Per il ritratto "canonico" sul formato pieno quale è quello della D700 il 50mm è corto, salvo non si tratti di ritratto a figura intera o - al limite - piano americano.
Per un volto a pieno formato, con il 50mm devi avvicinarti troppo al soggetto, che risulterebbe rappresentato poco armonicamente a causa della più evidente enfasi tra le distanze, portando ad un'immagine dal sapore leggermente caricaturale. Peggio ancora, evidentemente, con un grandangolare.
In generale le focali più adatte per il ritratto sul formato 24x36 sono quelle racchiuse nell'intervallo 85-135mm, perchè consentono di riprendere il volto od il mezzobusto da una distanza sufficente ad evitare le deformazioni prospettiche di cui sopra.
Detto questo, comunque, resta il fatto che in determinati ambiti o contesti, in special modo nel reportage, sono ormai comunemente accettate ed anche "gradite" immagini che raffigurano persone riprese anche a distanza relativamente breve con grandangoli o addirittura ultragrandangoli.
Per converso, vi sono anche ritratti eccellenti ottenuti con focali più lunghe (200 ed anche 300mm) dove però il tipico effetto di compressione dei piani, visibilmente più forte rispetto alle focali suggerite, non sempre è gradevole od efficace.
Quindi, se per ritratto "canonico" intendiamo una ripresa che valorizzi al meglio e rispetti l'estetica dei corretti rapporti dimensionali del volto umano, il mediotele 85, 105 o 135 è l'arma migliore.
Quanto alla differenza di costo tra il 50/1.8 ed il 50/1.4, questa rispecchia la normale maggior complessità progettuale e costruttiva delle lenti e degli schemi ottici destinati alle maggiori aperture.
E' normalissimo ottenere un ottimo obiettivo normale f:2,8 con uno schema a 4 lenti tipo tessar, mentre per avere una resa almeno dignitosa con la stessa lunghezza focale ma di luminosità f:1,4 occorrono più lenti (7 o 8) e di superficie ben più ampia maggiore, quindi più corrette per evitare al meglio curvatura di campo, coma ed astigmatismo. Per realizzarle occorrono vetri più pregiati, a bassa o bassissima dispersione e con conseguenti scarti di lavorazione maggiori.
Buona luce