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enotria
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La macro, specie se spinta, non è certo facile dal punto di vista tecnico.

Aggiungiamo poi che il soggetto non è bello libero di muoversi, non può essere spostato, è spesso immerso, ma non in aria trasparente, ma in liquidi o, peggio, in solidi, che hanno trasparenza limitata, generano colori e dominanti, spesso hanno incrinature e macchie e, bene che vada, sono ottimi generatori di riflessi.

Una bella voglia, ma per me un settore molto interessante.

Ad esempio, il vastissimo campo dei minerali e delle loro inclusioni, talvolta con inclusioni dentro le inclusioni stesse, vere matrioska della Natura !
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Cristalli formatisi su epidoto, a sua volta incluso in quarzo.


Per non parlare poi del particolare settore delle pietre preziose e dei loro difetti:
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Rubino sintetico (metodo Verneuil)

o delle misteriose ambre che da milioni di anni ci conservano la vita, così come era allora:
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Ciuffi di muschio e peli vegetali inclusi in ambra fossile

Non so se qualcuno è interessato a queste tecniche, a me piacerebbe saperne di più.

grazie.gif
Antonio Canetti
Benvenuto sul Forum

le foto che hai mostrato le considero un po' sottoesposte, quindi come minimo ci vuole il kit flash R1, per il resto ci vorrebbe una slitta micrometrica ( con robusto cavalletto) per avvicinare con precisone la fotocamera al soggetto e ottica Micro come minimo da 100mm per non avvicinarsi troppo al soggetto.

Antonio
niklaudio77
Oltre la passione per la fotografia colleziono anche cristalli e minerali.
Nella prima foto la base d' appoggio si confonde con tutto il resto, non viene valorizzato il cristallo.(da collezionista è un gran bel pezzo)
In qusto genere di fotografia è bene caratterizzare le proprietà intriseche del soggetto.(opalescenza,trsparenza colore simmetria).Forniscimi un indirizzo e-mail che ti mostro alcuni esempi.
Ciao
enotria
Mi spiace di essermi espresso male, ma evidentemente non ho reso in modo chiaro alcuni punti fondamentali:
- i soggetti non sono in aria, ma immersi all'interno di altri mezzi, spesso solidi, quasi sempre colorati.
- le dimensioni dei soggetti sono sempre inferiori al millimetro, in genere fra i 10 ed i 100 micron

Ad esempio, alcuni cabochon di ambra fossile con all'interno delle inclusioni: per avere idea delle dimensioni, la pietra in basso a sinistra ha al suo interno una zanzara.
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Cabochon di ambra fossile con varie inclusioni di insetti e di vegetali

Il soggetto da fotografare è un acaro, che è racchiuso nell'ambra in basso a destra, indicato dalla freccia:
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L'acaro della foto precedente.

Se prendiamo atto di queste limitazioni, è evidente che abbiamo una diversa scala dei valori e quindi, delle soluzioni possibili.

Attualmente, il problema più pressante che devo risolvere, è la limitazione dei riflessi che si formano all'interno delle pietre a seguito della illuminazione, in modo da avere come conseguenza un aumento del contrasto.
Altro mio problema in cerca di soluzione: la ricerca del colore più adatto per illuminare e che sia in grado di diminuire le dominanti naturali: ad esempio, quale luce illuminando l'ambra la rende incolore ?
pes084k1
QUOTE(Antonio Canetti @ Mar 8 2016, 07:54 PM) *
Benvenuto sul Forum

le foto che hai mostrato le considero un po' sottoesposte, quindi come minimo ci vuole il kit flash R1, per il resto ci vorrebbe una slitta micrometrica ( con robusto cavalletto) per avvicinare con precisone la fotocamera al soggetto e ottica Micro come minimo da 100mm per non avvicinarsi troppo al soggetto.

