forse la foto che amo di più... racchiude la rabbia ed il dolore della storia ed il segno della vita che ancora continua con lo stucco sul muro in un solo piano ed i panni colorati a stendere.
simboli.
vita e morte in 10 metri quadrati.
non so...
forse sono solo io che la vedo...
così...

no, non sei solo tu...

è drammaticamente bella, quel palazzo crivellato di colpi stride con i panni stesi, e parla, eccome se parla...

Immagine molto comunicativa !

Complimenti per la testimonianza

questa è stata scritta 18 mesi fa...

il bambino appoggia le mani sul vetro della macchina. e' sporco. non parla. guarda con i suoi occhi azzurri l'interno della macchina e si disinteressa completamente della persona.. poi improvvisamente, come se avesse finito la sua ricerca nel nulla, mi guarda negli occhi. fisso. e' come un piccolo fantasma, comparso da una strada qualunque di beirut, sporco di fango e catrame, macchiato dal sangue dei suoi mille tagli, scalzo, le mani livide di polvere, lasciano il segno sul vetro. come a dire: io sono stato qui, io ho toccato la tua vita, per un attimo sono stato anche io nel tuo mondo. il semaforo torna verde e le macchine nella loro lentezza riprendono a camminare. lui e' ancora li'. non dice nulla. il suo sguardo e' fisso sui miei occhi. io non riesco a non guardare. due piccole perle azzurre nello sporco. il suono del camion dietro di me mi riporta alla realta' e stacco la spina che mi legava a quello spirito. un fantasma. 10 metri avanti e cerco nello specchietto se riesco ancora a vederlo. perso. perso nelle lamiere, nel rumore, fra i suoni di una strada qualunque di un quartiere qualunque. so che ci sono. lui e i suoi amici. so che sono la' dietro fra gli spartitraffico di cemento segnati da ore di smog e dai piccoli incidenti di improbabili autisti.....

la signora cammina fra i negozi da cento dollari a respiro, scruta le vetrine con la discrezione di chi vuole farsi notare a tutti i costi e si lascia coccolare dall'inutile, il portamento eretto ne dichiara il background.. sembra altezzosa e fiera, indossa l'arroganza del denaro
e' rifatta sul naso e sul seno. veste un abito di chanel rosso ed i bottoni avana. io sono sempre seduto dal mio posto di osservazione preferito. la mia macchina nella mia attuale citta', nel mio traffico abituale. lei a piedi e' piu' veloce dei miei attuali movimenti, ne seguo il percorso, come lei inconsciamente segue il mio..si volta verso la strada per passare sull'altro marciapiedi e scruta tutti come per far notare l'importanza di un gesto altrimenti comune. incrocio gli occhi col suo sguardo. adesso sono io il suo fantasma. sono io a lasciare le mie mani sul suo vetro..lei non posa lo sguardo. mi sta' quasi minacciando. senza sapere che lo stesso sguardo, perdendo di fuoco, non guarda piu' lei ma i segni delle mani del bambino sul mio vetro...

cavolo, funnybear... ti capisco... anche se non sono mai stato a Beirut, anche se non ho mai vissuto e non sono mai passato in luoghi dove la guerra fosse presente o avesse lasciato tracce fresche.

La tua foto (le tue foto) sono molto belle, parlano da sole, parlano dritto al cuore.

di questa condivisione.

Davide

Sono documenti che mostrando la miseria altrui mettono in risalto la nostra.
Quella di una civiltà che pensa troppo in piccolo per potersi definire "civile".

Di chi è il piccolo racconto?

Troppo drammaticamente e spietatamente reale e comunicativa.Sembra un gioco di sughero.

grazie. spero che il Libano torni presto libero.

Quoto, è drammaticamente bella.
I complimenti vanno a te e alla foto, per il resto... non ci sono parole per esprimere disappunto, tristezza e disperazione.

Era notevole la prima e lo è anche questa. Scarna, essenziale, ma dice tutto quello che c'è da dire.

Saluti, Dino

ps. mi rendo contro che è una stupidaggine in questo contesto, ma la cosa che stona è quella cornice, secondo me...

è il mio... una parte di un diario..

Veramente comunicativa!! Rende veramente l'idea della tragedia che si sta consumando in quel paese grazie di averci regalato questa testimonianza!!

Nel mix di immagine e racconto (molto bello) hai portato la fotografia alla sua migliore espressione:
"vedere con l'anima" consentendo agli altri di interpretare luoghi e fatti in modo preciso e profondo.
I miei più sinceri complimenti.

Complimenti!

Mi piacerebbe riuscire a combinare così bene immagini e parole...

Domenico

A volte quando vedo queste immagini penso che l'uomo è proprio un essere stupido, mah.

a volte vengono da sole.. basta esserci..

...

..non ci sono parole, la foto parla da sola.

L'immagine è davvero di quelle che ti colpiscono allo stomaco... le parole pure.

sono deliziato. anche se per la verità ne farei volentieri a meno (non per il commento ma per quello che la foto mostra).. grazie

A volte basta una sola fotogrfia e tanta sensibilità e si possono dire tante cose.

Complimenti.

Le parole di quel brano hanno suscitato in me delle immagini chiare ed intense come i tuoi scatti.
E' bello che una persona sensibile come te sia dedita alla comunicazione visiva e letteraria, speriamo che messaggi come questi facciano presa nelle coscienze sopite di molti.

Ciao.
Antonio

volevo solo condividere quello che ho vissuto per un anno... mi lusinga ciò che dici, adesso poi vedo la tv e penso di essere stato fortunato..