QUOTE(undertaker @ Jun 12 2007, 06:54 PM)

Ma va ci stupiranno tutti con sensore stabilizzato che lavora in simbiosi con vetro stabilizzato, 4 stop più altri 4 per poter scattare con 8 stop sotto il tempo di sicurezza oppure in modalità active per chi vuole scattare mentre contemporaneamente usa un martello pneumatico :-)
Purtroppo questo non e' probabile. La mia personalissima opinione e' che anzi non sia possibile... le correzioni ottiche di questo tipo non si sommano aritmeticamente, ammesso che si sommino tout court. Molte delle capacita' di correzione di un sistema di tal genere dipendono dalla frequenza a cui puo' rispondere il sistema, e dalla precisione con cui e' in grado di muoversi. La somma di due sistemi, diciamo, identici per precisione e limiti in frequenza di risposta e' un sistema ancora con la STESSA precisione e limiti di frequenza, se non sbaglio (agli ingegneri l'ardua sentenza). Se entrambi richiedono, che so, un millisecondo per reagire, anche la loro somma richiedera' un millisecondo. Un sistema di correzione a due stadi e' senz'altro concepibile (ed anzi usato in altre circostanze, tipo le cosiddette "ottiche adattive" in astronomia) ma di solito i due stadi devono essere concepiti per lavorare assieme e di fatto si dividono i compiti, ad esempio nel nostro caso uno potrebbe correggere le traslazioni e l' altro le rotazioni del campo. Questo potrebbe probabilmente un sistema sommato piu' efficace di quello singolo, ma difficilmente il DOPPIO piu' efficace, mi sa.
Poi sono anche un po' perplesso su di un altro punto: un sensore stabilizzato non e' ancora mai stato montato su di una macchina con i requisiti di resistenza ambientale di una D2/D3 (non penso che le Minolta 5De 7D fossero a quei livelli, o sbaglio?): i test di resistenza a vibrazioni, accelerazioni, variazioni termiche sono assai piu' fetenti che in macchine consumer, e a me un sensore ballerino puzza di delicato.
Vedremo...
L.