Antonio


Due su tre foto non mi sembrano sottoesposte, a questi ingrandimenti la luce non basta mai, il colore deve essere saturo e volendo lavorare a non più di f/16 effettivi per qualità e realismo (poi gli SB 910 o Metz 58 AF2N non ce la fanno con sicurezza neanche in coppia....) a 2:1 o 3:1 lo schema proposto con 100+ mm macro non va bene, se non in pochi casi. Per lo più un 60 mm è soddisfacente, sono soggetti fermi, fino all'1:1. Poi è meglio lavorare con tubi, anello d'inversione e ottiche da ingrandimento (aka computer vision). Un 100 mm lo fa con scarsa qualità e fatica. Ottime per risolvenza e colore le EL/Nikkor o Raynox 50/2.8 (con filtro UV/IR a circa f/5.6-8 massimo nominali) o Apo-Componon 45 HM (Le Rodagon sono più asimmetriche e perdono di resa) oppure un'accoppiata di un'ottica da microscopio (infinity focus) con un obiettivo da 135-200 mm NON MACRO per ragioni di CA e altro. Nikon fa splendidi obiettivi da ingrandimento Planar-Apo/Fluorite, che magari pochi conoscono. Per ingrandimenti maggiori occorre studiare un sistema microscopico obiettivo+oculare...

A presto telefono.gif

Elio

QUOTE(enotria @ Mar 9 2016, 07:04 PM) *
Mi spiace di essermi espresso male, ma evidentemente non ho reso in modo chiaro alcuni punti fondamentali:
- i soggetti non sono in aria, ma immersi all'interno di altri mezzi, spesso solidi, quasi sempre colorati.
- le dimensioni dei soggetti sono sempre inferiori al millimetro, in genere fra i 10 ed i 100 micron

Ad esempio, alcuni cabochon di ambra fossile con all'interno delle inclusioni: per avere idea delle dimensioni, la pietra in basso a sinistra ha al suo interno una zanzara.
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Cabochon di ambra fossile con varie inclusioni di insetti e di vegetali

Il soggetto da fotografare è un acaro, che è racchiuso nell'ambra in basso a destra, indicato dalla freccia:
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L'acaro della foto precedente.

Se prendiamo atto di queste limitazioni, è evidente che abbiamo una diversa scala dei valori e quindi, delle soluzioni possibili.

Attualmente, il problema più pressante che devo risolvere, è la limitazione dei riflessi che si formano all'interno delle pietre a seguito della illuminazione, in modo da avere come conseguenza un aumento del contrasto.
Altro mio problema in cerca di soluzione: la ricerca del colore più adatto per illuminare e che sia in grado di diminuire le dominanti naturali: ad esempio, quale luce illuminando l'ambra la rende incolore ?


Ho capito. I problemi ottici si possono risolvere con filtri polarizzatori sull'ottica e/o sulle luci, con il focus stacking (che migliora il fuoco E contrasto su ogni piano). Per il colore è preferibile usare gelatine per la modifica ed è ovvio che il colore debba essere complementare a quello dell'ambra. Perché vuoi fare un'ambra incolore?

A presto telefono.gif

Elio
niklaudio77
Per ridurre i riflessi i flash (almeno due) devono essere orientati a 45°fino a 90°rispetto il soggetto.
Per forti ingrandimenti un grandangolo spinto invertito su soffietto praticamente lascia poco spazio per inserire i flash,va meglio con gli obiettivi specifici che terminano conici.
Consiglio di muoverti con cautela un passo alla volta.prima stabilisci quanto vuoi ingrandire di conseguenza kit luci.
Ciao
enotria
QUOTE
Elio: Per ingrandimenti maggiori occorre studiare un sistema microscopico obiettivo+oculare...


Giustissimo, ho abbandonato subito il sistema con fotocamera e soffietto per l'ingrandimento decisamente insufficiente per i miei soggetti.
Sono allora passato agli stereo microscopi, ma anche qui oltre i 40/60x ingrandimenti non vai neppure con stereo ottimi: anche utilizzando il Leitz con ottiche Grenough da 260 linee/mm non hai margine di ingrandimento e, sopratutto, hai la difficoltà della traslazione laterale nello stack.

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Foraminiferi: globigerine fossili (Leitz Stereo 40x)


Abbandonato lo stereo sono passato al microscopio classico con illuminazione polarizzata ed obiettivi a lunga distanza di lavoro. Questa volta l'ingrandimento c'è e senza problemi, lavorando anche a 1000x con obiettivi ad immersione oleosa. Il guaio, in questo caso, sono i riflessi che in molti casi diventano impossibili da contenere. Per di più, se si lavora sulle pietre preziose, è lo stesso taglio che è fatto apposta per creare i riflessi ! biggrin.gif

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Rubino con inclusioni varie (effetto specchio).


E' quindi il metodo che uso solo se devo sviluppare i massimi ingrandimenti.


QUOTE
Elio:Perché vuoi fare un'ambra incolore?

