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NikonClub.it Community > PRODOTTI NIKON > NIKON F 35mm e Scanner
luigi.fulizio
Salve io sono un fotoamatore ancora alle prime armi .
L'altro giorno ho finito di leggere il bellissimo libretto:
"La biblioteca del fotografo
GUIDA COMPLETA ALLA MACROFOTO
La tecnica, le attrezzature ed i segreti per fotografare a distanza ravvicinata
di John Shaw"

in questa rivista l'autore spiega come tarare l'esposimetro della fotocamera usando il cartoncino grigio 18% e la regola del sole (f16 e t pari agli iso della pellicola danno l'esposizione corretta), affermando che ogni fotocamera ha un suo esposimetro che non è detto sia tarato esattamente come in altre fotocamere. brevemente dice di misurare l'esposizione sul grigio 18% in una bella giornata di sole pieno impostando t/125 e f16 (con pellicola iso 100, o con t pari agli iso della pellicola), e poi cambiare l'impostazione degli iso fin quando non si avra' EV zero.
Questo libro è stato scritto credo a meta ani '80, e mi chiedo se queste considerazioni siano ancora valide. Infatti non mi è mai capitato di leggere in questo forum di problemi riguardanti la taratura del proprio esposimetro.
Grazie infinite a tutti quelli che sapranno dirmi qualcosa in merito.

p.s. in realtà io non ho ancora avuto tempo di verificare come il mio esposimetro legga il grigio 18% in una bella giornata di sole smile.gif
Pegaso
Ciao e benvenuto brindisi.gif !!!
Libretto dry.gif ? a me non era sembrato così "etto" ...
Io sono "cresciuto" (è passato un po' di tempo) con i libri di Shaw che mi hanno entusiasmato per il valore tecnico, la chiarezza e le belle foto. Tieni conto che quando lo leggevo io l'F4 era come la D2 di adesso laugh.gif ...

La tua osservazione è corretta, quel libro è un po' vecchiotto e gli esposimetri oggi creano ben pochi problemi. Comunque alcune regolette (sole a f/16) sono carine da conoscere perchè fanno parte della "storia" della fotografia tongue.gif. Se poi ti potranno essere utili un giorno .... huh.gif dubito !!!

Capire come usare il cartoncino grigio (e come funziona "in linea di principio" l'esposimetro della tua macchina) potrà forse esserti utile in alcune situazioni di luce un po' "complessa".

Vorrei infine farti i complimenti perchè hai iniziato a fotografare con i mezzi (a mio modesto parere) più corretti: un bel libro di tecnica fotografica Pollice.gif Pollice.gif wink.gif

Ciao !
Angelo
sergiobutta
Non è che quello Shaw suggerisce di misurare le distanze a palmi, perchè non si è accorto che hanno inventato il GPS? biggrin.gif biggrin.gif
Bando agli scherzi, la precisione degli esposimetri, la latitudine di posa delle pellicole, la possibilità di agire in postproduzione, non rendono più necessarie tante manovre rudimentali per stabilire una corretta esposizione.
luigi.fulizio
Grazie mille per le risposte. la scorsa settimana ho comperato e iniziato a leggere anche un altro libro della biblioteca del fotografo, sulla foto in bianco e nero. effettivamente è proprio il modo migliore per iniziare a fotografare smile.gif

