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woop
1 bella macchina fotografica digitale
un sogno per alcuni...
un dramma per altri...

con rammarico e stupore posto un significativo fatto di cronaca, che dovrebbe far riflettere sui reali rischi che corriamo tutti noi quando andiamo in certi paesi esteri e ci portiamo dietro una macchina fotografica e atttrezzatura varia.

La polizia colombiana ha arrestato Darwin Guerrero Puello, presunto responsabile materiale dell'omicidio della turista italiana Maurizia Ascoli, uccisa in un agguato a Cartagena dove si trovava in compagnia del marito, Gianbattista Traverso. La donna sarebbe stata uccisa per la sua macchina fotografica digitale. Sono per ora ancora in stato di fermo quattro persone catturate a Cartagena.

La polizia ha fermato l'uomo a Baranquilla, dove già da mercoledì si erano spostate le indagini. I quattro fermati sono ritenuti i complici di Guerrero: avrebbero dovuto infatti rivendere l'equipe di strumenti fotografici rubati alla coppia italiana. Adesso il presunto omicida sarà' sentito dal giudice responsabile delle indagini preliminari a Cartagena per l'eventuale conferma dell'arresto.

Sono intanto ancora gravi le condizioni di Gianbattista Traverso, il marito di Maurizia Ascoli. L'uomo si è aggravato mercoledì ed è in dubbio che possa essere trasferito in Italia. Secondo quanto raccontato al quotidiano "El Universal" dal dottor Raul Moreno Vargas, che l'ha in cura, Traverso avrebbe detto qualcosa parlando "con uno spagnolo stentato e con un forte accento italiano". In particolare avrebbe capito che qualcosa di devastante era accaduto nella sua vita quando ha visto accanto al suo letto d'ospedale non solo i medici, ma anche uno psicologo. "Dottore me lo sentivo" ha detto allo staff della clinica.

Il motivo per cui Maurizia Ascoli ha perso la vita e suo marito sta lottando contro la morte, sarebbe una macchina fotografica. La digitale che la turista italiana aveva con sé. L'omicida fa infatti parte di una banda di ricettatori, dediti al traffico di macchine, telecamere e attrezzatura informatica. A questo portano le indagini della polizia di Cartagena, che ha condotto un'inchiesta a tempo record


mad.gif

quì l'oggetto è aimè una macchina fotografica, il soggetto purtoppo non c'è più...
se i moderatori lo riterranno opportuno, spostate in altra sezione a vostra scelta



cg
Ciao, senza polemica, ma cosa vuol dire questo?
Significa che non si può andare in giro più con niente, che se si vuole fotografare lo si può fare solo in studio oppure con tele pazzeschi dal terrazzo di casa?
Non capisco. Ho girato il mondo e mai avuto problemi di sorta a parte una volta in Sudan e un'altra a Napoli. Questo cosa vuol dire che tutti i sudanesi e i napoletani sono banditi o briganti?
Bisogna sempre e comunque stare attenti quando si gira con dell'attrezzatura, cercare di non dare mai troppo nell'occhio, ma questo è un po' anche il segreto per fare delle belle foto.
Ripeto, senza polemica, sono abbastanza fatalista per certe cose, e penso che quando è ora è ora, e non c'è nulla da fare...
ciao
Carlo
giocoliere
sono daccordo con culodorso (carlo); in certi posti si sa che è pericoloso, quindi basta solo fare un po di attenzione e essere prudenti. IO non lo so come sono andate le cose, ma morire per una macchina fotografica.....mi sembra eccessivo!

Poi non mi sembra il caso di creare del panico, qunati sono andati in posti ancora più pericolosi e sono tornati? mi sembra un po esagerato il tuo intervento woop!
è una mia opinione!
_Simone_
la citazione dice "rivendere l'equipe di strumenti fotografici " non "una macchina fotografica...purtroppo in certi contesti non si può rimanere discreti, i malintenzionati ci saranno sempre, che sia il Sudan, New York oppure Napoli, dove per altro ho girato una settimana con lo zaino in spalla senza nessun problema
dipende dal buon senso di ognuno
Giuseppe Maio
QUOTE(woop @ Feb 16 2007, 11:17 AM) *
...se i moderatori lo riterranno opportuno, spostate in altra sezione a vostra scelta...

Sposto al Bar e "cancello" la doppia pubblicazione...

