Queste foto sono state scattate con una modesta compattina nell'agosto del 2006. Ero a bordo della piattaforma petrolifera Sea Explorer più o meno a metà strada tra la Libia e la Sicilia, quindi in prossimità dell'isola di Lampedusa.
In quel periodo passavano 2-3 barche l'ora!
Spesso di notte approdavano sulla piattaforma, per regolamento il comandante doveva chiamare le autorità libiche per il rimpatrio, una volta saputo il destino che li attendeva i clandestini cercavano di buttarsi a mare .
Nel 2006 in Libia era risaputo, quando ancora in Italia non se ne sapeva niente, che il rais per arginare il "problema dei clandestini" li portava nel deserto e lì li lasciava senza nè acqua nè viveri....

In particolare in questa foto si vede una barca d'appoggio alla piattaforma (rescue) che allontana un gommone che cerca l'approdo perchè convinti che questa si trovi in acque italiane....

....chissà quante barche non hanno mai visto le coste affondando senza lasciare traccia.....

Tancredi


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belleeeeee.....questa è roba buonaaaaaa!!!!!
ne hai altre?

di gommoni e di approdi si parla continuamente, ma io che abito in pianura padana non ho mai visto un arrivo..
e nemmeno un gommone al largo...
fa paura!

grazie Tankredi

Bianca

Queste foto sono notevoli oltre che inedite. Bravo

Ciao Mauro

Belle tank, la prima mi piace di più

Dovete sapere che in piattaforma nel tempo libero non c'e' un gran da fare. Soprattutto in estate passavamo molto tempo sulla pista degli elicotteri a guardare il mare e a prenderci un po' di sole.
Era la prima volta che lavoravo in quella zona del Mediterraneo e rimasi davvero colpito nel vedere passare tante imbarcazioni. Quando tornai a casa e ne parlai con amici e parenti questi stentavano a credermi, visto che di clandestini sempre se ne parlava quasi come qualcosa di occasionale...in quel periodo, con i mei colleghi, facemmo una breve stima sulla quantità di persone che passavano giornalmente ed arrivammo ad una cifra di 300/400 persone al giorno....
Per questo ho scritto chissà quante barche affondano senza lasciare traccia.

Ringrazio tutti per i vs complimenti anche se mi sento di non aver fatto nulla di particolare tranne 2 foto, che tra l'altro avrebbe potuto fare un bambino, a quello che giornalmente i miei occhi vedevano.
Fulvio purtroppo ho solo queste...
T.

Proprio un bel racconto, che come possiamo vedere non è più passato di moda!che Dio li aiuti!!
La mia preferita la prima!!

Ciao
Roberto

in questo assumono ancora più forza
mitia

foto notevoli per quello che stanno rappresentando...

Giovanni

Stento a credere che un gommoncino con a bordo circa 18 persone, navigando quasi a pelo d'acqua, possa fare una simile traversata... ...pensateci bene.

Rino

Un drammatico documento dei nostri tempi. Ben realizzato e che trasmette, almeno a me,
angoscia e rabbia. Bravo

Luca

Molto intense, grazie per avercele proposte

Una serie di scatti che raccontano un problema di grande attualità. Bravissimo!!!!!
Non importa come scatti una fotografia (se con una modesta compattina oppure una reflex), perchè quello che conta è ciò che vuoi trasmettere con questo reportage!!!
Complimenti!!!!!
elisa05

Secondo me invece hai proprio fatto qualcosa di particolare, perchè tutte e tre sembrano foto semplici ma hanno una forza dirompente! A me trasmettono moltissimo!

Grazie di cuore dei vostri commenti....
la cosa che mi sconvolge che ancora oggi tanti "dis.graziati" percorrono questa tratta per cercare di cambiare vita scappando dalla miseria e dai stenti... e dalla guerra....e qualcuno del ns governo senza il minimo rispetto della sofferenza di questa gente dice: "fuori dalle #########"...questo è molto triste....

Tancredi

ps
Per non parlare dei francesi che sono stati i primi a bombardare il territorio libico senza nemmeno aver avuto il consenso da parte dell' U.E. però appena i clandestini attraversano il confine (da Ventimiglia) subito li rimandano indietro come se fosse un "problema" solo italiano.... che str.zi...

molto belle le foto, anche io sarei curioso di vederne altre se ne hai

Ciao Tankredi
Mi associo condividendo pienamente le tue parole, e sottolineo la testimonianza delle tue foto che rappresentano la triste attualità. Ognuno di noi deve riflettere e assumere di conseguenza una posizione, quale che sia, perché non si può rimanere insensibili, o peggio delegare ad altri le scelte che gli eventi della storia ci impongono.
un saluto
Giòdivita

Ciao Tank,

più che street queste sono Sea. Sempre di cammini e di attraversamenti si parla!
E' da brividi pensare come ci si possa avventurare in un viaggio così arduo e pieno d'incongnite.
L'unica cosa che si può fare è riflettere e le foto, per quanto tu possa definirle banali, fanno riflettere.

Un abbraccio