Claudio Orlando
Conosco bene il libro cui ti riferisci l'ho comprato diversi anni fa insieme ad altri che lo stesso autore ha scritto per la stessa collana...sono libri ben fatti ma che ovviamente oggi lasciano sul campo la loro età!
Tuttavia il conoscere certe regole di base può sempre tornar utile, tipo quella del sole a f/16, in alcune particolari occasioni. Ti faccio un esempio ripreso proprio da uno di quei libri: se devo fotografare un orso al sole, devo sapere che il mio esposimetro avrà una risposta diversa a seconda del''orso che sto fotografando: Grizzly= marrone=tono medio. Beribal=nero=sovraesposizione. Orso polare=bianco=sottoesposizione. La sovra e la sottoesposizione se non corrette in fase di scatto porteranno a letture sbagliate, di quì l'utilità talvolta di "conoscere" sia la risposta esposimetrica a certi toni, sia la regoletta che servirà per correggere.
Per quel che riguarda la taratura dell'esposimetro, la questione secondo me non è da sottovalutare, sia perchè l'autore usava F4, quindi non proprio una ciofega di macchina, sia perchè bisogna imparare a conoscere come la nostra macchina espone nelle varie impostazioni. Io la prova l'ho fatta, fatela anche voi: con macchina sul cavalletto inquadrate quel che volete e poi dopo esservi appuntati i dati di esposizione, passate da program, a priorità dei diaframmi, e poi a quella dei tempi e poi in manuale. Poi incrociate questi risultati esponendo in Matrix, in semispot e poi in spot. Per chi ha il digitale potrà così verificare al momento le differenze di esposizione, per chi usa pellicola ci vorranno un paio di giorni di pazienza ma poi vi assicuro che le sorprese non mancheranno! rolleyes.gif
Quindi: fidarsi dell'esposimetro? In certi casi è bene sapere cosa legge e come per non trovarsi poi a non spiegarsi certi perchè! rolleyes.gif
marcofranceschini
Ciao Luigi
nel titolo avrei specificato "quanto fidarsi dell'esposimentro della propria macchina fotografica" smile.gif .Può sembrare una sottigliezza ma in realtà io mi fido al 100% del mio esposimetro esterno per luce incidente ed un po' meno ,ma la colpa è mia non dell'esposimetro, di quello della macchina fotografica.
Ho parlato di luce incidente perchè nella modalità di lettura della luce riflessa sono troppe le variabili che possono ingannare l'esposimentro e a meno che non si effettui la lettura della luce riflessa su un cartoncino kodak grigio al 18% le possibilità di errore anche minimo sono alte.
Naturalmente questo discorso vale in particolare per le riprese effettuate con pellicole diapositive che non consentono errori di lettura neanche per 1/3 di stop,per la pellicola negativa forse non vale tanto la pena di arrovellarsi sulla precisione degli esposimetri delle macchine data la tolleranza degli errori sopportata da queste emulsioni.

Saluti
Marco
luigi.fulizio
Si hai ragione marco, infatti mi sto rendendo conto che in situazioni di luce complessa decidere tempo e diaframma e riuscire ad ottenere il risultato desiderato non è cosi' banale. e credo che l'esperienza e molte prove ben documentate siano la base di partenza per capire bene come usare la prorpia attrezzatura.
non credo di voler comprare un esposimetro esterno fin che non avro' imparato e fatto la sufficiente esperienza con la mia attuale attrezzatura, ma per curiosità tu quale esposimetro usi e quale consiglieresti?

