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carmine esposito
Diciamo che la mia famiglia non ha una grande cultura scolastica, pertanto finite le scuole medie avendo io 12 anni e le idee poco chiare sono stato indirizzato al lavoro.
Il diploma poi è arrivato con gli anni, la scuola serale, e tante notti spese sui libri…
Ho un lavoro a tempo pieno, quindi non mi servirebbe per lavorare, anche se alcuni studi mi sarebbero utili proprio su quello.
Da qualche anno lo stimolo di iscrivermi all’università si fa sempre più grande, individuata la facoltà che più mi interessa, Economia e Commercio ovviamente senza obbligo di frequenza, vi chiedo com’è la vita universitaria, se posso affrontare un esperienza del genere, avendo io 39 anni, un lavoro a tempo pieno, una famiglia e figli, e una mente non più allenata allo studio.

Ovviamente mia moglie mi ha detto che sono impazzito.
dade.nurse
QUOTE(carmine esposito @ Aug 21 2012, 10:08 PM) *
Diciamo che la mia famiglia non ha una grande cultura scolastica, pertanto finite le scuole medie avendo io 12 anni e le idee poco chiare sono stato indirizzato al lavoro.
Il diploma poi è arrivato con gli anni, la scuola serale, e tante notti spese sui libri…
Ho un lavoro a tempo pieno, quindi non mi servirebbe per lavorare, anche se alcuni studi mi sarebbero utili proprio su quello.
Da qualche anno lo stimolo di iscrivermi all’università si fa sempre più grande, individuata la facoltà che più mi interessa, Economia e Commercio ovviamente senza obbligo di frequenza, vi chiedo com’è la vita universitaria, se posso affrontare un esperienza del genere, avendo io 39 anni, un lavoro a tempo pieno, una famiglia e figli, e una mente non più allenata allo studio.

Ovviamente mia moglie mi ha detto che sono impazzito.


Dipende tutto dalle motivazioni. Se sono abbastanza forti, riuscirai a superare le difficoltà. Che sicuramente saranno molte. Auguri.
undertaker
se ci credi, adesso che c'è il 3+2 ce la fai.
E poi se hai preso il diploma alle serali vuol dire che sei uno "tosto".
Ho conosciuto tanta gente, che per via della riforma, ha iniziato l'università perchè non sapeva che fare e l'ha portata a casa. Se tu ne sei convinto non vedo perchè non dovresti farcela!
ENTUSIASMO!
franlazz79
Quando ero rappresentante degli studenti ho fatto da punto di riferimento a studenti lavoratori, uno dei quali che avrà avuto 34-35 anni lavorava in una fabbrica di attrezzature in acciaio,non il lavoro più leggero del mondo; risultato, si è laureato prima di alcuni miei compagni di corso che avevano cominciato prima di lui. C'è da dire che anche lui come te era un tipo tosto e con non più di qualche consiglio e molte notti sui libri si è portato a casa una bella soddisfazione. Dalla mia esperienza la distribuzione degli esami nel tempo ed il fatto di essere costanti è la cosa più importante. Esempio 2 grossi (o uno in base alla percorso di studi) +3 piccoli o medi (o due in base alla percorso di studi) e così via per ogni sessione. Ho visto gente fare sfozi enormi per fare un esame in più a febbraio perderne dua a giugno, per cui poco e regolare e si risparmia anche in tasse se si sta nella media richiesta.

PS: cerca un paio di appoggi nella facoltà che possano darti delle dritte, si risparmia energie (tipo studia di più A invece che B perchè lo chiedono di meno, oppure quel prof stronca i non frequentanti, fai l'esame con un altro e così via...)
atostra
QUOTE(carmine esposito @ Aug 21 2012, 10:08 PM) *
Diciamo che la mia famiglia non ha una grande cultura scolastica, pertanto finite le scuole medie avendo io 12 anni e le idee poco chiare sono stato indirizzato al lavoro.
Il diploma poi è arrivato con gli anni, la scuola serale, e tante notti spese sui libri…
Ho un lavoro a tempo pieno, quindi non mi servirebbe per lavorare, anche se alcuni studi mi sarebbero utili proprio su quello.
Da qualche anno lo stimolo di iscrivermi all’università si fa sempre più grande, individuata la facoltà che più mi interessa, Economia e Commercio ovviamente senza obbligo di frequenza, vi chiedo com’è la vita universitaria, se posso affrontare un esperienza del genere, avendo io 39 anni, un lavoro a tempo pieno, una famiglia e figli, e una mente non più allenata allo studio.

Ovviamente mia moglie mi ha detto che sono impazzito.


io studio a parma, il mio professore di chimica inorganica, che ha grossomodo la tua età, studia lingue orientali a venezia, non frequenta, studia di notte, ma riesce a dare gli esami in tempo, anzi gode della stima dei suoi professori. ovviamente è difficile, ma non impossibile.
rodolfo.c
QUOTE(carmine esposito @ Aug 21 2012, 10:08 PM) *
... avendo io 39 anni ...


Non ti lamentare, io ho iniziato a 48 e mi sono laureato a 51 ... rolleyes.gif
Certo, è un grosso impegno, ed è un enorme sacrificio: per tre anni mi sono "autoridotto" la maggior parte dei fine settimana, passati sui libri e a fare appunti, e la mia moto in due estati non ha fatto 1000 km dry.gif
Verso la fine avevo delle visioni mistiche, la fatica si faceva sentire eccome, ma ho stretto i denti e sono riuscito a finire.
E comunque, credimi, sono soddisfazioni ... riuscire a fare a 50 anni quello che tanti altri non si sognerebbero mai di fare.
Se mi chiedi se lo rifarei, beh ... ti chiederei di farmi una domanda di riserva messicano.gif
gloster89
nel mio corso di laurea c'erano due persone gia adulte con figli e lavoro. si sono laureate entrambe in tempo anche perchè davvero si sono messi d'impegno. il sacrificio più grande credo sarebbe cercare di seguire almeno un pò i corsi, non sembra ma sono importanti. ho notato (se questo ti può consolare) che data l'età più matura avete qualche vantaggio in sede d'esame rolleyes.gif .
Negativodigitale
Ad maiora!

