
mattinata impegnativa ... (però ho "visto" una foto da scattare in Piazza del Duomo: devo verificare bene l'orario + opportuno per scattare e poi ..

)
Mi fa piacere che questa discussione abbia suscitato il vostro interesse.
Nelle mie intenzioni non c'era quella di scatenarmi contro la stampa italiana di settore (per queste cose esiste anche la Croce Rossa), ma già che ci siamo mi fa piacere mettere un paio di puntini sulle "i" per darvi il mio punto di vista "comparato" anche alla rivista straniera, ad esempio, che ho citato.
Come dice Bruno, Oasis era una bellisima rivista, interessante anche dal punto di vista didattico. E qui si parla al passato.
Airone .... ne ho una valangata perchè sono stato abbonato per anni. Ho avuto anche la fortuna di partecipare ad un interessante workshop, organizzato dalla rivista, durante il quale ho avuto il piacere e la possibilità di incontrare persone molto pregevoli, dal photo editor di Airone (Lello Piazza) a Cesare Gerolimetto (persona squisita

) da Franca Speranza (della omonima agenzia fotografica Milanese) a Romano Martinis (un "tranquillisimo" fotografo di guerra di una simpatia travolgente) e un sacco di amici simpatici (stile voi) semplicemente appassionati o anche professionisti. Bene, da tutte queste persone "eterogeneamente" coinvolte nel mondo dell'editoria Italiana ho "intuito" che c'era qualcosa che non andava. C'era troppa fretta nel fare le cose nel dover produrre, pubblicizzare e stampare immagini che, secondo me, nel tempo, è andata a scapito della qualità finale del "prodotto": è il solito problema della ricerca unica del profitto (quindi, tutto normale).
Per completezza, l'abbonamento citato è stato "deviato" su un'altra pubblicazione che, nella sua versione Italiana, ha guadagnato molto anche dal punto di vista della qualità fotografica (verificato con multipli confronti diretti con versioni "estere").
E poi mi domando, se siamo tutti "fotografi", perchè facciamo sempre macro e test MTF ? E perchè una volta all'anno (tutti gli anni) ci ricordiamo che esistono il BN e la CO ?
"Reflex" è una tecnologia per la costruzione di corpi fotografici o è solo il "riflesso" che ispira alla scrittura degli articoli del mese ?
Non vado oltre perchè non sono un esperto del settore (e in generale non sono un "esperto"), ma sono sempre più seccato di come vanno le cose, soprattutto a fronte di una disponibilità di fonti "autoctone" d'immagine e competenze specifiche decisamente elevata (non ultimi alcuni dei "soggetti" che bazzicano da queste parti

).
Manca la fantasia (a noi Italiani

?!?) e la voglia di "rischiare" con un po' di innovazioni, motivo per cui, personalmente, ho deciso di far "capire" ai nostri editori che le cose non mi piacciono più così come sono. Che sono da troppo tempo sempre immancabilmente e stancabilmente uguali. L'unico modo che ho per farlo è di andare dritto quando passo davanti all'edicola: mi spiace, ma lo ritengo moralmente doveroso.
Trovo però poco costruttivo dire solo cosa non va, quindi vi dico cosa, secondo me, potrebbe andrebbe meglio.
Rimanendo su OP vi faccio l'esempio di alcune cose che, secondo me, sono decisamente positive:
1) sulla pagina iniziale, dove c'è l'"anagrafica" della rivista, si legge: "OP prenderà in considerazione degli articoli per la publicazione che dovranno essere inviati a ..." !!! Anche con le riviste italiane lo si può fare: provate a verificare i "tempi di risposta" (se vi rispondono...)
2) Immagine del mese/Portfolio: ogni mese vengono pubblicate fino ad otto immagini (BELLE) inviate dai lettori. Una (quella "del mese") viene premiata con premi materiali (stile scanner, zaini, ...), a tutti vengono regalate (ad esempio) delle pellicole e a TUTTI (quelli pubblicati) vengono date 50 sterline (circa 75 neuri) "for the privilege" ... non so se è chiaro !?!? Pagano per il privilegio (loro) di pubblicare una foto MIA. Come in Italia.
3) Non esistono "redattori" ma una serie di collaboratori (alcuni fissi, ovviamente) che sono tutti fotografi, più o meno professionisti. E parlano di fotografia non di apparecchiature (al limite come corollario).
4) La rivista è mensile e, ogni mese, c'è una serie di articoli del tipo "cosa fotografiamo questo mese" / "posti fotogenici in questo mese". Chi scrive questi articoli ? Chiunque sia in grado di proporre qualcosa di interessante. Se volete potete farlo anche voi, il "form" da allegare all'articolo è sulla rivista. Per voi è un privilegio vedere un vostro lavoro stampato ? Forse si, ma lo è anche per loro, che, per un massimo di 10 foto, vi danno 125 sterline (circa 190 neuri).
5) Le prove di macchine, obiettivi vengono fatte (quando serve) MA sul campo ...
Ci sono poi anche tutte le cose che si trovano anche sulle nostre (mostre/ workshop/ comunicati commerciali/ tutorial PS ...).
OK, essendo una rivista scritta in Inglese (ed essendo una delle più prestigiose) ha il notevole vantaggio di avere un bacino d'utenza abbastanza allargato: ma perchè alcune di queste idee non possono essere riciclate dai "nostri", magari con i dovuti ridimensionamenti ?
Quello che balza all'occhio è che la qualità delle immagini (professionali e non) è sempre notevole. Questo significa che la politica che usano è costruttiva nei confronti della cultura dell'immagine. Avete presente la qualità delle foto inviate alle nostre riviste ? ...
Non so, forse abbiamo quello che ci meritiamo, ma secondo me ci meritiamo di più ....
Sono stato molto logorroico, ammetto, vorrei però aggiungere alcune note sul libro e le foto che ho segnalato.
Le foto (alcune presenti anche sul libro come "coreografia") sono scatatte in medio formato e quindi di elevata qualità.
La qualità della stampa del libro è però fuori dal comune: non ho mai visto un tale dettaglio di immagine sulla carta stampata !!!
Grazie anche a voi per le segnalazioni di link e soprattuto libri !!!
Passo e chiudo !
Ciao

Angelo