grazie e ciao

luigi
mauro.yzf@libero.it
Certo che le situazioni per una lettura a luce riflessa sono molte da considerare, a partire dal fatto che danno un risultato gia' solo al tipo di esp. che si usa (cioè dal matrix al semispot allo spot....). Gia' loro sono sufficenti a garantirti risultati differenti. Le varianti sono molte: certo che si', andare a leggere una zona di giusta intensita', al volo e sapere se e quanto correggerla è difficile, nel senso che ci vuole un po' di esperienza. Ma cerchiamo di capire che, inanzitutto, la lettura ca' fatta su cio' che realmente ci interessa, il resto non conta, diciamo che il migior modo di lettura espos. (ma anche il piu' selettivo e difficile) è lo spot, quello che garantisce risultati piu' soddisfacenti.....certo dobbiamo a imparare al volo dove leggere una 'esposizione: tanto per dire il rosso di una lat. di cocacola, il verde acceso del fogliame, il grigio scuro dell'asfalto (non il nero appena fatto....), le zone d'ombra del grigio cemento......sono tutti esempi dove si puo' effettuare una lettura al vole dell'esposimetro della macchina, dove il tono risulta assai simile al 18%, con risultati il piu' delle volte validi. La lettura di uno separato offre sempre il tono 18%, senza doversi preoccupare di evventuali zone di riflesso, le piu' ingannevoli e portano spessisimo alla sottoesposizione......è il piu' rassicurante e valido modo di lettura....ma impariamo da udare al volo quello che ci sta' attorno, per strada...!
Ciao Mauro.
jackfi
QUOTE (mauro.yzf@libero.it @ Sep 9 2004, 06:42 PM)
Certo che le situazioni per una lettura a luce riflessa sono molte da considerare, a partire dal fatto che danno un risultato gia' solo al tipo di esp. che si usa (cioè dal matrix al semispot allo spot....). Gia' loro sono sufficenti a garantirti risultati differenti. Le varianti sono molte: certo che si', andare a leggere una zona di giusta intensita', al volo e sapere se e quanto correggerla è difficile, nel senso che ci vuole un po' di esperienza. Ma cerchiamo di capire che, inanzitutto, la lettura ca' fatta su cio' che realmente ci interessa, il resto non conta, diciamo che il migior modo di lettura espos. (ma anche il piu' selettivo e difficile) è lo spot, quello che garantisce risultati piu' soddisfacenti.....certo dobbiamo a imparare al volo dove leggere una 'esposizione: tanto per dire il rosso di una lat. di cocacola, il verde acceso del fogliame, il grigio scuro dell'asfalto (non il nero appena fatto....), le zone d'ombra del grigio cemento......sono tutti esempi dove si puo' effettuare una lettura al vole dell'esposimetro della macchina, dove il tono risulta assai simile al 18%, con risultati il piu' delle volte validi. La lettura di uno separato offre sempre il tono 18%, senza doversi preoccupare di evventuali zone di riflesso, le piu' ingannevoli e portano spessisimo alla sottoesposizione......è il piu' rassicurante e valido modo di lettura....ma impariamo da udare al volo quello che ci sta' attorno, per strada...!
Ciao Mauro.

QUOTE
il rosso di una lat. di cocacola, il verde acceso del fogliame, il grigio scuro dell'asfalto (non il nero appena fatto....), le zone d'ombra del grigio cemento......sono tutti esempi dove si puo' effettuare una lettura al vole dell'esposimetro della macchina, dove il tono risulta assai simile al 18%, con risultati il piu' delle volte validi.


Cioè se ho capito esponendo su questi materiali d'esempio ottengo lo stesso che esporre su cartoncino grigio 18%?
mauro.yzf@libero.it
In condizioni di luce analoghe si ( al 99%...). Attenzione a non fare della confusione: si da' riferimento al grigio perchè neutro come colore, ma l'intensita' tonale è analoga ad altri colori (tipo quelli citati...come il rosso della latina di cocacola ad esempio....).
L'esposimentro calcola la luce sul tono non sul tipo di colore.....!!
Ciao Mauro.
Lambretta S
Scusate...

Come al solito si tende a generalizzare e divagare...

Fidarsi dell'esposimetro della macchina è come andare a 200 all'ora sull'autostrada fidandosi del battistrada dei pneumatici della nostra vettura...

Che significa questo che prima di andare a 200 all'ora dobbiamo verificare lo stato di usura dei pneumatici... ovvero prima di fidarci dell'esposimetro della nostra fotocamera dobbiamo provarlo...

Il cartoncino grigio Kodak al 18 % ce lo portiamo appresso da quando siamo nati grosso modo %+ %- corrisponde al palmo della nostra mano... quindi in caso di dubbio basta fare una lettura sul nostro palmo della mano avendo cura di sfocare al massimo per ottenere risultati prossimi a quelli che otterremmo usando il famigerato cartoncino... e questa è una...

Altro fattore importante è che l'esposimetro della fotocamera è TTL ovvero Trhough The Lens... cioè legge la luce che passa realmente attraverso la lente... che significa questo e che vantaggi abbiamo... il primo ho visto gente leggere la luce sul carbonchino al sole e poi scattare al soggetto in ombra... ora tutti a dire oh... embe' la mamma dei fessi risulta nel 2004 ancora sempre incinta...

Le belle parole spese a favore dell'esposimetro a luce incidente (che secondo me trova applicazione per lo più in studio e con l'uso dei flash) è bello ma non balla se tra noi è il soggetto c'è un canyon diventa difficile andare a misurare la luce direttamente sul soggetto...

