Raccontare di un tema così doloroso quanto ormai tristemente famoso è sicuramente difficile. Sono arrivato al campo di Mauthausen con gli occhi del turista, probabilmente piu intento a scegliere le inquadrature che a cogliere tutte le sofferenze che abitano ancora questo posto. Man mano che respiri tra quelle mura però, vieni colto da un senso di costrizione, il filo spinato guida sempre il tuo sguardo verso una delle torri, i segni della sofferenza si colgono ovunque, foto sbiadite ricordano chi è morto tra queste mura, numeri di matricola prendono il posto dei nomi.
Mi sono quindi immaginato il viaggio di un deportato, che veniva caricato a forza su questi treni. Credo che non avesse idea del destino che lo aspettava, scendeva dal treno e la verde campagna austriaca lo accoglieva. Purtroppo rappresentava soltanto la porta che lo conduceva all'annientamento passando attraverso le condizioni peggiori che la mente umana poteva partorire.
Le immagini cercano di rappresentare come mi sono immaginato accadesse, questo "viaggio"..... con gli occhi di un prigioniero.
Spero ovviamente che visto il tema così delicato, il modo in cui ho affrontato gli scatti non rappresenti un offesa per nessuno, l'intento non era sicuramente questo.
Grazie a tutti
Ciao
matteo




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Per me hai realizzato un capolavoro, dalla sequenza degli scatti alla loro bellezza, originalità e non ultimo un bianconero strepitoso. Complimenti.

Splendido lavoro!. Conciso ma completo. Foto scelete e soprattutto meditate. Non mi soffermo su nessuna inparticolare me la sequenza è davvero ben fatta. Complimenti

Matteo...poche volte mi sono cosi immedesimato nella visione di un reportage.....credo( ne sono convinto ) questo manifesti la tua maturita umana e fotografica.......uno dei piu bei reportage che abbia mai visto......complimenti
riccardo

ciao Matteo complimenti per l'impegno e la devozione che hai avuto ad immedesimarti per strappare scatti significaviti..............le foto raccontano benissimo la conversione è eccellente
un ottimo lavoro in tutto
complimenti ancora

ciao
Peppe

...a un certo punto, dalla "gaskmmer" in poi il racconto è diventato - per me - inquietante....figuriamoci cosa è stato a suo tempo....
...Matteo...un reportage di cui poter andare fiero...complimenti..

Bellissimo Matteo, un lavoro che gronda di umanità anche se non hai ripreso persone. Un tuffo al cuore, un ostacolo fermo sulla strada mentre stai andando a 160 all'ora. Con l'anima dentro vengono sempre belle foto
Bravissimo
Roberto

Facile cadere nel banale, nel già visto. In questo caso hai dato un senso alla sequenza scegliendo immagini eterogenee, senza ridondanze.
Ne esce un racconto asciutto, pieno di forza.

Bravo.

Paolo

bravo ottimo lavoro

Ringrazio tutti per i commenti, ovviamente fa sempre piacere ricevere un feedback positivo: in questo caso in particolare il piacere è decisamente più grande perchè è un reportage a cui tengo davvero molto.
Grazie infinite
Matteo

Gran bel reportage, davvero efficace.

La quinta foto poi è decisamente super

Pino

Sei stato strepitoso! La quinta mi piace particolarmente.

Ciao

Andrea

davvero emozionante,
una gran lezione di reportage per me.

non mi piace il cielo dell'ultima...cos'è successo?

saluti
sauro

Ciao sauro nell'ultima volevo dare la sensazione di una speranza (il fiore) attraverso cui veniva filtrato tutta la sofferenza ... il lager e il cielo sullo sfondo. Il cielo è volutamente eccessivamente scuro ma nella conversione purtroppo ha dato l'effetto dello sporcato. Sinceramente non avevo guardato le preview del reportage e quando me ne sono accorto ormai avevo postato. Non sono stato a modificare il tutto perchè nell'insieme non mi disturbava piu di tanto, concordo però che stona.

la speranza arriva tutta,non preoccuparti.

di nuovo complimenti!

sauro

un reportage eccellente,eccellente, e non era per niente facile
i miei complimenti

ciao
Francesco

...un pugno dritto alla bocca dello stomaco!
...una lezione di reportage che fa capire che, a dispetto di tutti i megapixel o ottiche che dir si voglia, dietro la macchina fotografica è l'uomo e la sua sensibilità che contano.
E, per le emozioni che hai saputo trasmettere, una sequenza della quale andare fieri( meno fieri dell'appartenenza alla razza umana che ha saputo partorire simili atrocità).

Complimenti

Andrea

Sono da poco stato nei luoghi della battaglia della Marna, luogo di sanguinosi scontri nella prima guerra mondiale.

Commento il tuo splendido reportage con il titolo di un quotidiano locale alla fine di quel conflitto: "Ne jamais plus!".

Ambrogio

Davvero un bel reportage...fatto di ottime fotografie...ma quella che mi ha colpito di più è la 5.

Ciao Albè

Complimenti per lo splendido reportage... scorrere le tue foto è stato "toccante"...

Davvero complimenti!

Nico

Bellissima serie complimenti.

Ciao

Claudio

Mi accodo agli altri... veramente un reportage meraviglioso, le foto dense di significato !!! e tecnicamente ottime, bellissimo bianco e nero... veramente complimenti !!!!!!!!!!

Ottimo reportage che rappresenta molto bene un posto e una vicenda orribile.
Il binero lo vedo poco "costante" scorrendo le varie foto ma la cosa passa in secondo piano.
Ciao

Maurizio

Racconto forte e scorrevole mai scontato, un buon lavoro per me

ciao,
bellissimo lavoro, serie di scatti molto carica di significati, incisiva, la quale trasmette emozioni; B&W molto curato,
davvero ben fatto, complimenti.

Ciao Marco

bella molto bella la seguenza