L'arte, in quanto tale, difficilmente si lascia intrappolare entro limiti, confini e definizioni...

cos'è questa cosa qui sopra? Una fotografia? un lavoro di grafica? Un dipinto?
Questo scatto o è in grado di trasmetterti l'emozione dell'amore, della passione, dell'abbandono di lei e di tutti i messaggi che l'autore ci vuole trasmettere dal contesto oppure non è in grado di farlo. Nel primo caso c'è l'arte, la visione e la comunicazione (non dimentichiamo il contesto storico in cui questo scatto è stato eseguito), nel secondo caso semplicemente non c'è arte.
Che poi questo scatto sia stato colto al volo in una situazione reale oppure interamente costruito a tavolino per te fruitore dello scatto cosa cambia? Sapere che è stato eseguito con una macchina o con un'altra cosa cambia? Sapere che quei due tipi si amano davvero o sono due attori che interpretano perfettamente il ruolo cosa cambia? Sapere che nell'auto in secondo piano c'è un tipo che sta correndo a prendere la moglie al lavoro oppure un autista partito ad un segnale ben preciso del fotografo cosa cambia? Se il messaggio e la visione arrivano semplicemente arrivano, se non arrivano semplicemente non arrivano...
Nel cinema tutto è costruito, tutto è stabilito meticolosamente a tavolino, vogliamo dire che non è possibile fare arte con il cinema?
Cogliere una visione personale dal reale è sicuramente una forma d'arte, ma il mettere insieme elementi per offrire la propria visione lo è altrettanto, e se lo faccio con una scultura, un dipinto o una macchina fotografica non vedo la differenza, sarò uno scultore, un pittore o un fotografo ma in tutti i casi sarò un artista. Nessuno meglio di Mapplethorpe è riuscito ad interpretare e raccontare i tormenti umani degli ambienti artistici della New York degli anni '80, lo ha fatto con scatti drammatici e scioccanti, eppure nessuno di quegli scatti è stato colto al volo. E' fotografia? Beh, si, ha usato gli strumenti propri della fotografia, non della pittura, non della scultura, non della letteratura, quindi è fotografia, ma sopra a tutto è arte, come i graffiti di Keit Haring, i film di Woody Allen o le opere di Andy Warhol..., Keit Haring era un pittore? La questione è la medesima, non usava tele ma muri, non usava pennelli in martora numero 0 ma bombolette di vernice e pennelloni da imbianchino, non aveva cavalletti e non metteva il basco da pittore... eppure era un pittore. Andy Warhol era un pittore? uno scultore? un regista? Boh... produceva quadri, tele, sculture e cortometraggi, con mezzi magari non tradizionali ma il prodotto era una tela, una scultura, una fotografia.
Ancora, Man Ray, era un fotografo? Un grafico? Come si fa a confinare una sua opera in una casella ben precisa?
Quando giod5000 dice che la fotografia è riservata a pochi e la grafica a tutti... ma cosa intende? Oggi chiunque può scattare fotografie e chiunque può fare lavori di grafica, personalmente conosco molti più artisti che sono riusciti a comunicare qualcosa con la fotografia piuttosto che artisti che sono riusciti a fare altrettanto con la grafica, a me sembra molto più complicato usare la grafica come mezzo d'espressione artistica piuttosto che la fotografia...
Tutto questo comunque non sposta il problema, perché una scena "alterata" non dovrebbe essere fotografia? Se così fosse dovremmo eliminare circa l'ottanta per cento di ciò che ha fatto la storia della fotografia, spesso in quella che comunemente si ritiene street photograpy non ci si rende conto che è la stessa e sola presenza del fotografo ad alterare la scena, senza la presenza del fotografo la scena sarebbe stata diversa, non è anche quella un'alterazione della realtà? Prendiamo il fotografo per eccellenza dell'attimo decisivo, Bresson (che amo sopra tutti), prendiamo uno dei suoi scatti famosissimi:

la sua presenza non altera di per se la scena? l'espressione caricaturale del bimbo? Prendiamo un altro dei suoi famosissimi scatti:

la sua presenza non altera la realtà? Bresson è stato un ritrattista clamoroso (ovviamente oltre che il padre della fotografia di reportage) ed ovviamente in ogni suo scatto di ritrattistica la sua stessa presenza alterava la scena... i suoi ritratti di Sartre o di Ezra Pound sono delle icone, arte assoluta, eppure il solo essere lì a scattarli alterava la realtà...
Qual'è il limite di alterazione? Boh, nel momento in cui accettiamo una qualsiasi alterazione minima ecco che qualsiasi alterazione diventa accettabile, purché funzionale al produrre un'opera d'arte fotografica.
ciao
a.