Consideriamo anche che non tutti usano solo il 50ino magari qualcuno usa il 400 mm che facciamo 500 metri a piedi lasciando la fotocamera sul posto andiamo a misurare la luce sul soggetto... così al ritorno non troviamo più la fotocamera e nel frattempo è diventata notte...

La regola vuole che una volta stabilito qual'è il soggetto è fatta la lettura su di esso si faccia molto semplicemente come ha detto Claudio se il soggetto è bianco sottoesponiamo se il soggetto è nero sovraesponiamo... per questo per letture esposimetriche di precisione è opportuno usare lo spot... magari su più zone facendo poi una media compensata sul soggetto... sembra complicato ma se ci riesco io ci riescono tutti...

Per quelli che non hanno lo spot... si può usare la media compensata al centro avendo cura di riempire il fotogramma con il soggetto che ci interessa sempre se questo è abbastanza vicino... se no valgono le considerazioni di cui sopra...

La conclusione è... io non mi fido dell'esposimetro io lo uso la cosa è diversa... in determinate occasioni so che posso utilizzare il matrix e lo uso in altre occasioni so che è necessario usare lo spot e lo uso... in sostanza i risultati li determino io e non la fotocamera e questo anche in completo automatismo... non so se mi sono capito... quindi per chi ha la DSLR giù a leggere i dati EXIF e a ragionare sui risultati... per chi ha una SLR giù con il blocchetto degli appunti e a ragionare sui risultati...

Poi uno può formulare la domanda mi posso fidare del mio cervello oppure no?
mauro.yzf@libero.it
A Lambrè.....sulle tue considerazioni non dico molto se non che la taratura dell'esposimentro delle fotocamere di livello amatoriale solitamente sono in leggera sovraesposizione per dare piu leggibilita' sulle basse luci quindi dare una maggior sicurezza ad evitare la sottoesposizione e indurre meno all'errore....quelle di stampo prof. invece sono all'opposto: tendono ad sottoesporre per dare una maggior saturazione....un po' piu' "spigolose", bisogna stare un po' piu' attenti....questo a grandi linee sulla divisione di due tipologie di macchine ed i loro esposimetri.
L'esposimentro a luce incidente è il miglior modo di lettura della luce perchè a differenza dell'altro non viene influenzato da alcune varianti (tipo i riflessi...), come dire che il risultato è sul tono 18%. Se da un punto di vista amatoriale l'esposimetro sep. non viene considerato (forse perchè difficile considerato una cosa marziana...?...boh..), nel settore prof. viene utilizzato in abbondanza su quasi tutti i settori, se non tutti, dallo studio al servizio matrimoniale alla fotograf. sportiva alla macro alla caccia fotografica ed anche spesso nel reportage.....è sempre al collo del professionista.
Per il discorso delle distanze.....beh....di certo saprai che la misurazione tiene sempre conto della distanza "luce/soggetto" e NON fotocamera/soggetto, quindi se tu ti trovi al di qua' del canyon con un 50ino ed il soggetto è al lato opposto, a meno che tu al sole e lui all'ombra, la lettura che farai con l'esp. sep. ti dara' lo stesso valore che se tu andassi dall'altra parte......ma eviti di farti male nell'attraversata del famigerato canyon.....se sfigatamente l'amico è all'ombra sovraesponi di uno stop e 1/2.......come per la mano....visto che per il tono dell'incarnato bisogna sovraesporre di circa un stop....infine ho qualche dubbio sul fatto di sottoesporre sul bianco e sovraesporre sul nero.......la storia non è propio questa se l'intento è quello di ripristinare i toni originali......di solito per il bianco si recupera sovraesp. di circa 2 stop e 1/2 e per il nero si sottoespone di altrettanti stop......a meno che tu non porti tutto in grigio.
Per lo spot dico che il miglior modo di utilizzare una lettura riflessa, a patto di saperlo usare.....cosa che non sempre se non si ha un minimo di conoscenza della scala tonale.
Ciao Mauro.
Lambretta S
QUOTE (mauro.yzf@libero.it @ Sep 13 2004, 12:01 AM)


A Lambrè.....sulle tue considerazioni non dico molto se non che la taratura dell'esposimentro delle fotocamere di livello amatoriale solitamente sono in leggera sovraesposizione per dare piu leggibilita' sulle basse luci quindi dare una maggior sicurezza ad evitare la sottoesposizione e indurre meno all'errore....quelle di stampo prof. invece sono all'opposto: tendono ad sottoesporre per dare una maggior saturazione....un po' piu' "spigolose", bisogna stare un po' piu' attenti....questo a grandi linee sulla divisione di due tipologie di macchine ed i loro esposimetri.

