E' da circa 10 anni che ho questa pulce nell'orecchio, che mi dice di provarci, di rischiare, di buttarmi, ma mi sono sempre fatto fermare dalla paura dell'ignoto.

Diciamo che ad oggi, a causa di una situazione lavorativa divenuta insostenibile, in cui sto facendo a pezzi la mia salute per uno stipendio da fame, e lavorando per degli ingrati che si sentono in diritto di trattarti come spazzatura solo perché ti danno delle noccioline, manco fossi una scimmia allo zoo, ho deciso di tentare la strada dell'attività in proprio.

Nella mia vita ho sempre lavorato nel commercio, coltivando quando possibile la passione per la fotografia.

Ho già fatto qualche servizio in passato per matrimoni di amici e parenti, coprendo l'intera giornata da solo, e ho anche fatto da assistente ad uno studio fotografico di un amico in un paio di occasioni, quindi non sono propriamente "vergine". Sono stato chiamato varie volte da amici e conoscenti anche per battesimi, cresime, feste, eventi, ma l'ho sempre fatto come favore, o come attività occasionale, senza pubblicizzarmi o prenderlo come un vero lavoro.

Ora, volendo avviare un'attività del genere, la mia domanda per chi della fotografia ha fatto il suo mestiere è semplice:

- quale inquadramento sarebbe migliore? La ditta individuale o l'impresa (srls, e affini)?
- che tipo di attrezzatura minima dovrei avere? (oggi ho una D610 + 24-105 f/4 ART Sigma + 20mm AF-D 2.8 + 50mm AF-D 1.8, flash Nissin Di866, batterie, treppiedi e accessori vari)
- considerando il lavoro prevalente in cerimonie ed eventi, ha senso avere uno studio fisico, magari con sala posa?
- considerando anche che vorrei partire con questa impresa senza lasciare da subito il mio lavoro, quali sono i pro e i contro?

Lo so che oggi la vita è durissima per le partite iva, che c'è la crisi, etc. ma anche lavorare come sto facendo ora, arrivare ad ingrassare 15kg per lo stress, ritrovarsi con una retinopatia a causa dello stress (per fortuna di natura transitoria, anche se il medico mi ha detto chiaramente che se non riduco lo stress, rischio che diventi permanente), il tutto per uno stipendio da fame e per un lavoro che non ha alcuno stimolo, sinceramente non è una passeggiata.

Ringrazio chiunque mi darà un consiglio.

Io ti faccio un grandissimo in bocca al lupo, e un commento al tuo post in modo da upparlo nell'attesa che qualche pro passi a dare consiglio..

Grazie mille!

Aggiungo anche che mi piacerebbe, prima di iniziare, fare un workshop con qualcuno di veramente bravo (avevo puntato il workshop di Luigi Rota che ritengo uno dei migliori fotografi di cerimonie al mondo), e quindi vi chiedo anche se avete consigli in questo senso.

Guarda a me in tanti, ma tanti hanno sconsigliato di fare il fotografo. Ed è a queste persone che devo dire grazie, a tutti quelli che non mi hanno assunto per altri lavori, a tutti quelli che mi dicevano che non conveniva, a tutti quelli che dicevano che non c'è mercato, perché alla fine è anche per dimostrare che loro avevano torto e io ragione che ho continuato per la mia strada. Io ho aperto partita iva nel 2013 sapendo che avevo sicuro 1 lavoro all'anno da 1400€, quindi nell'incertezza più assoluta, oggi ho come cliente Eataly e LaStampa giusto per citarne due. Si vive bene facendo i fotografi? Beh, no, si lavora tanto e tra tasse e spese non è che si guadagni molto ma infondo, chissene frega, io faccio un lavoro che mi piace e ho una discreta quantità di tempo libero e MOLTA flessibilità. Lavoro al mattino non so, fammi pensare credo 30 giorni all'anno e gli altri mi sveglio alle 11 faccio i fatti miei e prima delle 15:30 non sono in studio!



