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Claudio Orlando
...un certo genere di foto rende più e meglio in B.N. che a colori?
Mi capita spesso di leggere, a margine dei commenti, questa frase: la foto non sarebbe male ma con un bel B.N. renderebbe di più.

Ora, a me che piace molto fotografare direttamente in B.N. con pellicole datate come il sottoscritto cerotto.gif , la cosa riesce quasi incomprensibile. Non me ne vogliate ma secondo il mio parere per scattare in B.N. è necessario cominciare a vedere in B.N., certamente con le dovute eccezioni ma sono convinto che una foto che si voglia scattare o convertire in B.N. debba essere prima vista e pensata in B.N.

Che ne pensate?
nuvolarossa
Claudio, secondo me hai colto il succo della questione...
Molti dei fotografi "datati" come te rolleyes.gif hanno il pregio di riuscire a "vedere" in bianco e nero. Ho un amico, meno datato di te (ha la mia età), che ha il tuo solito pregio, ma ha il difetto di non riuscire a vedere "a colori"... Infatti, pur essendo bravissimo nella nobile tecnica argentica del bianco e nero, sia in fase di scatto che di stampa, nella foto a colori non ottiene i soliti risultati.
Pensa che riesce in quello che torna difficilissimo a me, riuscire a vedere in uno scatto a colori su quale canale della luminosità agire per ottenere i vari risultati, riuscire a vedere immediatamente una dominante e come fare per eliminarla... Il problema per lui sta nel trovare i comandi giusti su PS cerotto.gif ... Sembra quasi abbiate il solito dna...

Comunque credo che tu abbia ragione, la foto in bianco e nero va vista prima, non dopo lo scatto....
Claudio Orlando
Grazie Stefano per la partecipazione Pollice.gif . Queste sezioni sono un po'...come dire...disertate!?
Vorrei aggiungere allora una provocazione che poi era alla base della discussione. Secondo te, c'è davvero qualcuno che è convinto che una foto fiacca nei contenuti, possa avere nuova vita e soprattutto nuovo slancio e impatto visivo, solo perchè convertita in B.N.? A me la cosa, non vorrei mancare di rispetto a nessuno, diverte moltissimo. Sembra quasi che l'impatto dello scatto sia demandato, non al contenuto dell'opera, ma alla sua presentazione bi o multitonale. Alla fine sembra che passi il messaggio: "Lo scatto è scarsino? Convertilo in B.N.!!! Vedrai che successone!" laugh.gif... ohmy.gif
davidebaroni
Claudio, sul fatto della "pre-visualizzazione" in BN hai perfettamente ragione. Certo, può capitare ogni tanto, molto raramente, che una foto "pensata" a colori si riveli "in realtà" un buon BN (o, sempliemente, migliore in BN). Ma è raro... molto raro, secondo me. smile.gif
Il BN va "visto" prima. Non foss'altro perché colori diversi possono avere densità simili, e quindi risultare in un grigio simile. O perché, proprio in funzione di questo, occorre pensare prima l'eventuale filtraggio (giallo? Arancio? Rosso? Come?) e conoscere il risultato di quel filtraggio sui vari colori che compongono l'immagine. O per una infinità di altri motivi.

E dico questo, anche, come uno che fatica a vedere in BN... anche se l'ho usato, eccome, soprattutto ai tempi della pellicola. smile.gif

E rispondo anche alla tua altra domanda... Sì, c'é davvero chi è convinto che "una foto fiacca nei contenuti, possa avere nuova vita e soprattutto nuovo slancio e impatto visivo, solo perchè convertita in B.N.". Ora... una cosa é convertire un buono scatto a colori in un buon bianconero... ma convertire uno scatto scadente dal colore al BN non credo proprio che porti a una clamorosa rivalutazione dello scatto stesso. smile.gif

Ciao,
Davide
Giorgio Baruffi
ah beh, sono anche io convinto che molti sposino il concetto: in bianco e nero ha più forza, è più comunicativa...


pare proprio che gli scatti per così dire "intimistici", introspettivi, con valenza di denuncia ecc. ecc. (cioè gli scatti più "seri" o seriosi) si debbano fare esclusivamente in bianco e nero... probabilmente perchè non si è distratti dai colori dico io, ma un conto è appunto pensare e vedere in b/n, un conto è farlo successivamente.

spesso con il b/n si nascondono alcuni difetti, recuperi di rumore nei crop spinti (diventa "grana"), alte luci pelate ecc. ecc.

non nascondo che anche io sono stato fra quelli che, dopo aver visto lo scatto a colori sul pc, lo hanno trasformato in b/n, forse proprio per i motivi che ho citato sopra.
Ora però lo faccio molto meno, a meno che, appunto come dici tu, lo decida sul campo, prima di fare click.
Claudio Orlando
Ringrazio molto Davide e Giorgio per la loro partecipazione wink.gif

QUOTE
ma convertire uno scatto scadente dal colore al BN non credo proprio che porti a una clamorosa rivalutazione dello scatto stesso.