Provaci, Carmine!
wink.gif
Paolo
riccardobucchino.com
Io sono convinto che l'università serva a ben poco se ci si dedica esclusivamente allo studio! E sono convinto che insegni ben poco! (parola di Laureato)
L'università è libertà, è nuovi amici, è un nuovo di pensare e vedere il mondo, è feste, è studio, è nuovo modo di interfacciarsi con le persone, è nottate a cercare di finire una qualche consegna, è "sta mattina non ho voglia, me ne sto a casa mia", l'università è "oh cristo, settimana prossima ho 3 esami e fin ora ho solo perso tempo... vabbeh io mi presento a tutti comunque", l'università è uno dei migliori periodi della vita di una persona, quando ci sei dentro vorresti finire il prima possibile, specie gli ultimi mesi, quando hai finito rimpiangi i bei momenti passati, l'importante è essere fuori sede e frequentare, altrimenti è una noiosa e difficile scuola superiore e non un importante esperienza di vita.

Se a 39 anni hai il coraggio di iniziare l'università ti auguro di raggiungere i tuoi obiettivi scolastici, ma ti garantisco che per te sarà tutto più difficile che per gli altri, non è la mente che cambia, non è che a 39 anni non si è in grado di studiare, è che cambia lo spirito.

A me a distanza di circa 2 anni e mezzo dalle ultime lezioni l'università manca parecchio anche se le mie due lauree non mi hanno dato alcuna soddisfazione, soprattutto quando ho preso quella della specialistica non ero molto felice, per me significava la fine di un era e non un traguardo, ma per te che hai una famiglia sarà tutto diverso!

Se ciò che ho detto ti ha scoraggiato leggi la mia firma e ti tornerà la forza di volontà di cui hai bisogno per questa "avventura".
giod5000
ahhh che BELLO!

non sai come ti capisco, ho fatto anche io questo tipo di esperienza, anche se sono un pochino più giovane...
io ti dico si, assolutamente SI! fallo!
bisognerebbe vivere l'università non come un fine, ma come un mezzo. questa purtroppo è la cosa che gran parte dei frequentanti non capisce, tu invece hai la possibilità di viverla in questa maniera, avendo già un posto di lavoro puoi permetterti di studiare per il solo piacere di farlo, per saziare la tua anima e per aprire la tua mente al mondo e magari dare un esame ogni tre anni.... wink.gif

la scelta della facoltà però è molto importante, soprattutto per chi lavora, le materie umanistiche in questo senso sono le più adatte.

se sei di Roma posso aiutarti per qualsiasi cosa... wink.gif

PS nelle Università ci sono anche molti pensionati.... wink.gif

PPS tempo fa ho letto sul giornale di una laureata a 70 e passa anni... wink.gif
89stefano89
QUOTE(carmine esposito @ Aug 21 2012, 10:08 PM) *
Diciamo che la mia famiglia non ha una grande cultura scolastica, pertanto finite le scuole medie avendo io 12 anni e le idee poco chiare sono stato indirizzato al lavoro.
Il diploma poi è arrivato con gli anni, la scuola serale, e tante notti spese sui libri…
Ho un lavoro a tempo pieno, quindi non mi servirebbe per lavorare, anche se alcuni studi mi sarebbero utili proprio su quello.
Da qualche anno lo stimolo di iscrivermi all’università si fa sempre più grande, individuata la facoltà che più mi interessa, Economia e Commercio ovviamente senza obbligo di frequenza, vi chiedo com’è la vita universitaria, se posso affrontare un esperienza del genere, avendo io 39 anni, un lavoro a tempo pieno, una famiglia e figli, e una mente non più allenata allo studio.

Ovviamente mia moglie mi ha detto che sono impazzito.


dipende dalla facoltá secondo me, la tua non la conosco. ho una amica che sta facendo qualcosa in merito a legge su quelle universitá "online" paga un sacco deve andare a roma a fare gli esami daltronde piano piano pur lavorando a tempo pieno si sta laureando.

diversamente una donna che lavorava in un comune vicino al nostro, intelligentissima, un riferimento per tutti i tecnici comunali della provincia, un bel giorno si mette in aspettativa e si iscrive a ingegneria, ha lasciato tutto al primo esame. credo che si arrivi ad una determinata etá che non si ha piú l´elasticitá mentale di un giovane. me ne accorgo su me stesso che ho 23 anni... in 5 anni di superiori non ho aperto un libro ricordavo ogni cosa ch emi veniva detta, ascoltavo il profe e nel frattempo giocavo col cellulare. ora se sono al pc con la radio accesa il mio cervello mi fa "senti tizio, o qua o la, sono uno e non mi posso dividere"

ps dimenticavo: fai bene a provare almeno!! quindi in bocca al lupo biggrin.gif
stefar
QUOTE(riccardobucchino.com @ Aug 22 2012, 01:46 AM) *
L'università è libertà, è nuovi amici, è un nuovo di pensare e vedere il mondo, è feste, è studio, è nuovo modo di interfacciarsi con le persone, è nottate a cercare di finire una qualche consegna, è "sta mattina non ho voglia, me ne sto a casa mia", l'università è "oh cristo, settimana prossima ho 3 esami e fin ora ho solo perso tempo...


All'università odiavo quelli che la pensavano come te...
89stefano89
QUOTE(stefar @ Aug 22 2012, 08:24 AM) *
All'università odiavo quelli che la pensavano come te...


fammi indovinare sei ingegnere! laureato in 5 anni biggrin.gif
frabi
Come si dice, "volere è potere" ed anche l'altro "volli, sempre volli,...", dunque se hai una forza di volontà erculea potresti anche farcela..., coraggio!
carmine esposito
Grazie ragazzi, non credevo di riscuotere così tanti consensi.
Le motivazioni ci sono tutte e ho intenzione di provarci, almeno un giorno non dovrò rimpiangere di in averlo fatto.
La facoltà scelta è economia e commercio di Napoli, ho scartato quelle online proprio per i costi eccessivi
Poi posso sempre chiedere a voi...
Cosa vuol dire 3+2?
Marcus Fenix
QUOTE(carmine esposito @ Aug 22 2012, 09:08 AM) *
...
Cosa vuol dire 3+2?


una volta il corso di laure durava mediamente 4, 5, o 6 anni a seconda della facoltà, oggi è spezzato in due blocchi, nei primi 3 si consegue una laurea breve, diciamo "light", che può essere già un traguardo riconosciuto, poi se si vuole si può conseguire la laurea piena concludendo i due successivi anni.
Un bel vantaggio rispetto a dover studiare 5 anni tutti d'un fiato per raggiungere un titolo valido.
Fabio Chiappara
Non è mai tardi per studiare... Anzi... Sei da stimare, perchè nonostante hai tutto (lavoro, famiglia), hai anche le motivazioni di far crescere la tua cultura. Ce la farai sicuramente, anche se può essere un percorso difficile e quindi tutto in salita...

