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mdj
Con la fotografia digitale sono davvero molteplici le strade per arrivare ad un risultato.

In questo experience ne descrivo una molto semplice, che può essere utilizzata sia con file RAW quanto con i JPG

Pur non essendo esperto di b/n a pellicola, questo metodo mi ha permesso di raggiungere ottimi risultati in stampa (fatta da laboratorio).

Chiunque può aggiungere ulteriori consigli e precisazioni, se lo ritiene opportuno. Ringrazio sin da questo momento chi vorrà partecipare.

Saluti!
_Simone_
non potevi pubblicarlo prima della fine del contest ? così mandavo uno scatto + decente smile.gif

appena ho tempo me lo studio la conversione in b/n mi diverte

grazie per il contributo alla community !
zico53
Mauro, per te ci vorrebbe l'appellativo:Chiarissimo Rettore; come le spieghi tu le cose, mai nessuno. Grazie, soprattutto per aver proposto un metodo semplice da non prendersi la testa a martellate.
Il mio HD è pieni dei tuoi tutorial.
Gabriele Castelli
Guida interessante e chiara come il sole: salvata immatinente biggrin.gif
mdj
QUOTE(zico53 @ Jul 3 2007, 02:58 PM) *


Il mio HD è pieni dei tuoi tutorial.


Bene! Mi fa' piacere!

Allora a Venafro ti interrogo! biggrin.gif laugh.gif

grazie.gif
zico53
Sono preparatissimo!!!!!

Sei un mito Mauro
mi8
un Grazie anche da parte mia...........ce ne vorrebbero di più di tutorial come questo!!
nonnoGG
QUOTE(zico53 @ Jul 3 2007, 02:58 PM) *

Mauro, per te ci vorrebbe l'appellativo:Chiarissimo Rettore; come le spieghi tu le cose, mai nessuno. Grazie, soprattutto per aver proposto un metodo semplice da non prendersi la testa a martellate.
Il mio HD è pieni dei tuoi tutorial.



QUOTE(mdj @ Jul 4 2007, 09:09 AM) *

Bene! Mi fa' piacere!

Allora a Venafro ti interrogo! biggrin.gif laugh.gif

grazie.gif



QUOTE(zico53 @ Jul 4 2007, 06:23 PM) *

Sono preparatissimo!!!!!

Sei un mito Mauro


Confermo : lo Zio Pino è effettivamente moooolto preparato in BW e si vede !

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

... peccato che il fotografo è alle prime armi . biggrin.gif
zico53
Aiuto c'è un'intruso nei miei occhiali!!!! biggrin.gif
nonnoGG
QUOTE(zico53 @ Jul 4 2007, 09:31 PM) *

Aiuto c'è un'intruso nei miei occhiali!!!! biggrin.gif

... uno o una ? tongue.gif
mi8
scusate solo una cosina:
non ho capito se sulle curve devo usare l'auto contrasto e poi agire con i contagocce...o direttamente con il contagocce del bianco e del nero.grazie
nonnoGG
Personalmente preferisco aggiustare la curva a mano, riducendo appena il valore gamma (concavità verso l'alto) e poi passo a verificare il punto di bianco e quello di nero : quasi sempre non servono ritocchi .

Il metodo suggerito da Mauro Minetti (mdj) è semplicemente magistrale, seguilo alla lettera ed il risultato è assicurato .

mi8
si grazie lo sto seguendo alla lettera.......stando a gli step del tutorial non si dovrebbe usare l'auto contrasto sulle curve....giusto???
mdj
QUOTE(mi8 @ Jul 4 2007, 10:04 PM) *

si grazie lo sto seguendo alla lettera.......stando a gli step del tutorial non si dovrebbe usare l'auto contrasto sulle curve....giusto???


giusto!
mi8
...si grazie...adesso che ci penso era anche ovvio..........ho fatto delle prove e devo dire che i risultati mi soddisfano........io postproduco l'immagine a colori come faccio di solito e poi prima della maschera di contrasto uso il tuo metodo per il b/n...ti sembra corretto???
grazie ancora per l'aiuto
mdj
QUOTE(mi8 @ Jul 5 2007, 10:17 AM) *

........io postproduco l'immagine a colori come faccio di solito e poi prima della maschera di contrasto uso il tuo metodo per il b/n...ti sembra corretto???