Dipende da cosa voglio far vedere con la foto. E' come per te decidere se fare un ritratto ambientato o un "testone".
Se voglio far vedere quanto è bella quella pietra di ambra, il colore deve restare il suo originale, ma se dell'ambra non ti importa nulla, ma vuoi far vedere quell'acaro della foto precedente, un raro Neoliodes Dominicus ormai estinto da 24 milioni di anni, allora se riesci a rendere un po' più trasparente il colore ambrato, è tutto di guadagnato.


rolubich
Un esempio della combinazione che ti ha consigliato Elio, ottica da microscopio su tele non macro (in questo caso Nikon 200mm f/4 QC), ed un esempio dei risultati (con Focus Stacking) ottenuti, che mi sembrano ottimi.

http://www.fredmiranda.com/forum/topic/929565/5450#13455414

http://www.fredmiranda.com/forum/topic/929565/5448#13454244

Ma le foto sono tue? Mi sembrano già molto buone.




brata
Ho la vaga impressione che Enotria ne sa di più di tutti quelli che sono intervenuti a dargli consigli...

Enotria, conosci questo noto sito di fanatici di macro, anche estreme? http://www.photomacrography.net/forum/


pes084k1
QUOTE(niklaudio77 @ Mar 9 2016, 09:52 PM) *
Per ridurre i riflessi i flash (almeno due) devono essere orientati a 45°fino a 90°rispetto il soggetto.
Per forti ingrandimenti un grandangolo spinto invertito su soffietto praticamente lascia poco spazio per inserire i flash,va meglio con gli obiettivi specifici che terminano conici.
Consiglio di muoverti con cautela un passo alla volta.prima stabilisci quanto vuoi ingrandire di conseguenza kit luci.
Ciao


Veramente ho detto di lavorare non con grandangoli, ma con ottiche 45-50 mm invertite o Microscopio, che ti lasciano 40-50 mm di spazio. Al posto del secondo flash un riflettore metallizzato spesso funziona e da circa 1 stop di differenza tra i lati.

A presto telefono.gif

Elio
niklaudio77
QUOTE(pes084k1 @ Mar 12 2016, 01:06 AM) *
Veramente ho detto di lavorare non con grandangoli, ma con ottiche 45-50 mm invertite o Microscopio, che ti lasciano 40-50 mm di spazio. Al posto del secondo flash un riflettore metallizzato spesso funziona e da circa 1 stop di differenza tra i lati.

A presto telefono.gif

Elio

Con il 50 invertito migliori la qualità non il R:R.
Ho descritto come faccio io, non volevo in nessun modo contraddirti anche perchè secondo il mio punto di vista uno più sa più si rende conto di non sapere(A.Einstein)
Ciao
enotria
Il set indicato da rolubich fornisce molte idee interessanti e, a vedere dalle foto, anche immagini molto affascinanti.

Non riporto la foto, se il suo autore non l'ha messa sul forum avrà i suoi buoni motivi, ma vediamo alcuni particolari.
- L'utilizzo dell'obiettivo da microscopio a coniugata infinita: giustissimo, in questo modo non ha problemi di lunghezza tubo e fa quello che vuole. Pacifico che con i normali obiettivi ciò non sarebbe possibile, dovrebbe forzatamente interporre un lungo soffietto o simile.
- L'utilizzo di una lunga focale per riprendere l'immagine fornita all'infinito dall'obiettivo micro: giusto, in questo modo allunga artificialmente la distanza di lavoro. Voglio sperare che l'obiettivo tele sia e rimanga fisso sull'infinito.
- Illuminazione con i faretti del Ikea. Sono molto comodi, ma hanno il difetto di non essere regolabili come luminosità. Un sistema semplicissimo per regolarli è l'utilizzo di due lamine polarizzate. Oltre che regolare la luce, è comodo quando illumini soggetti di metallo o che riflettono. Vedi descrizione completa su http://www.binomania.it/phpBB3/viewtopic.php?f=85&t=8134

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- Utilizzo di un sistema di spostamento migliorato: una tavola a croce della Proxxon è gestita da una grossa manopola graduata. Ottimo e necessario se si vogliono fare 150 foto ad intervalli regolari. Non è il mio campo, non ho così tanta pazienza, per questo avevo costruito un sistema automatizzato per calcolare gli spostamenti, eseguirli in automatico e scattare. Ma come ho detto non ho pazienza e l'ho regalato, lo potete vedere comunque sul mio sito: http://spazioinwind.libero.it/andrea_bosi/...o/set_focus.htm ma non spaventatevi per la schifezza di realizzazione, già allora ci vedevo poco ed ho anche altri problemini della terza età. biggrin.gif