YES, YOU CAN!!!

Fabio
buzz
In una società dove la posizione sociale e la rispettabilità la si misura esclusivamente in soldi, mi domando a cosa serva un certificato!
Tuttavia io sono all'antica, e per me la cultura vale molto di più di un conto in banca.
Se hai le delle motivazioni che ti spingono, perchè non tentare? Cerca tutti i sistemi per risparmiare economicamente 8del resto studierai proprio economia!) e in bocca al lupo.
simone_chiari
io faccio il tifo per te wink.gif
ciao
Simone
gloster89
QUOTE(stefar @ Aug 22 2012, 08:24 AM) *
All'università odiavo quelli che la pensavano come te...

quoto e un bel lol al fatto che se non sei fuori sede è noiosa biggrin.gif
paola grassi
QUOTE(riccardobucchino.com @ Aug 22 2012, 01:46 AM) *
Io sono convinto che l'università serva a ben poco se ci si dedica esclusivamente allo studio! E sono convinto che insegni ben poco! (parola di Laureato)
L'università è libertà, è nuovi amici, è un nuovo di pensare e vedere il mondo, è feste, è studio, è nuovo modo di interfacciarsi con le persone, è nottate a cercare di finire una qualche consegna, è "sta mattina non ho voglia, me ne sto a casa mia", l'università è "oh cristo, settimana prossima ho 3 esami e fin ora ho solo perso tempo... vabbeh io mi presento a tutti comunque", l'università è uno dei migliori periodi della vita di una persona, quando ci sei dentro vorresti finire il prima possibile


L'università serve a poco solo se si decide di seguire un corso di studi come ha fatto riccardobucchino, e cioè se ci si aspetta che sia "l'università" a insegnarci qualcosa, se si frequenta il mondo universitario solo per il corollario di "feste, nottate, nuovi amici, libertà", se la si paragona a una "noiosa e difficile scuola superiore", se la si "apprezza" solo per la libertà di essere fuori sede e mantenuti da mammà.

L'università serve a poco, riccardobucchino, se ci si aspetta che siano gli altri a doverci insegnare qualcosa e soprattutto se in una settimana si decide di tentare di sostenere 3 esami per i quali non si è aperto nemmeno un testo, dato che si era troppo impegnati a fare nuove amicizie (infatti non mi meraviglio che con "due lauree" (!!) tu scriva ancora "un era" senza apostrofo).
Sicuramente avrai messo a frutto il tuo corso universitario NON dedicandoti esclusivamente allo studio, ma lasciati dire che l'università è l'esatto opposto di quanto hai descritto. è una scuola di vita proprio perchè ti chiede di studiare per te stesso, per la tua cultura personale e NON per ottenere un bel voto (dietro al quale si nasconde il misero bluff di non aver studiato nulla), significa responsabilizzarsi e gestire la preparazione di un esame senza che ci sia nessuno a dirti cosa fare e quando farlo...anche se vedo che qualcuno interpreta questa "libertà" come tempo a disposizione per cazzeggiare.

insomma, se il nostro amico che ha aperto il post dovesse iscriversi all'università con il tuo spirito, gli suggerirei di desistere. non ne vale la pena e anche se portata a termine, gli darebbe solo "un pezzo di carta" inutile.
se invece il suo scopo è studiare e mettersi alla prova, allora sì, in quel caso è un'ottima scelta indipendentemente dall'età anagrafica.
aveadeli
QUOTE(Paola Grassi @ Aug 22 2012, 12:44 PM) *
L'università serve a poco solo se si decide di seguire un corso di studi come ha fatto riccardobucchino, e cioè se ci si aspetta che sia "l'università" a insegnarci qualcosa, se si frequenta il mondo universitario solo per il corollario di "feste, nottate, nuovi amici, libertà", se la si paragona a una "noiosa e difficile scuola superiore", se la si "apprezza" solo per la libertà di essere fuori sede e mantenuti da mammà.

L'università serve a poco, riccardobucchino, se ci si aspetta che siano gli altri a doverci insegnare qualcosa e soprattutto se in una settimana si decide di tentare di sostenere 3 esami per i quali non si è aperto nemmeno un testo, dato che si era troppo impegnati a fare nuove amicizie (infatti non mi meraviglio che con "due lauree" (!!) tu scriva ancora "un era" senza apostrofo).
Sicuramente avrai messo a frutto il tuo corso universitario NON dedicandoti esclusivamente allo studio, ma lasciati dire che l'università è l'esatto opposto di quanto hai descritto. è una scuola di vita proprio perchè ti chiede di studiare per te stesso, per la tua cultura personale e NON per ottenere un bel voto (dietro al quale si nasconde il misero bluff di non aver studiato nulla), significa responsabilizzarsi e gestire la preparazione di un esame senza che ci sia nessuno a dirti cosa fare e quando farlo...anche se vedo che qualcuno interpreta questa "libertà" come tempo a disposizione per cazzeggiare.

insomma, se il nostro amico che ha aperto il post dovesse iscriversi all'università con il tuo spirito, gli suggerirei di desistere. non ne vale la pena e anche se portata a termine, gli darebbe solo "un pezzo di carta" inutile.
se invece il suo scopo è studiare e mettersi alla prova, allora sì, in quel caso è un'ottima scelta indipendentemente dall'età anagrafica.



Perfetto! Sono pienamente d'accordo con queste considerazioni.

Mi sembra però di capire che il nostro Carmine, ha profonde motivazioni personali per intraprendere questo percorso, che ovviamente gli comporterà non pochi sacrifici, e pertanto credo che abbia proprio lo spirito giusto per raggiungere il suo obiettivo.

Altro discorso è invece valutare se, date le premesse (età, occupazione a tempo pieno, famiglia) ha un senso "materiale" ottenere la laurea. Francamente credo di no, perchè a mio personale parere, la scelta sarebbe perdente in termini di valutazione sacrifici-costi / benefici poichè realisticamente oggi la laurea nel mondo del lavoro non ha lo stesso valore di un tempo.


