Acquedotto Orsini - Odescalchi
Le acque Traiane costituivano il cuore delle terre di Bracciano del Duca Virginio Orsini fino al 1696 quando l’intera proprietà venne acquistata dal principe Livio Odescalchi, il quale fin da subito si adoperò per migliorare l’intero territorio, e, già a partire dal 1698, iniziò la costruzione di un acquedotto che servisse allo sviluppo di diverse attività industriali come la cartiera ( una delle più importanti dello Stato Ecclesiastico), 5 ferriere, mole per il grano, e per favorire i cittadini. L’acquedotto Orsini – Odescalchi ha origine dalla Macchia della Fiora a Manziana e, raccogliendo diverse sorgenti, in tre ordini di arcate raggiunge gli Archi di Boccalupo, bosco di lecci e castagni, e prosegue verso “Fosso Renara” quindi diviene sotteraneo fino alla località Montebello ed oltrepassa la statale Braccianese Claudia fino a deviare per entrare a Bracciano parallelamente a Via Principe di Napoli (ove sorgeva la cartiera, di cui è possibile ammirare ancora i resti) e quindi scaricare nel Lago di Bracciano.