Non vado oltre nell'analisi perché è tardi e i vecchietti è ora che vadano a letto.

p.s. Non conosco l'inglese, per cui mi limito ai Forum italiani.
pes084k1
QUOTE(niklaudio77 @ Mar 12 2016, 09:56 PM) *
Con il 50 invertito migliori la qualità non il R:R.
Ho descritto come faccio io, non volevo in nessun modo contraddirti anche perchè secondo il mio punto di vista uno più sa più si rende conto di non sapere(A.Einstein)
Ciao


Al rapporto 2:1 hai 90 mm di spazio con il 50 mm meno la vite M39 ed eventualmente l'anello BR3 se vuoi attaccare filtri o altro... se non ti bastano... In altri tempo avevo pensato a fare della microfotografia, ma purtroppo il tempo è tiranno. Ora sto comunque migliorando le mie tecnologie macro oltre 1:1. Tuttavia, sulla scrivania mi arrivano stesso cataloghi ottici ed è molto istruttivo vedere le novità.

A presto telefono.gif

Elio
rolubich
QUOTE(enotria @ Mar 13 2016, 12:53 AM) *
Il set indicato da rolubich fornisce molte idee interessanti e, a vedere dalle foto, anche immagini molto affascinanti.

Non riporto la foto, se il suo autore non l'ha messa sul forum avrà i suoi buoni motivi, ma vediamo alcuni particolari.



Una precisazione: non sono io l'autore delle foto dei links che ho riportato.

Frequento quel forum e mi ricordavo di un intervento con una foto di un abbinamento di ottiche simile a quello di cui si parlava, così l'ho cercato e proposto.




mperdomi
QUOTE(brata @ Mar 11 2016, 10:49 PM) *
Ho la vaga impressione che Enotria ne sa di più di tutti quelli che sono intervenuti a dargli consigli...

Enotria, conosci questo noto sito di fanatici di macro, anche estreme? http://www.photomacrography.net/forum/


Non è solo impressione è una REALTA'. Una visitina al suo sito e si rimane a bocca spalancata per non dir altro.
Per curiosità ho guardato il comando elettronico che ha realizzato. Sono dalla 6 di questa mattina che leggo i vari articoli sia di elettronica che di foto con microscopio, ecc.


brata
Beh, tanto per volermi immischiare in cose di cui non capisco nulla, ho trovato citato nel sito di cui parlavo questo manuale italiano, non so se nelle oltre 500 pp. del PDF ci sia qualcosa che possa essere utile, parla di " Problemi tecnici della microscopia ottica". http://www.funsci.com/fun3_it/sini/mo/m_ottica.pdf
PROBLEMI
brata
QUOTE(brata @ Mar 13 2016, 10:01 AM) *
Beh, tanto per volermi immischiare in cose di cui non capisco nulla, ho trovato citato nel sito di cui parlavo questo manuale italiano, non so se nelle oltre 500 pp. del PDF ci sia qualcosa che possa essere utile, parla di " Problemi tecnici della microscopia ottica". http://www.funsci.com/fun3_it/sini/mo/m_ottica.pdf
PROBLEMI


C'è solo qualche cenno alla fotografia... "Questo manuale [...] tratta di microscopia ottica generale, con qualche cenno alle tecniche speciali (tecniche di contrasto, polarizzazione, fluorescenza, fotografia, ripresa televisiva)".
brata
QUOTE(mperdomi @ Mar 13 2016, 09:48 AM) *
Non è solo impressione è una REALTA'. Una visitina al suo sito e si rimane a bocca spalancata per non dir altro.
Per curiosità ho guardato il comando elettronico che ha realizzato. Sono dalla 6 di questa mattina che leggo i vari articoli sia di elettronica che di foto con microscopio, ecc.


