La passione per la natura e per la fotografia mi accompagna ormai da molti anni, ma negli ultimi mesi non mi sentivo soddisfatto dei risultati ottenuti.
Non avevo più stimoli e avevo bisogno di sperimentare qualcosa a me nuovo, ho iniziato così insieme all'amico Stefano (che saluto) a fotografare i soggetti in maniera diversa.
Abbiamo messo a punto un sistema di fotocellule che permettono di eseguire scatti altrimenti impossibili.
Si pensa spesso che le foto eseguite con questa tecnica siano di meno valore rispetto a quelle tradizionali, lo pensavo anch'io prima di iniziare, ma ora ho cambiato idea.
Ho eseguito anche foto ai pipistrelli in grotta e per ottenere lo scatto che volevo abbiamo lavorato per due mesi, alla fine siamo riusciti a fotografare un pipistrello in volo con un 60 e un 105 mm macro, come potete immaginare la difficoltà è assoluta.
Si parte dalla difficoltà nell'illuminazione, dalla rapidità del soggetto, dalla difficoltà di allestire il tutto in una grotta stretta e buia, allo stare tutta notte in attesa del lampo.
Per capire come si muoveva in uscita il pipistrello abbiamo anche filmato con telecamere all'infrarosso, insomma tutto questo discorso è per far capire che alle volte dietro una semplice foto si cela una fatica e uno studio difficilmente immaginabile.
In questa immagine la difficoltà è stata solo nel trovare la giusta frequenza dello strobo e del numero di lampi. Sono stati usati 5 flash e una Nikon D3X con 105f/2.8 Vr
Un saluto Michele Monari