Allora io ho fatto individuale perché temevo di pagare troppe tasse a vuoto (quando ho fatto io, adesso magari è cambiato) e in pratica come ditta avrei pagato un minimo di INPS equivalente a un guadagno di 15K all'anno anche se non lavoravo ma la quota percentuale era del 20,5 %, invece ho scelto individuale, pagavo il 26,5 (ora è aumentaot a 27,6 mi pare) solo in base ai profitti e siccome io prevedevo (giustamente) investimenti importanti nei primi anni e pochi compensi mi è convenuto iniziare così perché il reddito è calcolato come fatturato - spese e spendendo tanto chiaramente il reddito si abbassa. Adesso mi trovo a pagare un po' di più di quello che pagherei nell'altro modo ma vabbeh, non potevo prevedere e infondo se pago è perché guadagno, ci sta.

Attrezzatura minima secondo me sono 2 corpi FF, un grandangolo (va bene anche fisso), un medio zoom tipo quello che hai, un tele 2.8 (secondo me imprescindibile, serve assolutamente), qualche fisso luminoso, anche solo uno, io ho il 35 e il 105DC luminosi, prima avevo anche l'85 ma non lo usavo molto quindi venduto, però magari a te piace il 24 e il 50, è molto personale. Perché qualche luminoso? Perché sono divertenti da usare e una delle mie regole* lo prevede. E poi si un flash a slitta TTL, treppiedi per alcuni lavori è fondamentale per altri inutile, ma meglio averlo e che sia SOLIDO. Però credo che una delle cose che devi assolutamente avere è sapere tu cosa ti serve per lavorare, noi possiamo darti dei consigli generici, ma se non sai scegliere tu sei spacciato.
Altra cosa che ti dico è che per fare il fotografo di professione da una parte devi avere SEMPRE dei dubbi e ricontrollare mille volte le impostazioni perché non accorgersi di un errore può essere fatale ma devi anche essere sicuro di te, non devi avere il dubbio "sarà meglio a f/2.8 o 5.6?" non esiste proprio, tu vedi la scena e imposti il diaframma (o qualsiasi altro parametro) senza pensarci neanche mezzo secondo.
Lo studio serve a farti conoscere, io l'ho aperto solo nel 2016 (prima lo avevo a casa, era si ben fatto ma non piano strada non in vista) e ha una notevole efficacia, a distanza di quasi 1 anno dico che sul subito è come non averlo, un buco nell'acqua, soldi al vento, dopo qualche mese diventa uno strumento produttivo, è un immagine che dai ai clienti di stabilità e serietà.
Se hai un lavoro a tempo indeterminato e lo abbandoni per fare il fotografo sei un pazzo scatenato da rinchiudere in un manicomio, insomma in altre parole hai le caratteristiche giuste per fare il fotografo.


*ad un mio amico ora mio collega e socio in affari al primo matrimonio fatto assieme in cui l'ho portato come "bocia" (in piemontese letteralmente significa "bambino" e indica colui che deve imparare) ho detto le mie regole ai matrimoni che sono "scatta in RAW, usa il flash il meno possibile, fai tutte le foto classiche che servono come se fossi da solo a farle, deve esserci ogni fase negli scatti di ognuno di noi ma soprattutto sperimenta, osa, divertiti!".

Provaci contestualmente al tuo lavoro! L'attrezzatura va benissimo! Magari poche centinaia di euro per un 1.4 per lo sfocato (tipo Nikon af-s 50mm 1.4 invece dell'AF-D). Provaci con tanta passione ed in bocca al lupo!!!!!!!!!!!!!

Grazie dei consigli!
A livello di attrezzatura, sicuramente affiancherò un secondo corpo FF con probabilmente un 70-200 2.8 (mi serve con un autofocus bello veloce), e probabilmente cambierò il cinquantino con un 1.4 AF-S (giusta osservazione, FM ) o un 85 sempre 1.4

A livello lavorativo, pensavo di iniziare mantenendo il mio attuale lavoro e facendo il fotografo come seconda attività per un po', fino a che non comincio ad avere abbastanza per camparne. non punto ad arricchirmi, se ricavo uno "stipendio" dignitoso facendo qualcosa che mi piace sono più che contento.
Oggi mi ritrovo a sentirmi male ogni mattina prima di andare a lavoro, tra problemi di stomaco, mal di testa, etc. per uno stipendio da impiegato comune. Proprio per parlare in cifre, il mio guadagno LORDO è di 21.000 euro all'anno. Diventa qualcosa di decente solo grazie alle detrazioni per i familiari a carico e gli assegni familiari. So che certe cose le perderei, ma anche se dovessi guadagnare meno di quanto guadagno ora, farei qualcosa che mi piace e probabilmente ne guadagnerei in salute.