Cavoli, in quel forum anglofono sono proprio come lui, parlano delle stesse cose, gli stessi marchingegni... sarebbe proprio quel che gli ci vuole... (ma magari ce ne sono italiani altrettanto validi).
mperdomi
Brata guarda il SUO sito a questo indirizzo, c'è di tutto

http://spazioinwind.libero.it/andrea_bosi/index.htm
lexio
Dai soggetti che metti, non credo che ru abbia bisogno di ingrandimenti sopra ai 24x. Con pbiettivo 20mm invertito su soffietto a istanza di 21cm arrivi ad un ingrandimento di 12x, con due soffietti arrivi a 24x. Poi ti servono dei flash su cui montare gelatine colorate di una tonalità il più simile possibile all'ambra che devi fotografare, in modo da avere una sola temperatura colore, e il gioco è fatto:correzione della temperatura colore finale e hai la tonalità "giusta"della tua inclusione. Per eliminare i riflessi, di solito si sistemano cartincini neri tutto intorno all'oggetto (ad esempio negli scatti con bottiglie di vetro) ed eliminano i riflessi. Se invece vuoi puoi utilizzare anelli step-up per montare un obiettivo in punta ad un altro invertio (ad esempio un micro 105mm sulla fptocamera a cui attaccherai un 35mm invertito con anello step up, ma da quello che ricordo vignetta parecchio.
pes084k1
QUOTE(lexio @ Mar 13 2016, 11:11 AM) *
Dai soggetti che metti, non credo che ru abbia bisogno di ingrandimenti sopra ai 24x. Con pbiettivo 20mm invertito su soffietto a istanza di 21cm arrivi ad un ingrandimento di 12x, con due soffietti arrivi a 24x. Poi ti servono dei flash su cui montare gelatine colorate di una tonalità il più simile possibile all'ambra che devi fotografare, in modo da avere una sola temperatura colore, e il gioco è fatto:correzione della temperatura colore finale e hai la tonalità "giusta"della tua inclusione. Per eliminare i riflessi, di solito si sistemano cartincini neri tutto intorno all'oggetto (ad esempio negli scatti con bottiglie di vetro) ed eliminano i riflessi. Se invece vuoi puoi utilizzare anelli step-up per montare un obiettivo in punta ad un altro invertio (ad esempio un micro 105mm sulla fptocamera a cui attaccherai un 35mm invertito con anello step up, ma da quello che ricordo vignetta parecchio.


20 mm e due soffietti? Un 20-24 mm invertito è sempre una soluzione di un certo ripiego, con curvatura di campo elevata su soggetti vicini e standoff realmente minimo, cioè quasi il tiraggio macchina dall'ultimo anello. Non hai neppure apertura sufficiente e stati in una diffrazione profonda. Per questo si parla nel topic di ottiche da microscopio, molto più luminose. Con 2 soffietti la resistenza alle vibrazioni è poi risibile (oggi ti fanno vantaggiosi soffietti metallici da Adriano Lolli). Le gelatine e i filtri hanno un problema serio: l'ambra essenzialmente filtra la luce "a campana" in frequenza con picco sul giallo e filtraggio altrove. Per compensare quel colore dovresti aumentare colori che non esistono (come quelli che cercano di fare un WB diurno con le ultime luci stradali, che restano calde anche all'occhio...), quindi dovresti pompare tanta luce di colore complementare o il guadagno di certi pixel che il rumore diventa evidente. L'oggetto lo puoi montare in una "scatola" con pareti nere, ma hai un problema in più sull'esposizione: gli esposimetri a luce riflessa sovraespongono e non hai spazio per quelli a luce incidente.... Bisogna valutare le alternative con molta attenzione.

A presto telefono.gif

Elio

A presto
enotria
QUOTE(rolubich @ Mar 13 2016, 08:49 AM) *
Una precisazione: non sono io l'autore delle foto dei links che ho riportato.
Frequento quel forum e mi ricordavo di un intervento con una foto di un abbinamento di ottiche simile a quello di cui si parlava, così l'ho cercato e proposto.


Allora complimenti alla tua memoria e grazie per aver riproposto una soluzione "furba", che potrebbe essere molto utile a chiunque di voi utilizza la tecnica dello stack.