G.M.
acdonofr
Purtroppo l'episodio gravissimo accaduto in Colombia non è così raro che capiti da quelle parti,diciamo che ha fatto "notizia" in quanto sono stati coinvolti degli italiani.
Sono anni che il nostro Ministero degli Esteri e conesse agenzie collegate invitano gli italiani a porre la massima cautela ed attenzione quando si trovano in vacanza in nazioni a rischio.( Ma quasi sempre gli italiani che si recano in queste nazioni dicono sempre le stesse cose "e proprio a me deve capitare?".....)...
La Colombia è un paese ad altissimo rischio...per di più parliamo di una nazione dove il "guadagno facile" è all'ordine del giorno,dove l'economia oltre alla coltivazione ed esportazione della cocaina...ha ben poco da offrire....
Ecco quindi che dico..non si tratta "del peso di una macchina fotografica digitale"...si tratta di un discorso ben più articolato e profondo.
In questo caso si è trattato di una macchina fotografica digitale...poteva anche essere un orologio d'oro...una collana...o altro..
Il problema è sempre lo stesso "evitare di visitare" nazioni e luoghi dove la vita umana vale meno di una moneta bucata....Nazioni dove le stesse autorità sia politiche che militari, ben poco possono contro lo strapotere del potere occulto ..il potere "dell'illegalità"ciaooooooooooo
matteoganora
Se non fosse stato per la macchina digitale, sarebbe stato per il telefonino, o l'orologio, o gli orecchini, o il portafogli.

Il rpoblema non è la macchina, il problema è la miseria che imperversa in quei paesi... c'è chi reagisce con sacrificio ed umiltà, c'è chi reagisce con atti criminali... come in tutto il mondo del resto.

In alcuni paesi più di altri, bisogna poi fare attenzione a COME si va in giro, evitando di mettersi in situazioni a rischio, o perlomeno con la coscienza che la vita, per qualcuno, vale molto poco.
WalterB61
No!!!!!! Nessuna riflessione e nessun motivo per riflettere. Il mondo è pieno di ladri e di brave persone, quello che è successo in Colombia poteva succedere a Firenze.
Inutile peoccuparsi più di tanto, un minimo di attenzione e basta così.
Poi se accade accade, del resto prima di arrivare in Colombia c'è un viaggio e anche quello potrebbe rivelarsi pericoloso..... praticamente non la finiamo più.
Si prendono le precauzioni del caso e si viaggia con un minimo di attenzione per i pericolo che il viaggio comunque comporta, ma non possiamo farci condizionare.
Del resto conosci il detto...... " Controvento si viaggia ma controc...lo no!!! "
lucaoms
QUOTE(matteoganora @ Feb 16 2007, 12:02 PM) *

Se non fosse stato per la macchina digitale, sarebbe stato per il telefonino, o l'orologio, o gli orecchini, o il portafogli.

Il rpoblema non è la macchina, il problema è la miseria che imperversa in quei paesi... c'è chi reagisce con sacrificio ed umiltà, c'è chi reagisce con atti criminali... come in tutto il mondo del resto.

In alcuni paesi più di altri, bisogna poi fare attenzione a COME si va in giro, evitando di mettersi in situazioni a rischio, o perlomeno con la coscienza che la vita, per qualcuno, vale molto poco.

esatto....
ho visto alcune parti del sud america, chiaramente porto sempre con me la macchina fotografica,ma ragazzi vi assicuro che:
caracas, bogota',san paolo ed altri (questi sono quelli di cui ho avuto esperienza), non solo NON si gira con la macchina digitale, ma neanche con orologi,bracciali, ed amenicoli vari....
il rischio realissimo è:
un delinquente te la porta via (facendosi pochi problemi del modo in cui farlo)
se ti ferma la polizia 8volte su 10 la pretende (se non hai la macchina è l'orologio, piuttosto che il bracciale)come "mazzetta" per ridarti il passaporto....
vuoi fotogrfare i n questi posti:
infradito, maglietta, pantaloncini, una borsa di nylon anonima, ed "esci" la macchina solo all'occorrenza....(molto meglio se si è un gruppo di 3\4)
notturne in questi posti: ho hai la compagnia giusta o....scordatele!!
non dimentichiamoci che una snostra Dslr corrisponde a piu di un anno di alimenti per luna famihglia di questi paesi....
non so quanti a milano/torino/roma potrebbero girare tranquilli con un oggetto che vale 20 stipendi al collo e che si rivende tempo zero...
Luca
Luca
woop
scusate eee...
io volevo solo far riflettere fino a che punto di eccesso si può arrivare, visto che piacci a no la cosa è accaduta realmente a una coppia di Connazionali.
Che poi non vuol dire assolutamente esser d'accordo o non d'accordo con qualcosa (...ma con che cosa si dovrebbe essere o meno d'accordo legendo il mio post???)

la mia riflessione personale è che portare attrezzatura voluminosa e oggetti costosi in viaggi all'estero in luoghi rischiosi, può attirare l'attenzione e favorire aggressioni da cui forse è difficile districarsi. Pertanto sto valutando di rinunciare a certe cose (se non addirittura usare delle compact in certe giornate) a discapito della qualità di alcune delle mie prossime foto.