Appunto ho scritto che bisogna provarlo e annotare i risultati proprio perché ci sono queste variabili, non le ho specificate perché volevo dare agli altri la possibilità di scoprirle da soli, comunque va bene così sono d'accordo...

L'esposimentro a luce incidente è il miglior modo di lettura della luce perchè a differenza dell'altro non viene influenzato da alcune varianti (tipo i riflessi...), come dire che il risultato è sul tono 18%. Se da un punto di vista amatoriale l'esposimetro sep. non viene considerato (forse perchè difficile considerato una cosa marziana...?...boh..), nel settore prof. viene utilizzato in abbondanza su quasi tutti i settori, se non tutti, dallo studio al servizio matrimoniale alla fotograf. sportiva alla macro alla caccia fotografica ed anche spesso nel reportage.....è sempre al collo del professionista.
Per il discorso delle distanze.....beh....di certo saprai che la misurazione tiene sempre conto della distanza "luce/soggetto" e NON fotocamera/soggetto, quindi se tu ti trovi al di qua' del canyon con un 50ino ed il soggetto è al lato opposto, a meno che tu al sole e lui all'ombra, la lettura che farai con l'esp. sep. ti dara' lo stesso valore che se tu andassi dall'altra parte......ma eviti di farti male nell'attraversata del famigerato canyon.....se sfigatamente l'amico è all'ombra sovraesponi di uno stop e 1/2.......come per la mano....visto che per il tono dell'incarnato bisogna sovraesporre di circa un stop....


La luce incidente è quella arriva sul soggetto, quindi non risente della sua riflettenza. È una misura sempre valida ed affidabile e va di solito misurata con un esposimetro esterno puntando dal soggetto verso l'obiettivo (regola del tutto approssimativa e non sempre valida, ma è inutile - per ora - confondere le idee). Si misura così quanta luce arriva sul soggetto, cioè la sua vera illuminazione, e non quanta ne riflette. Sia bene inteso: questa è la "Regola Generale". Il consiglio di puntare l'esposimetro verso la fotocamera parte dal presupposto che ci interessi l'esposizione di ciò che si vede attraverso il mirino della reflex. Come tutte le "Regole Generali" va interpretata con intelligenza, quindi misurando la luce anche in altre direzioni e scegliendo i valori che si ritengono più opportuni per per ottenere l'effetto voluto. Evitate le medie matematiche ed usate il vostro cervello per immaginare l'effetto finale sulla fotografia.

Ripreso da Nadir ovviamente se il soggetto sta dall'altra parte del Canyon diventa difficile applicare il consiglio di utilizzo... comunque trattasi di lana caprina era un'estremizzazione... l'esposimetro a luce incidente è utile non ho detto il contrario semmai poco pratico se si utilizza in condizioni di luce variabile e ogni volta bisogna ripetere le misurazioni... comunque resta un modo di leggere la luce molto preciso... conosco fotoamatori evoluti che ne fanno un utilizzo frequente... nulla in contrario... anzi...

infine ho qualche dubbio sul fatto di sottoesporre sul bianco e sovraesporre sul nero.......la storia non è propio questa se l'intento è quello di ripristinare i toni originali......di solito per il bianco si recupera sovraesp. di circa 2 stop e 1/2 e per il nero si sottoespone di altrettanti stop......a meno che tu non porti tutto in grigio.

Infatti è così con soggetti neri o molto scuri bisogna sottoesporre per soggetti bianchi o molto chiari bisogna sovraesporre... ho dato per buona la risposta di Claudio e non mi sono reso conto che era appunto il contrario... va be' poco male... abbiamo risolto...

Per lo spot dico che il miglior modo di utilizzare una lettura riflessa, a patto di saperlo usare.....cosa che non sempre se non si ha un minimo di conoscenza della scala tonale.

