Agli altri il rischio della vita, dell’avventura, le ferite dolorose delle cadute, l'ebbrezza trionfante del rialzarsi, del superarsi, il calore degli abbracci, i brividi di un bacio, il contatto di una stretta di mano con sconosciuti che potrebbero essere amici non ancora incontrati e che potenziano il nostro vitale microbiota con i loro germi ed il nostro spirito contaminandoci con le loro idee, minacciando le nostre convinzioni statiche col confronto dialettico.
Perché non c’è vita senza morte ma non ci sia morte senza aver vissuto una vera vita.