100 uomini 100 idee




Mirto Luigi
Quando mi sposto per fare foto non vi dico quello che mi porto, minimo mi faranno a pezzettini. Pultroppo i ladri e delinquenti si trovano ovunque come purela brava gente. Tutto dipende dalle situazioni in cui ci si trova.
Io ho girato mezzo mondo per lavoro e per svago, come dicono gli altri bisogna essere discreti nell'esporre l'attrezzatura. Certo se si gira con la D2X con montato il 300 AFS VR f/2,8 c'è poco di essere discreti si vede eccome!!
Salute Gigiclick texano.gif
lhawy
quando la fotografia era analogica, e una cosa da pochi, secondo me il rischio era assai minore, perchè la gente non ci capiva nulla e non sapeva che tra le nostre mani c'erano milioni e milioni di roba..
a volte si deve aver davvero paura a girare da soli.
tembo
Conosco pochissimo l'America Latina, molto meglio l'Africa, che in quanto a miseria e a disperazione non scherza affatto...
Il buon senso dovrebbe indicare quando, come e dove è possibile andare. In genere la popolazione locale è prodiga di consigli e di informazioni, troppo spesso sottovalutate con sufficienza: basterebbe ascoltare....Occorre, a mio avviso, valutare accuratamente anche i rischi e i "privilegi" legati alla vostra condizione di turisti, sempre e comunque identificabilissimi per quanto ci si sforzi di "mimetizzarsi".
- In primo luogo, premesso che la stragrande maggioranza delle persone con cui si avrà a che fare è non solo onestissima, ma si farà anche in quattro per esservi d'aiuto, sappiate che in quanto turista sarete sempre e comunque identificato come un RICCO. Non importa se siete un viaggiatore "zaino e sacco a pelo", se quel viaggio ve lo siete sudato con anni di risparmio. La maggior parte della gente che vi sta attorno campa con l'equivalente giornaliero del costo di una tazzina di caffè da noi (prima che aumentasse), e il viaggio più lungo l'ha fatto a piedi, o in un minibus collettivo strapieno, fino al villaggio più vicino.
- In quanto "ricco", la sparuta ma disperata minoranza di "disonesti" vi identificherà automaticamente come un "bersaglio". Non crediate che un Dslr professionale abbia più mercato di un orologio al quarzo, anzi. la prima non saprebbero a chi "piazzarla", e infatti di solito, in questi casi, sono i ladri a farsi vivi proponendo una sorta di "riscatto". Questo - al di là di altre normali considerazioni di prudenza - dovrebbe indurre a valutare l'opportunità di qualsiasi atto di "resistenza" al furto, alla rapina o allo scippo. L'orologio al quarzo, invece, si vende in dieci minuti e ci si ricavano l'equivalente di 10-20 giorni di lavoro a raccogliere caffè...
- Non pensiate che la vostra condizione di "ricco turista" comporti un rischio maggiore per la vostra incolumità: è vero il contrario. Vengono derubati anche i locali, per poche monete o una vecchia radio. L'uso della violenza nei loro confronti è ben più diffuso e "pesante" rispetto a quanto non avvenga nei confronti degli stranieri. Il perchè è semplice: il poveretto che vive in un sobborgo, si vede entrare in casa i banditi che lo picchiano, lo derubano e magari gli violentano la moglie sa che la sua denuncia verrà archiviata, o andrà ad aumentare il mucchio già altissimo...Un turista aggredito è una pessima pubblicità per un paese che vive anche e soprattutto di turismo, quindi la polizia si darà più da fare, sapendo già con una certa sicurezza dove andare a cercare...Insomma, ad aggredire un turista si rischia molto di più.
Tutto questo non vuol dire ovviamente che ci si deve sentire autorizzati a recarsi in qualunque parte del globo con beata incoscienza, ostentando Rolex d'oro e bigliettoni: solo che un minimo di informazione sulla realtà locale, accompagnata da tanta prudenza e dalla dose necessaria d'umiltà, possono evitare moltissimi problemi. Senza rovinarci la vacanza e il gusto della scoperta.
Diego
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