Una domanda (o due) per i bravi tecnici Nikon
Buongiorno, sarei curioso di sapere perché sinora non si è pensato di progettare un corpo macchina “mirror-flex”, ovvero una fotocamera digitale che combini i vantaggi indiscutibili della reflex con quelli diversi, ma altrettanto importanti, di una mirrorless, che per brevità non vado a riassumere in questa sede. Mi chiedo se non si potrebbe dotare una reflex di un mirino elettronico che si attivi automaticamente con il modo M-Up (ovvero con il sollevamento dello specchio disgiunto dallo scatto); così si risparmierebbe energia nelle situazioni di ripresa in cui al fotografo non serva la visione elettronica o anzi sia un handicap (senza contare che dover accendere la macchina solo per poter guardare attraverso il mirino è fastidioso per chi è abituato al sistema reflex), né ci sarebbe bisogno di anelli adattatori e di un parco ottiche distinto ed esclusivo per le mirrorless che spiazza il mercato delle reflex. Se non ci fossero insormontabili ostacoli tecnici che non conosco, sono sicuro che una macchina del genere troverebbe largo consenso e apprezzamento da parte degli utenti. Sfruttando le innovazioni tecnologiche della serie Z (anche più leggere e silenziose delle reflex professionali in circolazione), si potrebbe realizzare una nuova D850 “mirror-flex” meno ingombrante per il fotografo giramondo. Trovo che sarebbe un vantaggio competitivo non trascurabile per produttore e clienti (twin-win) che vogliono essere sempre all’avanguardia.
Ancora un ultimo sogno: realizzare un sensore quadrato 36x36 con ritaglio opzionale in camera per il rettangolare (orizzontale / verticale) così da non aver più bisogno di ruotare la fotocamera per realizzare immagini verticali o di tagliare in post-produzione (con perdita di pixel preziosi) per chi ama quelle quadrate.
Grazie per l’attenzione e cordiali saluti
Federico