Carmine però vuole raggiungere tale traguardo per una soddisfazione personale e per mettersi alla prova, il tutto con un spirito molto positivo ben consapevole delle sicure difficoltà.
Sono convinto quindi che potrai riuscirci e ti faccio tutti i miei migliori auguri.
Saluti
Antonio
carmine esposito
Come sempre c'è sempre chi fraintende il senso delle discussioni.
Ovviamente viste le premesse da me elencate sarebbe improbabile uscrivermi all'uni per le feste, amici e per cazzeggiare; tantomeno la laurea, ammesso che ci arrivi, la utilizzerei per lavorare, sciocco chi oggi lo pensa.
Sarebbe una soddisfazione personale, un incremento per la mia cultura che nella vita serve sempre che poi il pezzo di carta finirebbe appeso al muro assieme ad altri è un altro discorso, ma questo fà parte delle esperienze di ognuno di noi.

A proposito, anche se a me non serve, al momento stó studiando la lingua inglese.
buzz
QUOTE(carmine esposito @ Aug 22 2012, 02:22 PM) *
----------
A proposito, anche se a me non serve, al momento stó studiando la lingua inglese.



serve, serve, fidati!
89stefano89
QUOTE(carmine esposito @ Aug 22 2012, 02:22 PM) *
Come sempre c'è sempre chi fraintende il senso delle discussioni.
Ovviamente viste le premesse da me elencate sarebbe improbabile uscrivermi all'uni per le feste, amici e per cazzeggiare; tantomeno la laurea, ammesso che ci arrivi, la utilizzerei per lavorare, sciocco chi oggi lo pensa.
Sarebbe una soddisfazione personale, un incremento per la mia cultura che nella vita serve sempre che poi il pezzo di carta finirebbe appeso al muro assieme ad altri è un altro discorso, ma questo fà parte delle esperienze di ognuno di noi.

A proposito, anche se a me non serve, al momento stó studiando la lingua inglese.


beh tanto di cappello.... ho una bella fila di amici che stanno li per scaldare la sedia e sentirsi grandi lontani da casa con i genitori di mamma e papa´...
tu invece afferri affondo il concetto di culutra. hai tutto il mio sostegno morale!
riccardobucchino.com
QUOTE(stefar @ Aug 22 2012, 08:24 AM) *
All'università odiavo quelli che la pensavano come te...


Li odiavi perchè erano quelli che leggendo 1 volta le cose da studiare si presentavano agli esami e prendevano buoni voti? o li odiavi perchè aiutavano le ragazze a ripassare e grazie alla loro incredibile capacità di apprendimento (una mia amica diceva che ero come una spugna e che assorbivo informazioni ovunque) riuscivano poi a prendere voti alti senza aver mai neanche comprato i libri? beh io sono sempre stato convinto che devi sapere le cose, come le impari non ha molta importanza. Forse li odiavi perchè erano quelli che non prendevano appunti, un professore mi ha detto: ma lei viene sempre a lezione con solo una penna e un bloco appunti da taschino (era tipo 4x6 cm), disegna o scarabocchia, non ascolta e non prende appunti: ma cosa viene a fare? Io ho risposto: lei è un buon osservatore ma non mi conosce, io sembro distratto ma ascolto, scarabocchio perchè mi aiuta a concentrarmi, non prendo appunti perchè la mia amica qui a fianco scrive bene e mi pare uno spreco non usare il suo ottimo lavoro e poi se scrivessi penserei più a come mettere giù i concetti che non ai concetti stessi. O forse li odiavi perchè non ti invitavano alle feste, agli apericena, alle bevute selvaggie o a bere su un ponteggio a 10 metri di altezza. smile.gif



QUOTE(Paola Grassi @ Aug 22 2012, 12:44 PM) *
L'università serve a poco solo se si decide di seguire un corso di studi come ha fatto riccardobucchino, e cioè se ci si aspetta che sia "l'università" a insegnarci qualcosa, se si frequenta il mondo universitario solo per il corollario di "feste, nottate, nuovi amici, libertà", se la si paragona a una "noiosa e difficile scuola superiore", se la si "apprezza" solo per la libertà di essere fuori sede e mantenuti da mammà.

L'università serve a poco, riccardobucchino, se ci si aspetta che siano gli altri a doverci insegnare qualcosa e soprattutto se in una settimana si decide di tentare di sostenere 3 esami per i quali non si è aperto nemmeno un testo, dato che si era troppo impegnati a fare nuove amicizie (infatti non mi meraviglio che con "due lauree" (!!) tu scriva ancora "un era" senza apostrofo).
Sicuramente avrai messo a frutto il tuo corso universitario NON dedicandoti esclusivamente allo studio, ma lasciati dire che l'università è l'esatto opposto di quanto hai descritto. è una scuola di vita proprio perchè ti chiede di studiare per te stesso, per la tua cultura personale e NON per ottenere un bel voto (dietro al quale si nasconde il misero bluff di non aver studiato nulla), significa responsabilizzarsi e gestire la preparazione di un esame senza che ci sia nessuno a dirti cosa fare e quando farlo...anche se vedo che qualcuno interpreta questa "libertà" come tempo a disposizione per cazzeggiare.

insomma, se il nostro amico che ha aperto il post dovesse iscriversi all'università con il tuo spirito, gli suggerirei di desistere. non ne vale la pena e anche se portata a termine, gli darebbe solo "un pezzo di carta" inutile.
se invece il suo scopo è studiare e mettersi alla prova, allora sì, in quel caso è un'ottima scelta indipendentemente dall'età anagrafica.


La libertà è poter studiare come e quando preferisci, perchè lo scopo del gioco non è il voto, ma neppure studiare, lo scopo del gioco è la conoscenza. Se ti spiego il mio metodo di studio ti si accappona la pelle, ma ognuno ha il suo. Se all'universotà avessi studiato la metà di quanto studiano quasi tutti avrei preso solo 30 e lode ma dei voti non mi fregava nulla sono numeri inutili, se tu avessi visto quanto facilmente imparavo le cose ti saresti impressionato, all'esame di stroria dell'urbanistica parlando di fortificazioni per le armi da fuoco ho divagato spiegando com'era formulata la polvere da sparo all'epoca (una una riga nelle note) ma io me la ricordavo, la volta che ho detto ad un professore di quelli tosti "no, non ho un argomento preferito o che conosco meglio perchè li conosco tutti ugualmente bene, mi faccia lei una domanda" il prof mi ha fatto una domanda difficile corredata da disegno e mi ha detto: mi spieghi come funziona questo schema e io prontamente ho risposto "semplicemente non funziona, lo schema è sbagliato", ma non avevo studiato nulla di nulla perchè l'argomento mi interessava (argomenti di tecnoogia e climarizzazione) e mi ero informato anni prima non mi serviva studiare a memoria schemi e sistsmi vari nelle 3 settimane prima come tutti gli altri.

