QUOTE(marce956 @ Oct 24 2010, 09:05 AM)

Ti ringrazio, sto leggendo molte recensioni, ma nessuna così completa e dettagliata, e vista la tua esperienza, poichè sto esaminando piu' prodotti per acquistare un monitor da usare esterno a quello del mio portatile che ha ovvie limitazioni, ne approfitto per farti qualche domanda supplementare: usi un colorimetro per la taratura, e se sì quale? Il risultato della taratura è soddisfacente? Inoltre mi viene il dubbio che la sceda grafica del mio portatile (ACER Aspire 5315) sia in grado di pilotare correttamente un monitor esterno di caratteristiche professionali o quasi...
Non lo dico per modestia, non sono un esperto e non voglio fingermi tale. Ho solo vissuto l'esperienza di dover comprare un monitor adatto alla fotografia e come sempre prima di effettuare una scelta rovisto internet per informarmi e prendo tempo per valutare. Non sempre ho gli strumenti per valutare bene o quelli che ho non è detto che bastino, quindi posso sbagliare. Lo stesso vale per quello che scrivo. Riporto le mie esperienze, quello che leggo e capisco, ma non sono oro colato.
Uso un colorimetro, spyder3 anche io. Mi ci trovo bene anche se da quello che ho letto in seguito forse ho basato la mia scelta su fattori non fondamentali (prova che sbagliare non è difficile) e non ho fatto la scelta migliore. Ma ripeto che sono ugualmente soddisfatto. Il risultato dipende più dal monitor che dal colorimetro. Un buon monitor, che di suo può uscire già di fabbrica con valori prossimi allo standard di calibrazione, darà buoni risultati. Un monitor inadatto può migliorare ma tale resterà (queste sono cose che le recensioni mettono bene in evidenza. A volte però solo per capire una recensione occorre andare anche a studiare di cosa parla. E' lungo ma penso pure che è sempre meglio sbagliare da soli che seguendo ciecamente consigli che sembrano attendibili). Il colorimetro fa calibrazione e profilatura, non fa miracoli. Però bisogna anche avere in mente a cosa servono calibrazione e profilatura di un monitor. Sono anelli di una catena più ampia che riguarda la gestione colore nel suo complesso, dall'input all'output. Calibrare e profilare il monitor significa portarlo ad una situazione prestabilita e nota (le caratteristiche e la bontà del monitor influenzeranno quanto i valori raggiunti siano fedeli allo standard) e far sì che ai programmi sia noto cosa il monitor può visualizzare e cosa no. Non serve ad esempio ad ottenere stampe uguali all'immagine a monitor, se non accompagnato da un profilo di stampa realizzato ad hoc. Come ho detto è solo un tassello della gesitione colore.
Non conosco il tuo portatile, non ho il tempo di andare a leggere le caratteristiche della tua scheda e non è detto che le capirei. Quello che posso dirti di verificare è se la tua scheda supporta la risoluzione nativa del monitor che acquisterai. Ho un vecchio portatile che ad esempio non esce alla risoluzione nativa del monitor che usavo prima. Per mia fortuna non uso nessuno dei due per lavorare (non insieme), ma mi fossi trovato a farlo sarebbe stato inaccettabile.
Per quanto riguarda ancora i portatili, questi di solito hanno delle limitazioni nelle regolazioni del monitor integrato e una LUT interna singola (vedi se è anche il tuo caso) che rende un po' più problematico il lavoro del colorimetro.
Attaccando il portatile ad un monitor esterno risolvi la questione delle regolazioni ma per la LUT (se non prendi un monitor con LUT interna -il prezzo sale-) non c'è niente da fare.
Scusa la prolissità.