Certamente si non l'ho messo in dubbio anzi mi pare di aver detto che per misurazioni accurate vale la pena di fare anche più letture spot effettuando poi una media compensata sul soggetto (così come scritto su NADIR per evitare appunto medie matematiche che se estremizzate riportano la situazione al Matrix e quindi vanificano la lettura spot ovvero bisogna ragionare con il cervello per sapere cosa si vuole ottenere)... quindi sono più che d'accordo su questo...
Lambretta S
Misurazione della luce riflessa:
Si punta l' esposimetro dalla fotocamera verso il soggetto.
Questo tipo di misurazione non considera le caratteristiche di riflettenza del soggetto.

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Misurazione della luce incidente:
Si punta l'esposimetro dal soggetto verso la fotocamera.
Questo tipo di misurazione elimina qualsiasi problema dovuto alla riflettenza del soggetto.

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Da Nadir disegni di Rino Giardiello © 92




Claudio Orlando
QUOTE (lambretta @ Sep 13 2004, 09:05 AM)


infine ho qualche dubbio sul fatto di sottoesporre sul bianco e sovraesporre sul nero.......la storia non è propio questa se l'intento è quello di ripristinare i toni originali......di solito per il bianco si recupera sovraesp. di circa 2 stop e 1/2 e per il nero si sottoespone di altrettanti stop......a meno che tu non porti tutto in grigio.

Infatti è così con soggetti neri o molto scuri bisogna sottoesporre per soggetti bianchi o molto chiari bisogna sovraesporre... ho dato per buona la risposta di Claudio e non mi sono reso conto che era appunto il contrario... va be' poco male... abbiamo risolto...


Dalle parti mie si dice: gira gira il torso resta in....all'ortolano! laugh.gif

Per togliere i dubbi a Mauro e chiarire a Lambretta.

Io ho detto che l'esposimetro misurando il nero tenderà a sovraesporre e quindi per correggere bisognerà necessariamente sottoesporre (per il bianco ovviamente il contrario).
Lambretta S
QUOTE (Claudio Orlando @ Sep 13 2004, 10:08 AM)
Io ho detto che l'esposimetro misurando il nero tenderà a sovraesporre e quindi per correggere bisognerà necessariamente sottoesporre  (per il bianco ovviamente il contrario).

E scrivi come magni...laugh.gif laugh.gif laugh.gif

Lo sai che poi te devo legge io... me fai impiccia... laugh.gif laugh.gif laugh.gif
marcofranceschini
Saluti a tutti
porto la mi esperienza per ciò che riguarda l'uso dell'esposimetro esterno per luce incidente.
In passato scattavo esclusivamente dia e nonostante una maniacale attenzione nella misurazione spot sulle alte luci qualche decina di fotogrammi toppati (nell'ordine di 1/3 1/2stop) in sovra o sotto esposizione li ritrovavo sempre e sappiamo quanto sia poco tollerante la dia a questo tipo di errori...
Finalmente un giorno mi sono deciso a comprare un Minolta AutoMeterIV (mi pare!!) e la percentuale di letture errate si è abbassata del 99%...le foto non sono migliorate ,ma almeno erano corrette come esposizione!!!
Trovo estremamente comodo effettuare la lettura delle alte luci nel reportage con quell'esposimetro...mi fido ciecamente e se toppo è solo colpa mia....la trovo comodo ,facile e "professionale" (il che non guasta!!!)...ho sempre ritenuto la spesa effettuata per l'esposimetro la più utile fatta da quando fotografo....ma naturalmente è solo la mia opinione....

Ciao
Marco
Lambretta S
Marco mi sa che stai facendo un po' di confusione...

Un conto è l'esposimetro esterno che legge la luce riflessa e un conto è l'esposimetro esterno che legge la luce incidente... anche se alcuni esposimetri esterni più sofisticati (come il tuo per esempio) misurano sia la luce riflessa che la luce incidente...