Io ho sempre considerato idioti quelli che studiavano molto per l'esame, prendevano i loro 30 ma poi quando dovevano fare cose pratiche come disegnare dei particolari costruttivi venivano a chiedermi se la stratigrafia andava bene, o se il tale materiale si poteva usare per quel tipo di struttura, e ho visto idiozie di ogni genere dovute al fatto che troppi seguivano la teoria senza capire che su un cantiere ci sono operai e non prestigiatori e certe soluzioni sulla carta ottime nella realtà sono inutilizzabili, certe cose non le impari sui libri. Non parliamo poi dei sistema di riscaldamento e climatizzazione, se guardi sui libri è pieno di idiozie, il 99% degli impianti termici solari impiega soluzioni economiche inefficienti quando con una sola valvola in più l'efficienza aumenta in maniera esponenziale specie nel periodo freddo, ma siccone non è sui libri nessuno la mette, a casa mia adesso che cambio la caldaia la metto, ne ho parlato con 2 idraulici, uno anzianotto mi ha detto: ma non serve, uno giovane ci ha pensato e un paio di giorni dopo mi ha detto: ma è semplice e geniale, ho già ordinato i pezzi per modificare l'impianto della mia caldaia e quella dei miei genitori. Non c'è nessuna società che offra un kit per i pannelli fatto come l'ho pensato io, ci voleva un xxx come me che si dedicava alle feste universitare per mettere in discussione un modo di fare consolidato e trovare una soluzione migliore? spesso mi chiedo "perché nessun'altro ci ha pensato? è una cosa banale!"
paola grassi
QUOTE(carmine esposito @ Aug 22 2012, 02:22 PM) *
Come sempre c'è sempre chi fraintende il senso delle discussioni.
Ovviamente viste le premesse da me elencate sarebbe improbabile uscrivermi all'uni per le feste, amici e per cazzeggiare; tantomeno la laurea, ammesso che ci arrivi, la utilizzerei per lavorare, sciocco chi oggi lo pensa.
Sarebbe una soddisfazione personale, un incremento per la mia cultura che nella vita serve sempre che poi il pezzo di carta finirebbe appeso al muro assieme ad altri è un altro discorso, ma questo fà parte delle esperienze di ognuno di noi.

A proposito, anche se a me non serve, al momento stó studiando la lingua inglese.


credo che nessuno abbia frainteso quanto hai detto e si è capito perfettamente il motivo per il quale desideri iscriverti all'università. Un motivo che come ho detto prima mi sembra ottimo, indipendentemente dall'età anagrafica.

per quanto riguarda lo studio...oltre all'inglese, approfondisci anche lo studio dell'italiano...cominciando con il NON accentare parole come sto e fa.
in bocca al lupo per i tuoi studi
carlotaglia
Solo in parte sono d'accordo con quello che ha scritto Riccardo Bucchino qualche posto sopra.

Sono d'accordo quando si parla delle nuove esperienze e del nuovo stile di vita che si inizia ad avere quando si frequenta l'università, quindi, nuovi amici, giornate in cui ci si ferma a casa di qualcuno (nel caso di pendolari) perchè la sera c'è la festa o per altri motivi...
Non sono d'accordo, però, quando si dice che solo studiare non serve a nulla.
E' proprio l'organizzazione nello studio che ti insegna a conoscere te stesso e capire quali sono i tuoi limiti ed insegnarti un nuovo modo di approcciarsi alla vita, ai problemi o ad una domanda di un esame; quando ci sono studenti anche coetanei a cui chiedo una qualsiasi cosa su un esame del primo anno, nella maggior parte dei casi rispondono "ma l'ho già dato!", come per sottolineare che dopo aver dato un esame si possa dimenticare tutto.

Ti racconterò in breve la mia esperienza, prima di darti qualche consiglio (chiaramente solo in ambito universitario, dal momento che hai 17 anni ed una famiglia in più rispetto a me, quindi non mi permetterei mai di consigliarti in altri ambiti).
Al liceo scientifico, detto in parole povere, ero una vera frana: ho capito che cosa significasse studiare veramente solo i primi mesi del quinto anno, prima dell'esame di maturità.
Quindi, non solo non ricordo assolutamente nulla di quello che ho "studiacchiato" (per modo di dire) al liceo, ma mi pento amaramente non averlo fatto, in quanto, al di là di professori sbagliati o materie antipatiche, ci sono tantissime cose estremamente interessanti che avrei potuto fare ed imparare, tenendo anche conto dell'amore e della disponibilità di bibliografia e materiale di qualsiasi genere e prestigio che la mia famiglia mi ha da sempre messo a disposizione.
In parole povere, ero un vero #########, con la C maiuscola (aggiungerei anche ignorante).

Complici forse alcuni eventi drammatici, tristi o importanti e forse grazie addirittura alla fotografia (che era, insieme alla cucina, la mia passione fin da quando ero piccolo), ho iniziato a rendermi conto di tutto ciò e mi sono iscritto alla facoltà di Economia (studio a Parma).
L'educazione ed il rispetto che mi hanno sempre insegnato i genitori hanno fatto si che potessi seguire attentamente il primo semestre, prendendo appunti e stando attento, dopo di che, il primo esame mi ha cambiato letteralmente, facendomi svegliare (l'alternativa era ricominciare -o forse continuare- la strada che avevo seguito al liceo).
Ti risparmio (anche per questioni di tempo) tutti gli altri avvenimenti e riassumo dicendo che in novembre dovrei conseguire la laurea triennale senza nemmeno un esame indietro, avendo sempre studiato per me, con pochi giorni di vacanza in tre anni (quest'estate, ad es., ho fatto un paio di settimane di pausa a casa, uscendo un paio di volte a fotografare), orgoglioso di me stesso e finalmente, con un concreto bagaglio culturale.

