediate da interpretare (non voglio sminuire nessuno, sia chiaro) prevalentemente a causa della “poca conoscenza†o notorietà degli artisti rappresentati alla massa….certamente una foto ben definita risulterebbe comprensibile, ma qualche particolare ripreso in un contesto un po’ diverso con un taglio “insolito†probabilmente potrebbe essere fuorviante. Conoscere i personaggi, la loro musica e nei casi più fortunati il loro modo di essere è probabilmente la maniera vincente per poterli raffigurare.
Tanto per restare in tema di “influenze†una foto “normale†a mio avviso resta fine a se stessa; il fatto di ricercare il particolare più insolito e rappresentarlo “fuori†dalle normali regole della composizione e quando possibile anche da una più accurata esposizione, resta un fattore per me molto stimolante. A parte il fatto che conoscendo bene Maria Pia, sarai concorde con me che anche un gesto della sua mano fa Jazz, una sua espressione “estrema†fa musica e di conseguenza emozione (cosa più importante).
Per quanto attiene ai giudizi, almeno secondo me, hanno la loro importanza, molte volte aiutano riflettere e magari anche a ritrovarsi. Resta scontato che bisogna sempre stare attenti al pulpito dalla quale proviene la “predicaâ€, ma ti assicuro che non sempre, ma ogni tanto, la famosa “pacca sulla spallaâ€, ti stimola, di da quell’entusiasmo necessario per pensare che forse non è del tutto sbagliato quello che stai facendo e che quindi alacremente devi continuare il tuo lavoro. Testimonianza ne sono anche le mail di ringraziamento che parecchi artisti mi hanno inviato quando hanno visionato gli scatti. E questo ti garantisco che per me, nel mio piccolo è davvero tanto.
Per quanto attiene i giudizi degli editori, anche qui se ne potrebbe discutere a lungo, ma sono loro che molto spesso, purtroppo, fanno da ago della bilancia anche se molte volte non mi trovano in linea con le preferenze accordate… ma questo non è luogo di polemiche anche se qualche convinzione resta ben ferma nel mio modo di pensarla a riguardo di questo mondo.
In fotografia moltissimo è stato già fatto, già visto…. Incredibile ma vero!
E’ veramente difficile trovare un proprio linguaggio, una propria espressività, che riesca ad emergere e a farsi riconoscere a livello un po’ più generale.
Per me va bene così, la fotografia per me resta e resterà una grande passione, un modo per fuggire da una quotidianità negativa spesso logorante e ritrovarmi in un luogo, dove libero, posso provare ad tirar fuori quello che sento e che soprattutto vedo.
Piccole soddisfazioni sono arrivate, magari ne arriveranno altre non posso saperlo, pazienterò e continuerò a percorrere il mio sentiero come ho fatto fino ad oggi con una certa continuità favorita dal fatto che comunque ho dalla mia una ancestrale predilezione per questo tipo di musica. E comunque sia, in tutto questo c’è un fattore per me di importanza assoluta: mi diverto davvero un sacco…..
A presto!

La passione è la prima cosa che mi ha fatto fare i primi passi nel mondo del Jazz.
Personalmente ho dato molto a questo mondo che amo ed in cambio devo dire la verità ho ricevuto tanto.
Non in ordine economico ma di gratificazioni e visibilità devo dire la verità tantissimo.
Eppure non scorderò mai le litigate con Luciano Vanni editore di Jazzit quando gli inviavo foto tutte storte o particolari belli ma di difficile collocazione all' interno di una rivista.
Ricordo i primi tempi quando tutti deridevano e mi guardavano come se fosse arrivato lo " scemo " del villaggio ".
Già per il semplice fatto di usare il colore mi si guardava quasi schifato.
Ed io zitto senza dire niente, senza avere neanche una pacca sulla spalla, andavo per la mia strada ad inseguire i miei " sogni ".
La peggiore genia che ho trovato sulla mia strada sono stati i fotografi di jazz.
Tutti lì tristi, pronti ad ogni scatto a tentare di prendere il premio Pulitzer ( spero si scriva così ).
Adesso le cose sono un pò cambiate.
Adesso in molti mi cercano.
Adesso in tanti mi imitano.
Ecco perchè ti dico non guardare in faccia nessuno, vai per la tua strada, cerca un tuo modo di essere.
francesco
Ps
Io ho fatto, non so se bene o male, tutto da solo senza l' aiuto di nessuno.