QUOTE(pes084k1 @ Mar 1 2015, 07:55 PM)

Ritarare un AF dopo 3 anni, controllare almeno una MAF manuale dopo 30... mi sembra giusto. L'obiettivo da usare per il controllo dovrebbe essere un MF di media lunga focale a bassa aberrazione sferica e precisa calibrazione, Nikon o Zeiss 50 macro - 55 macro - 85-100-105-135, non ED.
La vitina ce l'ha pure la D700, anche se per la fretta usavano anche gli spessori. Usura della flangia FE? Stiamo scherzando, spero, a meno di colpi.
A presto
Elio
Il problema, come ho scritto più volte, era solo con i grandangolari. Con i normali e i medio tele la scala metrica combaciava con quello che la mia vista "stimava" dall'oculare (non ho mirini ingranditori per la fe, francamente non so nemmeno se esistono). La differenza non era di poco...a 0,7m sulla scala metrica di un 20mm corrispondeva (metro alla mano) 3metri reali. Usando un 28mm (sempre a 3metri) la scala metrica progrediva verso la realtà sino ad arrivare alla misura nominale con il 50mm
Tarando la vitina ho risolto il problema ma tuttavia la cosa non mi "persuade" molto, la vitina di regolazione era palesemente intonsa, nessun cacciavite l'aveva minimamente toccata prima di me (oculare 15x alla mano, le viti sono sensibili anche alla minima abrasione di contatto)...questo mi lascia pensare che il problema, anche se risolto, non dipenda da una normale staratura dovuta ad un uso corretto e continuativo, quanto ad un trauma o un errato montaggio dopo revisione.
Anche se sembra impossibile in casa Leica per piccole starature di telemetria usano anche sostituire la flangia, quella della Fe non è diversa dalle altre flangie di casa Nikkor, ipotizzando un urto di taglio (classica caduta della fotocamera urtando violentemente l'ottica e non la camera) la flangia potrebbe aver cambiato l'assetto di parallelismo con il resto della struttura, o peggio, la struttura stessa potrebbe aver variato la complanarità con la flangia creando questa sorta di staratura, che in realtà staratura non è. Per scongiurare questo sarebbe necessario un tool per l'ortogonalità del piano ottico. La Contarex era avezza a queste finezze, la testimonianza si ottiene smontando la flangia di questa incredibile fotocamera, ognuna delle 6 viti che serrano la flangia (non 4 come Nikon) ha spessori (leggi rasamenti) micrometrici differenti, nell'ordine di 0.5/1 decimo di millimetro...il numero è variabile per ogni vite e va a compensare gli evidenti e inevitabili difetti geometrici dovuti alla barenatura dell'alloggio flangia. Sono sofismi che hanno decretato il fallimento di un colosso, Nikon, forte di laschi e tolleranze più generose (Vedi i pentaprisma delle varie F/F2) godeva di affidabilità maggiore per l'equazione più laschi-tolleranza = meno problemi di impedimenti meccanici...infatti trovare una Contarex perfettamente funzionante in ogni sua funzione vitale è difficile mentre F2 di 40 anni sono perfettamente godibili.
Ora non mi resta che affrontare la prova diapositiva, il successivo sviluppo Homemade la proiezione. Dopo di che deciderò se la fotocamera può continuare a vivere o se finirà sotto la pressa idraulica ;-)
Saluti da La Spezia
Amedeo