... scusate per il ritardo col quale torno a intervenire in questo 3d: ero fuori sede per un po' di vacanza e sinceramente mi sono limitato a leggere, senza avere molta voglia di scrivere...
QUOTE(gattomiro @ Sep 9 2011, 10:32 AM)

... Ora, pur nel ribadire che la
benedusina provocatio non mette in discussione tutto questo, farei virare la discussione verso un tema diverso, che reputo più interessante, e che potrebbe costituire la naturale evoluzione di questa discussione (oramai è divenuta noiosa, lo ammetto...). Mi spiego subito: quanto descritto da te mi ha riportato con nostalgia ai bei momenti in cui la fotografia è stata un momento di raccoglimento con me stesso, in uno stato quasi meditativo, nel quale tempo e spazio trascendevano la realtà contingente per farmi sentire parte di un tutto. E questo stato portava in sé una grande serenità e bellezza. Un po' "invidio" gli appassionati che possono fare solo questo e possono dedicarsi alla fotografia in assoluta libertà. Io con la fotografia ci lavoro e mi rendo conto che sono tanti anni, ormai, che non trovo un momento di raccoglimento (oserei dire di "preghiera") con questa che è, l'ho già detto qualche pagina fa, una componente fortemente identitaria. Ebbene, non è possibile che il superamento di certe convenzioni e banalizzazioni, magari anche quelle a cui si riferisce Benedusi, sia la porta per adire ad una maggiore sensibilità che porti ad uno stato di coscienza [spirituale ed estetica] più elevato, volta a cogliere l'essenza delle cose, pur nelle sue manifestazioni più semplici? Non è, Alessandro, ciò che hai descritto tu? Rflettiamo su questo e forse questo thread potrebbe nutrirsi di spunti più interessanti...

Non so, ho una veduta molto più semplicistica della questione. In realtà penso che ogni tipo di fotografia abbia diritto di cittadinanza, per cui non vedo nulla di sbagliato nel concentrarsi su quelle che possono essere considerate situazioni convenzionali e banali. Anzi, se devo dirla davvero tutta, a parer mio, sono proprio queste le situazioni nelle quali chi ha qualcosa in più da dire emerge: tutti abbiamo nel nostro portfolio un "accadierraccio", pochi invece sono quelli che sanno veramente utilizzare questa tecnica per produrre immagini di alto livello (e lo stesso dicasi per tramonti, Tre Cime di Lavaredo, figli, ecc... ). Lo stesso Benedusi nel suo sito sbandiera copertine dove non si vedono altro che belle figliole, poco vestite, riprese in location esotiche o comunque di assoluto interesse: situazioni estremamente banali dove però lui, grazie alle proprie capacità, è riuscito a raggiungere un discreto successo.
Diverso il discorso del fotografo professionista. Qua c'è in primo luogo una committenza da soddisfare e quindi dei compromessi ai quali inevitabilmente si deve sottostare per poter raggiungere il risultato (cioè, la pagnotta da portare a casa). E capisco il mio caro amico Filippo Fior, qua già conosciuto come Kogaku, che lavora come fashion photographer per un'agenzia milanese, rincorrendo sfilate di moda per tutto il globo, che non appena rientra a casa mi chiama per organizzare un'uscitina a fotografare tramonti sulla spiaggia o albe in mezzo alle colline: probabilmente sente l'esigenza di un "ritorno alle origini" che consiste nel poter fotografare liberamente ciò che più gli pare e gli piace, dando sfogo alla propria creatività senza nessun vincolo.
Il massimo sarebbe poter fotografare su commissione senza però dover sottostare a vincoli o costrizioni di risultato: in questo caso penso che un fotografo professionista possa veramente dire di aver raggiunto il top.
Almeno credo...
QUOTE(nevefresca @ Sep 9 2011, 12:46 PM)

Ciao Alessandro, io penso che se la questione ha assunto queste dimensioni è soprattutto perche', in un modo o in un altro, ha aperto un dibattto ed uno scambio di opinioni e punti di vista interessanti. Ha scosso qualche animo e l'ego di qualcuno e tutto questo, come ho già avuto modo di scrivere poco sopra, ben venga. Io sono attratto da queste discussioni perchè c'e' scambio di vedute e di idee e si cresce. Al contrario reputo "aria fritta" tante altre discussioni banali e ordinarie qui nei forum. Con stima. Tuo omonimo

Per prima cosa, ben riletto su queste pagine, avevo perso le tue tracce da un po'

Per il resto, continuo a sostenere che Benedusi si sia accorto di aver sbagliato quando ha sentito la necessità di dover spiegare il senso del proprio intervento, intervenendo nuovamente.
Anzi proprio quest'esigenza, che sembra più come un cercare di scusarsi, mi fa pensare che il nostro abbia avvertito un certo calo di popolarità e abbia cercato in qualche modo di recuperare.
Del resto anche lui con sito, blog ecc... sembra essersi molto uniformato agli stereotipi del momento, o sbaglio???
Per dirla brevemente: predica bene e razzola male...
Ma tralasciando Benedusi, onestamente io non mi pongo troppi problemi quando vado a far fotografie: ripeto, se la situazione mi piace e non mi crea problemi da un punto di vista etico, mi perdo nel mirino e quando penso che potrei ottenere il risultato che ho prefigurato nella mia mente scatto...
Poi, naturalmente, metto firma e lascio i dati exif, così mi gioco subito 20 punti

Salutoni
Ale