QUOTE
...pare proprio che gli scatti per così dire "intimistici", introspettivi, con valenza di denuncia ecc. ecc. (cioè gli scatti più "seri" o seriosi) si debbano fare esclusivamente in bianco e nero... probabilmente perchè non si è distratti dai colori


A margine di queste due frasi vorrei aggiungere la massima di un fotografo che, per il mio modo di intendere il colore, mi è stata di grande aiuto nel capire alcune cose: "Dopo tanta esperienza in B.N. mi sentivo finalmente pronto per affrontare IL COLORE." Questo personaggio è Ernst Haas.
Io credo che lui volesse intendere che, come dice Giorgio, il colore può aiutare a distrarre dal contenuto che invece dovrebbe essere sempre presente, nei limiti del possibile, in una foto. Dopo una lunga gavetta nel B.N. in cui, l'unica cosa che conta (o dovrebbe contare) è proprio il contenuto, il passaggio al colore dovrebbe essere solo un'evoluzione, o meglio un completamento del proprio percorso.

grazie.gif
Luca Moi
Intanto un saluto a tutti e complimenti a Claudio per la domanda interessante.

A mio parere l'affermazione di partenza è corretta, occorrerebbe cioè previsualizzare la foto in bianco e nero prima dello scatto, ma sinceramente per quanto mi riguarda, avendo iniziato a fotografare con una compatta digitale, trovo la cosa tutt'altro che semplice e immediata.

La foto in bianco e nero, avendo gioco forza meno elementi di quella a colori, deve puntare maggiormente sulla essenzialità nella scelta del soggetto, dell'illuminazione, dei contrasti e della composizione, ovvero richiede a mio parere una maggiore esperienza e capacità da parte del fotografo, in quanto l'essenzialità, la semplificazione, il "saper togliere" il più possibile dall'inquadratura per cogliere l'essenziale, appunto, sono tutte doti che si affinano con il tempo e con l'esercizio.

Allo stesso tempo, credo che un utile esercizio, per chi scatta in digiitale, possa essere quello di provare a convertire i nostri vecchi scatti in bianco e nero (ovviamente in maniera automatizzata e per forza di cose, ahimè, standardizzata), per cercare di ragionare e capire meglio perchè mai alcune foto siano più interessanti in B&W piuttosto che a colori.
Claudio Orlando
Ciao Luca. Un salutone!!! wink.gif
miz
Premetto che non ho letto tutta la discussione, ma un po' qui e un po' la, vado di corsa e mi riservo di farlo con calma più tardi o domani.

Perchè spesso si pensa che un certo genere di foto renda di più in bianco e nero? Io credo che è un fatto culturale: i reportage di guerra, il fotogiornalismo, la foto di strada in genere (e ci si potrebbe riallacciare all'altra discussione) per anni sono stati fondamentalmente in bianco/nero. Era più importante il messaggio che la "bellezza" dello scatto, i colori non servivano a descrivere una situazione, spesso i colori avrebbero reso troppo dura una foto. Poi era più veloce lavorare un bianco/nero, si arrivava di corsa in redazione con le foto appena stampate, in proprio o il qualche laboratorio specializzato fondamentalmente in "sviluppo e stampa di corsa...", i giornali pubblicavano quasi esclusivamente in bianco/nero.

Quindi ancora oggi si pensa che negli stessi generi un bianco/nero sia più indicativo e "ficcante" di un colore.