Passare ore al pc per scontornare, correggere, tagliare, buttare tutto e ricominciare non mi è mai pesato. Stare ore in piedi a scattare con 1-2 fotocamere da 1-2kg al collo neanche.

Preferisco che le mie figlie abbiano un padre con un po' di soldi in meno, ma felice. E poi non è detto che non riesca a guadagnare decentemente, giusto?

per cominciare puoi fare una partita iva come contribuente minimo.
hai dei vantaggi che sono sostanzialmente questi:

• esonero dalle tenute contabili
• non hai gestione dell'iva (che non emetti in fattura, e scarichi come costo)
• non hai gli studi di settore
• puoi decidere di pagare l'inps in funzione del fatturato (questo ha anche degli svantaggi).

gli svantaggi:

• se decidi di pagare l'inps in base al fatturato, e fatturi poco, alla fine come pensione ti ritroverai per gli anni di magra pochi contributi e...
• limite di acquisto di beni materiali in 3 anni
• non puoi vendere o produrre alcune cose (se vuoi restare soggetto alla gestione separata INPS), ad esempio, nel caso specifico, puoi ri-vendere stampe fatte da laboratori (ateco 74.20.19) ma non puoi stampare in proprio (codice ateco 70.20.20)
• limite di guadagno (resti nei contribuenti minimi attuali se fatturi, in un anno, il 78% di 30mila euro)
• limite alle collaborazioni/dipendenti (massimo 5000 euro in un anno).

la sala posa, beh per farne una buona hai bisogno di spazio, luci, pannelli, accessori... insomma valuta bene costi/benefici.
uno studio però ci vuole, per non dare il senso di "avventizio", di fotografo della domenica.

riguardo la situazione lavorativa non so che dirti, io sono uno che traccheggia parecchio, come dicono i guru della crescita personale procrastino, quindi se devo darti il consiglio che danno loro (e che non so mettere in pratica) è molla gli ormeggi e vai dritto al punto, essere carne e pesce allo stesso tempo non giova mai.

Grazie per i consigli. Sul fatto di mollare gli ormeggi, per fortuna ho due bellissime bambine e una moglie che al momento è impegnata ad accudirle e non può lavorare. Sono l'unica fonte di reddito, almeno per il momento, perché mia moglie non è mai stata con le mani in mano in vita sua, ha sempre lavorato e ha anche tirato la carretta da sola quando ero senza lavoro. Questo per dire che al momento devo assicurare un'entrata stabile alla famiglia, e che intraprenderla come seconda professione potrebbe essere un modo più cauto di partire.

Alla fine c'è sempre quel misto di paura ed eccitazione che accompagna queste decisioni, ma per fortuna mia moglie mi sostiene al 100%!

Dimenticavo, io lavoro praticamente sempre con una reflex ma ne ho 2 per il non si sa mai, per eventi poco importanti il secondo corpo neppure lo porto e "accetto il rischio", per eventi importanti porto anche il secondo, per esempio ai matrimoni andiamo in 2 fotografi con 3 fotocamere, una fa da backup. Quindi il mio consiglio è proprio per questione di sicurezza, potresti avere una FF più scarsa di bkp e una migliore come principale. Perché due FF? Perché così hai la stessa copertura di focali con entrambe.

A questo proposito sono indeciso. Attualmente ho una D610 con cui mi trovo benissimo, e ovviamente usa le SD. Dovendo prendere un secondo corpo, sicuramente una D810 sarebbe migliore, ma dovrei usare delle CF e quindi avere due tipi di schede. In alternativa potrei prendere un D750 e avere sempre le SD con un corpo macchina sicuramente più performante.

Quest'ultima soluzione la valuto anche per il problema di non poter scaricare spese strumentali aprendo partita iva nel nuovo regime forfettario. Dovrei stare basso con le spese, e quindi partire con una FX più economica potrebbe avere senso.

Se potessi scaricare, prenderei al volo la D810 con 2-3 lenti luminose (70-200, 50 o 85 1.4, magari il nuovo sigma 135 art se rispetta le attese), cambierei anche pc (ma forse no, ho un i73770k con 16gb di ram DDR3, SSD da 256 GB Samsung 850 EVO, NAS e hard disk a non finire), e prenderei un monitor con i fiocchi.