Passando ai consigli, ti dico innanzitutto che anche in aula con me ci sono sempre stati due o tre padri o madri di famiglia (visto che siamo in diverse centinaia), che ora si stanno laureando con me oppure che si sono addirittura laureati nella sessione di luglio.
Dal momento che non c'è obbligo di frequenza, saresti avantaggiato, tuttavia, attento a stare al pari con il materiale didattico che i docenti mettono a disposizione sulle proprie pagine e cerca di farti riassumere i concetti principali da chi segue (magari tramite Facebook, dato che ogni corso di laurea della mia facoltà ha dei gruppi chiusi di studenti volti proprio a rimanere in contatto per eventuali dubbi, richieste o altro).
Altro consiglio, non avere fretta e studia sui libri: tantissime librerie avranno dispense "facili" (ma non sufficienti) che ti proporranno a prezzi ridicoli, ma nessuna di esse ti darà mai la preparazione che ti può dare un libro letto e studiato dalla prima all'ultima pagina (nell'ultimo esame, fatto volutamente orale, il docente mi ha chiesto come "prova" un concetto base espresso nel primissimo paragrafo del capitolo 1, che ho saputo alla perfezione).
Certo, possono essere utili per ripassare e dire "ah si, questo concetto me lo ricordo".
Un ulteriore consiglio è quello di cercare di sostenere più esami possibili in forma orale: nella mia facoltà, solo un esame (!) sarebbe orale, non a caso, siamo ancora in 200 al terzo anno, ma ho deciso di chiedere ai docenti ogni volta l'esame in forma orale.
C'è chi accetta e chi no, in ogni modo, questo ti aiuterà a capire se quel concetto lo sai davvero, se sei riuscito a farlo tuo e se riesci a spiegarlo correttamente alla persona che hai davanti a te: se passerai l'esame, significherà che quel concetto è tuo e te lo ricorderai finchè campi, perchè la cultura è quello che ti rimane dopo aver dimenticato tutto il resto.

Per ora ho finito i consigli, anche se so che ce ne sarebbero tanti altri da darti: spero solo di non essere stato scorretto o fastidioso (in tal caso mi scuso).
Per terminare, quindi, vorrei farti un grande in bocca al lupo e vorrei anche dirti che ti apprezzo molto per quello che stai facendo: significa che hai le idee molto chiare e sai che cosa significano i sacrifici.



p.s. per chi dice che è impossibile o, ancora peggio, inutile studiare dopo una certà età, mi dispiace deluderli, in quanto, se la cosa che si sta studiando piace davvero, non si finirà mai di imparare (ne ho la dimostrazione in casa, grazie ai miei genitori).
stefar
QUOTE(riccardobucchino.com @ Aug 22 2012, 02:43 PM) *
Li odiavi perchè erano quelli che leggendo 1 volta le cose da studiare si presentavano agli esami e prendevano buoni voti? o li odiavi perchè aiutavano le ragazze a ripassare e grazie alla loro incredibile capacità di apprendimento (una mia amica diceva che ero come una spugna e che assorbivo informazioni ovunque) riuscivano poi a prendere voti alti senza aver mai neanche comprato i libri? beh io sono sempre stato convinto che devi sapere le cose, come le impari non ha molta importanza. Forse li odiavi perchè erano quelli che non prendevano appunti, un professore mi ha detto: ma lei viene sempre a lezione con solo una penna e un bloco appunti da taschino (era tipo 4x6 cm), disegna o scarabocchia, non ascolta e non prende appunti: ma cosa viene a fare? Io ho risposto: lei è un buon osservatore ma non mi conosce, io sembro distratto ma ascolto, scarabocchio perchè mi aiuta a concentrarmi, non prendo appunti perchè la mia amica qui a fianco scrive bene e mi pare uno spreco non usare il suo ottimo lavoro e poi se scrivessi penserei più a come mettere giù i concetti che non ai concetti stessi. O forse li odiavi perchè non ti invitavano alle feste, agli apericena, alle bevute selvaggie o a bere su un ponteggio a 10 metri di altezza. smile.gif


Non mi interessavano feste o altre perdite di tempo. Non ho avuto il piacere di farmi mantenere fino a 26 anni per poter fare la vita che hai fatto tu altrimenti mi sarei divertito anche io. E non prendevano voti più alti dei miei, anzi... L'unica motivazione è che forse provavo un po' di invidia perchè io lavoravo e mi mantenevo da vivere e gli studi e vedevo altri ragazzi che si divertivano al cospetto delle mie fatiche. Ma quando ho terminato le soddisfazioni erano alte ma a differenza tua non tornerei indietro wink.gif
paola grassi
QUOTE(riccardobucchino.com @ Aug 22 2012, 02:43 PM) *
Li odiavi perchè erano quelli che leggendo 1 volta le cose da studiare si presentavano agli esami e prendevano buoni voti? o li odiavi perchè aiutavano le ragazze a ripassare e grazie alla loro incredibile capacità di apprendimento (una mia amica diceva che ero come una spugna e che assorbivo informazioni ovunque) riuscivano poi a prendere voti alti senza aver mai neanche comprato i libri? beh io sono sempre stato convinto che devi sapere le cose, come le impari non ha molta importanza. Forse li odiavi perchè erano quelli che non prendevano appunti, un professore mi ha detto: ma lei viene sempre a lezione con solo una penna e un bloco appunti da taschino (era tipo 4x6 cm), disegna o scarabocchia, non ascolta e non prende appunti: ma cosa viene a fare? Io ho risposto: lei è un buon osservatore ma non mi conosce, io sembro distratto ma ascolto, scarabocchio perchè mi aiuta a concentrarmi, non prendo appunti perchè la mia amica qui a fianco scrive bene e mi pare uno spreco non usare il suo ottimo lavoro e poi se scrivessi penserei più a come mettere giù i concetti che non ai concetti stessi. O forse li odiavi perchè non ti invitavano alle feste, agli apericena, alle bevute selvaggie o a bere su un ponteggio a 10 metri di altezza. smile.gif
La libertà è poter studiare come e quando preferisci, perchè lo scopo del gioco non è il voto, ma neppure studiare, lo scopo del gioco è la conoscenza. Se ti spiego il mio metodo di studio ti si accappona la pelle, ma ognuno ha il suo. Se all'universotà avessi studiato la metà di quanto studiano quasi tutti avrei preso solo 30 e lode ma dei voti non mi fregava nulla sono numeri inutili, se tu avessi visto quanto facilmente imparavo le cose ti saresti impressionato, all'esame di stroria dell'urbanistica parlando di fortificazioni per le armi da fuoco ho divagato spiegando com'era formulata la polvere da sparo all'epoca (una una riga nelle note) ma io me la ricordavo, la volta che ho detto ad un professore di quelli tosti "no, non ho un argomento preferito o che conosco meglio perchè li conosco tutti ugualmente bene, mi faccia lei una domanda" il prof mi ha fatto una domanda difficile corredata da disegno e mi ha detto: mi spieghi come funziona questo schema e io prontamente ho risposto "semplicemente non funziona, lo schema è sbagliato", ma non avevo studiato nulla di nulla perchè l'argomento mi interessava (argomenti di tecnoogia e climarizzazione) e mi ero informato anni prima non mi serviva studiare a memoria schemi e sistsmi vari nelle 3 settimane prima come tutti gli altri.

