Il capitello della colonnina centrale, con abaco decorato da una semplice teoria di foglie d’acqua a rilevate nervature centrali, è racchiuso da un nastro che ne percorre la superficie intrecciandosi.
I doccioni, stilizzati animali mostruosi con le fauci spalancate, attingono al ricco repertorio del bestiario romanico pugliese.
Monofora centrale
La finestra mostra un triplice giro di cornici, le due più esterne impreziosite da decorazioni fitomorfe, lievemente strombate e sormontate da un aggettante archivolto, anch’esso scolpito a motivi vegetali. La prima cornice non presenta decorazione; la cornice mediana sporge su di essa con una teoria di carnose foglie a forte aggetto; la cornice esterna presenta un motivo di foglie stilizzate con apici superiori ricurvi, quasi ripiegati su sé stessi. L’archivolto, solcato da striature sottili, poggia su due colonne, con elaborati capitelli, sorrette da mensole zoomorfe. I due animali mostruosi, in particolare quello di destra, hanno subito mutilazioni e forse rifacimenti che lasciano solo spazio alle ipotesi per ciò che concerne l’interpretazione iconografica: si avvicinano comunque ai modelli consueti del romanico pugliese delle fiere diffuse sui finestroni, sulle pareti, sui portali delle cattedrali (basilica di San Nicola di Bari, cattedrali di Bari, Trani, Barletta, Bitetto, per non citarne che alcune).
