QUOTE(gfavaretto @ Apr 19 2009, 06:16 PM)

Io sono molto principiante in questo campo... nel gruppo fotografico che frequento per il corso di bianco e nero è ,diciamo così, assunto come standard l'uso della Ilford HP5 plus.
Mi sono incuriosito nel leggere l'affermazione che ho evidenziato. Cosa vuol dire che in qualche caso "deve" essere esposta a 800?
Da quanto ho capito ,esporre e sviluppare una pellicola 400 ASA come fosse una 800 ASA porta ad avere contrasti più marcati, ma quel "deve" mi fa pensare al fatto che ci possano essere situazioni in cui questa tecnica sia funzionale a qualcosa di più del gusto personale..
La tua domanda non solo è molto pertinente ma dimostra che vuoi andare a fondo alle questioni non dando per scontato quanto leggi dal primo che passa. Benissimo
Vi sono sitruazioni o reportage che, per loro natura, hanno bisogno, come dire...di una spinta in più per avere un maggior impatto visivo su chi osserverà poi le foto. Alcune volte ciò, può dipendere dalla drammaticità della scena, altre perchè un reportage, che può essere etnico o di costume, ha necessità di avere negativi già all'origine più contrastati per far sì che la stampa che ne risulterà abbia una scala tonale più compressa. Altre ancora, soprattutto con le nuve tendenze nel B.N., il contrasto talvolta esasperato è utile per far passare un certo concetto o finalizzare un certo messaggio. Da non sottovalutare che, assieme ad un aumento del contrasto, che può comunque essere ottnuto anche per altre vie (vedi un appropriato impiego di una carta di numerazione appropriata), il "tiraggio", così è definito l'esporre per una sensibiliotà maggiore una pellicola e poi sviluppare di conseguenza, ha come conseguenza "collaterale" anche un aumento della grana. Questa partiolarità è spesso utilizzata nelle occasioni più disparate che, oltre comprendere quelle esposte sopra, può essere applicata anche in particolari ritratti o nelle lavorazioni sia in chiave alta che bassa.