Io ho sempre considerato idioti quelli che studiavano molto per l'esame, prendevano i loro 30 ma poi quando dovevano fare cose pratiche come disegnare dei particolari costruttivi venivano a chiedermi se la stratigrafia andava bene, o se il tale materiale si poteva usare per quel tipo di struttura, e ho visto idiozie di ogni genere dovute al fatto che troppi seguivano la teoria senza capire che su un cantiere ci sono operai e non prestigiatori e certe soluzioni sulla carta ottime nella realtà sono inutilizzabili, certe cose non le impari sui libri. Non parliamo poi dei sistema di riscaldamento e climatizzazione, se guardi sui libri è pieno di idiozie, il 99% degli impianti termici solari impiega soluzioni economiche inefficienti quando con una sola valvola in più l'efficienza aumenta in maniera esponenziale specie nel periodo freddo, ma siccone non è sui libri nessuno la mette, a casa mia adesso che cambio la caldaia la metto, ne ho parlato con 2 idraulici, uno anzianotto mi ha detto: ma non serve, uno giovane ci ha pensato e un paio di giorni dopo mi ha detto: ma è semplice e geniale, ho già ordinato i pezzi per modificare l'impianto della mia caldaia e quella dei miei genitori. Non c'è nessuna società che offra un kit per i pannelli fatto come l'ho pensato io, ci voleva un xxx come me che si dedicava alle feste universitare per mettere in discussione un modo di fare consolidato e trovare una soluzione migliore? spesso mi chiedo "perché nessun'altro ci ha pensato? è una cosa banale!"


complimenti, una lunga e noiosa risposta in cui NON rispondi, ma blateri sulla tua presunta superiorità nei confronti di altri che definisci poveri idioti mentre solo tu sembri capire tutto al volo.

Non hai bisogno di spiegarmi il tuo metodo di studio per farmi "accapponare la pelle", mi si accappona già leggendo le sperticate lodi alla tua persona che continui a fare in ogni tuo post.
insomma saresti un concentrato di superman+batman+altro supereroe a caso....

ci sarebbe un detto che dice: chi si vanta da solo........
carlotaglia
Non potendo più modificare il mio post, ne scrivo un altro.
Hai fatto bene ad iniziare a studiare l'inglese: oggi è indispensabile, non a caso, credo che ogni facoltà di economia richieda un inglese economico al livello minimo di B1.
Personalmente credo che si debbano sapere almeno due lingue (infatti parlo inglese e tedesco allo stesso livello), tuttavia, se si sa bene l'inglese si può andare davvero ovunque. smile.gif
Ultimissima cosa: per imparare una lingua, cerca di parlarla con qualcuno che la parli come lingua principale: so che per te sarebbe impossibile viaggiare con le tue responsabilità come padre, ma, se riuscissi a parlare solo inglese con qualcuno sarebbe l'ideale (io il tedesco l'ho imparato lavorando a Francoforte a 15 anni da solo, dato che, se da un lato non ero capace di studiare, dall'altro ho sempre saputo lavorare bene).
Luca C.
QUOTE(carmine esposito @ Aug 21 2012, 10:08 PM) *
Da qualche anno lo stimolo di iscrivermi all’università si fa sempre più grande, individuata la facoltà che più mi interessa, Economia e Commercio ovviamente senza obbligo di frequenza, vi chiedo com’è la vita universitaria, se posso affrontare un esperienza del genere, avendo io 39 anni, un lavoro a tempo pieno, una famiglia e figli, e una mente non più allenata allo studio.

Ovviamente mia moglie mi ha detto che sono impazzito.


Carmine, non so se la tua sia una scelta più coraggiosa o più folle, ma certamente è bene apprezzare e incoraggiare la tua scelta. A giudicare se è più coraggio o più follia sarai poi proprio tu, il giorno in cui ti laureerai tongue.gif (oppure in cui abbandonerai gli studi huh.gif ). Ma quel giorno non è oggi.
Provo allora a darti qualche suggerimento su come partire, anche se non sono sicuro che quello che succede nella mia Università (Roma Tre) valga anche nell'Università in cui pensi di iscriverti.

Premessa.
Gli studi oggi sono organizzati in crediti formativi universitari (abbreviati in CFU). 1 CFU corrisponde (in teoria) a 25 ore di studio. Ogni anno di corso prevede 60 CFU, per un totale di 1500 ore di studio l'anno (l'equivalente di un lavoro a tempo pieno). In realtà la "durata" di 1 CFU è soggettiva, e quindi per i primi esami potrai impiegare più tempo del previsto, ma poi, avendo acquisito un metodo, potresti anche essere più rapido del previsto.

Iscrizione part-time.
Agli studenti lavoratori (il tuo caso) potrebbe essere permessa un'iscrizione part-time. Se l'iscrizione a tempo pieno è 60 cfu l'anno (ovvero, la possibilità di sostenere esami per 60 cfu l'anno), l'iscrizione part-time potrebbe essere ad esempio per sostenere 30 o 20 cfu l'anno, pagando però la metà o un terzo delle tasse universitarie (e andando fuori corso più lentamente). In ogni caso, lavorando non avrai la capacità di sostenere esami per 60 cfu l'anno, e quindi come studente lavoratore ti sconsiglio un'iscrizione a tempo pieno, ovvero ti consiglio di informarti per un'eventuale iscrizione part-time. Fallo fin da subito, perché potrebbe essere impossibile passare da un'iscrizione a tempo pieno a un'iscrizione part-time (e forse anche il contrario).

Corsi singoli.
Normalmente ci si iscrive all'università a un "corso di laurea", ad esempio Economia e commercio. Tuttavia, è di solito anche possibile iscriversi all'università in modo particolare, ovvero iscrivendosi a dei "corsi singoli". In pratica, puoi decidere di iscriverti non all'intero corso di laurea Economia e commercio, ma solo a un numero ridotto di esami, ad esempio un paio, per esempio Matematica generale e Microeconomia. Scegli questi corsi al momento in cui ti iscrivi, e paghi le tasse solo per sostenere questi esami. (Attento, in questo caso non potrai sostenere altri esami, come Diritto pubblico, in quell'anno). Quando sostieni gli esami, ti vengono registrati, e poi potranno essere riconosciuti nel momento in cui deciderai di iscriverti al corso di laurea Economia e commercio (cosa che potresti fare l'anno successivo).
Se hai un qualche timore che tua moglie abbia ragione (ovvero, che iscriverti all'università sia una follia) e vuoi fare una "prova", questo è probabilmente il modo più semplice (ed economico) per fare questa prova: iscriviti a un paio di corsi singoli, magari uno del primo semestre e uno del secondo semestre. Impegnati al massimo e prova a passare entrambi gli esami. Tra un anno, sulla base del risultato conseguito, potrai decidere se iscriverti al corso di laurea scelto (oppure se lasciar perdere).

