QUOTE(togusa @ May 18 2015, 11:51 AM)

È una tecnologia interessante... che però lascia molto il tempo che trova,secondo me (per ora almeno).
Bello poter rifocheggiare dopo lo scatto... peccato che se la foto non la guardi a computer e con un software che lo consenta, è una funzione completamente inutilizzabile (per ovvi motivi).
Bello poter correggere eventuali piccoli (anche non tanto) errori di messa a fuoco, specialmente nei ritratti ravvicinati e a grandi aperture, con lo scopo di postprodurre la foto al meglio... peccato che le immagini abbiano una risoluzione (di stampa, o "statica"... non so come chiamarla) ancora piuttosto modesta.
Il plenottico può fare molte cose, in particolare dire addio a curvatura di campo e altre aberrazioni: Io provai cinque anni fa le prime Lytro accademiche (usando un 105/2.5 e un 50/1.2 solo come lente addizionale close focus per certi scatti) e il limite è la densità di pixel sul sensore. Può correggere anche errori locali di fuoco, flettere la curvatura di campo e fare focus stacking dai dati memorizzati. Per chiarire il concetto e le possibilità, vi allego un mio rapido briefing ai dottorandi inesperti. L'elaborazione è una "black box" oggi, molto adattata alla struttura ottica e con un sacco di trucchi.
Clicca per vedere gli allegatiA presto
Elio
QUOTE(togusa @ May 18 2015, 03:26 PM)

Peccato che nel caso dei jpeg, il programma adatto si chiami "sistema operativo".
A meno che non parliamo del DOS...
Nel caso delle foto Lytro invece non è proprio così semplice.
Io comunque mi riferivo sia alla visione personale, che a quella condivisa.
Condividi una foto Lytro su qualsiasi sito web o forum o social che sia... e poi vediamo quanti di questi consentiranno agli altri di visualizzarla.
Ma esporterai soolo un particolare piano focale in JPG o altri formati 2-D! Il primo uso lo vedo sulle mirrorless per buttare/correggere i filtri AA. E' quasi gratis.
A presto
Elio
A presto