QUOTE(d80man @ Jan 13 2011, 05:07 PM)

Poniamo che la destinazione del mio JPG finale sia il monitor
visto che la Nitidezza è stettamente legata alla risoluzione finale della immagine stessa
non andrebbe fatto prima il ridimensinamento dell'immagine ?
mi sto annodando ...
Un momento, partiamo dal presupposto che non scattiamo solo per immagini da web.
Il capture sharpening si fa sulla foto a piena risoluzione, così come esce dalla reflex.
In realtà, il capture sharpening, siccome serve per rimediare all'interpolazione di bayer che è fissa, andrebbe in teoria lasciato invariato per QUALSIASI immagine.
Perchè il decadimento dovuto alla demosaicizzazione è identico per qualsiasi soggetto.
Poi, andrebbe applicato una sharpening ulteriore "creativo" adatto caso per caso.
Ma siccome oggi le regolazioni su ACR sono così sofisticate, molti preferiscono variare le impostazioni in base al soggetto per saltare un passaggio e partire già con una nitidezza definitiva.
Anche perchè con l'evoluzione dei raw converter ormai la necessità di passare da Photoshop è sempre minore, e spesso si può ottenere un file pronto all'uso direttamente da Camera Raw o Lightroom senza ulteriori passaggi.
Detto questo, una volta aperto in PS il file con il capture sharpening applicato a piena risoluzione, si ridimensiona per il web, e si applica la nitidezza di output con i valori adatti al file ridimensionato.
Se invece decidi di esportare direttamente il file ridimensionato da ACR (ma dipende dal tuo workflow, io non lo faccio mai), allora si, dovresti impostare prima le dimensioni e regolare i parametri di nitidezza alla bisogna.
QUOTE(Marley86 @ Jan 13 2011, 06:02 PM)

"E i pixel NON hanno nessuna dimensione fisica, sono Adimensionali.
Se ingrandisci al 100%, e prendi un righello da disegno, ti accorgerai che a monitor diversi corrisponde una dimensione di immagine diversa."
Scusa, ma i pixel non sono gli elementi che costituiscono lo schermo?
C'è un po' di confusione, perchè la parola Pixel significa Picture Element, ovvero la più piccola informazione che costituisce l'immagine.
Viene espresso con valori RGB, per esempio 220, 180, 120.
Ma in questi numeri non c'è alcun riferimento alla dimensione, come dicevamo un pixel è adimensionale.
Però, facendo un po' di confusione si definiscono pixel anche i fotodiodi dei sensori (che non
hanno megapixel, ma
generano files di un certo numero di megapixel...)
Allo stesso modo i monitor, i cui punti lminosi che generano l'immagine sono anch'essi definiti pixel, ma sono un'altra cosa.
Sul monitor i pixel hanno una dimensione fisica che dipende da... quanti ce ne sono in un determinato spazio, e quindi la risoluzione reale dei monitor cambia da un prodotto all'altro a seconda del tipo di pannello.
A parità di n° dei pixel, e quindi di risoluzione complessiva, un monitor più grande avrà una risolvenza minore (meno pixel per pollice)
La storia dei 72 e 96 dpi... è una storia, i monitor sono praticamente tutti diversi tra di loro, e non dipende dal sistema operativo come dicevamo.
QUOTE(esclavo @ Jan 13 2011, 07:03 PM)

Una conferma..
........
E' giusta questa interpretazione? Scrivo questo per assimilare bene anche la filosofia dell'applicazione dei comandi non solo "nel paesaggio fai cosi'", cosa che spesso un po' manca anche nei testi.
Si, è corretto.
Proviamo a fare una distinzione: un ritratto è da considerarsi un soggetto con dettaglio "finito", metre un paesaggio ha dettaglio "infinito".
Cosa significa?
Significa che in un ritratto stampato, avvicinandomi non sento la necessità o il desiderio di vedere sempre più particolari.
Una persona normalmente la si osserva da una certa distanza, e quando distinguo con chiarezza le ciglia, i capelli o le striature delle iridi... basta e avanza, non ho necessità di entrare dentro i pori della pelle per esplorare...
Una stampa di paesaggio invece ha dettaglio "infinito" perchè idealmente più la ingrandisco e più mi aspetto di vedere particolari. Posso ingrandire quella montagna a km di distanza e vorrei poter vedere i canaloni, le rocce, i licheni su di esse, le formiche che ci camminano sopra... e via così.
In un ritratto ci sono meno "dettagli fini" da esaltare, mentre un paesaggio è molto più ricco di trame e tessiture sottili.
Usando una maschera, nel ritratto escludiamo la nitidezza al di sotto di una certa soglia, perchè non serve e finirebbe solo per esaltare i difetti come le imperfezioni della pelle, mentre le linee importanti sono ben delineate e si possono esaltare con un raggio più ampio e con una intensità maggiore.
Nel paesaggio invece andiamo proprio alla ricerca del particolare minuto e nascosto, quindi niente maschera, e dettaglio superiore.