In genere gli esposimetri a luce incidente sono usati in studio per fornire il diaframma di lavoro con l'illuminazione flash... ovvero posizioni l'esposimetro sul soggetto puntandolo a secondo dell'esigenza o verso la lampada flash o verso la fotocamera o sui pannelli riflettenti in funzione dell'effetto luce che vuoi evidenziare... spari la flashata e leggi il diaframma da impostare sulla fotocamera... all'esterno l'esposimetro con lettura della luce incidente è più complicato da usare... proprio perché a volte il soggetto può essere distante dalla fotocamera e quindi bisogna avere un assistente che fa le misurazioni per noi... l'esposimetro esterno a luce riflessa in questo caso (senza l'assistente) è più pratico da usare... per misure di precisione nel caso dell'esposimetro a luce riflessa trova ampio utilizzo il famoso cartoncino Kodak con riflettanza al 18%...
marcofranceschini
QUOTE (lambretta @ Sep 13 2004, 01:28 PM)
... all'esterno l'esposimetro con lettura della luce incidente è più complicato da usare... proprio perché a volte il soggetto può essere distante dalla fotocamera

Ciao Stefano ti faccio un esempio pratico di come utilizzo in esterni l'esposimetro per luce incidente
user posted image
In questo caso stavo fotografando l'architettura del Campidoglio a Roma,di certo non mi sono arrampicato sull'Altare della Patria per effettuare la mia lettura ,ho semplicemente letto la luce incidente sul muretto che avevo a fianco a me illuminato allo stesso modo dell'altare,impostato tempo e diaframma e scattato, non solo ma finchè non cambia la luce o meglio fino a quando l'alta luce che considero significativa sarà quella illuminata in quel modo dal sole non cambierò più il valore della mia lettura se non come coppia tempo/diaframma...

ciao
Marco
Lambretta S
Va be' Marco perché vicino a te avevi un muretto fatto pressapoco con lo stesso marmo... se non lo stesso... se era di mattoni che facevi andavi trovando un mattone uguale e andiamo no...

Comunque l'esposimetro a luce incidente si usa dal soggetto puntandolo dove interessa nella direzione che interessa... poi se uno riesce in altri modi meglio per lui però non è più una misurazione a luce incidente sul soggetto...
fabrizioferdinandi
ciao a tutti,
una domanda: sabato andrò in barca in laguna e vorrei fare un po' di foto (mi sono gasato e ho addirittura comperato un rullino velvia50 smile.gif ).

Vorrei evitare, come le altre volte che le foto mi venissero sovrasposte. Ho provato a puntare gli oggetti (lontani) e bloccare l'eposizione per fare una foto d'insieme. Ho provato anche a sottoesporre chiudendo il diaframma, ma comunque sovrasposte...dove sbaglio?

Scusate la domanda; la risposta corretta sarebbe prova e riprova finche vengono ma mi capita raramente di andare in barca con la machina fotografica

grazie anticipatamente delle risposte smile.gif

ciao a tutti
fabrizio
fabrizioferdinandi
scusate l'italiano, la prossima volta rileggo prima blink.gif

ciao
ff
Claudio Orlando
Ricordati sempre di una cosa (spero ti possa essere utile nei panorami) Dalle 10 di mattina alle 5 del pomeriggio misura il cielo a nord wink.gif è come avere un cartoncino al 18%.

Se è nuvoloso...è già grigio! laugh.gif
nuvolarossa
QUOTE
Dalle 10 di mattina alle 5 del pomeriggio misura il cielo a nord


Bella questa!!! Allora in kit con l'esposimetro dovrebbero metterci una bussola!!!! laugh.gif laugh.gif laugh.gif
Giuseppe78
QUOTE
Ricordati sempre di una cosa (spero ti possa essere utile nei panorami) Dalle 10 di mattina alle 5 del pomeriggio misura il cielo a nord  è come avere un cartoncino al 18%.


Queste si che sono perle...una chicca del genere vale più di 1000 pagine di manuale...
guru.gif guru.gif guru.gif

Grazie Cla'
Giuseppe78
QUOTE
quindi in caso di dubbio basta fare una lettura sul nostro palmo della mano avendo cura di sfocare al massimo per ottenere risultati prossimi a quelli che otterremmo usando il famigerato cartoncino...


Vale lo stesso discorso di cui sopra...
guru.gif guru.gif guru.gif guru.gif

Grazie Lambre'...
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