Ma è probabile che mi limiterò ad un secondo corpo, un tele luminoso, e il monitor nuovo, per contenere le spese. Se, come mi auguro, dovessi uscire dal regime minimo per un regime ordinario con guadagni commisurati, allora rinnovo tutto. (mi ricompro pure l'auto! )

Io ho il vecchio regime dei minimi e cerco di starci dentro, per fortuna posso scalare fino a 15.000€ in 3 anni e ci sto sempre al limite, col regime ordinario dovrei guadagnare il 30% in più per mettere in tasca gli stessi soldi, quindi piuttosto di uscire dai minimi rinuncio a qualche lavoro. É questa l'Italia non ti incentivano a produrre e a spendere, é senza senso. In UK tutti fino a circa 10.000£ non pagano tasse poi sulle sterline tra 10k e mi pare 24k paghi una percentuale tipo 20% poi su quelle oltre l'aliquota sale. Per cui conviene SEMPRE guadagnare di più perché sai che anche se guadagni.

Pro e contro in tutto. Se devo dirti, vai e provaci (Mai dire mai, ma onestamente, tornare dipendente non mi ci vedo).
Se devi fare il passo e nel caso tu riesca, fai le due cose assieme, per lo meno avresti, comunque un introito (po o tanto, poco importa: il poco si conta il nulla... no).

Comunque, sul tuo sito, vedo che hai già scritto (magari da sempre) che è una professione... per essere in regola, ti manca indicare la partita iva che è obbligatoria (almeno in home)

Ciao,
Alessandro.

P.S.: Per carità, questione di gusti, ma ... l'effetto puzzle non si può vedere...

Ciao, il testo è un po' vecchiotto. E' di quando facevo la spalla per uno studio e pareva potesse diventare un lavoro a tempo pieno, ma poi per una serie di motivi ho dovuto rinunciare.

Le foto sul sito sono poco rappresentative, e infatti lo sto rifacendo in questi giorni per fare un semplice portfolio online con pochi scatti selezionati, andando a togliere tutti gli errori di gioventù! (HDR esasperati compresi, sono fasi.) Non pubblico più nulla da quasi 3 anni, ma continuo a scattare, solo che tengo tutto per me.
Ho passato una fase in cui non volevo pubblicare più nulla. E adesso vorrei ricominciare, ma senza più fare certe schifezze!

Altra cosa fondamentale: io voglio cominciare, ma credo che la mia strada in questo mondo sarà, da professionista o amatore, un percorso di miglioramento continuo. Non "arriverò" mai, ma mi sforzerò di migliorare sempre.

Diffida sempre di chi dice che èarrivato e che sa tutto lui (diffida anche se non lo dice, ma agisce a quel modo ).
Ho da imparare ancora talmente tanto che non so se basterà una vita...

Cuso
Alessandro.

Premetto che ti parlo da novizio nel mondo della fotografia e non da professionista, ma stando a stretto contatto con il mio fotografo e conoscendo a menadito la sua attrezzatura posso dirti cosa ti serve.
Innanzitutto 2 corpi macchina (se non 3, dipende se non ti va di montare e smontare le ottiche, va bene pure un'apsc economica, dato che le nikon entry level scattano comunque ottime fotografie) per avere a portata due ottiche di lunghezze focali differenti e scattare senza cambiare ottica. In genere il mio fotografo ha una 5dmk3, una 5dmk2 e una 50d a cui attacca sigma 12-24 e 24-70 e un 70 200 canon 2.8 il usm. Si, è dalla parte del lato oscuro, ma devo dire che per cerimonie la canon si comporta egregiamente. Detto questo lui ora vorrebbe prendere un 35 art per fare reportage, e poterlo usare a tutta apertura! Altra cosa importante i flash! Ovviamente dipende come intendi scattare, se con flash o luce ambiente. Anche se molte volte scattare senza flash diventa quasi impossibile a causa di una luce ambiente a dir poco pessima (o una stanza illuminata con luci mal disposte o con bassa potenza). In genere se si fa posa si usa il flash nel buon 60-70% dei casi, e ti consiglio vivamente un softbox per ammorbidire molto le ombre. se invece intendi fare tutto reportage il discorso cambia, il flash diventa quasi inutile e ti bastano solo uno o due fissi luminosi (tranne che in chiesa eh, li un tele e un grandangolo servono sempre). Detto questo, non so quanto siano assai più sicure le XQD o le CF, ma io con le sd mi sono sempre trovato benissimo e non ho perso mai un dato. Prima avevo una d5300, campare con il singolo slot forse per un professionista non è proprio cosa, ma la d750 ha il doppio slot di sd. Per avere tutte e due le schede fallate le cose sono 3:
-o uno viene da marte e non sa con quale attrezzatura lavora
-la reflex ti cade o in acqua o in un dirupo dalla quale non si può più recuperare
-la macchina si fonde all'istante proprio nel tuo giorno di lavoro.
Diciamo che la più plausibile è la 2, ma con un minimo di accortezza il massimo che ti può succedere è che ti si bruci una scheda su due...
Per lo studio...come dicevano all'inizio sono solo soldi spesi e basta, ma una volta che inizi a farti un nome vedrai che lo farai fruttare al 100%!
Ovviamente questa è l'opinione di uno che di fotografia non ci campa, ma che è a strettissimo contatto con chi lo fa!