Peccato non sia presente qui l'autore di quel set, sarebbe stato interessante avere alcune conferme sia sulla distanza di lavoro che sembra avere, sia sul sistema semi automatico di spostamento che utilizza per effettuare le foto per lo stack.
Da quello che si vede dalla foto, il tipo comanda avanzamento e scatto con un pulsante a pedale, così mantiene le mani libere ed è sicuro della costanza degli intervalli che può impostare ravvicinati quanto vuole.
E' una soluzione semplice ma intelligente: complimenti, anche se non so chi sia l'autore. guru.gif


Posto una ultima immagine interessante di ripresa ad alto ingrandimento, questa è dedicata alle nostre signore:

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Quello che vedete è uno zaffiro con quella che i gioiellieri chiamano pomposamente "nuage" tanto per portarvi via più soldi.
In realtà, esaminata la nuvola ad alto ingrandimento (450x), si vede che è formata da minuscole goccioline di vapore che sono li intrappolate dal tempo dei tempi. Il bello è che ogni singola sferettina che voi vedete, è una inclusione bifasica, cioè contiene acqua sia allo stato liquido, sia di vapore. Come conseguenza, se voi spostate la pietra, vedete l'acqua che, dentro alla sfera, si sposta da una parte all'altra come un pendolo ! ohmy.gif



Come sempre, parlando fra appassionati, qualche cosa di interessante salta sempre fuori ed ora farò qualche prova con gli obiettivi da microscopio per infinito abbinati ad un medio tele e sul sistema semi automatizzato di avanzamento della slitta.
In caso, se l'argomento "alto ingrandimento" vi interessa, ci ritroviamo per i commenti.

grazie.gif
mperdomi
Per le mie necessità uso due o più faretti della marca da te indicata ma leggermente differenti. Sono sempre montati su un collo di cigno con relativo morsetto di fissaggio ma con alimentazione separata. Il faretto è collegato all'alimentatore tramite una spina del tipo usato per il collegamento degli altoparlanti all'amplificatore (per intenderci quelli che vengono chiamati punto-linea). il costo si aggira, salvo variazioni dell'ultima ora sui 8-9 euro.
Per variare la luminosità ho realizzato un semplice circuito con due transistor (IRF 520 e 2N3904) collegati come regolatori di corrente. Il costo della realizzazione è irrisorio ma permette una perfetta regolazione dal minimo fino alla massima corrente ammessa dal o dai diodi led.
La tensione di alimentazione è ricavata da un alimentatore a 5V 5A.
enotria
.

Dopo una pausa riprendo questo post in quanto alcune idee nel frattempo sono maturate ed hanno portato alla costruzione di un accessorio che a me è stato utile: ne parlo qui perché potrebbe essere utile anche ad altri.



Quando si deve fotografare soggetti piccoli e da vicino diventa difficile mantenere a fuoco i vari piani della immagine.
Ci viene in aiuto per risolvere questo problema la tecnica dello stack: si fanno diverse foto successive, ciascuna mettendo a fuoco una parte diversa del soggetto. Una successiva elaborazione può così utilizzare solo le parti a fuoco di ogni foto, ricostruendo una unica immagine in cui tutti i suoi punti sono perfettamente focalizzati.

Detta così sembra una faccenda semplice ma, nella pratica, occorre una notevole precisione e tanta tanta pazienza.

Ci può venire in aiuto un semplice dispositivo che rende automatiche le operazioni più ripetitive, garantendo inoltre una precisione ed una costanza che altrimenti sarebbe impossibile.

Si tratta di motorizzare una slitta mediante un motore controllato da un software, in questo modo ci è possibile posizionare il soggetto da fotografare, impostare l’intervallo fra gli scatti, eseguire questi spostamenti in modo manuale o automatico. Ho invece lasciato indipendente la gestione della fotocamera, in quanto non sempre queste sono predisposte per essere comandate da impulsi esterni, ciò non toglie che sarebbe molto semplice aggiungere un automatismo di scatto comandato da un comune relè.

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In questa versione la slitta fotografica è molto piccola, con la sua escursione di soli 70 mm. è adatta a fotografare piccoli soggetti ed a me serviva proprio così. Ciò non toglie che il sistema può comandare anche slitte molto più grandi, va solo dimensionata opportunamente la slitta ed il motore che la gestisce.

Ma vediamo come utilizzarla.
Due tasti spostano la slitta avanti ed indietro e la velocità di questo spostamento è regolato dalla manopola in alto a sinistra.
L’altra manopola in alto, quella a destra, regola invece l’ampiezza di ogni singolo passo: più il passo è corto, più le foto saranno ravvicinate e numerose, ma la qualità del risultato finale sarà migliore.
L’interruttore in alto a sinistra predispone per la gestione manuale o automatica dei singoli spostamenti. Se in manuale, premendo il tasto di Start viene eseguito un singolo spostamento e poi tutto si ferma, dandoci il tempo di controllare la zona a fuoco, scattare con tutta calma la foto, eventualmente ripetere la foto se non soddisfatti. Quando siamo pronti si preme di nuovo Start ed il ciclo si ripete.
Se invece l’interruttore è spostato su Automatico, prima si accende il led rosso che avverte del prossimo spostamento, poi il motore esegue lo step, la luce rossa si spegne e si accende il led verde e suona il beep che ci da il via libera per scattare. Dopo due secondi, modificabili a seconda della vostra lentezza, si accende il led rosso, altro step e così via, fino a che non avremo fatto tutte le foto.