A domani per approfondire, questo vuole essere solo un piccolo contributo wink.gif
Claudio Rampini
Quando scatto una foto non la si vede nè in B/N, nè a colori, c'è solo un'inquadratura che cerco di cogliere senza troppi pensieri. Ovviamente, quando usavo le pellicole il tutto era fortemente condizionato dal materiale sensibile a disposizione, a volte mi sentivo più portato al B/N, altre volte più a colore. Oppure semplicemente mi portavo dietro due corpi caricati con pellicole diverse per avere maggiore scelta. Con il digitale, grazie al cielo, si ha più libertà, anche se questo non sempre si traduce in una maggiore qualità delle foto. Con il digitale c'è molta più spontaneità e più voglia di "osare", ma c'è anche più rischio di cadere nella banalità. Mi capita abbastanza spesso, anche dopo anni, di convertire un fotogramma digitale nato a colori in B/N, semplicemente per un bisogno di essenzialità, se non altro mettere alla prova quello scatto e tentare di valorizzarne gli aspetti salienti. Per me il momento della fotografia è prima di tutto un pensiero che si affaccia improvvisamente, l'aspetto tecnico viene è in secondo piano. Se pensassi ad una foto "vedendo" in B/N o a colori finirei con il lasciar perdere. E' pur vero che alcuni grandi maestri della fotografia ci hanno insegnato a "vedere" in B/N, ma questa è una fase del tutto preliminare che definirei "scolastica" o di apprendimento, giusto per prendere confidenza con la fotografia, il difficile è conoscere la luce.
Claudio Orlando
Grazie per il tuo contributo claudio60. Devo dire che ho un approccio del tutto diverso dal tuo. Ad esempio non sono mai uscito con due corpi caricati con pellicole diverse. Semmai stessa pellicola ma con corpi con su montate ottiche diverse e complementari.
Anche oggi, se e quando esco con la digitale (cosa abbastanza rara) la tengo nel tascapane laugh.gif . Scherzi a parte, non concordo neanche con questa frase:
QUOTE
E' pur vero che alcuni grandi maestri della fotografia ci hanno insegnato a "vedere" in B/N, ma questa è una fase del tutto preliminare che definirei "scolastica" o di apprendimento, giusto per prendere confidenza con la fotografia,

Che personalmente ribalto completamente. Vedere in B.N. è un punto d'arrivo dopo un periodo in cui si scattano foto, osando come dici tu, a tutto e a tutti per poi, tentare a posteriori una conversione per vedere l'effetto che fa. Dico questo perchè se è davvero del contenuto che ti preoccupi sopra ogni altra cosa, giustamente aggiungo io, devi tener conto anche dei diversi approcci che ognuno di noi ha o può avere.
Per esempio quando dici:
QUOTE
. Per me il momento della fotografia è prima di tutto un pensiero che si affaccia improvvisamente, l'aspetto tecnico viene è in secondo piano

se ne potrebbe dedurre che il tuo modo di fotografare è del tutto casuale e che si fonda soprattutto sulla scena che ti viene incontro e che ti emoziona (la tecnica ovviamente viene solo in supporto). Del tutto normale e corretto. Devi però tener conto che c'è invece chi esce con un ben preciso e ponderato progetto in testa e da quel momento ricerca solo ed esclusivamente inquadrature che possano esprime quel che ha in mente. E' una limitazione? Può darsi. Secondo il mio modo di intendere no, ma ovviamente è solo un modo diverso di approcciare la passione. Senza classifiche.
Claudio Rampini
Esattamente, Claudio, il mio modo di fotografare è del tutto casuale perchè quando esco in strada non ho la minima idea di ciò che mi troverò davanti. Sono curioso di scoprire nuove cose, se già so cosa mi aspetta, dov'è la scoperta. In effetti non amo minimamente la foto "costruita" perchè mi ribello intimamente al pensiero preconcetto che spesso viene fatto passare come "colto al volo". Ovviamente questo vale per il genere della "strada", per gli altri generi fotografici è richiesta una pur minima progettualità. Che poi il B/N sia un punto di partenza o un punto di arrivo, mi consola il fatto che mai come in questo caso gli estremi si tocchino.
Claudio Orlando
QUOTE(claudio60 @ May 24 2009, 01:19 PM) *
Esattamente, Claudio, il mio modo di fotografare è del tutto casuale perchè quando esco in strada non ho la minima idea di ciò che mi troverò davanti. Sono curioso di scoprire nuove cose, se già so cosa mi aspetta, dov'è la scoperta. In effetti non amo minimamente la foto "costruita" perchè mi ribello intimamente al pensiero preconcetto che spesso viene fatto passare come "colto al volo". Ovviamente questo vale per il genere della "strada", per gli altri generi fotografici è richiesta una pur minima progettualità.