Altri consigli (più o meno banali, ma forse nemmeno troppo). Informati bene sulle scadenze (delle pre-iscrizioni e delle iscrizioni, ma anche delle iscrizioni a corsi singoli, che potrebbero avere scadenze diverse). Contatta qualche studente del corso di laurea che hai scelto, e fatti dare qualche suggerimento, in particolare su quali sono gli esami più abbordabili per iniziare. Probabilmente c'è un qualche forum degli studenti dell'università che hai scelto, puoi presentarti lì e chiedere consiglio. Durante le lezioni dei corsi, segui qualche lezione. Vai a ricevimento studenti dal professore, presentati, e fatti dare consigli su come studiare nella tua situazione. Ma non lo fare una settimana prima dell'esame: fallo all'inizio del corso, e poi cerca di andare a ricevimento studenti regolarmente per superare i problemi che sicuramente incontrerai studiando. Il ricevimento studenti serve proprio a questo.

In bocca al lupo

Luca

teoravasi
QUOTE(carmine esposito @ Aug 21 2012, 10:08 PM) *
Diciamo che la mia famiglia non ha una grande cultura scolastica, pertanto finite le scuole medie avendo io 12 anni e le idee poco chiare sono stato indirizzato al lavoro.
Il diploma poi è arrivato con gli anni, la scuola serale, e tante notti spese sui libri…
Ho un lavoro a tempo pieno, quindi non mi servirebbe per lavorare, anche se alcuni studi mi sarebbero utili proprio su quello.
Da qualche anno lo stimolo di iscrivermi all’università si fa sempre più grande, individuata la facoltà che più mi interessa, Economia e Commercio ovviamente senza obbligo di frequenza, vi chiedo com’è la vita universitaria, se posso affrontare un esperienza del genere, avendo io 39 anni, un lavoro a tempo pieno, una famiglia e figli, e una mente non più allenata allo studio.

Ovviamente mia moglie mi ha detto che sono impazzito.


devo risponderti sinceramente? concordo con tua moglie (senza offesa ovviamente). ma pur concordando con lei ti dico: fallo!
se è una cosa in cui credi e che ti senti di fare perché dovresti rinunciare? hai anche la fortuna di voler fare una facoltà che non richiede l'obbligo di frequenza!
certo, non sarà sicuramente tutto rose e fiori, visto che i sacrifici (sia di tempo che economici) che dovrai affrontare non sono indifferenti. ma perché non provare?
non per portarti sfortuna, ma al massimo puoi provare a fare il primo anno e se vedi che non riesci a sostenere gli impegni richiesti puoi sospendere gli studi.
ma se fossi in te eviterei il rischio di arrivare a 60/70 anni con il rimpianto di non averci nemmeno provato, visto che mi sembri così convinto.

non vorrei essere indiscreto (e se lo fossi ti chiedo scusa anticipatamente), ma tua moglie oltre ad averti detto che sei impazzito appoggia questo tuo desiderio o no?
te lo chiedo perché ovviamente gli impegni correlati all'università ricadrebbero in qualche modo anche su di lei (e sui tuoi figli). se lei ti appoggia.... buttati!

in bocca al lupo

teo

QUOTE(Paola Grassi @ Aug 22 2012, 03:27 PM) *
complimenti, una lunga e noiosa risposta in cui NON rispondi, ma blateri sulla tua presunta superiorità nei confronti di altri che definisci poveri idioti mentre solo tu sembri capire tutto al volo.

Non hai bisogno di spiegarmi il tuo metodo di studio per farmi "accapponare la pelle", mi si accappona già leggendo le sperticate lodi alla tua persona che continui a fare in ogni tuo post.
insomma saresti un concentrato di superman+batman+altro supereroe a caso....

ci sarebbe un detto che dice: chi si vanta da solo........


che dire.... mi hai letto nel pensiero!
non conosco il detto che citi tu, ma dalle mie parti si dice "chi si loda si imbroda" (e credo che il senso fosse lo stesso)

teo
chris.n4
Premetto che non ho letto tutte le risposte quindi magari ti serve poco anche il mio "parere".

Ti descrivo la mia situazione:

a 18 mi sono iscritto ad ingegneria, ho studiato 2 anni ma alla fine del secondo anno ho iniziato a lavorare come informatico.
Ho lavorato da quando avevo 20 anni fino ai 26 nel campo dell'informatica.
Prima come dipendente, poi ho avviato un'attività mia (meglio dire "nostra", non sono da solo).

All'età di 26 anni, dopo averci pensato a lungo (circa 1 anno e mezzo!) ho deciso di iscrivermi nuovamente all'università, stavolta ad informatica però.
Così è stato. I primi tempi sono stati duri. Ero totalmente disabituato allo studio, facevo fatica a coordinare il lavoro (anche se avevo fatto in modo da avere un carico minore del solito), lo studio e la vita personale.

Tuttavia con qualche piccolo sacrificio e tanta, tanta determinazione sono riuscito a chiudere il primo anno completando tutti gli esami e con una media sopra il 26.
Ora sto frequentando il secondo anno e sono alla soglia dei 29 anni (tra pochi mesi). Quest'anno, a causa di qualche piccolo problemino di salute (nulla di grave) ho avuto problemi durante il primo semestre, così sono rimasto indietro di 3 esami.

Ora sto cercando di recuperare! Non sono per nulla demotivato e sto ancora dando il massimo!

La "morale" della mia vicenda personale è che sicuramente è difficile coordinare vita personale, lavoro e studi. Per te che hai anche una famiglia e dei figli sarà ancora più difficile!
Ma se non hai fretta e se sei sicuro della tua determinazione e delle tue motivazioni FALLO!

Personalmente ho fatto l'informatico per 6 anni prima di iscrivermi ad informatica. L'università non mi sta cambiando la vita lavorativa, ma avere qualche competenza teorica in più e avere una conoscenza più approfondita di tale campo un pochino mi sta aiutando wink.gif

La scelta sta a te, ho voluto solo condividere la mia esperienza smile.gif
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