Prima di parlare di "chiave di lettura", parlerei di tecnica.
La mia prima impressione, vedendo questa foto, è che si tratti di un'immagine a rovescio.
La seconda è di un BW un po' ...grigio.
La terza è che tu abbia voluto fotografare la boccetta come se cadesse.
Non riesco a capire perché mai hai voluto riprenderla a rovescio.
Soprattutto considerando che il volto è una delle cose che istintivamente si vuole vedere con un orientamento corretto. ...Insomma viene voglia di girare il monitor.
Come al solito, per prima cosa, va analizzata la luce.
Ripeterò fino alla nausea che la prima fase per ottenere foto gradevoli, è la capacità di modulare la luce, solo dopo si può pensare ad inquadrature originali o ad effetti speciali.
La parte metallica su cui è inciso il volto, è illuminata in modo tale da rendere visibilissimi i graffi. Secondo me sarebbe valsa la pena illuminare la boccetta (e di conseguenza il volto) con una luce più morbida. Facendo specchiare, in modo opportuno, un pannello riflettente. Il risultato sarebbe stato meno graffi e più tridimensionalità.
Il vetro è grigio, non dà la sensazione della trasparenza. Questo è dovuto (almeno in parte) allo sfondo.
Lo sfondo sfocato è una scelta, a mio avviso, corretta ma l'intensità della luce che lo illumina è troppo simile a quella del soggetto e soprattutto è troppo uniforme.
Una, anche lieve, concentrazione di luce da qualche parte, avrebbe reso lo sfondo molto più interessante e gradevole. Avrebbe inoltre reso il soggetto più protagonista.
Si intravede, inoltre, una forma che sembra essere uno spicchio di limone che rompe quella specie di drappeggio.
Come ha detto giustamente buzz, prima di cercare di
leggere una fotografia, ...conviene imparare a
scriverla.
Per intenderci bene.
Il messaggio che un'immagine vuol comunicare, non dev'essere necessariamente qualcosa di profondo e complesso.
Un messaggio (forse quello che quasi tutti vorrebbero poter esprimere) è anche solamente
l'essere gradevole.
Un'immagine deve dare un'emozione. E un'emozione è sicuramente anche la sensazione di guardare una foto che ci piace.
Un'ultima annotazione.
I metalli hanno, in generale, la necessità di essere illuminati per luce "riportata". Soprattutto se si hanno a disposizione sorgenti luminose particolarmente piccole e puntiformi (Come ad esempio un flash della serie SB).
Oppure una luce diretta ma filtrata da un diffusore (Carta da Lucido, Heavy Frost, cartaforno o quant'altro) in modo tale da poter produrre specchiamenti con sfumature che rendano la tridimensionalità.
Tridimensionalità significa, in sostanza, la gestione e l'equilibrio tra zone in piena luce e zone in ombra.
Ricordiamoci sempre che la foto è bidimensionale, non abbiamo l'apporto della stereovisione per la quale occorrono due distinti punti di vista (i due occhi) e, inevitabilmente, ...una terza dimensione.
La tridimensionalità viene (in un certo senso) simulata dalle ombre.