Ciao Marcello,
fortunatamente Nippokid ci fornisce lo schema dei percorsi ottici che ci aiuta nei ragionamenti
In realtà piu' che spiegazioni ho dubbi anche io.
Un problema di messa a fuoco con ottiche manuali puo' esistere naturalmente, nello schema vediamo una serie di percorsi che, per produrre un''immagine a fuoco, devono avere degli allineamenti e delle misure di precisione assoluta, chiaro che un disallineamento lungo uno dei percorsi genera un malfunzionamento. Se il percorso del telemetro elettronico non coincide con quello del vetrino potro' avere malfunzionamenti diversi a seconda di quale elemento è disallineato, se è il sensore ad essere disallineato avro' ancora altri problemi.
In un caso come questo descritto da Mofise l'esperienza ci viene incontro mostrandoci quello che accade, ora si tratta di trovare una spiegazione.
Innanzitutto eliminiamo gli errori umani per quanto possibile: ho iniziato a fotografare 22 anni fa, si faceva solo a mano allora, ho usato (ed uso tutt'ora) corpi Pentax ed Hasselblad a fuoco manuale, uso su D200 e D3 ottiche a fuoco manuale come l'85 PC, quando focheggio a mano, anche senza telemetro elettronico, ci prendo praticamente sempre, se sbaglio è questione episodica e certo difficilmente accade se mi ci impegno anche
Quanto segnalato da Mofise corrisponde, nella mia esperienza con la sua macchina, a realtà, con alcune ottiche si focheggia su un punto, si ha la massima nitidezza visiva su quel punto, si ha l'indicazione del telemetro di corretta messa a fuoco, si scatta e l'immagine non è a fuoco. Intendiamoci, non parliamo di metri, ma la cosa è percepibile, magari non su una stampa 12x18, ma lo è a monitor (e non abbiamo fatto stampe importanti su file fuori fuoco).
Ciò che mi lascia perplesso è che un eventuale disallineamento interno alla macchina causerebbe sempre il medesimo difetto nella medesima misura, così non è, alcuni obiettivi presentano il problema, altri assolutamente no. Mi chiedo, il problema risiede nelle singole ottiche? Probabile..., parliamo comunque di ottiche AI o AIs con diversi anni sulle spalle, tuttavia la casistica non è proprio limitatissima. Potrebbe essere un problema di fruizione dell'immagine? Abituati come siamo a vedere gli scatti a monitor, vediamo dettagli di fuoco che dieci anni fa neppure potevamo valutare se non con stampe enormi che in pochi facevano?
Non saprei, non è che sia un problema insormontabile, intendiamoci, chiaro che nessuno compra una D3 per lavorare quotidianamente con il 105 AIs, tuttavia la curiosità di capire cosa accade c'è. Ripeto, il fenomeno è riproducibile e pertanto reale, come questo accada non lo so..., non capisco qual'è il passaggio logico che mi manca per individuare il problema
Ciao
Attilio