Facendo alcune foto mi sono reso conto di essere incappato in un colore che non si riesce a riprodurre in foto utilizzando lo spazio colore sRGB.
L'unico modo per ottenere lo stesso colore è usare un altro spazio colore (ProPhoto o Adobe) e intervenire sui controlli di tonalità e luminanza di lightroom.
Però questi diversi spazio-colore funzionano solo su dispositivi che li gestiscono, quindi la foto sul web apparirà sempre del colore sbagliato, infatti così avviene anche sul sito ufficiale del produttore.

Una cosa che mi lascia perplesso è che la fotocamera comunque già alteri il colore allo scatto (scattando in NEF e con qualsiasi profilo colore) mi sarei aspettato un comportamento diverso.

Comunque il colore "incriminato" è il blue miami della Fender, qui la tonalità che si avvicina di più alla realtà in sRGB, ottenuta tramite interventi in lightroom:

Qui invece il colore ottenuto solo con conversione da NEF a JPG (molto diverso dall'originale e così come si presenta anche nel display della Z7):

Nella realtà il colore è molto più bello, molto vivo e brillante, con una bella tonalità turchese - acqua marina.

Per caso qualcuno ha avuto gli stessi problemi? E se si, che rimedi ha adottato?

Era capitato anche a me durante una serie di scatti a scarpe fatte da una collaboratrice con D750.
Il problema è spiegare al cliente il perchè ed il percome ��

Interessante.
Chissà se con la pellicola si riuscirebbe a riprodurre quel colore.

Si, ma solo a determinate condizioni che richiederebbero un certo impegno!
Buona Nikon a tutti.
Vincenzo

Fortunatamente non ho un cliente, ma mi immagino il fotografo che ha fatto la foto per il sito di Fender.






Ma anche l'analogico ha dei limiti simili a quelli dello spazio colore digitale?

Quando scatto prodotti in cui mi serve una corrispondenza faccio sempre uno scatto con la tabella colori apposita così da sapere esattamente il colore e fare la calibrazione su quella foto poi da esportare alle altre della serie. Sul problema SRGB in specifico non ti so dire, le mie macchine sono sempre impostate in AdobeRGB.

In linea di principio no, il processo analogico è in condizione di riprodurre fedelmente i colori facendone una vera e propria "copia fisica" (nei limiti, ovviamente della qualità chimica dell'emulsione).
In pratica vanno considerate molte altre variabili, tra le quali lo stato di conservazione della pellicola, dei bagni di sviluppo e la temperatura colore della fonte di luce. Per non parlare poi del processo di stampa ...
Vincenzo

Esattamente quello che si dovrebbe sempre fare, o a limite eseguire la lettura del bianco manuale
ogni volta che si cambia soggetto e inquadratura. Anche se poi me compreso, si lascia spesso il compito agli automatismi
che in quasi tutti i casi forniscono buoni risultati. Non in tutte le situazioni appunto.... Poi c'è la PP

Saluti@cordialità

Ovvio, l’utilizzo del color checker è fondamentale, a seconda dello schema luci, ho il profilo adeguato alla macchina
Purtroppo quella volta non ero in Italia, la macchina non era la mia ed è andata com’è andata. In casi come questi, la PP non è sempre risolutiva.
Poi il solito problema è la visualizzazione delle foto: i monitor sono tutti diversi e la maggior parte delle persone non ha idea alcuna del color management 🙄