E' corretto, perchè la maschera di contrasto (secondo la mia esperienza) è sempre l'ultima cosa da applicare.

Personalmente, io non aggiungo mai una maschera di contrasto alle mie immagini quando le voglio stampare. Scatto (sia con DSLR che con Coolpix) con una nitidezza impostata on-camera a +1

La maschera di contrasto, la utilizzo (obbligatoriamente) solo per le immagini da pubblicare sul web che, per via del ridimensionamento, perdono la corretta nitidezza.

Saluti!
mi8
...anche io tendo a non usare la maschera di contrasto per stampe fino 30 x 40 perchè rende l'immagine troppo "digitale", oltre queste dimensioni, avendo una d50 e quindi 6 mp, ho notato che una maschera controllata migliora la sensazione di nitidezza che se va a perdere con l'interpolazione. Ciao grazie e ancora complimenti per il tutorial Pollice.gif
Massimo.Novi
QUOTE(mdj @ Jul 3 2007, 02:19 PM) *

Con la fotografia digitale sono davvero molteplici le strade per arrivare ad un risultato.

In questo experience ne descrivo una molto semplice, che può essere utilizzata sia con file RAW quanto con i JPG

Pur non essendo esperto di b/n a pellicola, questo metodo mi ha permesso di raggiungere ottimi risultati in stampa (fatta da laboratorio).

Chiunque può aggiungere ulteriori consigli e precisazioni, se lo ritiene opportuno. Ringrazio sin da questo momento chi vorrà partecipare.

Saluti!


Ciao

Scusa una domanda: perchè nel tutorial viene consigliato di espandere i valori di istogramma per portarli a 0 (nero) e 255 (bianco)?

Ho interpretato male il procedimento?

Saluti
Mr. Grass
Finalmente una spiegazione chiara ed esauriente , senza inutili paroloni e con le immagini di quello che succede e ti appare sul monitor a farti da guida .

Semplicemente perfetto , un enorme grazie e già in attesa di altri tutorial come questo



Alberto
mdj
QUOTE(manovi @ Jul 5 2007, 12:28 PM) *

Ciao

Scusa una domanda: perchè nel tutorial viene consigliato di espandere i valori di istogramma per portarli a 0 (nero) e 255 (bianco)?


La fotografia in biancoe nero significa, prima di tutto, BIANCO E NERO.

Il procedimento di correzione illustrato, utilizzando il contagocce, serve appunto per determinare dove voglio ottenere il BIANCO e dove voglio ottenere il NERO

Diversamente, l'immagine presenterebbe una dominante grigia che non avrebbe la stessa resa.

Saluti!
Massimo.Novi
QUOTE(mdj @ Jul 5 2007, 02:20 PM) *

La fotografia in biancoe nero significa, prima di tutto, BIANCO E NERO.

Il procedimento di correzione illustrato, utilizzando il contagocce, serve appunto per determinare dove voglio ottenere il BIANCO e dove voglio ottenere il NERO

Diversamente, l'immagine presenterebbe una dominante grigia che non avrebbe la stessa resa.

Saluti!


Ciao

Strano. Solitamente si procede all'inverso proprio per non giungere ai limiti dell'istogramma. Impostare 255 significa usare il bianco della carta e arrivare al limite di saturazione senza aumentare la gamma dinamica registrata. Analogamente per il nero.

Solitamente si blocca il nero su 5-6 e il bianco su 250 o meno, in modo di avere gamma dinamica "reale" anche agli estremi.

Saluti


mdj
QUOTE(manovi @ Jul 5 2007, 02:35 PM) *

Ciao

Strano. Solitamente si procede all'inverso proprio per non giungere ai limiti dell'istogramma. Impostare 255 significa usare il bianco della carta e arrivare al limite di saturazione senza aumentare la gamma dinamica registrata. Analogamente per il nero.

Solitamente si blocca il nero su 5-6 e il bianco su 250 o meno, in modo di avere gamma dinamica "reale" anche agli estremi.

Saluti


Secondo me dipende dai gusti.

