Questa terra ha generato personaggi strani, gente con la schiena piegata dal lavoro nelle cave di marmo, ma con un cuore grande, disposti a dare la propria vita per la causa in cui credono, sia essa la Resistenza italiana o la Guerra Civile spagnola.
Una volta all'anno, per il primo maggio, la città si riempie dei colori rossoneri e gli anarchici di tutto il nord Italia si ritrovano qui per la manifestazione e la deposizione delle corone di fiori sulle lapidi dei compagni caduti.
Le parole migliori per definire questi personaggi le ha scritte Leo Ferré nella sua poesia "Gli anarchici", diventata anche canzone. E' proprio sulle sue parole che ho voluto costruire questa specie di Reportage, che (se siete interessati), potete scaricare QUI
"...Non sono l'uno per cento, ma credetemi esistono..."