Quanto ti ha scritto Alessandro è la sintesi di mille discussioni che si potrebbero fare. Leggendo bene tra le righe trovi: " ma onestamente, tornare dipendente non mi ci vedo " e questo, sono convinto sia il punto chiave di chi, per una somma di fattori o anche per poca attitudine alla nuova professione si intestardisca a continuare un lavoro che inevitabilmente lo porterà a mettere in seria difficoltà la famiglia.
Per l'attrezzatura puoi trovare sempre un compromesso ma garantire onestamente un sostegno alla famiglia deve essere di primaria importanza.
Scusami se insisto ma medita molto su queste cose.
Auguri per una decisione ponderata.

Parole sante, condivido nella maniera più assoluta

Anch'io sono tra quelli che fantastica di fare della fotografia una professione a tempo pieno. E ci penso un giorno si e l'altro pure..
Quello che frena è chiaramente il pensiero di portare a casa la pagnotta per tutta la famiglia. Lasciare un lavoro da dipendente e buttarsi in un'avventura rischiosa, per ora mi sembra (è) un'azzardo nella mia situazione. Probabilmente con 20 anni in meno e maggiore spensieratezza proverei a giocarmi la carta. Ma se faccio due conti tra ricavi, costi e tasse, arrivo sempre alla stessa conclusione… di lasciar perdere.
Servirebbe uno zoccolo duro di clienti da cui partire per poi cercare di ritagliarsi il giusto segmento di mkt. Un segmento di mkt in cui poter far arrivare al cliente il valore aggiunto del proprio lavoro da professionista. A mio avviso è questo il tema fondamentale… e senza di questo, il fallimento è dietro l'angolo.

però caspita si mi piacerebbe…
un saluto a tutti

Interessante questo post... Penso che molti abbiano il desiderio di trasformare la propria passione in lavoro, e credo non ci sia cosa migliore che fare di lavoro ciò che ci piace.
Personalmente anche io ho questo desiderio, mi piace molto lo sport e sto incanalando la fotografia in questo settore; sono un po' più indietro di te, ma mi sto muovendo in questo modo:
- cercherò di fare foto a molti eventi sportivi così da creare un portfolio da usare per presentarmi e propormi come fotografo per eventi futuri.
- in attesa del sito web (sul quale investirò tra un po') ho già creato una pagina FB e instagram per caricare le prime foto.
- in base a come, e se, si svilupperà la faccenda, mi muoverò per l'aspetto economico (P. iva ecc)

nel frattempo rimane un secondo hobby/lavoro considerando anche il fatto che gli eventi sportivi sono spesso e volentieri nei fine settimana.

Buona fortuna...

Comunque, non esiste un lavoro in cui si fa solo sempre quello che piace. Per esempio, io sono ingegnere e ho scelto questa strada perchè mi piace fare calcoli strutturali o impiantistici, ma purtroppo la burocrazia porta questa parte bellissima del mio lavoro ad essere circa il 25% del tempo che passo in ufficio, il resto è schifosissima burocrazia o ricerca dei clienti o altri annessi e connessi. Leggendo varie interviste a fotografi, anche famosi, tutti concordano nel dire che il tempo che effettivamente dedichi alla passione (scattare foto) non è il 100% del tempo, ma molto tempo va anche dedicato al marketing,al rapporto con i clienti, etc.. per cui anche questo è da mettere in conto.