Credo proprio di non essermi spiegato hmmm.gif
Secondo me, uscire con un progetto, non significa ricercare foto ed inquadrature che si siano già pensate. Significa solamente ricercare quelle foto che possano essere funzionali al progetto stesso. C'è molta differenza. Certamente la ricerca è e si basa su cose nuove! Ma comunque se non si cerca non si scopre. Trovo grande soddisfazione proprio nel ricercare una foto che esprima un concetto e trovarla nel momento in cui meno me lo aspetto e soprattutto con soggetti inusuali ed inaspettati. Rifuggo la foto costruita a tavolino o sul campo, ciò non toglie che, se ho in mente, per esempio, una ricerca sul cambiamento di costume nelle popolazioni di etnie diverse che vengono a contatto fra di loro (uno dei miei progetti attuali), una foto come questa, non è certamente pensata prima ma, nel momento che ti si presenta davanti, capisci subito che è quello ciò che cercavi Lampadina.gif

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali. Ingrandimento full detail : 267.7 KB
Claudio Rampini
Claudio, io parlavo della mia esperienza, ma sono contento di vedere che la pensi come me. Penso si dovrebbe discutere di più circa la "intenzione" nella fotografia.
Claudio Orlando
QUOTE(claudio60 @ May 24 2009, 03:45 PM) *
Penso si dovrebbe discutere di più circa la "intenzione" nella fotografia.


Ne sono convinto anch'io Pollice.gif

grazie.gif
Ataxta_Xyroj
QUOTE(Giorgio Baruffi @ May 18 2009, 04:34 PM) *
ah beh, sono anche io convinto che molti sposino il concetto: in bianco e nero ha più forza, è più comunicativa...
pare proprio che gli scatti per così dire "intimistici", introspettivi, con valenza di denuncia ecc. ecc. (cioè gli scatti più "seri" o seriosi) si debbano fare esclusivamente in bianco e nero...

[...]

spesso con il b/n si nascondono alcuni difetti, recuperi di rumore nei crop spinti (diventa "grana"), alte luci pelate ecc. ecc.

non nascondo che anche io sono stato fra quelli che, dopo aver visto lo scatto a colori sul pc, lo hanno trasformato in b/n, forse proprio per i motivi che ho citato sopra.
Ora però lo faccio molto meno, a meno che, appunto come dici tu, lo decida sul campo, prima di fare click.



L'aspetto ''eliminazione di alcune imperfezioni" è indiscutibile, ovvio che dipende sempre da caso a caso.

Tuttavia penso che sia solo un retaggio culturale costituito dal fatto che la foto nasce in bianco e nero e quindi siamo portati al rispetto per quella che adesso è una tecnica !

QUOTE(Claudio Orlando @ May 18 2009, 08:17 PM) *
A margine di queste due frasi vorrei aggiungere la massima di un fotografo che, per il mio modo di intendere il colore, mi è stata di grande aiuto nel capire alcune cose: "Dopo tanta esperienza in B.N. mi sentivo finalmente pronto per affrontare IL COLORE." Questo personaggio è Ernst Haas.



Esattemente ... è il ripercorrere la storia dell'uomo attraverso la propria storia personale.


QUOTE(claudio60 @ May 24 2009, 02:35 AM) *
Quando scatto una foto non la si vede nè in B/N, nè a colori, c'è solo un'inquadratura che cerco di cogliere senza troppi pensieri. Ovviamente, quando usavo le pellicole il tutto era fortemente condizionato dal materiale sensibile a disposizione, a volte mi sentivo più portato al B/N, altre volte più a colore. Oppure semplicemente mi portavo dietro due corpi caricati con pellicole diverse per avere maggiore scelta.

[..]

Per me il momento della fotografia è prima di tutto un pensiero che si affaccia improvvisamente, l'aspetto tecnico viene è in secondo piano.

[..]

.. il difficile è conoscere la luce.


Cavolo lo facevo da ragazzino con le macchinette, una bn una a colori e mi divertivo un sacco !

Un'istante in cui 'la vedi' in un modo solo 'tuo', commuovente, senti il bisogno di esprimere quell'attimo fortunato, e dimentichi tutto, la tecnica, le luci, e pure come hai impostato la macchina ..

Se sei fortunato fotografi un carattere, un'anima in chiaro, una bambino .. poi ci sarà un braccio mosso, un passante, un dettaglio sbagliato, ma la rifaresti cento volte, se solo ne avessi ancora la possibilità ....

Ciao a tutti, Davide.
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