QUOTE(Giorgio Baruffi @ May 18 2009, 04:34 PM)

ah beh, sono anche io convinto che molti sposino il concetto: in bianco e nero ha più forza, è più comunicativa...
pare proprio che gli scatti per così dire "intimistici", introspettivi, con valenza di denuncia ecc. ecc. (cioè gli scatti più "seri" o seriosi) si debbano fare esclusivamente in bianco e nero...
[...]
spesso con il b/n si nascondono alcuni difetti, recuperi di rumore nei crop spinti (diventa "grana"), alte luci pelate ecc. ecc.
non nascondo che anche io sono stato fra quelli che, dopo aver visto lo scatto a colori sul pc, lo hanno trasformato in b/n, forse proprio per i motivi che ho citato sopra.
Ora però lo faccio molto meno, a meno che, appunto come dici tu, lo decida sul campo, prima di fare click.
L'aspetto ''eliminazione di alcune imperfezioni" è indiscutibile, ovvio che dipende sempre da caso a caso.
Tuttavia penso che sia solo un retaggio culturale costituito dal fatto che la foto nasce in bianco e nero e quindi siamo portati al rispetto per quella che adesso è una tecnica !
QUOTE(Claudio Orlando @ May 18 2009, 08:17 PM)

A margine di queste due frasi vorrei aggiungere la massima di un fotografo che, per il mio modo di intendere il colore, mi è stata di grande aiuto nel capire alcune cose: "Dopo tanta esperienza in B.N. mi sentivo finalmente pronto per affrontare IL COLORE." Questo personaggio è Ernst Haas.
Esattemente ... è il ripercorrere la storia dell'uomo attraverso la propria storia personale.
QUOTE(claudio60 @ May 24 2009, 02:35 AM)

Quando scatto una foto non la si vede nè in B/N, nè a colori, c'è solo un'inquadratura che cerco di cogliere senza troppi pensieri. Ovviamente, quando usavo le pellicole il tutto era fortemente condizionato dal materiale sensibile a disposizione, a volte mi sentivo più portato al B/N, altre volte più a colore. Oppure semplicemente mi portavo dietro due corpi caricati con pellicole diverse per avere maggiore scelta.
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Per me il momento della fotografia è prima di tutto un pensiero che si affaccia improvvisamente, l'aspetto tecnico viene è in secondo piano.
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.. il difficile è conoscere la luce.
Cavolo lo facevo da ragazzino con le macchinette, una bn una a colori e mi divertivo un sacco !
Un'istante in cui 'la vedi' in un modo solo 'tuo', commuovente, senti il bisogno di esprimere quell'attimo fortunato, e dimentichi tutto, la tecnica, le luci, e pure come hai impostato la macchina ..
Se sei fortunato fotografi un carattere, un'anima in chiaro, una bambino .. poi ci sarà un braccio mosso, un passante, un dettaglio sbagliato, ma la rifaresti cento volte, se solo ne avessi ancora la possibilità ....
Ciao a tutti, Davide.