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Nell’esempio si vede il set con un trilobite pronto per essere fotografato e, di seguito, come appare in una foto singola.

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Invece, elaborando tutte le dieci fotografie scattate, si ottiene una immagine in cui tutte le varie parti del soggetto sono a fuoco:

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Con il medesimo programma di elaborazione è anche possibile ottenere un filmato che simula la visione da diversi punti di vista:




In caso qualcuno fosse interessato a costruire una slitta per il proprio uso, i principali componenti sono una scheda Arduino Uno, un controller per il motore mod. EasyDriver e la slitta con il motore passo passo, per un costo complessivo di circa 50 Euro prendendo tutti i componenti originali.

I principali collegamenti sono ben pochi:

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Ed anche il programma da inserire nella scheda Arduino è molto semplice (se lo vuoi usa il Copia/Incolla):

/********************************************************
Mini Slitta per Macro Fotografia
by Andrea Bosi 15/06/2016
*********************************************************/

int Flag = 0; // Variabile di servizio
int Vel = 0; // Velocità dello spostamento
int Delta = 0; // Entità dei singoli step
boolean Auto = false; // Variabile di servizio

void setup() {
pinMode(2, OUTPUT); // Pin Direzione
pinMode(3, OUTPUT); // Pin Passi da fare
pinMode(5, INPUT); // Pin Giù
pinMode(6, INPUT); // Pin Start
pinMode(7, INPUT); // Pin Su
pinMode(8, OUTPUT); // Pin LED Rosso
pinMode(9, OUTPUT); // Pin LED Verde
pinMode(10,OUTPUT); // Pin Buzzer
pinMode(11,INPUT); // Pin Auto/Man
}

void loop(){
Vel = (1024-analogRead(5))/8 ; // Velocità di spostamento
Delta=(1024-analogRead(4))/4 ; // Delta spostamento
if (digitalRead(11)== LOW) Auto=true;
else Auto=false; // Automatico o Manuale

if (digitalRead (7) == LOW) { // Spostamento rapido
step(LOW,5);
}

if (digitalRead (6) == LOW && Flag==0 && Auto==false) {
muove(); // Step manuale
Flag =1; // Evita la ripetizione
}
if (Auto==true) muove(); // Step Automatico

if (digitalRead (5) == LOW) { // Spostamento rapido
step(HIGH,5);
}

if (digitalRead(6)== HIGH) Flag=0;

delay(Vel);
}

//============== Funzioni ========================

void step(boolean dir,int steps){
// Ruota il motore PP di steps passi, nella direzione dir
digitalWrite(2,dir);
delayMicroseconds(50);
for(int n=0; n<=steps; n++){
// Singolo passo, eseguito steps volte
digitalWrite(3, LOW);
delayMicroseconds(150);
digitalWrite(3, HIGH);
delayMicroseconds(150);
}
}

void muove() {
digitalWrite(8,HIGH); // Accende led Rosso
step(HIGH,Delta); // Attiva il motore per il Delta
delay(50);
digitalWrite(8,LOW); // Spegne il led Rosso
digitalWrite(9,HIGH); // Accende il led Verde
digitalWrite(10,HIGH); // Emette il Beep
delay(10); // Durata del Beep
digitalWrite(10,LOW); // Spegne il Beep
delay(2000); // Tempo utile per scattare la foto
digitalWrite(9,LOW); // Spegne il led Verde
}


Come già ricordato, la slitta può avere dimensioni diverse, basta cambiare il motore passo passo con uno dalla potenza adatta.

Ad esempio, di seguito il materiale pronto per realizzare una struttura molto più robusta, utilizzando una ottima tavola a croce della Proxxon ed un motore decisamente più potente:

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Se poi ne volete realizzare una copia per voi, sono a disposizione per chiarimenti e consigli.

rolleyes.gif
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