Con il mio metodo ottengo dei bianchi che non sono grigi (anche se chiarissimi) ed un contrasto deciso. Chiaramente è importante saper scegliere il punto (con il contagocce) più vicino al valore di 255 per evitare di bruciare le alte luci.

Nell'esempio che allego, la parete sullo sfondo non risultava bianca. Puntando il contagocce su di essa (misurava 249) ho ottenuto quel contrasto, ed il bianco che volevo ottenere.

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

Il contagocce, secondo me, a differenza della regolazione dei livelli, permette di correggere le dominanti.

Ma ripeto, non sono esperto di bianco e nero, e ciò che ho scritto è scaturito dal risultato ottenuto sulle stampe, oltre che per il gusto personale.

I metodi di lavorazione, sono davvero infiniti, e per tutti i gusti.

grazie.gif
Massimo.Novi
Ciao

QUOTE(mdj @ Jul 5 2007, 03:05 PM) *

Secondo me dipende dai gusti.


Ok ma magari consiglierei di specificare ciò nel tutorial altrimenti viene preso come riferimento assoluto e applicabile a QUALSIASI immagine.

QUOTE(mdj @ Jul 5 2007, 03:05 PM) *

Con il mio metodo ottengo dei bianchi che non sono grigi (anche se chiarissimi) ed un contrasto deciso. Chiaramente è importante saper scegliere il punto (con il contagocce) più vicino al valore di 255 per evitare di bruciare le alte luci.

Nell'esempio che allego, la parete sullo sfondo non risultava bianca. Puntando il contagocce su di essa (misurava 249) ho ottenuto quel contrasto, ed il bianco che volevo ottenere.


Con il metodo indicato infatti si "bruciano" grigi molto chiari portandoli verso il bianco di saturazione.

SE è questo il desiderio voluto (tipo solarizzazione o high-key) allora concordo che possa essere una soluzione (anche se operando con le curve viene meglio).

Consiglierei solo (come detto sopra) di chiarire che tale procedimento "satura" zone non bianche in origine (quasi un opposto del recupero alte luci) e non è un procedimento da applicare a QUALSIASI immagine B/N.

QUOTE(mdj @ Jul 5 2007, 03:05 PM) *

Il contagocce, secondo me, a differenza della regolazione dei livelli, permette di correggere le dominanti.


In B/N la dominante è solitamente una componente che può far parte dell'immagine (vedi uso dei filtri colorati in ripresa) e quindi la correzione viaggia su canali diversi da quelli del colore.

QUOTE(mdj @ Jul 5 2007, 03:05 PM) *

... e ciò che ho scritto è scaturito dal risultato ottenuto sulle stampe, oltre che per il gusto personale.

I metodi di lavorazione, sono davvero infiniti, e per tutti i gusti.


Sono d'accordo.

Saluti
mdj
QUOTE(manovi @ Jul 5 2007, 03:33 PM) *

....
Consiglierei solo (come detto sopra) di chiarire che tale procedimento "satura" zone non bianche in origine (quasi un opposto del recupero alte luci) e non è un procedimento da applicare a QUALSIASI immagine B/N.



Nelle conclusioni, a pagina 16, ho infatti scritto:

"Nonostante si possano automatizzare le regolazioni per la conversione (mediante la memorizzazione di un set di lavoro), ritengo sia sempre meglio agire singolarmente su ogni fotografia dal momento che è quasi impossibile realizzare scatti omogenei tra loro, per esposizione, cromia, e luci presenti sulla scena inquadrata.

Quella spiegata è una base di partenza alla quale ognuno è libero di apportare le proprie modifiche, ed aggiunte, per migliorare ulteriormente l’effetto finale, tenendo in considerazione che la fotografia digitale non ha limiti, d’interpretazione soggettiva, quanto di applicazione software."

L'applicazione della regolazione spiegata è infatti adatta solo ad immagini molto simili per quantità di luci ed ombre, e con la stessa esposizione. Ciò non toglie che l'applicazione su immagini discostanti possa abbreviare la procedura, intervenendo solo più sulle curve per una regolazione di piacere o di necessità.

grazie.gif per aver collaborato molto costruttivamente a questa discussione!


Saluti!
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